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CHARLES SANDERS PEIRCE

Filosofo americano PRAGMATISTA che formula l’idea di semiotica come studio dei segni.

• SEGNO: qualcosa che sta a qualcuno per qualcosa sotto qualche aspetto”; indica una cosa per qualcuno e la

rappresenta solo per certi aspetti → riconosciuto solo dall’interprete (destinatario/ricevente);

• INTERPRETANTE: entità che sta in relazione segnica con qualcosa (quindi un segno, NON l’interprete);

Relazione segnica non sussiste se nessuno la riconosce (non trascende l’interprete); Peirce compie delle distinzioni:

SIMBOLI → MODO SIMBOLICO: modo di stare per in cui la relazione è arbitraria, convenzionale.

• Relazione deve essere concordata e imparata.

Lingue naturali, linguaggi specifici, codici...

o

ICONE → MODO ICONICO: il segno è percepito in relazione di somiglianza con l’oggetto.

• Relazione non deve sempre essere imparata; può anche solo essere riconosciuta, ed è più motivata.

Disegni, ritratti, mappe, onomatopee, metafore, effetti sonori nel cinema, imitazioni...

o

INDICI → MODO INDICALE: segno viene percepito in relazione all’oggetto.

• Relazione può essere riconosciuta via ABDUZIONE, e il rappresentante può evidenziare ciò che rappresenta.

Segni naturali, indicatori di strumenti, registrazioni, fotografie, segni distintivi personali...

o

LEZIONE 5 – INTRO A TESTI E ANALISI TESTUALE

SEMIOTICA: studio dei processi atttraverso cui il senso si forma e viene comunicato → studio generale dei segni, dei

sistemi segnici e della significazione, dei processi attraverso cui si forma e viene comunicato il senso/significato.

TESTI: complessi di segni, non necessariamente sequenze scritte, qualsiasi cosa a cui possiamo attribuire un senso e

che possa essere oggetto di ipotesi interpretative → concentrazione su intenzioni comunicative

• INTERTESTUALITÀ: un testo contiene un rimando o una citazione più o meno esplicita a un altro testo.

• SINCRETISMO: di testi che coinvolgono codici o media diversi, che contribuiscono a determinare il senso

complessivo del testo attraverso la loro somma.

ANALISI SEMIOTICA presuppone una pre-comprensione del testo, anche non immediata, e attiva varie COMPETENZE:

• LINGUISTICHE (codice)

• DI GENERE → il riconoscimento porta a determinate aspettative nei confronti dei contenuti del testo;

• FIGURATIVA → capacità di riconoscere gli oggetti e le figure denotati da un testo visivo.

• CONOSCENZE GENERALI di sfondo utili alla comprensione del testo.

Esistono limiti alle interpretazioni ammissibili, che dipendono dalle caratteristiche del testo.

• Messaggio → dimensione cognitiva/referenziale;

• Passionale → dimensione emotiva, relativa alla significazione;

• Somatica → caratteristiche fisiche o esterne, a impatto visivo;

• Conativa/persuasiva;

• Valoriale/assiologica;

LEZIONE 6 – STORIE E ATTANTI

NARRATIVITÀ: modello di organizzazione di senso in base a cui strutturiamo il contenuto

ATTANTI: elementi che contribuiscono a mandare avanti una storia, per esempio:

• SOGGETTO: attante con un obiettivo, che fa iniziare e avanzare la storia attraverso la tensione con esso;

• OGGETTO: qualsiasi cosa che funge da obiettivo per il soggetto, generando tensione in quanto disgiunti;

MINERVINI SIMONA ANGELA SEMIOTICA 3

La storia va avanti quando si verifica una tensione tra soggetto e oggetto, un danno o una mancanza.

• DESTINANTE: attante che agisce in modo che il destinatario ottenga un oggetto tramite il soggetto;

• DESTINATARIO: attante che deve giungere al possesso di un oggetto, corrisponde a soggetto o destinante;

• AIUTANTE e OPPOSITORE;

FUNZIONI DI PROPP

Attraverso lo studio di diverse storie russe individua uno schema di sequenze di eventi/azioni.

FUNZIONE: evento o azione che coinvolge un personaggio considerato in vista del suo ruolo nella narrazione.

LEZIONE 7 – SCHEMA NARRATIVO CANONICO, ASSIOLOGIE, NARRATIVITÀ

GREIMAS E LA SINTAGMATICA DEL RACCONTO

Scopo di Greimas → individuare la struttura sintagmatica dei racconti; articola le sue sequenze narrative in 4 tappe,

che coinvolgono degli attanti:

• COMPITO da assolvere → tappa della PERFORMANCE;

• Precondizioni necessarie per assolvere il compito (abilità o disponibilità di mezzi) → tappa della

COMPETENZA;

• Il compito diventa consapevolmente uno SCOPO per il soggetto → tappa della MANIPOLAZIONE;

• Riconoscimento di successo o insuccesso nell’impresa → tappa della SANZIONE del contratto;

Fabula (sequenza di eventi) e intreccio (sequenza nel testo) non necessariamente corrispondono.

TAPPE DELLO SCHEMA NARRATIVO CANONICO

MANIPOLAZIONE: strategia attraverso cui il destinante provoca l’azione del destinatario/soggetto.

1. MINACCIA: costrizione negativa, orientata al non-fare (se non fai questo…) → potere del destinante.

o PREMIO: promessa positiva (se fai questo…) → potere del destinante.

o SEDUZIONE: adulazione positiva (tu che sei così bravo, riuscirai a…) → saper fare del soggetto.

o PROVOCAZIONE: prefigurazione dell’incapacità del soggetto, negativa (non riuscirai mai a…), → non

o saper fare del soggetto.

COMPETENZA: tappa in cui il soggetto ottiene i requisiti per arrivare all’obiettivo (CONOSCENZE + ABILITÀ);

2. Relativa a POTERE, VOLERE, DOVERE → VERBI MODALI, che descrivono come si svolge l’azione.

o

PERFORMANCE: realizzazione del programma narrativo, permette al soggetto di raggiungere il suo obiettivo.

3. SANZIONE: destinante riconosce successo/insuccesso di soggetto nel suo programma narrativo.

4.

CARATTERI DELLA NARRATIVITÀ

ASSIOLOGIA: attribuzione di valore positivo o negativo.

• OPPOSIZIONE TIMICA: opposizione tra EUFORIA (positivo) e DISFORIA (negativo)

PROGRAMMA NARRATIVO: ciò che il soggetto vuole o deve fare in relazione all’oggetto (congiungimento o

disgiungimento); più questo è chiaro, più la situazione appare dotata di senso.

DESCRIZIONI DENSE sono associate a maggiore comprensione rispetto alle DESCRIZIONI ESIGUE.

LEZIONE 8 – CATEGORIE, OPPOSIZIONI, ISOTOPIE

CATEGORIE SEMANTICHE: contenuto semantico determinato da almeno due nozioni o concetti in opposizione;

• SEMI: unità minime di contenuto → concetti in opposizione;

ISOTOPIE: ripetizioni di concetti o concetti simili che creano effetto di ridondanza, aumentando la coerenza del testo;

ASSIOLOGIA: asimmetria nei valori degli opposti → uno connotato positivamente e l’altro negativamente.

MINERVINI SIMONA ANGELA SEMIOTICA

4 LEZIONE 9

MARCATURA - JACKOBSON

Coppie di opposti tendono a un ordinamento gerarchico → UNO MARCATO, ALTRO NO

• NON MARCATO: generico, primario, normalità, positività e pienezza.

• MARCATO: specifico, secondario o derivato dal non marcato, devianza, negatività e mancanza.

ALLINEAMENTO: connessione di due o più opposizioni → relazioni di affinità tra termini simili.

• A+ e B- in opposizione, così come C+ e D- in opposizione.

• A:B=C:D

RIALLINEAMENTO: allineamento che contrasta con gli allineamenti standard di una determinata cultura.

LEZIONE 10

Termine ASSERITO se presentato da un testo come RILEVANTE o EFFETTIVO.

Termine NEGATO se presentato da un testo come IRRILEVANTE o NON EFFETTIVO.

Termine COMPLESSO se un testo asserisce come effettivi o rilevanti entrambi i termini di una categoria.

Termine NEUTRO se un testo nega come effettivi o rilevanti entrambi i termini di una categoria.

ANALISI TESTUALE deve migliorare:

• PERTINENZA: chiarire quali elementi pesano di più o di meno sul risultato di senso complessivo.

• INTELLIGIBILITÀ: chiarire in che modo gli elementi e la loro organizzazione determinano il senso complessivo.

• DIFFERENZIAZIONE: individuare e distinguere gli ingredienti fondamentali (le categorie) che concorrono al

senso complessivo del testo, la loro assiologizzazione ecc.

QUADRATO SEMIOTICO – GREIMAS

ANGOLI SUPERIORI: due termini tra loro CONTRARI, che avranno nell’angolo opposto al loro due termini ad essi

contraddittori, detti SUBCONTRARI tra loro.

QUADRATO DI VERIDIZIONE QUADRATO DI FLOCH

LEZIONE 11 – ENUNCIAZIONE

ENUNCIAZIONE: attività di produzione di testi di qualsiasi tipo → da langue a parole

• LANGUE: codice complessivo di norma non modificabile dagli individui.

• PAROLE: espressione di langue e di caratteristiche individuale.

FOCALIZZAZIONE: collegata al point of view da cui viene la narrazione e all’accesso agli stati mentali privati dei

personaggi.

MINERVINI SIMONA ANGELA SEMIOTICA 5

• ZERO: narratore onnisciente classico, nessun pov privilegiato, libero accesso agli stati mentali privati dei

personaggi, in cui il narratore dice più di quanto i personaggi sappiano;

• INTERNA: un pov privilegiato e accesso agli stati privati del personaggio corrispondente ai pov, con

narrazione non necessariamente in prima persona;

FISSA: focalizzata su un unico personaggio;

o VARIABILE: focalizzata su più personaggi;

o

• ESTERNA: nessun pov privilegiato, nessun accesso agli stati privati dei personaggi.

Narratore in prima persona narra eventi che non lo coinvolgono direttamente.

o

NARRATORE: voce narrante, chi siamo invitati a immaginare racconti la storia, distinguibile in:

• INTRADIEGETICO: narrazione di livello superiore o incassata → METADIEGESI: storia incassata.

• EXTRADIEGETICO: narrazione di primo livello, si pone allo stesso livello dell’autore empirico, come se lo

fosse.

• ETERODIEGETICO: narratore non è tra i personaggi della narrazione.

• OMODIEGETICO: narratore è personaggio della propria narrazione.

LEZIONE 11 – DÉBRAYAGE

INDICALI mantengono traccia degli attori, del tempo e del luogo dell’enunciazione.

D. ENUNCIAZIONALE: si proiettano nel testo gli attori (enunciatori ed enunciatari) → soggettività, irrealtà;

• •

Discorsi in prima persona; Dialoghi;

D. ENUNCIATIVO: c’è l’enunciazione ma non c’è riferimento all’enunciazione → oggettività, realtà;

• •

Discorsi impersonali; Testi scientifici

LEZIONE 12 – ASTRATTO E CONCRETO

In STRUTTURE NARRATIVE → attanti.

In S. DISCORSIVE → ruoli tematici generali ma più concreti di attanti, generano aspettative nel destinatario.

SEMI: unità minime di contenuto o concetti semplici, si distinguono in base alla nostra esperienza.

• ESTEROCETTIVI: legati alla percezione del mondo esterno;

• INTEROCETTIVI: astratti, legati alla categorizazione del mondo;

• PROPRIOCETTIVI: legati alla percezione di sé, ai sentimenti e alle emozioni;

Test

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
10 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/05 Filosofia e teoria dei linguaggi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher snervini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica della lettura e della scrittura e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Spolaore Giuseppe.