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GLOSSARIO
MEeUP: uno dei metodi di valutazione di impatto ambientale legato all’LCA in termini
di normativa sull’ecodesign
Greeenwashing: viene tradotto come ecologismo di facciata ed indica la strategia
di comunicazione di certe imprese, organizzazioni o istituzioni politiche finalizzata a
costruire un'immagine di sé ingannevolmente positiva sotto il profilo dell'impatto
ambientale, allo scopo di distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dagli effetti
negativi per l'ambiente dovuti alle proprie attività o ai propri prodotti.
LEZIONE 8
TIPO 3
Rispetto agli altri due tipi, queste etichettature vengono applicate ad un campo di
applicazione ancora più vasto dove è sempre presente un riferimento ISO (che è valido
a livello mondiale) che stabilisce una normativa tecnica accreditata. Sono di natura
prettamente volontaria ed hanno come vantaggio principale rispetto a quelle di tipo 2,
l’obbligatorietà di passare da un ente terzo che funge da supporto alla certificazione.
In questo caso è il prodotto stesso che, per richiedere una certificazione, ha necessità
di una LCA. Rispetto alla tipo 1 non prevede la definizione di target prestazionali
perché hanno come obiettivo quello di confrontare stessi prodotti realizzati da
competitor diversi. La certificazione che descrive le prestazioni ambientali legate al
Ciclo di Vita dei prodotti o servizi, in accordo con lo Standard Internazionale ISO 14025
è la cosiddetta EPD “Evironmental Product Declaration”. Essa si applica
trasversalmente in tutti i settori (ultimamente anche nel trasporto ferroviario) ed ha
come obiettivo quello di confrontare, in termini di prestazioni ambientali, i vari prodotti
della stessa categoria di appartenenza. La base scientifica di una EPD è regolata
dalla serie 14040 delle norme ISO in cui gli elementi caratterizzanti sono:
Oggettività (LCA): calcolo delle prestazioni ambientali del prodotto tramite la
LCA;
Confrontabilità (PCR, Product Category Rule): attraverso le PCR si
definiscono quali sono le prestazioni ambientali significative in modo da rendere
possibili confronti omogenei tra più prodotti all'interno dello stesso gruppo;
Credibilità (verifica terza parte): verifica e convalida di una parte terza delle
informazioni contenute nella EPD e della metodologia di calcolo adottata.
In varie parti del mondo esistono dei Programme operators cioè degli operatori
distribuiti che coordinano l’iter certificativo. A seconda del fatto che esista o meno una
EPD sullo specifico prodotto, l’azienda può partecipare attivamente alla definizione dei
parametri attraverso il confronto con il PCR Moderator che coordina e li rende
disponibili a tutti gli stakeholders una volta fatte le scelte. Le Regole di Categoria di
Prodotto (PCR) sono documenti che definiscono i principi e i requisiti per la
stesura delle EPD di una specifica categoria di prodotti/servizi. Al fine di
consentire al mercato un confronto omogeneo degli impatti ambientali di un
medesimo prodotto/servizio, è necessario stabilire delle regole di categoria di prodotto
condivise (PCR), a cui i diversi produttori devono attenersi nel condurre l’analisi del
ciclo di vita (LCA) secondo la ISO 14040.
Tali regole dovranno essere redatte rispettando dei requisiti metodologici specifici e
rigorosi, in quanto costituiscono la base per la verifica di parte terza dello studio LCA
ai fini della Dichiarazione ambientale di Prodotto (EPD). Avendo una valenza
internazionale, le PCR devono essere realizzate mediante il coinvolgimento dei
principali stakeholder, attraverso la mediazione del Program Operator, in base a un
procedimento di consultazione pubblica che ne garantisca l’armonizzazione.
Al di là della EPD esistono altre etichettature in ambito ambientale come la Carbon
Footprint. Definisce una più specifica misura delle emissioni di C02 e gas serra
continuando ad essere valutata con un approccio di LCA. L’impronta ambientale viene
riferita alla quantità di elementi dannosi per il potenziale riscaldamento globale. Come
unità di misura si utilizza il kg di CO2 equivalente. L’indice di riferimento è il GWP
posto pari ad 1 e si fa il confronto relativo alle varie sostanze inquinanti ed al loro
impatto nell’arco di tempo definito. I potenziali di emissione differenti di gas ad effetto
serra possono essere sommati fra di loro in un singolo indicatore che esprime il
contributo complessivo clima-alterante di queste emissioni.
Come standards di riferimento abbiamo:
ISO 14067:2018: basandosi sugli standard internazionali sull’LCA ISO 14040 e
ISO 14044, la norma consente di rendicontare l’impatto sul riscaldamento
globale generato da un prodotto o servizio lungo l’intero ciclo di vita.
ISO 14064-1:2018 che definisce uno standard di certificazione volontario che
definisce una metodologia per implementare e gestire inventari delle emissioni
di GHD (Greenhouse Gases) prodotte a livello di organizzazione al fine di
attuare un’efficace strategia di carbon management per una loro riduzione.
Scopo 1 = proprie dei processi aziendali interne all’azienda;
Scopo 2 = indiretta, derivante dall’utilizzo di approvvigionamenti energetici
esterni;
Scopo 3 = consta di tutta la catena esterna agli altri due, quindi logistica, fornitura
e fine prodotto. Annualmente le varie realtà aziendali devono presentare dei report
circa i primi due scopi, mentre l’ultimo non è obbligatorio.
LEZIONE 9
1.CONCURRENT ENGINEERING La concurrent engineering è un
insieme organico di metodologie,
tecniche e strumenti che consente
un approccio alla progettazione
integrata di un prodotto e del
relativo processo produttivo. Tale
approccio permette di ridurre
drasticamente i tempi di sviluppo e i
costi connessi, consente inoltre
maggiore flessibilità alla
progettazione e alla produzione,
oltre che una migliore qualità dei
prodotti. Il tutto a spesa di una
maggiore complessità della fase di
progettazione e della necessità di
avere team interfunzionali. La CE
(letteralmente “complementare”) è
un concetto che prevede l’integrazione fra le varie aree dell’azienda in modo da
permettere un efficiente scambio di informazioni.
Si ottiene un vantaggio enorme legato al Time to Market, cioè il tempo al quale il
prodotto entra nel mercato. Ogni azienda adegua il proprio processo in modo da
presentare il prodotto al cliente precedentemente rispetto ai concorrenti. La fase di
prototipazione è decisamente più ridotta a livello di tempistiche e si dà più spazio alla
progettazione.
Nella fase iniziale (si raccolgono i requisiti che il cliente ha sul prodotto e si iniziano ad
elaborare le informazioni derivanti da indagini, sondaggi e si passano a chi lavora nella
fase di progetto e sviluppo) vengono coinvolte tutte le parti dell’azienda in modo tale
da poter elaborare le richieste del mercato che la parte di marketing ha registrato.
Nella fase centrale e finale, la parte di ricerca e sviluppo (R&D) viene pian piano
diminuita per dar spazio alla progettazione e produzione.
Ciclo PDCA
2.
Il ciclo di Deming (PDCA, Plan-Do-Check-Act, Pianificare-Fare-Verificare-Agire) è un
metodo di gestione utilizzato per il controllo e il miglioramento continuo dei processi e
dei prodotti. Esso serve a promuovere una cultura della qualità che è tesa al
miglioramento continuo dei processi, utilizzando in modo ottimale le risorse disponibili.
E’ un modello iterativo adottato in tutte le aziende in cui si agisce secondo 4 passi:
Plan: pianificare gli obiettivi da raggiungere, i processi necessari e coerenti con
ciò che il cliente richiede e la norma definisce;
Do: dare attuazione al processo definito nella fase precedente;
Check: monitorare e misurare i processi ed i prodotti a fronte delle politiche e
dei requisiti per poi riportarne i risultati. In questa fase si utilizzano dei KSI per
monitorare l’andamento e le prestazioni del processo in atto;
Act: sulla base degli indicatori KSI si interviene per migliorare quei parametri
che non rientrano nei range stabiliti.
Questi 4 passaggi sono affidati ognuno a settori diversi dell’azienda. La realizzazione
del prodotto finito danno poi dei feedback sulla qualità del prodotto o del servizio che
poi potrà ripassare per i precedenti step per essere ottimizzato a fronte di una
maggiore spesa economica.
ianificazione attività
3.P
Questa pianificazione passa per circa 10 passi:
SI stabiliscono, in base a tempistiche e fondi, gli obiettivi da raggiungere;
SI definisce la WBS delle varie attività che è un diagramma di flusso in cui vi
sono le correlazioni fra le varie fasi che partecipano nell’attività;
Costruzione delle matrici di responsabilità;
Stima di durata, costi e risorse necessarie per ogni attività;
Determinazione delle interazioni/vincoli/sequenze tra le attività;
Definizione del calendario di progetto;
Definizione delle date minime/massime di inizio e fine, scorrimenti;
I due punti precedenti sono sottoinsiemi che rientrano nel cosiddetto
diagramma di GANTT/PERT;
Attraversi i KPI e dei diagrammi, si valuta un eventuale necessità di ulteriori
risorse;
Sviluppo del budget di progetto.
WBS: tecnica per definire il lavoro da compiere nel progetto mediante la
scomposizione in sottosistemi sempre più piccoli fino a definire pacchetti di attività
operative chiaramente identificabili, attribuibili e misurabili. Si tratta di uno schema ad
albero, articolato di tutte le attività aziendali fino a quelle che non risultano più
scomponibili. Per ogni fase si hanno dei referenti all’interno dell’azienda che
adempieranno a tali compiti.
La WBS deve contenere:
Deliverables - prodotti del progetto, cioè una possibile relazione, un test
sperimentale, un prodotto vero e proprio richiesti dal superiore;
Milestones – punti di verifica, cioè dei punti intermedi fra la fase inziale e
finale nella realizzazione del prodotto.
.Diagramma di GANTT
4 Il diagramma di Gantt è uno
strumento di supporto alla gestione
dei progetti. Sull’asse delle ordinate
sono definite le varie attività
caratterizzanti il processo, mentre
sull’asse delle ascisse si ha
l’estensione temporale di queste
ultime. SI tratta di definire in modo temporale lo sviluppo delle varie attività. Le
sovrapposizioni sono per via della concurrent engineering.
Per avere un maggior dettaglio di come funziona l’azienda e in che modo vengono
cadenzate le varie attività, si sfrutta il cronog