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Lezione 1: 8/11
1. Obiettivi e indirizzi della diagnostica
La diagnostica è l'insieme di metodi e tecniche utilizzate per analizzare e comprendere lo stato
di conservazione di opere d'arte, edifici storici e manufatti, per pianificare interventi di restauro
mirati. Si divide in due indirizzi principali: tecnico ed economico.
A. Indirizzi a carattere tecnico
1. Caratterizzazione dell’oggetto: Rilievo geometrico e tavole tematiche per evidenziare
materiali, caratteristiche costruttive e stato di conservazione.
○ Buono stato: Manutenzione ordinaria periodica per prevenire danni.
○ Cattivo stato: Restauro seguito da manutenzione periodica.
2. Valutazione dei materiali: Analisi dei materiali esistenti e nuovi, per verificarne
l’idoneità alla conservazione e all’uso nel tempo e nelle diverse condizioni ambientali.
3. Conoscenza storico-artistica: Tecniche di datazione e studio dei materiali per una
corretta interpretazione storica e artistica.
4. Classificazione delle informazioni: Registrazione dei dati storici, artistici, tecnici, e
analitici in banche dati.
B. Indirizzi a carattere economico
1. Valutazione economica degli interventi: Analisi del costo di interventi di diagnostica,
prevenzione e restauro, incluse le tecniche per l’identificazione dei danni e le loro cause.
2. Ricaduta economica: Analisi dell’impatto economico degli interventi e valorizzazione
dell’oggetto restaurato.
2. Tecniche di analisi e diagnostica non distruttive
Tecniche moderne che forniscono informazioni senza alterare l'integrità del manufatto. Queste
derivano da settori in cui la ricerca è costosa e il ritorno economico è limitato, come nel
restauro.
Principali tecniche non distruttive:
● Termografia all'infrarosso: Visualizza il profilo radiativo dei corpi, utile per rilevare
difetti strutturali e caratteristiche del materiale.
● Monitoraggio: Rilevamento del microclima e delle variazioni ambientali, per mantenere
l’autenticità del bene.
● Endoscopia: Permette l'ispezione di cavità nascoste.
● Radiografia: Rileva disomogeneità strutturali, fenomeni di corrosione e anomalie
compositive.
● Magnetoscopica: Identifica materiali ferromagnetici nelle strutture.
● Gammagrafia: Estende la radiografia per esami più specifici.
● Ultrasuoni: Misurano spessori e difetti interni.
● Emissione acustica: Analizza deformazioni elastiche e plastiche in tempo reale.
3. Fasi di studio e analisi dell’oggetto
Ogni oggetto ha un ciclo di vita influenzato da agenti naturali e artificiali. Qualsiasi intervento
inizia con una fase di conoscenza dell’oggetto che mira a:
● Definire lo stato di conservazione.
● Identificare le manifestazioni di deterioramento.
● Analizzare le cause di degrado.
Fasi operative:
1. Scelta della tecnica: Selezione del metodo più adatto per la conservazione.
2. Analisi ambientale: Studio dell’ambiente in cui è inserito il bene.
3. Considerazioni economiche e tecnologiche: Valutazione delle risorse disponibili.
4. Monitoraggio nel restauro
Il monitoraggio consiste in raccolte di dati su materiali, tecniche usate e condizioni ambientali.
Aiuta a valutare l’efficacia degli interventi e l’autenticità dell’opera nel tempo.
Tipi di monitoraggio:
● Ambientale: Condizioni climatiche e microclima.
● Strutturale: Deformazioni, crepe, vibrazioni.
● Materiale e chimico: Alterazioni e corrosioni dei materiali.
● Acustico: Vibrazioni e cambiamenti strutturali.
5. Esempi di tecniche specifiche
● Termografia a infrarosso: Rileva temperature superficiali per evidenziare umidità, tipo
di intonaco e difetti strutturali.
● Martello strumentato: Misura la durezza superficiale e difetti interni attraverso
l'applicazione di una forza controllata.
● Indagine magnetoscopica: Identifica la presenza di metalli nelle strutture.
● Indagine endoscopica: Consente l'osservazione di strutture interne attraverso piccoli
fori.
6. Fenomeni di degrado
I vari tipi di degrado sono elencati di seguito, insieme a possibili tecniche di intervento:
● Alterazione cromatica: Decisione caso per caso se intervenire o meno.
● Esfoliazione: Rimozione strati esterni danneggiati.
● Alveolizzazione: Formazione di pori nel materiale, spesso accelerata dall’aria.
● Concrezione e croste: Accumuli di materiali organici o inorganici derivanti da
solfatazione o trattamenti passati.
● Efflorescenza: Cristallizzazione di sali dovuta a umidità, che provoca danni su materiali
porosi.
● Fratturazione: Crepe locali che consentono l’ingresso di agenti degradanti.
● Erosione, incrostazione, lacune: Danno alla superficie o alla struttura dovuto a agenti
biologici, che richiedono interventi specifici.
Simbologia grafica e rappresentazione del degrado
La documentazione visiva e l’uso di simboli grafici standardizzati permettono una
rappresentazione chiara e comprensibile dei fenomeni di degrado.
Lezione 2: 15/11
1. Evoluzione del dibattito teorico sul restauro
● Restauro filologico: primo approccio sistematico al restauro, introdotto da Camillo
Boito nella prima carta del restauro.
● Restauro storico: evoluzione dal restauro filologico, promosso da Bentrami.
● In questo periodo è essenziale analizzare cosa accadeva nel resto d’Europa riguardo al
restauro.
2. Confronto tra Viollet-le-Duc e John Ruskin
Eugène Viollet-le-Duc (1814-1879)