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DENDROLOGIA

Nel caso del legno si usa la dendrocronologia: conto i cerchi concentrici del legno. Ogni anno la pianta cresce di un cerchio e la dimensione degli spazi tra i cerchi cambia in base al meteo dell'anno (tanto spessore: stagione calda). Questo confronto si deve fare tra stessa tipologia di alberi e della stessa zona con condizioni climatiche simili. Questo permette di costruire dei riferimenti con datazione.

3 venerdì 30 settembre 2022 08:26

In un edificio si effettua l'analisi stilistica e dei materiali. Talvolta queste due letture vanno di paripasso, altre volte divergono. Guardando un edificio possiamo effettuare delle ipotesi, che possono essere implementate da osservazioni derivanti da un rilievo. In un edificio si fanno osservazioni guardando verso le parti più nascoste, come i sottotetti e i mezzanini.

MATERIALI E TECNICHE COSTRUTTIVE

Dalla fine dell'800, con il sistema dei trasporti che si evolve, il mondo si è abituato a una commercializzazione

globale.In Lombardia il sistema dei navigli collegava Milano al nord e al Piemonte e veniva utilizzato per il trasporto di vari beni tramite chiatte. Anche per la costruzione del Duomo di Milano sono stati usati i canali per lo spostamento del marmo (es. marmo di Candoglia) e dei materiali direttamente dalle cave posizionate a nord. Al contrario verso il nord venivano trasportati altri materiali che scarseggiavano nelle Alpi. A causa dei dislivelli che i canali presentavano sono state realizzate delle "conche"/"chiuse", dei sistemi di ascensore per le barche. Importante è la Conca di Viarenna, costruita dalla Fabbrica del Duomo, il cui marmo veniva trasportato tramite il Naviglio Grande fino al Laghetto di Santo Stefano. Fino a un secolo fa l'insediamento aveva un rapporto strettissimo, dal punto di vista costruttivo, con il territorio, si serviva di quello che si trovava nelle zone vicine, dei materiali locali (es. cave piemontesi).

venerdì 7 ottobre 2022

08:24

Gli edifici hanno uno stretto rapporto con il contesto e il territorio in cui sono situati. I materiali permettono agli edifici di stare in piedi e sono un veicolo di informazioni al futuro che può anche cambiare nel tempo, ed esempio nel corso del tempo sono anche stati reimpiegati alcuni materiali, che hanno alle spalle altre storie.

Dal momento in cui si afferma il cantiere industriale sono stati introdotti nuovi materiali e questo ha comportato diverse problematiche, anche riguardo alla compatibilità e alla durata nel tempo.

Il restauro, intervento sul costruito, è qualcosa di abbastanza recente e nasce insieme al cantiere moderno industriale.

Oggigiorno la riparazione non viene più effettuata, perché viene riconosciuto il manufatto come insieme, anche nelle imperfezioni.

Una volta invece questo veniva fatto, in un'ottica di non spreco di risorse, inoltre non dava fastidio la riparazione a vista.

Negli anni '70 l'Italia ha visto un

cambiamento dovuto al benessere economico, quindi è stato un momento di distruzione. Attraverso questi segni si costruisce una storia. MATERIALI In edilizia non vengono mai impiegati materiali singoli, ma sistemi composti (es. laterizio e giunto di malta). Esistono diverse tessiture (posa) dei laterizi: - A cortina - A croce - Di testa - Fiamminga - Gotica - A blocco La muratura si caratterizza anche per lo spessore murario: muro a una testa, a due teste o più. I mattoni vengono tenuti insieme dalle malte, che si crea anche a partire dal cemento (che è un legante che contiene silicato). Nel passato le statue venivano immesse nelle fornaci in modo da essere fuse per la creazione della malta, per questo tanti siti archeologici sono prive di sculture. Il cemento è creato anche a partire dalla calce, prodotta a partire da materiali calcarei in fornaci. Con la rivoluzione industriale vengono introdotte nuove tecniche costruttive e nuovi materiali a partire da materie organiche.

La differenza tra materiali inorganici e organici è che il secondo perde le sue caratteristiche in un tempo relativamente breve. Il vantaggio è che vengono prodotti dagli scarti di raffineria e perciò sono più economici.

Le pietre non sono tutte uguali e quando questa viene lavorata si può capire quale attrezzo è stato usato.

Con la pietra ho tre possibilità:

  • fa tutto il muratore (es. opere in bugnato)
  • fa tutto lo scalpellino
  • muratore e scalpellino lavorano insieme (es. il muratore mette in opera il bugnato e lo scalpello lo fa divenire liscio)

Il blocco viene lavorato dalla stessa persona fino alla messa in opera compresa, oppure nel momento della messa in opera arriva un'altra figura che finisce il lavoro.

Esistono diverse tipologie di lavorazione per le pietre, da queste e dallo strumento che è stato usato posso risalire al periodo storico in cui è stata lavorata:

  • Gradina
  • Martellina
  • Scalpello
  • Bocciata: questo strumento

Nasce dopo la fine dell'800, quindi il rivestimento è stato lavorato- sicuramente dopo

Bocciata meccanica: realizzata con macchina, si parte da una pietra liscia che viene lavorata. A- differenza di tutte le altre lavorazioni, qui il nastrino non è più visibile perché viene lavorata in toto.

Nastrino: porzione più liscia sul bordo del blocco necessaria per il loro allineamento.

La pietra costa, quindi può anche essere resa con il finto bugnato in malta, e ci si accorge perché talvolta manca il giunto di malta tra i pezzi. Con le malte è possibile rendere altri materiali più belli.

L'intonaco nel tempo perde parte della propria consistenza nel tempo.

CAMBIAMENTI

Cosa succede nella seconda metà dell'800 (periodo della formazione degli Stati Nazionali), momento di grandi restauri e cambiamenti?

In questi anni si inizia a dare importanza alla storia dell'arte. I monumenti rappresentano la memoria del passato.

e sono anche oggetto della necessità di ricostruzione del paese, per definire il linguaggio futuro. Con il tempo i luoghi cambiano, con il restauro l'esigenza è di eliminare ciò che viene percepito come disturbo, ciò che è stato aggiunto a posteriori e non ha un valore. Quasi tutte le chiese milanesi nell'800 si trovavano in condizioni "disordinate", perché modificate nel tempo in base alle esigenze. I restauratori sono in grado di riconoscere quali sono gli elementi originali e quali aggiunti successivamente, che possono essere più o meno evidenti. Il progetto di recupero implica quindi il ripristino delle parti certe e la progettazione, su base stilistica, degli elementi che non sono più presenti o che non lo sono mai stati. Noi oggi non interverremmo così radicalmente, perché riconosciamo il valore della stratificazione e non cerchiamo più di scovare e riportare in vita elementi non più presenti.

presenti o che non lo sono mai stati. Alcuni edifici milanesi verranno demoliti o scomposti a causa del piano regolatore. Il restauro dell'800 è un restauro puramente stilistico. Chi cerca di mettere ordine a questo restauro stilistico è Luca Beltrami tra la fine dell'800 e l'inizio del '900. Egli blocca questo modo di operare, perché per restaurare dal punto di vista puramente stilistico è necessario avere la certezza che gli elementi aggiunti siano effettivamente esistiti. Viene introdotto il restauro storico/filologico. Si ricostruisce e si eliminano oggetti che, con prove, effettivamente esistevano o meno nel progetto iniziale.

5 venerdì è 14 ottobre 2022

08:20 Nel mondo preindustriale ci sono delle modalità di estrazione, confezionamento e produzione dei materiali che lasciano dei segni e danno un'individualità peculiare. Questo non regge alla prova della sostituzione, perché quando si sostituisce si perde la portata testimoniale dell'originale. Anche quello che facciamo oggi diventerà testimonianza nel futuro riguardo a come lavoriamo e alla nostra cultura, e questo tramite i materiali. Dall'800 si sviluppa l'arte del restauro, per lavorare sul passato, perché si vuole tornare alle origini perché questi testimoniano le capacità di un popolo. Con lo studio dei monumenti si riesce anche a creare una nuova architettura, ripescando le origini. Con il restauro "spariscono" degli elementi architettonici, perché si accorge che quegli elementi sono stati aggiunti in seguito e si nota che c'è qualcosa di ancora precedente da riportare alla luce. Il restauro nasce come intervento di selezione (selettività), con due intenti: unità stilistica e integrità (coerenza del manufatto). L'attenzione delle intendenze della tutela di stato è selettiva, si basa sull'identità degli edifici, sugli elementi rappresentativi di una determinata cultura. Attualmente questa modalità è stata abbandonata ma, nella prassi, l'intervento sul costruito porta ancora a interventi selettivi. Questa modalità selettiva richiede fiducia nei propri mezzi e nella propria capacità critica e conoscitiva. Alla fine dell'800 si inizia a dire di non affidarsi alla nostra conoscenza e sensibilità artistica ma, quando mancano delle cose, bisogna avere degli elementi oggettivi su cui lavorare. Es. Beltrami, con il restauro del Castello Sforzesco, riporta la situazione del castello nel momento degli Sforza, perché

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
12 pagine
1 download
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/11 Produzione edilizia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ele090400 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di conservazione dell'edilizia storica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Pertot Gianfranco.