PEP-PTS
fosforilato, il gruppo fosfato lo ottiene dal PEP grazie a un sistema enzimatico detto
(fosfoenolpiruvato fosfotransferasi), una volta compiuto il passaggio da dentro a fuori scarica il gruppo
fosfato al sistema enzimatico che lo potrà usare per trasferire altre molecole; un ultimo tipo di trasporto
è dato da un sistema a consumo di ATP detto ATP-Binding cassette dove c'è un sistema intracellulare
attraverso il quale avviene il trasporto oltre alla proteina e risulta essere fondamentale per il
riconoscimento della specie da trasportare. GRAM positivi GRAM
La parete cellulare si trova solo nei batteri, questi si possono suddividere in o
negativi a seconda della risposta cromofora che hanno con alcuni coloranti. La principale di erenza è
di tipo strutturale in quanto i positivi hanno una parete cellulare molto spessa all'esterno della
membrana separata da uno strato detto periplasma, i negativi invece hanno una parete molto più sottile
e una ulteriore membrana esterna, entrambe le membrane sono separate dalla parete anche nei
peptidoglicano,
negativi dal periplasma; la parete è composta da un ammino-zucchero e si forma
quindi una struttura dove si ripetono queste unità tenute insieme da legami peptidici e glicosidici, i
N-acetil-glucosamina N-acetil-muramico
principali peptidoglicani sono e acido (NAG e NAM) dai
secondi parte una catena proteica di 5 glicine che è la protagonista dei legami peptidici presenti, queste
catene hanno struttura e sequenza amminoacidica diversa a seconda del MO in cui si trova. Il legame
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che unisce NAM e NAG viene rotto dal lisozima che è una proteasi che si trova spesso nel nostro
organismo (saliva).
La parete viene formata andando a produrre dei precursori a livello della membrana, per formarsi, delle
componenti proteiche si legano ai lipidi di membrana, vengono poi trasportati all'esterno e legate tra di
antibiotici
loro grazie a delle transglicosidasi, alcuni vanno a interferire con la formazione della parete
dei batteri che di conseguenza non possono vivere. Per capire la di erenza tra positivo e negativo
inizialmente Gram (scienziato) aveva solo un microscopio ottico tradizionale, utilizzò una colorazione
in sospensione d'acqua, motivo per cui è necessario lasciar asciugare il vetrino prima di osservarlo, e
dalla parte opposta a dove depositò la colonia scaldò con fiamma diretta in modo da incollare le cellule,
il colorante era il liquido di Lugol che è di colore viola, successivamente usa un mordente ovvero un
composto a base di iodio che reagisce sia con le cellule sia con il colorante libero, nel momento in cui
si va a decolorare i GRAM positivi rimangono colorati mentre i GRAM negativi no. Questo passaggio è
definito di erenziale e si usa etanolo che va a rimuovere il colorante in eccesso, questo succede perché
la membrana esterna dei negativi viene rotta dall'etanolo mentre la parete essendo più resistente non
subisce danni, essendo il colorante legato alla componente esterna i batteri GRAM negativi si
decolorano. Per avere un risultato migliore al microscopio e quindi distinguere meglio i due batteri si
usa la safranina che è un composto rosa, il batterio GRAM positivo rimane circa dello stesso colore
ovvero viola intenso, il GRAM negativo invece si colora di rosa. La parete è una struttura in grado di
ospitare strutture come acidi teicoici o lipoteicoici, proteine che possono essere enzimi o proteine di
trasporto.
Si definisce parete anche una struttura che si trova nei lieviti anche sono degli eucarya, la struttura della
parete consente a più cellule di aggregarsi fra di loro e si possono verificare due fenomeni: se la parete
non è in grado di trattenere la CO2 prodotta nella fermentazione si ha una flocculazione ovvero si
depositano sul fondo, se invece si riesce a trattenere la CO2 prodotta all'interno si verifica il fenomeno
opposto ovvero la flottazione per cui risalgono e vanno a galla; questi due diversi fenomeni si verificano
in funzione di come sono le interazioni idrofobiche a livello delle pareti dei lieviti, in particolare questo
si può osservare facilmente su Saccharomyces cerevisiae, e la molecola principalmente responsabile
chitina
di queste interazioni è la che ricopre un ruolo importante nella formazione della parete, come
per i batteri ci sono delle sostanze dette antifungine che lavorano come degli antibiotici andando a
rompere la parete.
Nei GRAM negativi abbiamo visto che oltre alla parete c'è anche una membrana esterna che ha struttura
analoga a quella interna ma in realtà con svariate di erenze. Sono presenti dei lipopolisaccaridi che
sporgono dalla membrana esterna, sono costituiti da un lipide che rappresenta la componente
idrofobica che forma legami idrofobici con le componenti apolari della membrana esterna e un
polisaccaride che si divide in un core e un antigene composto da un polimero ripetuto diverse volte a
seconda della specie, questa è la componente che viene riconosciuta dagli anticorpi; il lipide viene
definito Lipide A che è composto da residui di glucosamina che lega in posizione 2, 3 ,2', 3' delle catene
di acidi grassi di lunghezza diversa, queste catene sono le responsabili di legare con la componente
idrofobica dei fosfolipidi. Il core è spesso composto da uno zucchero eptoso, etanolammina e KDO,
viene anche definito porzione comune e collega l'antigene al lipide A, l'antigene O è la componente che
fornisce la specificità dell'individuo, è quella che permette il riconoscimento dagli anticorpi ed è
costituito da 20-50 unità che si ripetono. 3
Metabolismo e crescita
Tutti i microrganismi hanno bisogno di ricavare energia da investire in funzioni vitali, si dividono in
quattro tipologie:
Fotoautotrofi che riescono grazie alle radiazioni solari a produrre molecole a base di carbonio
da molecole inorganiche come la CO2 e produrre ATP, non sono organismi che ci interessano in
questo corso.
Fotoeterotrofi che riescono a produrre energia e molecole organiche grazie alla luce solare ma
hanno bisogno di sostanze organiche esterne per fare sì che questa produzione avvenga
regolarmente.
Chemioautotrofi sono organismi che riescono a produrre molecole organiche ed energia da
materia inorganica e non hanno bisogno della luce solare per lavorare, spesso sono MO marini
che si trovano sui fondali marini.
Chemioeterotrofi sono organismi che hanno bisogno di sostanza organica per produrre altre
molecole organiche e per guadagnare energia.
Le fonti di carbonio organiche rappresentano la principale via che hanno gli eterotrofi per ottenere
energia, generalmente sono degli zuccheri semplici, è però necessario usare delle molecole che siano
compatibili con i MO in grado di digerire la molecola in questione a seconda degli enzimi che hanno, il
glucosio è quello più usato in quanto la maggior parte ha enzimi in grado di idrolizzare i legami per
ottenere il carbonio, lo stesso discorso vale anche per altre molecole utili alle cellule come l'azoto,
questo può essere somministrato sottoforma di ammoniaca ma per molti batteri è su iciente la
quantità di azoto presente nell'atmosfera, in alcuni casi si possono anche fornire delle proteine, spesso
sono amminoacidi o peptidi semplici, queste rappresentano fonte di azoto ottime ma anche in questo
caso è necessario sapere quali peptidi sono compatibili e quindi quali enzimi sono presenti; per la
crescita microbica sono necessarie fonti di azoto, carbonio, ossigeno e idrogeno in abbondanza in
quanto per crescita non si intende la maturazione ma l'aumentare del numero di cellule, non si deve
dire cellula madre cellula figlia nel caso dei batteri, per i lieviti la crescita è molto diversa in quanto è
diversa la parete e la compartimentazione della cellula, essendo una cellula eucariote il processo di
crescita è più articolato.
La separazione di carica a cavallo di una membrana detto anche potenziale di carica è ciò che rende
possibile lo svolgimento di molte funzioni a livello cellulare e che ha reso possibile lo sviluppo cellulare,
per separare le cariche è necessario un dispendio energetico in cui c'è uno spostamento di protoni verso
l'esterno, la separazione è possibile grazie a delle proteine specializzate che si trovano a cavallo della
membrana; la cellula sfrutta la concentrazione di H+ all'esterno per sintetizzare energia, questo avviene
grazie all'ATPsintasi e a più enzimi e strutture proteiche (fosforilazione ossidativa). Per produrre energia
respirazione
ci sono tre vie possibili: per cui da composti organici viene prodotta ATP grazie a delle
fosforilazione a livello di substrato
reazioni redox, per cui viene prodotta ATP grazie al trasferimento
fotofosforilazione
diretto di un gruppo fosfato su un ADP, che riguarda gli organismi fototrofi per cui
trasformano l'energia luminosa in energia chimica ma non ci interessano. Nelle reazioni redox ci sono
delle strutture definite trasportatori che consentono lo spostamento e la separazione di elettroni e
protoni, questi trasportatori possono essere fissi o liberi, quelli liberi sono NAD+ e NADP+.
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Il processo di guadagno energetico ha una spesa iniziale in cui si impiega una molecola di ATP per
fosforilare il glucosio a G6P e poi con il dispendio di un'altra molecola di ATP a fruttosio-1,6 bisfosfato,
la glicolisi si divide in una fase di investimento in cui quindi il bilancio è -2 molecole di ATP, il fruttosio-
1,6 bisfosfato viene diviso e si ottengono due molecole di gliceraldeide 3 fosfato (G3P), a questa grazie
a un enzima viene attaccato un altro gruppo fosfato di origine inorganica a dare 1,3-bisfosfoglicerato, a
questo punto grazie a delle fosforilasi si trasforma in 3-fosfoglicerato liberando un gruppo fosfato che
va a formare una molecola di ATP. Il 3-fosfoglicerato viene convertito prima in fosfoenolpiruvato e poi in
piruvato con la formazione di ATP, questi ultimi passaggi sono da considerare doppi in quanto valgono
per entrambe le molecole di gliceraldeide, si ha un guadagno di 4 molecole di ATP e quindi bilancio
finale di 2 molecole di ATP e 2 molecole di piruvato. Ogni molecola di piruvato viene trasformata in
citrato che inizia il ciclo di Krebs in cui vengono prodotte 2 molecole di ATP, spesso è GTP che ha valore
energetico analogo, viene rilasciata CO2 e vengono ridotte 3 molecole di NADH e 1 di FADH2. È
necessario ripristinare questi cofattori, cioè ossidarli, il ripristino può avvenire grazie a delle
lattica
fermentazioni in cui non c'è un guadagno diretto di ATP, nel caso delle fermentazione c'è la
riduzione del piruvato in acido lattico e l'ossidazione del cofattore a opera dell'enzima lattato
deidrogenasi, la produzione di acido lattico è dovuta a un deficit di ossigeno nelle cellule. Un al
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