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SNP.
Sempre a completamento della valutazione del paziente si possono somministrare specifici questionari di valutazione del dolore e della
disabilità che questo porta nella vita quotidiana.
La cervicalgia può essere classificata sulla base dell'eziologia in 3 categorie:
1. Aspecifica è la categoria più frequente e benigna, nel senso che è la categoria con prognosi di dolore. In particolare, il dolore
laterocervicale dipende solo da disfunzione di fattori muscolari, quindi un dolore a livello muscolare prevalentemente dovuto a
fattori posturali. In questo caso bisogna attuare una terapia farmacologica ma sicuramente una riabilitazione per la correzione di
fattori posturali e di rieducazione posturale.
2. Specifica è una categoria con eziologia che definiamo specifica cioè ci sono alterazioni specifiche a livello della colonna che
motivano questo dolore come una artrosi o una problematica del disco, spondilolistesi, stenosi del canale, fratture ernie del
disco… Quando il dolore è legato a una di queste alterazioni la prognosi è peggiore, perché non ci sono solo componenti
muscolari, ma ci sono delle alterazioni organiche direttamente correlate al dolore.
3. Sistemica fa riferimento ad alterazioni sistemiche che sono quelli preoccupanti e che dobbiamo cercare di individuare
precocemente e sono quelle in cui il dolore diventa spia di patologia reumatologica o neoplastica oppure infettiva. In questo caso
la prognosi dipende dall’eziologia.
Le mialgie da anteroposizioni cronica della testa sono le più frequenti e si caratterizzano per uno squilibrio muscolare in
iperstensione dei muscoli posteriori che vanno incontro a infiammazione o fibrosi e possono arrivare a costituire un dolore. Questo
può essere anche provocato in esiti di un trauma come, per esempio, nel colpo di frusta che va effettuare una iperestensione e
iperflessione quindi può danneggiare sia i muscoli del comparto anteriore che di quelli del comparto posteriore. Questo vale per tutte
le cervicalgie in cui si crea in genere un circolo vizioso per cui il pazienza ha una brutta postura, sviluppa dolore e tende a muovere
meno il collo e quindi si genera un circolo vizioso tra contrattura, tensione, stress e dolore.
Il dolore muscolare è una componente presente in tutte le eziologie; quindi, sulla componente muscolare bisogna quasi sempre agire.
La maggior parte dei pazienti con cervicalgia, riporta un periodo di stress che dicono di accumulare sul collo. La postura al monitor
scorretta a lungo andare crea degli effetti deleteri sui corpi vertebrali, perché se si ha un’iperestensione si va ad alterare quella che è la
distribuzione del carico sui corpi vertebrali cervicali e quindi si ha un aumento delle forze che vanno a determinare deformità del
corpo e a lungo andare la formazione di artrosi e osteofiti.
È importante andare a individuare gli indicatori socio-professionale e ludici perché ci sono professioni e attività ludiche che
richiedono una statica in flessione come i chirurghi o i dentisti, oppure in estensione come tutti quei lavori in cui è necessario tenere il
braccio in posizione superiore rispetto alla testa (overhead) come l’elettricista o l’imbianchino, sono lavori che possono essere molto
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pesanti per la postura del rachide cervicale. Anche la postura dei ciclisti va a sollecitare il rachide cervicale oppure gli autisti che devono
sempre ruotare il capo.
La stenosi del canale vertebrale è una definizione generica che indica un restringimenti del canale vertebrale, si tratta di una patologia
degenerativa che con il progredire può portare a compressioni del midollo e/o delle radici dei nervi spinali. Può essere per lungo
tempo asintomatica e può portare a sintomi ingravescenti come dolore che si riporta poi all’arto superiore, possono associarsi a deficit
stenici o di sensibilità, alterazioni del tono e dei riflessi fino a quadri più gravi in cui ci sono alterazioni dell’andatura o turbe
sfinteriche. La stenosi si ha soprattutto a livello cervicale o lombare e nella maggior parte dei casi può essere causato da alterazioni
degenerative come artrosi dall’ernia del disco da un ispessimento legamentoso, da spondilolistesi, fratture e tumori. Tutte queste
patologie possono concorrere ma in ultima analisi creano un quadro molto rilevante, se considerate che le mielopatia cervicale
degenerativa sta diventando la prima causa a livello mondiale e con l’invecchiamento della popolazione questo tipo di patologia sarà
sempre più rilevante anche per l’aspetto logopedico.
*Queste *
patologie sono tutte argomento d’esame
Si definisce artrosi la degenerazione di un’articolazione nel suo complesso caratterizzata da lesioni progressive sia della cartilagine
che dell'osso dell'articolazione. È una delle patologie più diffuse al mondo ed è una delle principali cause di disabilità. Le sedi più colpite
sono le mani, le ginocchia, le anche e la colonna vertebrale. Riconosce come fattore di rischio l’età avanzata, il sesso femminile,
l’obesità, sovraccarico o traumatismo articolare, fattori genetici, deformità ossee e malattie metaboliche. La presentazione clinica è
caratterizzata da dolore di tipo meccanico. Infatti, in genere in medicina si distinguono 2 tipi di dolore:
• il dolore meccanico è quello di cui incarico peggiora il dolore
• il dolore reumatologico è quello in cui il carico e il movimento migliorano il dolore.
L’artrosi è un dolore meccanico in cui il carico aumenta il dolore e ci può essere rigidità articolare, una dolenzia, la riduzione del ROM
queste particolarmente evidente nel ginocchio in cui si percepisce uno scricchiolio articolare e il gonfiore. Dal punto di vista
radiografico l'aspetto tipico è quello dell’immagine in cui c’è rettilineizzazione del rachide cervicale, con la formazioni di osteofiti,
ovvero dei becchi ossei anteriori che si formano a livello del corpo vertebrale, una riduzione di altezza degli spazi intervertebrali e un
ristringimento dei forami vertebrali.
Le discopatie sono una famiglia di patologie che derivano da alterazioni a livello del disco intervertebrale, cioè di quella struttura che
ha un ruolo fondamentale per ammortizzare il carico. Ci sono diversi gradi di discopatie dalla semplice rottura del disco fino alla
protrusione, addirittura un'erniazione che può vagare all’interno del canale vertebrale, oppure si può avere un sequestro libero in
cui il nucleo espulso si è separato dal disco e si è allontanato dalla regione prolassata. Queste ernie portano a restringimento del canale
vertebrale e possono portare a dolore quando confliggono con strutture come ad esempio le radici nervose.
*Questa è una slide molto dettagliata, ma dobbiamo solo conoscere la patologia e non le singole radiazioni*
Un dolore radio-cervicale irradiato può dipendere, se c’è una irradiazione dermatomerica dalla compressione di una radice nervosa,
altrimenti può dipendere da un dolore delle faccette articolari cioè delle articolazioni zigoapofisarie che vanno a comprimere il nervo
che passa a quel livello e quindi generano un dolore cervicale irradiato al collo e alla scapola come mostrato nella slide.
La cervicobrachialgia è un dolore al collo con irradiazione dermatomerica; quindi, quando c’è una cervicobrachialgia si ha una
sofferenza della radice o del nervo cervicale che va all'arto superiore. In slide la distribuzione dei dermatomeri→ ovvero il nostro
corpo (non il viso) è innervato a livello della cute dai nervi spinali, per cui si definisce dermatomero la porzione di cute innervata da
uno stesso nervo spinale, per cui a ciascun livello cervicale abbiamo l'emergenza di un paio di nervi spinali. Al di sopra di ciascun corpo
vertebrale avremo il nervo corrispondente e al di sotto di C7 emerge il nervo C8 (le vertebre cervicali sono 7, ma i dermatomeri cervicali
sono 8) e quindi io avrò fino a C8- T1 una possibile compromissione a livello degli arti superiore; quindi, a seconda della compressione
del nervo non si ha solo cervicalgia ma anche brachialgia.
Quando parliamo di patologia del rachide parliamo di patologie che vanno a interessare strutture di dimensioni millimetriche: in slide
troviamo lo schema della vertebra cervicale e in arancio troviamo la radice cervicale che va ad emergere e in azzurro troviamo
l’arteria vertebrale. Una deformazione minima a questo livello come la formazione di un osteofita o un ispessimento legamentoso di
un altro livello, il conflitto con la radice provoca un dolore anche molto forte.
C6 ha un decorso mostrato nella slide, e nel caso di un paziente che per esempio a causa di un’ernia del disco tra C5 C6 ha un conflitto
con la radice C6, riferirà un dolore al collo e un fortissimo dolore all'arto superiore come scossa elettrica o bruciante come un dolore
neuropatico molto invalidante. In questo caso il paziente se viene chiesto di indicare il decorso del dolore, indicherà proprio il decorso
del nervo sul braccio. 9
Per inquadrare i pazienti con cervicalgie si fa riferimento alle linee guida nazionali o internazionali che danno un preciso schema
dell’inquadramento del dolore.
*Red flags argomento d’esame*
Si tratta di un sistema importantissimo che si basa sui campanelli allarme (sulle bandiere rosse). Nella maggior parte dei casi il dolore
al collo è una patologia che non deve preoccupare perché è dato da un dolore di tipo muscolare trattato con terapie farmacologiche;
Ci sono però dei casi molto più gravi che se non immediatamente trattati possono portare il paziente a morte. Il paziente deve essere
valutato ricercando nell’esame obiettivo i campanelli d'allarme che possono suggerire la presenza di queste patologie gravi, quindi, per
diagnosticare la patologia o escluderla. I campanelli d'allarme che fanno sospettare una frattura sono ad esempio le situazioni in cui il
paziente abbia avuto un evento traumatico, soprattutto se si tratta di un soggetto anziano con osteoporosi o soggetto a trattamento
steroideo prolungato. Se c’è questo sospetto prima di avviare il trattamento riabilitativo sarà necessario effettuare una radiografia per
vedere se il paziente ha una frattura. Un’altra red flags si ha quando il dolore al collo è associato a un tumore primitivo o metastatico
al livello della colonna cervicale. Spesso il paziente riferisce una neoplasia al mammario, in questo caso bisogna fare attenzione ed
escludere che il dolore al collo non sia dovuto a una metastasi. Un altro indice è la perdita di peso, il sospetto di neoplasie oppure lo
sviluppo di masse cervicali. C’è poi una categoria ovvero le infezioni, in cui il dolore cervicale è la spia di un’infezione a livello della
colonna ovvero la spondilodiscite. (La spondilite è di infezione a livello del corpo vertebrale, la