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ALLE OBIEZIONI ADDOTTE IN LETTERATURA
Per un giudice questo significa addotte da altri giudici, dalla giurisprudenza, dalla dottrina e così via. A che serve rispondere ad un'obiezione? Rispondere ad un'obiezione serve perché se una persona non riesce a farlo potrebbe esserci un problema di contraddizione implicita, o di implicita credenza falsa.
Abbiamo una procedura argomentativa corretta tramite questi 8 requisiti: possiamo utilizzarla per RAZZISMO, OMOFOBIA E attaccare i 3 grandi pregiudizi della storia dell'umanità → MASCHILISMO. IL MASCHILISMO
Maschilismo → contiene 2 credenze false:
- La naturale inferiorità biologica della donna. Questa credenza, nell'800, era creduta una credenza ovvia, non messa in discussione. Essa è, ovviamente, falsa.
- Stritolare, costringere la donna in una dicotomia che è quella di santa, oppure sgualdrina. In altri termini, o si ricade nel primo gruppo, o nel secondo, automaticamente.
infangato l'onore della famiglia.
La giurisprudenza, nel corso del tempo, si è evoluta dal maschilismo al femminismo (seppur ancora trasformazione non completata): negli anni '50 e '60 la giurisprudenza riteneva impossibile lo stupro all'interno del matrimonio. Negli anni '70 e '80 i giudici tenevano conto, per i delitti di violenza sessuale, della c.d. provocazione, ovvero il fatto che una donna si vestisse o si comportasse in un certo modo che provocava (attenuante ai sensi del c.p.) il desiderio sessuale di un uomo.
Nel 1999 c'è la Sentenza dei jeans (VEDI ROMANO DELITTI CONTRO LA SFERA SESSUALE DELLA PERSONA). Ancora oggi c'è difficoltà a condannare gli abusi del cliente su una prostituta.
COSA RIMANE DEL MASCHILISMO OGGI
Siamo in un periodo di transizione, siamo in un'epoca ancora non femminista. Questo si può capire da tanti fattori.
Dal punto di vista giuridico non ci sono più molte discriminazioni.
perché restano poche norme discriminatorie di scarso rilievo: es. donna ha la facoltà di assumere il cognome del marito ma non è previsto il contrario. Altri margini di maschilismo sono i FEMMINICIDI = negli ultimi 10 anni in Italia gli omicidi sono crollati, ma l'uccisione di una donna per ragioni liberticide e maschiliste sono una quota costante da almeno 5-7 anni e ogni anno sono circa sul centinaio. Questo è un fatto particolarmente grave. La violenza di genere può assumere varie forme:
- FISICA (omicidio o lesione corporale)
- PSICOLOGICA (per es. continue umiliazioni, denigrazioni della moglie o del partner femminile)
- ECONOMICA (quando partner maschile assume su di sé controllo di tutte le entrate della famiglia).
Si parla di violenza di genere perché si fa riferimento ad una violenza contro donna in quanto donna. Meglio una definizione che implica l'omicidio di una donna per ragioni maschiliste. Nelle "Relazioni
"brutali" di Jonny Magaraggia dice che le CAUSE della violenza di genere sono essenzialmente TRE (due riconosciute dalle femministe e una non riconosciuta dalle femministe):
- Maschilismo = donne considerate subumane
- Crisi del maschilismo (secondo il prof è ciò che sta accadendo in Europa occidentale oggi; Stati Uniti; Canada; Giappone) = le donne sono più indipendenti e più autonome degli uomini, loro comportamento non corrisponde più agli ideali e agli atteggiamenti maschilisti degli uomini. A Sud c'è molta più violenza.
- Naturale aggressività e violenza degli uomini (causa non riconosciuta dalle femministe) = secondo le femministe la violenza maschile è retaggio culturale, dipende dall'educazione, non ha niente di biologico.
CONTRO TESI FEMMINISTE = due antropologi Peterson e Wrangham hanno scritto un libro "Maschi demoniaci" ("maschi bestiali"), per dimostrare che maschi
sonobiologicamente più aggressivi => hanno analizzato comportamento degli scimpanzé e hanno notato che i maschi sono molto più violenti degli scimpanzé femmine. In base alla teoria neo-darwinista / neo-evoluzionista darwiniana noi discendiamo dagli scimpanzé, ci siamo poi sviluppati in modo diverso, ma Peterson e Wrangham affermano che nostri discendenti a livello genetico sono presenti nel nostro Dna. L'aggressività degli scimpanzé è presente nel gruppo sociale umano. 2. FEMMINISTE = utilizzano argomenti dell'antropologa Margaret Mead, che ha fatto studi negli anni '30 in alcune tribù della Nuova Guinea in cui ha notato che aggressività dei maschi dipendeva dalla educazione culturale. È possibile secondo il prof che i maschi siano più aggressivi per natura ma che la cultura possa mitigare o addirittura eliminare questa aggressività. Sicuramente c'è una componenteCulturale. Cambia la causa dell'ambiente e cambia il MODO DI RISOLVERE IL PROBLEMA della violenza di genere. Secondo il prof si dovrebbero adottare tutte le soluzioni possibili, cioè a prescindere da una causa soltanto, ossia tenendo conto di tutte le cause possibili.
Se il problema è il MASCHILISMO allora bisogna fare educazione nelle scuole;
Se il problema sono i FEMMINICIDI, si potrebbe aggiungere aggravante penalistica nel caso dell'aggressione domestica, ecc., se l'aggressione è avvenuta per ragioni maschiliste o liberticide (possono essere anche del tipo "uomo e donna pretendono che l'altro partner non veda amici di sesso opposto").
Statisticamente esiste anche una violenza femminile, ma è una violenza molto più blanda, che non si traduce né in omicidi né in aggressioni gravi; è una violenza più psicologica e sociale, come estrema gelosia o possessività. Secondo il prof, il femminicidio introdotto come reato viola il principio di proporzionalità.
di uguaglianza = sarebbe preferibile aggravante penalistica della violenza per ragioniliberticide. Altra possibilità è finanziare i centri antiviolenza che può orientare la donna vittimadi violenza ad una nuova vita.Se la causa è AGGRESSIVITÀ MASCHILE BIOLOGICA = bisognerebbe dedicare a scuolanelle ore di scienze motorie almeno 15 minuti al giorno a dei corsi di autodifesa.Violenza sessuale = statistiche sono chiarissime. I reati di violenza sessuale sono commessi per il 70% da partner ed ex partner // 7% e 4-6% di estranei. Da questo punto di vista c’è una classica fakenews su internet = casi in cui è “extracomunitario” che violenta la donna bianca sono in realtà unapiccolissima minoranza. In genere, tradizionalmente, per quanto riguarda la violenza domestica, gliuomini non riescono a gestire l’indipendenza della donna, la sua autonomia economica, iltradimento e l’abbandono.Perché molte donneStatisticamente sono stati fatti vari studi sulla motivazione delle donne che rimangono con il partner violento. Alcune ragioni razionali includono:
- La motivazione principale è la PAURA DI RITORSIONI.
- Problema di AFFETTIVITÀ: spesso denunciano il partner violento per poter sfuggire al clima di violenza ma in sede processuale ritrattano, per evitare di mandare in galera il padre dei loro figli.
Ragioni irrazionali possono includere:
- MERITO DI ESSERE MALTRATTATA;
- LUI È UN UOMO BUONO, È COLPA DELL'ALCOL SE DIVENTA VIOLENTO.
Molte donne maltrattate hanno problemi psicologici, come sintomi da stress post-traumatico, che rendono ancora più difficile uscire dalla violenza.
Denunce di stupri per violenze sessuali coinvolgono il 39% dei migranti e il restante degli italiani. I migranti nel nostro Paese sono il 10%, proporzionalmente quindi c'è un eccessivo problema di violenza sessuale. Questo dato potrebbe essere falsato: perché
partner o di altre persone per vari motivi, tra cui la paura, la vergogna, la colpa o la mancanza di fiducia nel sistema di giustizia. È importante sostenere le donne che hanno subito violenza sessuale e creare un ambiente sicuro in cui possano sentirsi a proprio agio nel denunciare tali abusi. La violenza sessuale è un crimine grave e nessuna persona dovrebbe subirla.