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godere alcune feste.
Infine, la donna chiede ai presenti di tornare per due giovedì
consecutivi per raccontare novelle di diverse lunghezze,
evidenziando che ogni partecipante avrà l'opportunità di
mostrarci la propria creatività nei tre stili narrativi: piccole,
medie e grandi storie, approfittando della varietà di talenti
nella compagnia presente.
La lirica in volgare tra il Trecento e il Cinquecento è
influenzata dall'opera di Petrarca. Molti scrittori seguono il
suo esempio, cercando di imitare il suo stile poetico. Alcune
opere, come gli Amorum libri di Boiardo, mostrano tentativi
di personalizzazione, mentre altre, come quelle di Giusto de’
Conti, sono semplici copie, definite "gelido petrarchismo".
Spesso, i poeti utilizzano strutture e temi ripetitivi, come il
lauro e la contrapposizione fuoco/gelo, senza apportare
innovazione originale. Nonostante queste carenze, il
petrarchismo del Quattrocento avvia un percorso poetico in
lingua toscana che evolverà in un modello di "classicismo
volgare" riconosciuto anche nella poesia successiva degli
Otto-Novecento.
Gaspara Stampa, nata a Padova nel 1523 da una famiglia
meno nobile di poetesse come Vittoria Colonna, si trasferì a
Venezia dopo la morte del padre. Lì visse una vita colta e si
esercitò a cantare, godendosi un'esistenza agiata. La Stampa si
impegnò con vari circoli letterari e personaggi durante un
vivace periodo culturale a Venezia. Morì nel 1554, a quasi
trent'anni, lasciando dietro di sé un notevole corpus di opere.
La sua raccolta, "Le Rime", pubblicata dalla sorella Cassandra
nel 1554, contiene 311 poesie, prevalentemente incentrate
sull'amore; 245 di queste sono dedicate al suo amore non
corrisposto per il conte Collaltino e presentano lo pseudonimo
"Anassilla". Le restanti poesie d'amore riflettono una relazione
più felice con Bartolomeo Zan e una corrispondenza con
Giovanni Andrea Viscardo. Veronica Franco, nata a Venezia
nel 1546 da una cortigiana, seguì la professione della madre. I
suoi notevoli legami con l'alta società includevano relazioni
con intellettuali influenti. Nonostante la sua importanza,
affrontò accuse di immoralità e stregoneria, spostando poi la
sua attenzione sul lavoro di beneficenza prima della sua morte
nel 1591. I contributi letterari di Franco includono una
raccolta pubblicata nel 1576, che mostra uno stile distintivo
che si discostava da una rigida imitazione petrarchesca. La sua
poesia presenta temi realistici e un approccio umoristico
all'amore, evitando attentamente l'indecenza e riflettendo al
contempo le tendenze culturali del suo tempo.
Il canzoniere di Tasso è un'opera importante nel panorama
della poesia cinquecentesca, per la sua innovazione nei
contenuti e nella forma, e per l'influenza che ha avuto sulle
opere principali dell'autore, come "Aminta" e "Gerusalemme
liberata. " La composizione delle sue Rime non è il risultato di
una sola fase poetica, ma rappresenta un lavoro continuo nel
Inizia con poesie d’amore scritte durante i
corso della sua vita.
suoi anni a Padova e si conclude con componimenti sacri da
un periodo più complesso della sua vita.
La prima raccolta delle sue poesie giovanili appare nel 1567
nel volume degli "Accademici Eterei," che include rime
d'amore scritte per Lucrezia Bendidio e Laura Peperara. In
questa fase iniziale, Tasso mostra già segni di un
rinnovamento stilistico, cercando di superare il modello
tradizionale del petrarchismo. Continuando a esplorare e
rivedere le sue opere, Tasso si dedica anche alla pubblicazione
dei lavori di altri poeti. Dopo un periodo di reclusione, inizia a
preparare una nuova edizione delle sue liriche, documentata in
un manoscritto conservato nella Biblioteca Apostolica
Vaticana.
Le sue Rime vengono pubblicate nel 1591 e 1593, ma
l'edizione finale avviene solo nel 1597, dopo la sua morte.
Sebbene Tasso tenti di controllare la pubblicazione delle sue
poesie, ci sono anche molte edizioni non autorizzate stampate
da editori disonesti. La sua ricerca poetica si propone di
modernizzare il modello petrarchesco, evidenziando l'uso di
diverse strutture metriche come sonetti e madrigali. La sua
poesia si distingue per ritmi innovativi e un uso musicale del
linguaggio, apprezzato da musicisti contemporanei come