Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
LIMITI DELLE PROVE DI GRUPPO
Presentano alcuni limiti, tra i quali:
• l’influenza degli osservatori (“effetto Hawthorne”, Mayo, 1969). Tale effetto è maggiormente
evidente all’inizio della prova, mentre con il passare del tempo i partecipanti tendono ad
abituarsi alla loro presenza o addirittura a “dimenticarsene”, lasciandosi coinvolgere nella
situazione
• l’incidenza che la composizione del gruppo può avere sia sul modo di agire dei partecipanti sia
sulla valutazione dei valutatori
• l’impatto dell’eventuale conoscenza pregressa tra i partecipanti, che potrebbe anche
penalizzare qualcuno tramite l’ancoraggio al comportamento quotidiano. Può essere ridotto
assegnando dei ruoli, che destrutturino l’aspettativa.
• la difficoltà di valutare le persone che si espongono poco e che, pertanto, rischiano di ottenere
una valutazione più negativa non solo sugli aspetti relazionali ma anche sulle altre eventuali
competenze (es. obbligo le persone a fare una presentazione orale, quindi obbligo ad esporsi)
8
• l’eventuale conoscenza pregressa della/e prova/e utilizzate, altrimenti si rischia che alcuni
partecipanti risultino avvantaggiati rispetto ad altri, molto rilevante nel caso di selezioni e
valutazioni in ambito pubblico, le prove devono essere originali in forma e in sostanza, la
tipologia rimane la stessa ma non la situazione.
PRINCIPALI PROVE DI GRUPPO
Leaderless Group Discussion, è la più utilizzata. Bisogna scegliere una tematica che non
richieda competenze tecniche, qui si vuole attivare una discussione che porti il gruppo ad
individuare una soluzione comune e condivisa (nel caso di gruppo cooperativo)
• È una discussione di gruppo, caratterizzata dall’assenza di un leader e incentrata sulla
soluzione di un problema
• Il carattere della discussione può essere più o meno cooperativo o competitivo
• Il gruppo è composto da 6 a 8 partecipanti impegnati mediamente dai 30 ai 90 minuti
• Le dimensioni che consente di rilevare sono lo spirito di squadra, la capacità di
persuasione, l’assertività, la leadership, l’abilità nelle relazioni interpersonali. Tutti questi
temi hanno delle teorie di riferimento alla base, quanto più c’è una teoria di riferimento tanto
più prevale sulle posizioni, dobbiamo quindi scegliere una tematica che non richieda
competenze tecniche. Nei primi 15 minuti ognuno lavora sulla messa a punto della propria
opinione che mette per iscritto (così da avere traccia della sua posizione iniziale). Inizia poi
la discussione che termina con la consegna della soluzione comune del problema.
Business Game
• Consiste in una riproduzione a tavolino di una situazione aziendale critica
• I soggetti devono prendere delle decisioni in merito al problema proposto avvalendosi
dell’ausilio di un’apposita strumentazione, di grafici, di indici e tabelle.
• Il livello di strutturazione della prova e la quantità di informazioni da fornire al candidato
dipendono dalla complessità del tema da trattare e dagli obiettivi da raggiungere.
• Tale prova consente la valutazione delle capacità gestionali (decision making) e di problem
solving.
Advocacy case (caso negoziale)
• Si tratta di una simulazione nella quale ciascun partecipante ha un ruolo assegnato e la
responsabilità di raggiungere il proprio obiettivo negoziando con gli altri, ogni ruolo è
in contrasto perché si desiderano cose diverse, qui si può inserire l’elemento competitivo.
• Consente di valutare le capacità di comunicazione, di negoziazione, di persuasione, di
l’intelligenza sociale.
ascolto, nonché Si individua lo stile di negoziazione della persona
Obiettivi di gruppo
• Consiste in un caso in cui ogni soggetto possiede solo una parte delle informazioni
necessarie al conseguimento dell’obiettivo e la soluzione può essere raggiunta solo con la
condivisione delle informazioni e la collaborazione del gruppo
• l’attitudine al lavoro di gruppo, la
Consente di osservare la capacità di cooperazione,
leadership
PRINCIPALI PROVE INDIVIDUALI
• →
In basket o In tray, prova situazionale il primo materiale che viene fornito è la descrizione di
un contesto. Per creare una prova come questa bisogna raccogliere informazioni plausibili
(organigramma, numero di dipendenti, sito aziendale, oppure un numero più o meno ampio
(fino a 20 documenti) che si presentano nella forma che avrebbero realmente (es. mail di un
cliente che si lamenta, post-it con informazioni su un dipendente) numerati; materiale che
rappresenta il nostro modulo risposte, quindi quello che dal punto di vista del valutatore
andrebbe ad osservare, con in riga i numeri con cui sono contrassegnati i singoli documenti,
una colonna in cui si ordinano i documenti sulla base della priorità, una colonna in cui si
richiede di riportare la soluzione che si intende dare alla situazione descritta in ciascun
9
documento, una colonna in cui si chiede la motivazione della scelta e della importanza data a
quel documento. È una prova impegnativa dal punto di vista cognitivo, tanto più in base al
numero dei documenti relativi ad un contesto organizzativo con caratteristiche simili a quello in
cui verrà applicata la procedura. È utile disporre di un dizionario di competenze con cui
analizzare le risposte dei candidati.
• Si tratta di una situazione in cui il candidato deve organizzare il proprio lavoro sulla
base di informazioni fornitegli sotto forma di posta in arrivo, memo, messaggi telefonici
e documenti di varia natura
• Ogni candidato viene intervistato sia sulla strategia impiegata per ciascuna decisione,
sia sulle ragioni delle scelte
• Avvalendosi di tale tecnica si può rilevare la capacità di decisione e di controllo, di
pianificazione, organizzazione e gestione di situazioni complesse
• Presentazione
• La prova richiede al candidato di esporre oralmente (se ad esempio è importante il
public speaking) una breve trattazione su uno specifico argomento rilevante per il
profilo professionale richiesto
• Il candidato viene posto di fronte ad un pubblico costituito dai valutatori e dagli altri
partecipanti alla prova
• Al termine della presentazione possono essere poste al candidato alcune domande
chiarificatrici, consentendo così di valutare le capacità di analisi, di sintesi e di
comunicazione, l’equilibrio emotivo e la tolleranza allo stress. Conta molto la
conoscenza pregressa del candidato, quindi in fase di job analysis e costruzione del
profilo, dobbiamo decidere i contenuti delle prove, quanto spingere verso contenuti
tecnici relativi alla professione, quindi si fa anche una ipotesi del livello di esperienza
che ci aspettiamo dai candidati, tanto meno ci aspettiamo che ci sia conoscenza
pregressa, tanto meno devono essere presenti elementi tecnico-professionali specifici,
perché vuol dire che siamo disposti a investire in formazione (ci interessano delle
capacità, non la conoscenza tecnica).
• Role playing, molto nota in ambito psicologico per il suo utilizzo indipendente dalla finalità
valutativa, molto utile per ricostruire in vivo il possibile comportamento del candidato in una
data situazione. Bisogna sempre chiedersi se ci sono altre prove che ci permettono di arrivare
allo stesso risultato (la persona in questa prova è molto coinvolta)
• In questa prova il candidato, attraverso un’assunzione di ruolo, deve dimostrare la
sua capacità di gestire situazioni problematiche, quali ad esempio la telefonata di un
dipendente insoddisfatto o di un cliente che reclama
• Generalmente viene attuata con un candidato alla volta, avvalendosi della
partecipazione di uno o più valutatori addestrati ad assumere i ruoli richiesti dalla
simulazione, sempre alla presenza di tutto il gruppo.
• Consente di stimare la capacità di persuasione e di comunicazione del soggetto nonché
la sua tolleranza allo stress
• Fact Finding, utilizzato in tutte quelle situazioni in cui viene chiesto di ricostruire il problema
• Consiste in una situazione in cui al candidato vengono fornite alcune informazioni in
situazione problematica perché richiede l’attivazione del
→
merito ad un problema
candidato, non sempre una situazione negativa, potrebbe essere ambigua o ancora
aperta
• L’obiettivo del partecipante è di interrogare un informatore per riuscire, tramite i
dettagli da esso forniti, a ricostruire l’accaduto e a prendere e motivare le giuste
→
decisioni in relazione al problema meno utilizzata perché è più difficile
standardizzare le risposte dell’informatore, che variano al variare delle domande del
partecipante. Enfatizza molto la differenza tra i candidati.
10
• Consente di valutare abilità cognitive quali le capacità di analisi, di sintesi e di problem
solving (es. utilizzato in area sanitaria, indagare i sintomi, sanitario che chiede
all’informatore i sintomi)
• Test psicologici
• Test di conoscenza, hanno una sola risposta corretta, quindi sono i test più validi e
attendibili (ottimi da utilizzare in preselezione o nelle prime fasi della selezione)
• Test attitudinali, ci offrono una maggiore percezione di utilità e spendibilità di quel dato
rispetto alla posizione oggetto di valutazione o selezione. Hanno una sola risposta
giusta, quindi sono i test più validi e attendibili (ottimi da utilizzare in preselezione o
nelle prime fasi della selezione). Optare, laddove è necessaria una valutazione di tipo
cognitivo, per una batteria di test attitudinali.
• Test di personalità, due grandi categorie, test proiettivi e inventari di personalità. Si
utilizzano soprattutto gli inventari di personalità, che si basano sulla teoria dei Big Five,
esiste quindi un modello validato internazionale con norme specifiche, sia in situazioni
competitive che non competitive, differenziati per genere, età, ecc.
Non hanno finalità psicodiagnostica. Deve essere espressamente specificata la finalità
e le modalità (es. anonimo), quindi si afferma che non ha finalità valutativa.
• Test di orientamento motivazionale, fini selettivi e valutativi, perché può essere una
ulteriore fonte di dati durante il colloquio quando indagheremo la motivazione a quel
ruolo, consente di rafforzare l’indicazione che traiamo dal colloquio.
• Test degli interessi professionali, spesso utilizzati in fase di orientamento, in parte
anche in selezione
• Test dei valori professionali
Partenza: job specification, poi p