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La relativa disciplina è contenuta nel Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) del 2016
Il GDPR si applica al trattamento (qualunque operazione su dati personali, come la raccolta, la registrazione, la conservazione, la modifica, la comunicazione) interamente o parzialmente automatizzato di dati personali (qualsiasi informazione riguardante una persona fisica identificata o identificabile) e al trattamento non automatizzato di dati personali contenuti in un archivio.
Bisogna fare riferimento alla liceità del trattamento, ovvero al fatto che i dati non possono essere trattati sempre e comunque, ma solo secondo alcuni presupposti, alcune condizioni:
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Tutti i diritti della personalità danno un ruolo centrale al consenso con anche riferimento alla
protezione dei dati personali, non totalizzante, ma centrale. L'interessato ha dei diritti nel caso di trattamento non autorizzato dei propri dati:
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LEZIONE 8 29/03
Nel diritto soggettivo si è parlato di diritti assoluti, dove si collocano i diritti reali. Sono diritti reali quei diritti sulla cosa (res), quindi si passa dal soggetto (persona) alla cosa (res).
- Immediatezza → esercito un diritto sulla cosa non mediato, quindi esercitare potere direttamente sulla cosa
- Assolutezza → può essere esercitato nei confronti di tutti, al quale corrisponde un dovere di tutti di rispettare i relativi diritti
- Inerenza → si ha un diritto opposto a chiunque vanti diritti sulla cosa, al quale è collegato il diritto di sequela, ovvero il fatto che il mio diritto segua il diritto della cosa
diverse forme di diritti reali. Questo per evitare di porre diritti su troppe cose, bloccando il sistema. Molti ora mettendo in dubbio l'esistenza di questo principio.
Il principale diritto reale è il diritto di proprietà. Ognuno ha un approccio diverso verso questo diritto. Il diritto di proprietà ha assunto caratteristiche diverse nel tempo:
- Nell'800 all'interno dello Statuto Albertino veniva definito che tutte le proprietà sono sacre e inviolabili
- Nel codice civile c'è stato un correttivo di matrice statalista. Si passa da un diritto sacro a un diritto che ha dei limiti
- Nella Costituzione vengono aggiunti altri limiti, perché si aggiunge una base sociale (non più fascista, ma cattolica e comunista)
- Oggi si riprende la centralità del diritto di proprietà che ha assunto un ruolo più rilevante nei testi dell'Unione Europea
Alcuni caratteri del diritto di proprietà sono:
Imprescrittibilità → se sono proprietario del bene non è il trascorrere del tempo che fa venire meno il mio diritto di proprietà. Ciò non è sempre vero, perché molti diritti vengono prescritti, ovvero vengono meno se per un certo periodo di tempo non vengono esercitati. Per far venir meno il diritto di proprietà deve avvenire l'usucapione.
Perpetuità → sono proprietario di un bene fin quando non decido di privarmene, quindi non ha un ruolo la proprietà temporanea.
Riguardo il diritto di proprietà, il codice civile (art. 832) afferma che il proprietario ha il diritto di godere (trarre utilità dalla cosa) e disporre (cedere ad altri, in tutto o in parte, diritti sulla cosa) delle cose in modo pieno ed esclusivo (un diritto di uso e di abuso e una possibilità di).
escludere gli altri) entro i limiti e con l'osservanza degli obblighi stabiliti dall'ordinamento civile. Quindi il diritto di proprietà non è illimitato, ma deve considerare dei limiti posti dall'ordinamento giuridico.
Inoltre nella Costituzione (art. 42 a 44 - Costituzione economica) viene aggiunto un passaggio, ovvero che la proprietà è contemplata fra i rapporti economici. Prevede che la proprietà privata sia riconosciuta e consentita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, godimento e i limiti, allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti.
Bisognava trovare un punto di incontro tra la visione cattolica, socialista, comunista e liberale. Infatti non si ha una visione ultraliberale (proprietà sacra e inviolabile) e non una visione estrema (abolita dal blocco comunista), ma un punto di equilibrio.
Da prima, con solo limiti nel codice civile, a oggi dove questi limiti trasformano il contenuto
del diritto di proprietà, orientandolo verso una funzione sociale e verso l'accessibilità per tutti. I limiti di proprietà possono essere: - Limiti orizzontali: limiti nella proprietà dell'altro - Atti emulativi: atti che vogliono nuocere o recare molestia ad altro - Distanze: di muri, piantagioni, pozzi... - Luci e vedute: caratteristiche delle aperture nei muri confinanti - Immissioni: dove vi è una soglia di normale tollerabilità per la tutela della salute e dell'ambiente - Limiti verticali: limiti che il proprietario come singolo ha nei confronti dello Stato - Espropriazione per pubblica utilità: togliere la proprietà di una cosa per un'utilità pubblica secondo però alcuni presupposti: - Una legge - Un interesse generale - Un indennizzo (serio ristoro/corrispettivo) Vi è una conformazione con il diritto di proprietà orizzontale e verticale. LEZIONE 9 17/04 Ci sono due modi di acquisto.del diritto di proprietà:- A titolo originario →
- Occupazione: riguarda beni considerati di nessuno
- Invenzione: ipotesi in cui la scoperta o la modifica di un bene porta a un cambiamento della proprietà di questo
- Accessione: se un bene accede a un altro (frase beni mobili e immobili) vi possono essere delle modifiche di proprietà
- Usucapione: si avvale principalmente del possesso nei beni immobili
- Possesso vale titolo: si acquista la proprietà attraverso il possesso di beni mobili, ma è diverso dall'usucapione
- A titolo derivativo →
- Contratto (come di compravendita)
- Successione
- Espropriazione per pubblica utilità/vendita forzata dei beni del debitore
Un soggetto all'altro. 18Diritti diversi dal diritto di proprietà sono i diritti reali minori, ovvero diritti reali su cosaaltrui.
I diritti reali minori sono di:
- Godimento→ limitano il diritto del proprietario di trarre utilità dalla cosa
- Garanzia → limitano, seppur indirettamente, il diritto del proprietario di disporre della cosa
Nell'ambito dei diritti reali minori di godimento troviamo l'usufrutto, che è il diritto di utilizzare il bene lasciando la destinazione economica.
Ha una durata temporanea, a seconda della persona a cui è affidato il bene. Per la persona fisica l'usufrutto può durare per la vita del soggetto e non è derogabile. Per la persona giuridica l'usufrutto al massimo dura 30 anni.
Sono esclusi dalla costruzione dell'usufrutto i beni consumabili.
Ci sono vari modi per costituire l'usufrutto:
- Per legge
- Con un giudice (coniuge per prole)
- Per volontà dell'uomo
- Contratto
- Testamento
- Promessa al pubblico
- Donazione
- Usucapione
- Scadenza del termine
- Prescrizione estintiva ventennale
- Consolidazione, dove proprietario e usufruttuario diventano la stessa persona
- Pentimento della cosa
- Abuso dell'usufruttuario
- Rinuncia (per iscritto e trascritta)
- Il diritto di servitù non può essere costituito da un'attività di fare, ma solo ad una prestazione di sopportare qualcosa o di non fare qualcosa
- Non si può creare un rapporto di servitù se abbiamo a che fare con un unico proprietario di due fondi
- I fondi devono essere vicini, perché dev'esserci un'utilità
- Servitù coattive → costituite senza la volontà
- Servitù volontarie → costituite con la volontà delle parti coinvolte