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FONDI COMUNI DI INVESTIMENTO

I fondi comuni si pongono l'obiettivo di raccogliere il denaro dei risparmiatori, affidandone la gestione ad una società di gestione del risparmio (SGR). Si tratta di enti che presentano un capitale e una personalità giuridica distinti da quelli del fondo, che si occupano concretamente dell'investimento dei capitali raccolti sul mercato.

L'attività dei fondi comuni è regolata primariamente dal TUF, ovvero il Testo Unico della finanza, nonché da norme di carattere secondario promulgate dalla Consob, dalla Banca d'Italia e dal Ministero dell'economia e delle finanze.

Le dinamiche dei fondi comuni possono talvolta dare luogo a conflitti di interesse, specialmente qualora i gestori tentino di incrementare il proprio tornaconto a discapito degli investitori. Si possono configurare 2 abusi:

  • Late Trading (pratica illegale che dà luogo ad opportunità di arbitraggio qualora si effettuino ordini di

acquisto o vendita dopo le ore 16:00 al prezzo della close odierna invece che al prezzo dell'open successivo. Questo consente di usufruire del NAV a proprio vantaggio, per esempio qualora le principali aziende che compongono in fondo annuncino guadagni straordinari in after hours).

- Market Timing (pratica illegale che consente di effettuare arbitraggi approfittando delle differenze di fuso orario e delle inefficienze tecniche nella determinazione del prezzo delle quote del fondo)

La nascita dei primi fondi comuni di investimento risale alla metà del 1800 in Inghilterra: essi consentivano agli investitori, per la prima volta, di diversificare le proprie risorse, spesso modeste, su un numero importante di titoli.

Negli USA lo sviluppo dei FCI fu rapido, anche grazie al particolare sistema contributivo, che ancora oggi incoraggia i cittadini all'investimento per garantirsi una pensione dignitosa.

In Italia i FCI furono introdotti solo nel 1983, e attualmente prevedono 5 classi:

Fondi Azionari (investono almeno il 70% delle risorse raccolte in azioni)- Fondi Obbligazionari (investono pressoché la totalità delle risorse in obbligazioni)- Fondi Bilanciati (investono una % variabile in azioni e obbligazioni)- Fondi di Liquidità (investono in strumenti del mercato monetario con scadenza inferiore all’annualità)- Fondi Flessibili (a seconda dei periodi e delle fasi di mercato possono investire quote variabili in obbligazioni e azioni)

Per acquistare o vendere quote del fondo l’investitore è tenuto al pagamento di commissioni di entrata e di uscita. I fondi si distinguono in 2 categorie:

  • Fondi chiusi (vendita di un ammontare fisso di quote non riscattabili attraverso offerte iniziali: tali quote verranno poi scambiate nel mercato così come accade per le azioni ordinarie)
  • Fondi aperti (gli investitori possono effettuare apporti in qualunque momento: la società di gestione aumenterà di conseguenza il

Il numero delle quote in circolazione e sarà sempre tenuta al riacquisto. Chiaramente i fondi aperti sono più vantaggiosi, in quanto garantiscono la liquidazione dello strumento (grazie all'obbligo di riacquisto da parte della società di gestione) e consentono al fondo una crescita svincolata.

In questo contesto emerge il concetto di hedge funds, ovvero organismi finanziari localizzati negli USA oppure offshore che si caratterizzano per il ristretto numero di soci e per l'elevato investimento minimo richiesto. A livello normativo beneficiano di una grossa libertà nel comporre il proprio portafoglio di medio-lungo periodo, possono ricorrere all'indebitamento e mirano al raggiungimento di performance solitamente più elevate: per questi motivi sono considerati particolarmente rischiosi.

I vantaggi dei fondi comuni rispetto forme di investimento alternative sono:

  • Intermediazione della liquidità (consentono la conversione istantanea degli
  • investimenti in cash grazie all'eccellente grado di liquidità, talvolta addirittura senza commissioni. Il riscatto dei fondi è immediato ed è garantito per qualsiasi importo). - Intermediazione dei tagli (la dimensione minima dei tagli con cui solitamente vengono offerte le quote dei fondi consente ai piccoli investitori di accedervi facilmente). - Diversificazione del portafoglio (ad un piccolo investitore che volesse diversificare potrebbe risultare complesso acquistare un certo numero di titoli diversi e mantenerne il bilanciamento all'interno del portafoglio. Acquistando le quote di un singolo fondo, al contrario, la diversificazione sarebbe intrinseca). - Costi inferiori (tornando al punto precedente, il piccolo investitore affronterebbe commissioni molto più alte dovendo acquistare singolarmente le azioni di ogni compagnia: inoltre gli istituzionali beneficiano generalmente di commissioni agevolate). - Competenze professionali (i gestori che si occupano)della gestione del fondo sono dei professionisti e dispongono di maggiori competenze rispetto al singolo individuo che investe autonomamente i risparmi). VANTAGGI DEI FONDI COMUNI DI INVESTIMENTO I vantaggi dei fondi comuni rispetto forme di investimento alternative sono: - Intermediazione della liquidità (consentono la conversione istantanea degli investimenti in cash grazie all'eccellente grado di liquidità, talvolta addirittura senza commissioni. Il riscatto dei fondi è immediato ed è garantito per qualsiasi importo). - Intermediazione dei tagli (la dimensione minima dei tagli con cui solitamente vengono offerte le quote dei fondi consente ai piccoli investitori di accedervi facilmente). - Diversificazione del portafoglio (ad un piccolo investitore che volesse diversificare potrebbe risultare complesso acquistare un certo numero di titoli diversi e mantenerne il bilanciamento all'interno del portafoglio. Acquistando le quote di un singolo fondo, al contrario,

    La diversificazione è un concetto fondamentale nell'investimento finanziario. Consiste nel distribuire il proprio capitale in diverse tipologie di asset finanziari al fine di ridurre il rischio complessivo del portafoglio. La diversificazione può avvenire sia all'interno di una singola classe di asset (ad esempio, azioni di diverse società) sia tra diverse classi di asset (ad esempio, azioni, obbligazioni, materie prime).

    La diversificazione offre numerosi vantaggi:

    • Riduzione del rischio (la diversificazione consente di ridurre l'impatto negativo di eventuali perdite su un singolo asset, in quanto le performance positive di altri asset possono compensare le perdite)
    • Rendimento potenziale (la diversificazione consente di beneficiare delle performance positive di diversi asset, aumentando le possibilità di ottenere rendimenti superiori)
    • Costi inferiori (il piccolo investitore può affrontare commissioni più alte dovendo acquistare singolarmente le azioni di ogni compagnia, mentre gli istituzionali beneficiano generalmente di commissioni agevolate)
    • Competenze professionali (i gestori dei fondi di investimento dispongono di maggiori competenze rispetto al singolo individuo che investe autonomamente i risparmi)

    In questo contesto emerge il concetto di hedge funds, ovvero organismi finanziari localizzati negli USA oppure offshore che si caratterizzano per il ristretto numero di soci e per l'elevato investimento minimo richiesto. A livello normativo beneficiano di una grossa libertà nel comporre il proprio portafoglio di medio-lungo periodo, possono ricorrere all'indebitamento e mirano al raggiungimento di performance solitamente più elevate.

    considerati particolarmente rischiosi. Generalmente gli hedge funds possono effettuare vendite allo scoperto (shortselling) e si servono di un’ingente leva finanziaria (leverage) con l’obiettivo di incrementare le opportunità di rendimento.

    I profitti degli hedge funds provengono principalmente dalle cosiddette performance fees (solitamente il 20% dell’utile) e dalle management fees (di norma 1% dell’utile).

    In Italia i fondi speculativi sono disciplinati dal TUF e dalla Banca d’Italia: possono ricevere fino ad un massimo di 200 partecipanti, con una sottoscrizione minima di 500 mila euro. Negli USA la disciplina che regola gli hedge funds è generalmente più flessibile, anche se i partecipanti al fondo non possono essere più di 100: in questo contesto i clienti più comuni degli hedge funds sono i fondi pensione, le assicurazioni, le banche, i fondi comuni aperti e le società di brokerage.

    Gli hedge funds sono caratterizzati da

    una premio. Esistono diversi tipi di compagnie di assicurazione, tra cui: - Compagnie di assicurazione sulla vita: offrono polizze che forniscono una somma di denaro ai beneficiari in caso di morte dell'assicurato o al termine di un periodo prestabilito. - Compagnie di assicurazione sulla proprietà: offrono polizze che coprono danni o perdite causati a proprietà come case, automobili o attività commerciali. - Compagnie di assicurazione sulla responsabilità civile: offrono polizze che coprono i danni causati a terzi da azioni o negligenze dell'assicurato. - Compagnie di assicurazione sanitaria: offrono polizze che coprono le spese mediche e ospedaliere dell'assicurato. - Compagnie di assicurazione sui veicoli: offrono polizze che coprono danni o perdite causati a veicoli come automobili, motocicli o camion. Le compagnie di assicurazione sono regolate da leggi e normative specifiche per garantire la protezione dei consumatori e la stabilità del settore assicurativo.

    Somme di denaro, denominate premi, che devono coprire gli indennizzi e garantire buoni margini di profitto. L'esistenza delle assicurazioni si basa sul fatto che i clienti preferiscono pagare periodicamente una piccola somma certa piuttosto che rischiare un'ingente somma incerta in caso di incidente o evento futuro avverso.

    Ogni attività assicurativa presuppone quindi il coinvolgimento di 2 soggetti:

    • Assicurato (titolare del rischio che viene trasferito all'assicurazione attraverso il pagamento periodico di premi. Tale figura può talvolta scindersi in ulteriori figure, quali contraenti e i beneficiari)
    • Assicuratore (percepisce i cosiddetti premi e si impegna a coprire il rischio versando l'indennizzo all'assicurato al verificarsi dell'evento avverso)

    I flussi di pagamento erogati dall'assicurato a favore dell'assicuratore hanno natura:

    • Certa (in loro assenza il contratto non viene stipulato)
    • Precedente (il versamento dei premi)

    precede l'eventuale indennizzo)- Contenuta (l'ammontare del singolo premio è sempre inferiore all'indennizzo)I rami che possono essere oggetto dell'attività assicurativa sono quindi:- Ramo Danni (prevedono contratti di breve durata e hanno una funzione indennitaria che consente al cliente di fronteggiare le conseguenze economiche negative derivanti dalla manifestazione del rischio, quali infortuni, malattie, responsabilità civili)- Ramo Vita (prevedono contratti di lunga durata e hanno una funzione indennitaria e di risparmio che consente al cliente di ottenere un ammontare di denaro al verificarsi di un certo evento, cioè morte e sopravvivenza)L'entità del premio dipende dal livello di rischio a cui è esposto l'assicurato: la probabilità che si manifesti l'avversità viene quantificata attraverso la

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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher federicazanchetta289 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia degli intermediari finanziari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Guglielmo Marconi di Roma o del prof Vento Gianfranco Antonio.