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EVOCA ESPRESSA ART
ricevuto dal notaio OPPURE in un successivo testamento, con la quale il de cuius espressamente affermi
di volere revocare, cioè privare di effetti, in tutto o in parte, il precedente testamento.
Revoca della revoca (art.681) 61
R ( . 682). La revoca tacita si verifica per incompatibilità, nel senso che il testatore
EVOCA TACITA ART
confeziona un testamento successivo al primo contenente disposizioni in tutto o in parte incompatibili
col precedente. In tal caso, il testamento precedente si intende revocato nei limiti della incompatibilità.
R . La revoca presunta si verifica in pochi casi nei quali la legge presume definitivamente
EVOCA PRESUNTA
o fino a prova contraria che in determinate fattispecie il testamento debba intendersi revocato. Tre
gruppi di casi:
Lacerazione, distruzione e cancellazione del testamento olografo;
Il ritiro del testamento segreto sempre che non abbia i requisiti per valere come olografo;
Alienazione o trasformazione della cosa oggetto di legato.
22/03/2018
In due ipotesi è possibile dare prova contraria del fatto che il testatore volesse revocare. La prova contraria
è ammessa in caso di lacerazione, distruzione e cancellazione del testamento olografo e nel caso di
alienazione o trasferimento della cosa legata. Viceversa non è ammessa la prova contraria in caso di ritiro del
testamento segreto.
Revocazione di diritto del testamento è un consimile della revoca, comprende casi nei quali il
testamento si intende in automatico revocato.
Invalidità del testamento
Il testamento può essere invalido (= improduttivo di effetti per un difetto originario). Due forme di invalidità:
Nullità, è il vizio più grave.
Es: vizi gravi di forma → nell’olografo manca la sottoscrizione
Annullabilità, è il vizio meno grave.
Es: vizi del consenso → violenza
A .590, . La conferma NON è una sanatoria. La conferma del testamento
RT CONFERMA DEL TESTAMENTO NULLO
nullo si verifica quando il soggetto che avrebbe interesse a far dichiarare la nullità dichiari di non volere
1
avvalersi della nullità o tenga un comportamento incompatibile con la volontà di avvalersene, cioè dia
volontaria esecuzione al testamento nullo.
Si badi bene che la conferma NON rende il testamento valido, ma impedisce solamente al confermante di
avvalersi in futuro della nullità.
1
la conferma non la fa il testatore ma quest’altro soggetto.
Sostituzione fedecommissaria (art.692 ss.)
Esecutore testamentario
È un soggetto nominato dal testatore con l’incarico di dare corretta esecuzione alle sue ultime volontà.
L’esecutore testamentario ha poteri di amministrazione dei beni, nella misura in cui sia necessario per attuare
la volontà del de cuius. Egli può chiedere il possesso dei beni per un anno, rinnovabile per un altro (sempre
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per espletare il suo incarico). L’incarico dell’esecutore di presume gratuito, non può chiedere alcun
pagamento. L’istituto è regolato dagli artt.700 ss.
Successione legittima
La successione legittima si apre quando manca in tutto o in parte il testamento, quando esso è invalido,
quando il chiamato per testamento non divenga erede (=rifiuta).
Ha il fine di scovare l’erede a tutti i costi.
Successione dei legittimari
Eredi legittimari: figli, coniugi e ascendenti in assenza di figli. Assumono la veste di legittimari quando
vengono lesi, non ottenendo la quota che gli spetta.
Serve a tutelare la famiglia.
Azione di riduzione
I legittimari tutelano la quota di eredità a loro riservata (quota di riserva o di legittima). La tutelano tramite
un’azione giudiziale, che prende il nome di azione di riduzione, con la quale essi mirano a ridurre le
disposizioni testamentarie e le donazioni operate in vita dal de cuius al fine di reintegrare la loro quota di
riserva.
Presupposti per agire con l’azione di riduzione (vedere su Gazzoni):
2
Il primo presupposto logico per operare l’azione di riduzione è la riunione fittizia
L’azione di riduzione si esercita secondo modalità stabilite dalla legge. Vengono anzitutto ridotte
le quote di eventuali successori legittimi che non siano anche legittimari. Se ciò non fosse
sufficiente, vengono ridotte proporzionalmente le disposizioni testamentarie. Se anche ciò non
fosse sufficiente, vengono infine ridotte le donazioni cominciando dall’ultima. Se chi ha ricevuto
beni oggetto di riduzione ha a sua volta alienato questi beni, si ricorre un’altra azione nei
confronti del subacquirente: l’azione di restituzione. La sua disciplina prevede casi nei quali il
subacquirente farà salvo il suo diritto e casi nei quali, invece, lo perderà.
Tempo di prescrizione per l’azione di riduzione (10 anni):
Decorre dall’accettazione dell’eredità se l’azione di riduzione ha ad oggetto le disposizioni
testamentarie a titolo di erede;
Decorrono dall’apertura della successione quando l’azione ha ad oggetto le donazioni o i legati.
L’azione di riduzione si può esercitare entro 10 anni che decorrono in modo diverso a seconda
che oggetto di riduzione siano i lasciti ereditari ovvero le donazioni o legati: nel primo caso, i 10
2 È un’operazione matematica finalizzata a ricostruire la consistenza dell’asse ereditario che risponde
ad una formula: R – D + D
(relictum) (debiti) (donatum/donazioni)
relictum: insieme delle attività, degli elementi attivi, positivi
Debiti: insieme delle passività
donatum: insieme di alcune donazioni fatte in vita dal de cuius
La riunione fittizia non dà luogo a restituzioni essendo un’operazione matematica.
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anni decorrono dall’accettazione dell’eredità da parte dei chiamati; nel secondo caso, decorrono
dall’apertura della successione.
5/04/2018
Meccanismi per l’individuazione dell’erede
Meccanismi per l’individuazione dell’erede a tutti i costi: può accadere che il chiamato non possa o non voglia
accettare.
1) Sostituzione ordinaria → il testatore designa un sostituto nel caso in cui il chiamato non possa o non
voglia accettare; il sostituto subentra anche nelle obbligazioni del primo chiamato che non siano
strettamente personali, se il testatore non ha disposto diversamente.
2) Rappresentazione → chiamato (figlio, fratello o sorella del defunto) non può (es. premuore al de cuius)
o non vuole accettare → subentrano i discendenti di costui direttamente al de cuius → anche se avranno
rinunciato all’eredità del loro ascendente o se siano indegni o incapaci verso costui
a) Opera raramente
3) Accrescimento → il chiamato non può o non vuole accettare e vi è una vocazione congiuntiva (= più
soggetti sono chiamati congiuntamente), cioè:
a) Successione legittima: chiamati ex lege nello stesso grado
b) Successione testamentaria:
i) Istituzione di erede: stesso testamento (coniuctio verbis) + nessuna determinazione di parti o
parti uguali (coniuctio re).
ii) Attribuzione di legato: stesso oggetto a più persone (solo coniuctio re).
(1) Opera automaticamente senza bisogno di accettazione e si subentra anche negli obblighi.
(a) Se non opera nemmeno l’accrescimento:
(i) L’eredità si devolve agli eredi legittimi
(ii) Il legato va a profitto dell’onerato: l’erede prende il legato solo se non opera
l’accrescimento.
17/05/2018
Differenza tra vocazione e delazione
La delazione è l’offerta dell’eredità che coincide temporalmente con l’apertura della successione. La
vocazione, viceversa, è un’espressione che fa riferimento al titolo in base al quale avviene la delazione, che
3
può essere o la legge o il testamento . Prima della delazione, non vi è diritto all’eredità ma una semplice
aspettativa di fatto.
3 NB: secondo alcuni studiosi, in realtà la vocazione è sempre per legge, limitandosi il testamento a dare una
direzione alla vocazione legale. Tuttavia, normalmente si afferma che le vocazioni possono essere diverse,
mentre la delazione è sempre una, oltre che irrinunziabile.
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Obbligazioni
12/04/2018
Obbligazione → l’obbligazione è un vincolo che lega il debitore (soggetto passivo) e il creditore (soggetto
attivo) in base al quale il debitore è tenuto nei confronti del creditore ad effettuare una Prestazione.
Artt.1173-1174.
Fonti delle obbligazioni (art.1173): contratto –
fatto illecito – altri atti o fatti fonte di fonti delle
obbligazione → clausola di apertura → consente obbligazioni
di individuare fatti o atti qualificati non
predeterminati. altri atti o fatti
contratto fatto illecito fonte di
obbligazione
Prestazione
La prestazione è l’oggetto del rapporto
obbligatorio. Essa può consistere in un fare (es. rappresenta
appalto), in un non fare (es: patto di non una clausola
di apertura
concorrenza), in un contrarre (es: contratto
preliminare seguito dal definitivo), in un dare
(es: obbliga di consegna di un bene in seguito a compravendita).
La caratteristica di qualunque prestazione è il carattere patrimoniale (→ deve essere suscettibile di
valutazione economica).
Interesse sotteso all’obbligazione
L’interesse sotteso all’obbligazione è diverso dalla prestazione e coincide con lo scopo finale di tutela del
bene della vita che il rapporto obbligatorio persegue. La prestazione deve essere sempre di carattere
patrimoniale, mentre l’interesse può essere patrimoniale o non patrimoniale.
Art.1175: la prestazione deve essere effettuata e le parti del rapporto obbligatorio devono comportarsi
secondo buona fede e correttezza.
Obbligazione naturale
L’obbligazione naturale è un vincolo di carattere sociale, morale, ma non giuridico. Tale per cui, il soggetto
attivo non può pretendere la prestazione perché il vincolo non è giuridico.
Benchè non si possa pretendere l’adempimento di un’obbligazione naturale, colui il quale ha
spontaneamente eseguito quanto dovuto non può chiederne la restituzione. → Soluti retentio
Es: pagamento di un debito prescritto. 65
Estinzione di un’obbligazione
Adempimento: è il normale modo di estinzione di un’obbligazione. Consiste nella esatta esecuzione della
prestazione dovuta.
Oltre all’adempimento, esistono modi di estinzione delle obbligazioni diversi da questo. Si tratta di fattispecie
nelle quali l’obbligazione si estingue pur non essendo stata adempiuta l’obbligazione.
M