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CODIFICAZIONE
Leggi speciali che prevalgono sulle leggi ordinarie prima e dopo la costituzione. Il compito del giurista oggi è più complicato rispetto a quello di prima.
Leggi costituzionali:
Leggi approvate con procedure complesse entrate in vigore dopo la costituzione ma ad essa ancorandosi e tuttavia dotate di quella prevalenza attribuita loro grazie alla loro posizione accanto alla costituzione e in alto alla gerarchia delle leggi.
Norme Europee: di quattro tipi:
In questo quadro si collocano le:
- Trattati istitutivi della comunità europea collocano sopra la costituzione, vertice: si estremo
- Regolamenti europei norme europee direttamente operanti nei territori dei singoli stati nazionali senza alcun bisogno di atti ulteriori da parte dello stato.
- Strumento usato dall'Unione europea è la direttiva il quale è vincolante per gli organi degli stati nazionali e deve essere recepita dal parlamento compiendo atti specifici.
Molte delle leggi vigenti in Italia.
Trovano le loro fondamenta e ispirazione in una direttiva europea. - Leggi ordinarie - Fonti minori. Per affrontare questo quadro abbiamo degli strumenti:
- Va letta la norma con attenzione.
- Per comprendere la norma abbiamo 2 strumenti: dottrina e giurisprudenza.
La dottrina è l'insieme delle opere prodotte dagli studiosi delle norme in relazione non ad un singolo problema concreto. La giurisprudenza invece è l'insieme delle decisioni dei giudici. La dottrina la troviamo nelle monografie e libri dedicati allo studio di un tema specifico, riviste le quali pubblicano commenti di dottrina su varie questioni. La giurisprudenza prima si trasvasava in libri che uscivano ogni anno riguardanti le sentenze di quell'anno; oggi la situazione è cambiata con l'avvento di internet e ci sono repertori digitali.
Il Codice civile è stato fatto tecnicamente molto bene, man mano è stato aggiornato dalle leggi intervenute.
Successivamente al suo interno e ha un' ampiezza, una struttura logico-sistematica che consente di comprendere lo schema generale del diritto privato.
Il codice civile è preceduto dalle disposizione sulla legge in generale o preleggi. Questa premessa al codice non è parte del continuato del codice ma è connessa ad esso. Si tratta di norme che riguardano l'interpretazione e l'applicazione della legge nel tempo e nello spazio. Per legge si intende sia codice civile sia qualsiasi altra legge. Storicamente è a data agli studiosi del diritto privato l'esame delle regole generali dell'ordinamento giuridico che si trovano nella premessa al codice civile.
Il codice civile è formato da 6 libri:
- 1 libro: intitolato "delle persone e della famiglia".
- 2 libro: intitolato "delle successioni" -> successione nel linguaggio giuridico vuol dire susseguirsi, subentro di una persona in un'altra in un determinato rapporto.
giuridicosuccessioni per causa di morte cioè quando una persona vivente subentrai una personadefunta e non vivente. Quindi successioni per causa di morte.
3 libro: intitolato "della proprietà" -> il diritto in senso oggettivo serve a risolvere icon itti di interesse, da un lato new un interesse dall'altro ce un interesse con ggente, lanorma (unità elementare del sistema giuridico) stabilisce quel degli interessi in con ittodevia prevalere e quale soccombere. Il diretto interviene nelle relazioni. Per e etto dellanorma tutti i con itti si traducono in una situazione di vantaggio e svantaggio, attiva epassiva. Questa correlazione tra attiva e passiva, tutelata e sacri cata è detta rapportogiuridico. La più importante delle situazioni attive, quella che più tutela l'interesse daavvantaggiare è detta diritto soggettivo. Non tutte le situazioni di vantaggio sono dirittisoggettivi. Nell'ambito di questa
In materia del diritto soggettivo si fanno distinzioni, la più importante delle quali è quella tra diritto di credito e diritto reale.
Il diritto di credito è il diritto soggettivo che garantisce al titolare la presa ad un determinato comportamento di un soggetto passivo determinato. Il diritto di credito ha per oggetto un comportamento, è tenuto ad un comportamento un soggetto passivo. Il più significativo del diritto di credito è il diritto ad una somma di denaro, c'è un soggetto creditore e uno debitore che è tenuto ad un determinato comportamento, cioè quello di dare una determinata somma.
Vi sono diritti soggettivi che sono diritti reali. Il titolare del diritto reale non ha un potere di ottenere un del comportamento ma ha il potere su una cosa specifica nell'immediato godendone. Il diritto reale si soddisfa non attraverso il comportamento di un soggetto passivo ma sul godimento della cosa. Il diritto di proprietà
è un diritto reale il quale si soddisfa godendone. La gran parte dei soggetti passivi sono consociati.
Il terzo libro è intitolato diritto della proprietà ma in realtà disciplina il diritto di proprietà ma anche i diritti reali minori cioè su cosa altrui.
4 libro: intitolato “delle obbligazioni e dei contratti”—>nel rapporto credito debito c’è una posizione attiva (creditore) e una posizione passiva (debitore). Il debitore è il titolare del debito chiamato anche obbligazione. Il rapporto tra debitore e creditore è chiamato il rapporto obbligatorio.
Il debitore è tenuto ad un comportamento il quale è detto prestazione, che può essere svariata; in relazione alla disciplina applicazione si distingue a seconda che la prestazione abbia per oggetto un fare, un non fare, un dare o la conclusione di un contratto.
Di fare: il debitore deve fare una determinata cosa.
Di non fare: ho un
‘attività e il vicino ci obbliga di non vendere determinati prodotti, quindi non fare concorrenza. Dare: dare qualcosa, spedire. 8ffi fl fl fi fi ffi fi fi ff fi fl Dalle obbligazioni parla il quarto libro ma anche dei fatti sa cui l’obbligazione sorge, ovvero le fonti. Le fonti sono il contratto, il fatto illecito e qualsiasi altro fatto dal quale la legge faccia derivare rapporti obbligatori. Si sarebbe dovuto chiamare “Il rapporto obbligatorio e le sue fonti”. Contratto: accordo su un operazione economica; es: comprare un giornale. Molte obbligazioni derivano dal contratto. Altri obblighi derivano da fatti diversi dal contratto che indipendentemente dalla volontà di chi li compie determino la costituzione di un rapporto obbligatorio. Fatto illecito: anche quando lo è nonfatto che non sempre è compiuto volontariamente, sono voluti da chi li compie i suoi effetti e che può produrre un rapporto obbligatorio a carico di chi ha compiuto il.fatto e a favore di altri soggetti. Sono quindi fatti contrari all'ordinamento giuridico a cui l'ordinamento ricollega gli effetti, indipendenti dalla circostanza su cui tali effetti siano voluti dall'autore del fatto illecito. Al contrario, chi pone in essere un fatto illecito spesso non vuole nemmeno il fatto, non vuole gli effetti (obbligo di risarcire i danni dall'altra parte subiti). Altre volte il fatto illecito è voluto dall'autore ma non sono voluti gli effetti. Quelle indicate nell'articolo 1173 sono le fonti di rapporti obbligatori: rapporto formato da una parte creditrice e una parte debitrice. Da un contratto possono derivare più rapporti obbligatori (es. a debitori e b creditore o a creditore e b debitore). Questi rapporti si istaurano per effetto dello stesso contratto. Rapporto di locazione: nasce da un contratto di locazione. Per effetto di esso nascono due rapporti obbligatori; l'uno che vede il locatore (proprietario del bene) come- debitore di una prestazione, l'altro vede invece il proprietario del bene come credito di una prestazione ovvero il pagamento del canone.
- 5 libro "del lavoro": varie figure di rapporto di lavoro
- Lavoro subordinato nel contratto il lavoratore si obbliga a porre le sue energie lavorative a disposizione del datore di lavoro. Il datore è tenuto a pagare una remunerazione, impartisce direttive puntuali al lavoratore, non corre rischi connessi al successo dell'attività. Lavoratore sottoposto al potere direttivo del datore.
- Lavoro autonomo: contratto che stipulano i professionisti, non ha orario massimo, non ha ferie; contratto meno puntuale.
- In Italia nascono una serie di tutele per il lavoratore subordinato, cosa non accaduta per il lavoratore autonomo.
- 6 libro: "della tutela dei diritti"
- Troviamo disciplinati istituti eterogenei tra loro.
- L'ordinamento giuridico attribuendo a un soggetto un diritto soggettivo tutela l'interesse di quell'individuo.
Passaggio dell'attenzione normativa dai pro li economici- patrimoniali ai pro li esistenziali.
Il codice civile era protratto a tutelare gli interessi economici del soggetto; mentre la costituzione pone la sua attenzione anche a interessi di carattere non economico, cioè alla dignità della persona umana.
La titolarità di diritti e obblighi si acquista dalla nascita dopo almeno un ciclo circolatorio.
La capacità giuridica di perde con la morte.
L'ordinamento riconosce l'idoneità a manifestare volontà rilevanti solo ai soggetti con una minore ha comunque diritti, quella maturità psichica la quale si acquista a 18 anni.
Ilessenziali.
Le volontà dei minori vengono manifestate dai genitori.
Istituto dell'interdizione: istituto giuridico, rivolto a maggiorenne e non, incapaci di provvedere ai propri interessi a causa della loro condizione di abituale infermità di mente (non sono
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