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La cellula fa mitosi, e in ogni cellula figlia si formano degli organuli che non sono presenti in altre cellule

eucariotiche, di cui non si conosce l’origine né il processo di formazione: sono chiamati silica deposition vesicle

(SDV) e consistono in “compartimenti” al cui interno si forma una struttura silicizzata che diventa sempre più

estesa, fino a rappresentare una metà del frustulo in ciascuna delle due cellule figlie. Le neoformate valve sono

sempre circondate dalla membrana plasmatica.

A questo punto si suppone che il SDV si fonda con la membrana plasmatica e tramite esocitosi ne crei una nuova

verso l’interno; si formano quindi due cellule figlie che si separano, e nelle quali si formano nuovi SDV che le

aiutano a completare l’ipovalva mentre si accrescono.

A ogni divisione cellulare, la teca che viene ereditata è l’epiteca e quella che viene ricostruita è l’ipoteca. A ogni

divisione la cellula che si forma è sempre più piccola: quando raggiunge la metà delle dimensioni ottimali per la

specie smette di fare mitosi. A questo punto comincia la riproduzione sessuale: i gameti maschili e femminili

vengono liberati e si fondono con eterogamia non oogama. Il protoplasto che si forma rigenera un frustulo

completo delle dimensioni iniziali caratteristiche della specie. Le diatomee hanno quindi un ciclo diplonte.

Gli ordini di Bacillariophyta sono Centrales e Pennales.

CENTRALES

: sono dotate di simmetria raggiata e hanno un profilo circolare, triangolare o quadrato. Sono per lo

più planctoniche (galleggianti).

I gameti maschili delle Centrales sono dotati di un flagello il cui assonema è privo dei due

microtubuli centrali; inoltre si trova in posizione anteriore rispetto alla cellula, che si muove

nella sua direzione (flagello trainante).

PENNALES

: sono dotate di simmetria bilaterale; i gameti maschili non sono flagellati, quindi vengono portati dalla

corrente. In moltissime forme, nella corazza silicea in direzione longitudinale decorre una fessura,

detta “rafe”, usata per classificare le varie specie. Il rafe termina ai poli con altri due rigonfiamenti

del frustolo chiamati noduli polari. Nella zona mediana della faccia ventrale si trova un

rigonfiamento centrale del frustolo, il nodulo centrale.

6 Crisolaminarina: polimero del glucosio, formato da blocchi da 11 unità di glucosio. 11

CHLOROPHYTA: ALGHE VERDI

Le Chlorophyta sono per la maggior parte alghe di acqua dolce, ma si possono

trovare anche sulla superficie della neve e su terreni umidi e tronchi di alberi.

Possono entrare in simbiosi con i funghi per formare licheni e presentano diverse

forme di organizzazione, da unicellulari, a coloniali, a filamentose e laminari.

Le alghe verdi sono le più vicine alle piante superiori, per quanto riguarda il

corredo di pigmenti, la sostanza di riserva, la struttura e la composizione della parete cellulare. È stato addirittura

ipotizzato che un tipo di alghe verdi e le piante superiori potrebbero avere un progenitore comune.

- I pigmenti sono clorofilla A, B e carotenoidi.

- Per quanto riguarda l’ultrastruttura del plastidio, i tilacoidi non sono più raggruppati in bande di due o tre,

ma sono organizzati in grana.

- La sostanza di riserva è l’amido che viene sintetizzato in forma di granuli e resta libero all’interno dei

cloroplasti, e non nel citoplasma o nel vacuolo come negli altri gruppi.

- Le pareti cellulari sono peptocellulosiche (cellulosa + pectine).

- Possono contenere un unico cloroplasto grande oppure vari cloroplasti lenticolari.

1. CHLOROPHYCEAE

La classe comprende forme flagellate o aflagellate unicellulari, coloniali o filamentose. Sono prevalentemente di

acqua dolce, ma ci sono esemplari anche marini e terrestri. Comprendono Chlamydomonas e Volvocales.

CHLAMYDOMONAS – è un genere di alghe unicellulari aploidi, con due flagelli e un grande cloroplasto a coppa.

Il ciclo vitale è aplonte: per quanto riguarda la riproduzione sessuale vengono prodotti isogameti per mitosi. Il

riconoscimento tra gameti di segno opposto avviene grazie a segnali presenti sulla superficie delle membrane

flagellari. Lo zigote che si forma inizialmente ha quattro flagelli: a questo punto o entra in quiescenza, sviluppando

una spessa parete, oppure fa subito meiosi per restaurare l’aploidia.

La riproduzione asessuale avviene per mitosi e prevede la formazione di un certo numero di cellule figlie all’interno

della parete della cellula madre. La rottura di tale parete determina il rilascio delle cellule figlie (sporulazione) che,

nuotando, provvedono alla diffusione nell’ambiente di individui geneticamente identici alla cellula madre.

VOLVOCALES – sono organismi planctonici di acqua dolce ad ampia distribuzione;

possono presentarsi in quantità così grandi da far apparire l’acqua completamente verde.

Questo ordine comprende organismi unicellulari flagellati che possono riunirsi in colonie.

Anche queste alghe hanno un ciclo aplonte. Per effettuare la riproduzione sessuata,

all’interno di una colonia alcune cellule sviluppano al loro interno ovocellule oppure

spermatozoidi biflagellati. I gameti maschili vengono rilasciati nell’ambiente e

raggiungono quelli femminili che restano all’interno della gametocisti femminile

(eterogamia oogama). Lo zigote può trasformarsi in spora duratura oppure fare meiosi per formare di nuovo

cellule aploidi: ogni cellula aploide per mitosi darà origine ad una nuova colonia. 12

2. ULVOPHYCEAE

Le specie appartenenti a questa classe sono unicellulari,

coloniali oppure filamentose con numerosi nuclei per cellula

(sifonocladali) e, ad eccezione delle cellule germinali, sono

tutte senza flagelli. La citodieresi presuppone che i microtubuli

all’anafase non depolimerizzino (fuso persistente) ma non si

forma un vero fragmoplasto, in quanto la divisione avviene

ancora grazie allo strozzamento della membrana plasmatica

della cellula madre.

L’Ulva lactuca, marina, forma un grande tallo foglioso verde

bistratificato e presenta un ciclo aplodiplonte con alternanza

di generazioni isomorfiche. La gamia avviene in acqua, dando

luogo ad uno zigote diploide che per mitosi origina di nuovo sporofiti diploidi; questi differenziano sporocisti che

per meiosi producono spore aploidi. Le meiospore vengono liberate (sporogonia) e germinano, producendo

gametofiti grazie ai quali verranno prodotti gameti maschili e femminili.

CHAROPHYTA

La loro caratteristica principale è quella di fare citodieresi grazie al fragmoplasto. Sono tutte aplonti oogame.

ZYGNEMATOPHYCEAE (o Conjuygatae)

Comprendono organismi filamentosi non ramificati. Spesso compaiono in primavera, in acque calme, sottoforma

di filamenti liberi galleggianti che formano una matassa giallo-verde. Da un punto di vista evolutivo, probabilmente

si sono separate molto presto dalle altre alghe verdi, e hanno totalmente perso stadi flagellati.

Il ciclo vitale è aplonte e la riproduzione sessuata avviene per coniugazione: due

filamenti morfologicamente uguali si dispongono parallelamente e lungo la linea di

contatto si formano dei tubi di coniugazione, tramite i quali il citoplasma di una cellula

migra nell’altra. I tubi di coniugazione consistono in estroflessioni formate dalle cellule

grazie al materiale trasportato dalle vescicole del Golgi. La singamia forma zigoti diploidi

che, per meiosi, producono 4 meiospore aploidi ciascuno. Ognuna di queste poi produce un nuovo filamento per

mitosi.

CHAROPHYCEAE

Sono le Charophyta più rappresentative: sono dette “alghe a candelabro”, hanno un

grado di organizzazione molto elevato e formano spesso prati sommersi in stagni e

ruscelli.

Sono caratterizzate dalla suddivisione regolare del tallo, grande fino a pochi decimetri,

in internodi e nodi. Gli internodi sono costituiti da un insieme di cellule molto grandi;

ai nodi sono presenti cellule più piccole meristematiche che fanno mitosi e vanno a

costituire verticilli (insieme di rami a corona) di rami laterali.

Cellule meristematiche, oltre che nei nodi, si trovano anche all’apice. Le cellule

internodali sono inizialmente uninucleate, poi diventano polinucleate.

A livello dei nodi, dove si diramano i verticilli, sono presenti i gametangi (e non

gametocisti) sia maschili (spermatogoni) sia femminili (oogoni). Entrambi sono

delimitati da cellule sterili, che limitano il disseccamento: in particolare, l’oogonio è 13

circondato da filamenti avvolti a spirale che in posizione apicale terminano in una struttura detta corona, mentre

lo spermatogonio è delimitato da uno “strato”. Se le cellule esterne di queste strutture rimangono sterili, quelle

interne si differenziano in gameti maschili (biflagellati) e femminili (immobili).

Il ciclo vitale è sempre aplonte: gli spermatozoidi vengono liberati dal gametangio maschile e raggiungono

l’ovocellula che rimane all’interno dell’oogonio. Dopo la fecondazione, lo zigote si circonda di una parete robusta

ed incolore, formando una spora duratura. Alla germinazione dello zigote avviene la meiosi; delle 4 cellule aploidi

3 degenerano cosicché ha origine solo una plantula per mitosi della meiospora.

Le Charophyceae, oltre a differenziare gametangi, condivide un’altra caratteristica con le piante terrestri, cioè il

multilayer structure, una struttura di ancoraggio del flagello che si trova anche nei gameti maschili delle piante

superiori, finché i gameti sono presenti. Il multilayer structure è formato da fascetti di microtubuli legati a fasci di

actina. 14

EMERSIONE

La colonizzazione delle terre emerse da parte delle piante ha prodotto degli importanti cambiamenti

nell’organizzazione morfologica e nelle strategie riproduttive delle stesse. Tali cambiamenti si sono verificati in

modo graduale, portando alla formazione:

- Delle briofite (ancora a tallo)

- Delle pteridofite (a cormo)

- Delle spermatofite

Oltre alla totale mancanza di competizione, il vantaggio principale dello spostarsi sulla terraferma consiste nella

possibilità di incrementare notevolmente la resa fotosintetica: sulla terra ferma gli scambi gassosi sono più

efficienti e consentono un rapido rifornimento di CO ; inoltre, le lunghezze d’onda dello spettro visibile sono

2

interamente disponibili perché nell’atmosfera queste non sono filtrate come nell’acqua (in cui compaiono molti

organismi planctonici).

PROBLEMI

- Economia dell’acqua

- Distribuzione dei nutrienti a tutte le parti della pianta

- Problemi meccanici (sostegno delle strutture fotosintetizzanti e ancoraggio della pianta al terreno).

- Processi riproduttivi: protezione dal disseccamento di spore e gameti e trasporto degli stessi. Essendo la

gamia oogama, il trasporto di gameti necessita della presenza di acqua in modo che quello maschile possa

muoversi grazie al suo flagello. Il trasporto di spore in

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
43 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/02 Botanica sistematica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sle. di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Botanica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Moscatelli Alessandra.