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IPOTONICA:
- Fisiologica0,45% (154 mOsm/l)
- Cloruro di sodio 0,33% (103 mOsm/l)
- Glucosio 2,5% in acqua (126 mOsm/l)
IPERTONICA:
- Glucosio 10% (555 mOsm/l)
- Glucosio 20% (1110 mOsm/l)
- Glucosio 33% (1831,5 mOsm/l)
- Mannitolo 18% (988 mOsm/l)
- Albumina 25% (1500 mOsm/l)
- Sol.di L-aa selettivi essenziali e non essenziali all’8%
SOLUZIONI COLLOIDALI
PRODOTTI DEL SANGUE: il sangue intero o speci che componenti del sangue quali globuli
rossi, globuli bianchi, piastrine, plasma, albumina e crioprecipitati
SOLUZIONI PER NUTRIZIONE PARENTERALE: contengono elementi nutrizionali suppletivi che
vengono infusi per via endovenosa, di solito attraverso una vena centrale.
VIE DI SOMMINISTRAZIONE ENDOVENOSA
Generalmente sono due:
1. Attraverso una vena periferica
2. Attraverso una vena centrale
METODI DI SOMMINISTRAZIONE
Vi sono tre metodi per la somministrazione e.v. della terapia:
1. L’infusione continua
2. L’infusione intermittente
3. L’iniezione diretta
INFUSIONE CONTINUA
Permette di mantenere costanti i livelli terapeutici dei farmaci somministrati, impiegata anche per
la nutrizione parenterale totale. Ha ridotti rischi di infezione poiché si devono toccare meno
spesso i de ussori e gli accessi venosi del paziente. Vengono però ostacolate le normali attività
quotidiane della persona. È necessario un attento monitoraggio della velocità di infusione e ha un
aumentato rischio di ebiti e di irritazioni vascolari. 15
 fl fl fi
LABORATORIO 2
INFUSIONE INTERMITTENTE
I farmaci o le soluzioni vengono somministrati per brevi periodi distanziati nel tempo. Piccoli
volumi (da 1 a 250 ml) possono essere somministrati in pochi minuti o in alcune ore, in base al
tipo di farmaco.
INIEZIONE DIRETTA
Prevede l’incannulamento di una vena per la somministrazione di una singola dose di farmaco o
altre sostanze. Alla ne della somministrazione bisogna rimuovere l’ago. È possibile eseguire boli
di farmaco mantenendo l’accesso venoso pervio attraverso infusioni di soluzioni siologica.
Elimina i rischi di complicazioni legate al posizionamento di un ago a permanenza. Necessita di
una puntura venosa che provoca uno stato di tensione del paziente
MATERIALE
CALCOLI
Una ala di atropina contiene 0,5 mg di principio attivo per ml. Si devono somministrare al
paziente 0,1 mg. A quanti ml corrispondono?
0,5 mg : 1 ml = 0,1mg : x ml
X= 1 X 0,1/0,5 = 0,2 ml
Si devono somministrare ad un bambino 90.000 U.I di penicillina. Le ale disponibili sono da
120000 U.I./ 4ml. Quanti ml dovrò somministrare?
120.000 U.I. : 4 ml = 90.000 U.I. : x ml
X= 90.000 X 4/ 120000 = 3 ml
Si deve preparare una soluzione contenente 350 mg di dobutamina in 50 ml di soluzione
siologica, in pompa siringa. Le confezioni di dobutamina sono da 250 mg e ciascuna confezione
è da 20 ml. Quante ale saranno necessarie per la ricostituzione totale della prescrizione? Quanti
ml totali di dobutamina andranno aspirati per la ricostituzione?
1 ala 250 mg/20 ml
20 ml:250 mg = X:350 mg
X=28ml
Per preparare la siringa da 50 ml con 350 mg di dobutamina quanti ml di Sol Fisiologica devo
aggiungere:
50-28= 22 ml di soluzione siologica
Una concentrazione dell’X% è pari a X g in 100 ml (si scrive anche Xg/100ml)
Esempio: quanta novocaina è contenuta in una ala da 5 ml se la concentrazione di farmaco è del
2%? 16
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LABORATORIO 2
2g:100ml=X:5ml
X= 5X2/100= 0,1 gr ossia 100 mg
LA PERCEZIONE DELLA MAPPA
Il funzionamento della percezione umana è dato da tutte le informazioni che arrivano al cervello
attraverso i 5 sensi: vista, udito, gusto, tatto ed olfatto. La PNL ha racchiuso i ltri rappresentati
da tutti i sensi in tre sistemi rappresentazionali denominati V, A e K.
V visivo:
sta per sistema tutte le immagini che arrivano al cervello.
A sta per sistema “auditivo”: tutto ciò che ascoltiamo incluso il nostro dialogo interno.
K cenestesico:
sta per sistema tutte le sensazioni che percepiamo, sia esterne che interne.
ognuno di noi ne usa uno in modo
Ognuno di noi usa tutti e tre i sistemi, ma è certo che
prevalente. In PNL si dice che un soggetto è visivo, cinegetico o auditivo a seconda di quale
sistema usa in prevalenza per comunicare.
Il processo comunicativo è composto in percentuale da:
38% tono della voce
55% mimica e linguaggio del corpo
7% parola
È evidente che se vogliamo gestire una comunicazione e cace, dobbiamo interagire con
l’inconscio. Molte volte ci capita di incontrare persone sostengono un discorso brillante…. Ma
non ci hanno convinto. Perché ??? Abbiamo registrato moltissime informazioni che sfuggono alla
nostra parte razionale ma vengono elaborate dalla parte emotiva.
La PNL distingue tre metodologie in base al canale preferenziale usato per elaborare le
informazioni interne.
VISIVO ( immagini)
AUDITIVO ( suoni)
CENESTESICO (emozioni; raggruppa anche olfatto e gusto).
Ogni persona utilizza un canale preferenziale, ma non signi ca che non utilizzi assolutamente gli
altri canali. Di fatto è necessario conoscere quale sia il canale prediletto.
COME POSSIAMO CAPIRE CHE TIPOLOGIA ABBIAMO DI FRONTE? Attraverso l’osservazione
della siologia del nostro interlocutore in quanto ogni tipologia corrisponde a determinate
caratteristiche. VISIVO CENESTETICO
Portamento eretto Respirazione addominale
Gesticola in alto Tono di voce basso con lunghe pause
Tono di voce alto Ha una postura incurvata
Parla velocemente Quando ricercano informazione guardano i loro
piedi
Respirazione alta Gesticolano in basso
OSSERVAZIONE DEI MOVIMENTI OCULARI
Altro sistema per conoscere i sistemi rappresentazionali utilizzati dalle persone è quello dei
“Movimenti Oculari”. Per fare ciò è necessario porre all’interlocutore una domanda secca;
17
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LABORATORIO 2
l’accesso oculare va valutato prima che l’interlocutore dia una risposta.
VISIVO Guarda in alto come se cercasse la risposta in un suo mondo immaginario sopra la sua
testa.
AUDITIVO Guarda in orizzontale
CENESTESICO Rivolge lo sguardo in basso
È importante cogliere l’attimo prima della risposta in quanto i suoi occhi potrebbero andare in più
rivolto alla nostra
direzioni, in quanto ricerca in più canali sensoriali. Quando lo sguardo è
sinistra accediamo rispettivamente nel:
-VISIVO RICORDATO
-AUDITIVO RICORDATO
-AUDITIVO DIGITALE (DIALOGO INTERNO)
rivolto alla nostra destra
Quando lo sguardo è accediamo rispettivamente nel:
-VISIVO COSTRUITO
-AUDITIVO COSTRUITO
-CENESTESICO
I PREDICATI VERBALI E LE PAROLE
Si tratta di individuare durante l’interazione, quali sono le
parole e i predicati che vengono maggiormente utilizzati.
Vi sono dei predicati che non fanno capo a nessuna
tipologia, ex:
- Ti capisco”
“ (neutro)
- il tuo punto di vista”(no
“Vedo visivo)
- perfettamente sintonizzato”
“Sono (no auditivo)
- di essere d’accordo con te“
“Sento (no cenestesico) breve
Se noi sottoponiamo il nostro interlocutore invece che una domanda, una domanda più
articolata che prevede una risposta più lunga vi fornirà una risposta basata sul canale che utilizza
meno. Lo stesso vale anche per la valutazione degli accessi oculari
Riusciremo ad utilizzare il canale che sonnecchia solo quando saremo coinvolti emotivamente nel
rapporto con il nostro interlocutore.
In un primo momento per sintonizzarsi con “ l’altro” utilizzeremo gli accessi oculari e i predicati/
parole più utilizzati da lui. In seguito potremo utilizzare canali che “ l’altro” utilizza meno per
raggiungere degli obiettivi speci ci. Dobbiamo far nta di entrare in una casa: ho bisogno di una
chiave per aprire la porta ( canale di accesso), di girare una maniglia ( secondo canale) e in ne
accedere al suo interno ( canale che sonnecchia). Tutto questo è lo scopo o meglio è il miglior
livello di un bravo comunicatore: riuscire ad utilizzare il canale che viene usato raramente. Questo
tipo di processo presuppone una relazione per gradi. Riusciremo ad utilizzare il canale che
sonnecchia solo quando saremo coinvolti emotivamente nel rapporto con il nostro interlocutore.
RAPPORT E FUNZIONE DI RICALCO
Quando due individui si incontrano, entrano subito in moto meccanismi consci e inconsci,
attraverso cui il singolo individuo avvia un processo di confronto e identi cazione dell’altro. Se
RAPPORT.
l’esito di tale processo è giudicato positivo si instaura tra i due un Può essere de nito
il
come quell’empatia, quella ducia alla base di ogni buon rapporto. L’esperienza insegna che
rapport si costruisce più sul piano della comunicazione non verbale che sul piano del
contenuto: gesti, tono della voce, sguardo e pause del dialogo. Alla base della costituzione del
rapport è un’innata tendenza dell’uomo ad uniformarsi ai comportamenti dell’altro.
L’uniformazione avviene attraverso una comparazione del proprio modello del mondo; se
un’informazione è considerata possibile e conveniente allora si avvia un processo di
uniformazione e rapport. 18
 fi fi fi fi fi fi
LABORATORIO 2 SIMBIOTICA,
Segnale chiaro che siamo in presenza di rapport è che la relazione diventa ossia gli
individui tendono verso un compromesso comportamentale, una specie di punto di intesa su uno
o più piani della relazione.
Si può facilmente notare come due persone con una consolidata relazione, assimilino con il tempo
reciproca gestualità, mimica facciale, espressioni verbali, posture, a un certo punto possono
essere scambiati anche per fratelli.
RICALCO
È processo mediante il quale un individuo costruisce ed instaura un rapport con un’altra persona.
Con il ricalco rimandiamo ad una persona, per retroazione, con il nostro atteggiamento, il
comportamento che abbiamo osservato in lei: andiamo verso il suo modello del mondo. Ricalcare
STARE AL PASSO CON LA SUA ESPERIENZA;
una persona vuol dire rispecchiamo i suoi
atteggiamenti e i suoi stati d’animo, ricalchiamo le tracce che un individuo lascia inevitabilmente
Stare al
lungo il tragitto nella sua rappresentazione territoriale interiore dell’esperienza in corso.
passo con la sua esperienza signi ca consentire all’altro di provare empatia nei nostri confronti
e o re a chi ricalca di potersi portare nei panni dell’altro e di vedere le cose secondo la sua
angolatura.
COME SI RICALCA? Per operare il ricalco non è necessario interessarsi al contenuto
dell’esperienza altrui, &eg