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FORME GRANULOMATOSE:
quadri che ricordano altre tipologie di essudazione, forma purulenta e necrotizzante.
Ogni processo granulomatoso si può esprime in modo più o meno intenso di una infiammazione
normale. Quando abbiamo visto una tubercolosi, abbiamo visto forme aspecifiche di splenite plastica.
Nella paratubercolosi da micobacterium tubercolosis, nell’intestino e nel linfonodo, abbiamo un quadro
neurotrofilico iniziale ed eosinofilico iniziale come una qualunque forma intestinale normale. Poi
acquista carattere grnaulomatoso.
La peritonite infettiva felina che è data da un coronavirus che c’è a livello respiratorio, a livello
riproduttivo.
Quando si parla di cimurro tutti i tessuti sono interessati, è talmente diffusa che può arrivare in
qualunque sede.
Quindi quando si parla di coronavirus oltre al tropismo bisogna pensare che ha un meccanismo d’azione
che porta alla vasculite: certamente nella FIP posso trovare delle forme essudative, sierofibrinose,
fortemente fibrinose e anche forme granulomatose.
Nelle forme granulomatose che sono caratterizzate da nodulini irregolari, grigiastri e con una necrosi
fibrinoide, necrosi importante dovuta alla vasculite.
La necrosi fibrinoide è associata sempre a malattie autoimmuni o immunomediate.
Molta fibrina, ci sono anche i neutrofili. Ma soprattutto linfociti e plasmacellule.
Tubercolosi può avere forme non specifiche e forme specifiche.
Specifiche: generalizzazione linfoematogena miliare precoce, che è anche qui sempre subiudice alla sua
dimensione la visibilità macroscopica.
Iperplasia modesta, la polpa rossa me la copre.
Non sempre si vedono i nodulini miliari, sono nascosti, quando si ingrandiscono si vedono. Come si
differenziano?
Il colore: non posso parlare di consistenza molle e caseosa perché non ha uno spessore tale e non c’è una
necrosi caseosa così importante.
Quindi il nodulino, per quanto sia essudativo, è una struttura piccola, soda e compatta che è simile a un
follicolo nelle fasi iniziali.
Colore grigio biancastro contrasta col colore più grigiastro del nodulino.
Nella sclerocalcifica ci sono noduli più grandi, fino a mezzo cm.
Solo da un lobo o multifocali?
No, non tutti in un polo, ma distribuiti in modo random perché arrivano col sangue, con la
generalizzazione ematogena. Quindi dove si fermano, si fermano, non hanno un aspetto preciso.
Anche questo della distribuzione è fondamentale: a seconda di dove li trovi, puoi pensare alla patogenesi
e quindi anche alla causa.
Lo vedrai bene nel polmone, dove ci sono strutture anatomiche importanti.
L’infarto nel momento in cui si esprime sottoforma di piramide rovesciata.
Anche nel caso della miopatia da denervazione: non sarà tutto l’organismo che si blocca ma i fasci
muscolari che sono innervati da quella roba.
L’atrofia da denervazione muscolare è settoriale, riguarda solo alcuni punti. Ecco perché l’anatomia aiuta.
La tbc arriva per via ematogena, non si vede una distribuzione specifica tranne che in un caso: quando
attraverso il sangue arriva al fegato per infezione congenita perché arriva dalla vena ombelicale: finisce la
vena ombelicale nel lobo sinistro. Quindi le lesioni tubercolari le avrai nel lobo sinistro.
In relazione alla milza sono grandi, si vedono bene.
Miliare? No; le forme nodulari nodose arrivano in tempi diversi e quindi hanno diversi stadi.
Qui le forme sono tutte uguali?
Ci sono altri noduli ancora non formati, non tutti uguali quindi già questo spiega tempi diversi.
Noduli sclerocalcifici.
Forma più compatta nel suino dove le lesioni sono simili a queste che vediamo con la differenza che sono
nodulini leggermente rilevati a volte, che hanno una consistenza più compatta, non c’è necrosi caseosa o
è scarsa. Questo fa sì che le lesioni nella milza siano come granulomi aspecifici.
Nel fegato la problematica è ancora più evidente perché le lesioni nel fegato di suino hanno un aspetto
molto aspecifico: non noduli, non miliari ecc.
Nel suino si esprime in modo nodulare o tuttalpiù con lesioni infiltrative molto simile a lesioni dovuti ad
agenti parassitari.
Nel suino, la tbc si mette in relazione con un’altra malattia che è la rodococcosi.
Milza: forma: somiglia alla milza; che milza è?
Cane,suino,coniglio. È di coniglio. Essendo una
milza di coniglio possiamo vedere meglio le lesioni
sotto perché la capsula è molto sottile. Se fosse di
cane avremmo visto la capsula più spessa. Le lesioni
non sono della capsula ma interne.
Volume? Aumentato e si capisce dai margini
bombati.
Bacillus Uttilis nel coniglio dà necrosi multifocali
con quadri anche granulomatosi. Insieme alla
toxoplasmosi è una delle due forme di infezioni del coniglio che colpiscono il sistema immunitario in
modo importante, riducendo la funzionalità immunitaria. Nel coniglio si ha l’appendice cecale che è una
struttura linfoide importante assieme al sacculus rotundus.
Vanno incontro a questo.
Necrosi?
Splenite necrotizzante? Sì. Lesioni multifocali, piccoline, disseminata come forma. L’altro aspetto
importante è che sono confluenti, le lesioni tendono a confluire tra di loro.
Milza in sezione; tutti gli organi linfoidi vanno tagliati a panino.
Polpa bianca emerge. Nodulini tutti uguali? No, per dimensioni non sono tutti uguali. Cosa vedo anche?
Sono multifocali quindi posso pensare anche alla reattività follicolare quindi o quella o una splenite
iperplastica. Semplice iperplasia reattiva? No. Milza sagù con amiloide follicolare no perché il colore è
grigio biancastro.
Tutte le strutture linfatiche sono attive, fino a fondersi tra di loro.
Siamo davanti ad un processo infiammatorio? Un linfoma, fenomeno tumultuoso. Istologicamente cosa
vedrò?
Follicoli privi della zona mantellare; tappeto di linfociti tutti uguali, stesse dimensioni.
Se il linfoma è una cosa che infiltra: i linfociti infiltrano le fibre e le separano. È il carattere istologico
peculiare quando si vede un vetrino. Ci sono forme di iperplasia nel cane ma soprattutto nel gatto, che
danno reattività impressionanti.
Uno dei due tumori primari della milza, il linfoma, l’altro è l’emangiosarcoma.
- Aumento volume
- Colorazione scura
- Grigio biancastro anche
- In sezione vedo:
- Necrosi
L’emangioma ed emangiosarcoma sono masse che sono caratterizzate dalla proliferazione di cellule
endoteliali che formano cellule giganti, polinucleate, con proliferazione di vasi o capillari o fanno delle
caverne. Anche essendo un tumore dei vasi, la proliferazione è solo di cellule endoteliale con piccoli
vasellini che non danno ossigeno alla proliferazione neoplastica. È una necrosi da mancata
ossigenazione, perché si ha una proliferazione talmente rapida che non si ha tempo per la
neoangiogenesi. Massa singola a un polo della milza, emorragie, caverne
all’interno.
Parassitosi della milza possono essere diverse:
• Toxoplasmosi
• Leishmania
• Affezioni emoprotozoarie
• Distomatosi erratica
• Echinococcosi
• Strongilosi equina
• Setaria
Meno rare sono la toxoplasmosi, nel gatto, nel leporide, la leishmania che è una parassitosi che può dare
lesioni granulomatose. Dà diversi tipi di lesioni soprattutto cutanee possono essere granulomatose e
ulcerative. Generalmente nella milza si esprime in modo granulomatoso.
La strongilosi equina è una sede della larva degli strongili. È una possibile sede dove le larve inducono
granulomatose lesioni.
Cisti da echinococco: liquido, incolore, inodore.
In un contesto come la milza che è ricca di sangue, si esprime in quadri simili a questo, con aspetti di tipo
emorragico. Con una parete sempre sottile ma riccamente emorragica.
Lesioni nodulari e nodose che si vedono nel cane anziano. Sono considerate forme neoplastiche ma in
realtà sono iperplastiche reattive. Possono avere tessuto splenico reattivo o anche capsula fibrosa ma
nulla di preoccupante.
APPARATO GASTROENTERICO.
CAVITA’ ORALE.
L’apparato gastroenterico è a contatto con l’esterno.
Dal punto di vista patologico, quando si parla di cavità orale bisogna tenere in considerazione diverse
strutture, bisogna pensare che prima delle gengive ci sono le labbra con due parti: mucose e cutanee.
Ci sono patologie per lo più cutanee (calicivirosi) con un interessamento dermomucosale: cutaneo e
mucosale (lupus, granuloma eosinofilico del gatto colpiscono le parti cutanee), ed altri parti che possono
essere la causa diretta di lesioni come i denti, le ghiandole, la parotide, le tonsille, la parte faringea della
cavità orale e le tasche gutturali nel cavallo.
Le lesioni possono essere indotte da cause primarie che agiscono sulla cavità orale, congenite od
acquisite, dipendenti da difetti della conformazione delle strutture ossee e dentali o essere espressione di
processi sistemici. Alcune forme sono più propriamente di interesse dermatologico comportando un
coinvolgimento dermo-mucosale (labbra, lingua).
Possiamo avere lesioni primitive del cavo orale, da cause fisiche, chimiche e biologiche o espressione di
una malattia più distribuita.
Altre forme sono congenite e generalmente non danno grandi problemi e possono essere compatibili con
la vita oppure no. Nell’evoluzione e nello sviluppo embrionale la cavità orale si sviluppa nella parte
craniale ossea endodermica. Le parti ectodermiche contribuiscono a varie strutture.
Assenza di branche come mandibola, monolaterale o bilaterale, la fusione di parti, la mancata fusione del
velo palatino, danno la palatoschisi ma non solo, molto spesso cheilognatopalatoschisi.
- Intossicazioni da veleni delle piante nei ruminanti dove le sostanze passano nel feto e danno
fenomeni teratogeni
- Compressione o ipossia all’interno dei sacchi embrionali
Alcune malattie congenite portano a malformazioni multiple come l’epiteliogenesi imperfecta dove viene
a mancare la formazione del rivestimento epiteliale, in molti organi. Quindi si osserva l’assenza sulle
zampe, sulla lingua, del rivestimento.
Questo permette l’insorgenza di germi di irruzione secondaria: germi e quant’altro. Manca la funzione
protettiva della mucosa.
Sfasamento delle arcate dentali da pazzi: chiusura non perfetta. Si può avere l’assenza delle ossa
mascellari e nasali. Mancata parte della branca della mandibola, spesso si può osservare.
Tutto questo porta a una mancata chiusura della bocca perché spesso anche il labbro va incontro a
mancata chiusura e formazione completa.
Brachignazia:
micrognazia: mascellare inferiore:
- Malformazioni associate: lingua
- Conseguenze