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TUMORI OLIGODENDROGLIALI

Localizzati negli emisferi e circondano l'oligodendroglia (neoplasie dell'adulto)

OLIGODENDROGLIOMA (grado II)

OLIGODENDROGLIOMA ANAPLASTICO (grado III o IV)

TUMORI EPENDIMALI

A lenta crescita, del bambino e del giovane adulto (grado II)

Origina dai ventricoli cerebrali e dal canale midollare ed è composto da cellule ependimali neoplastiche

MEDULLOBLASTOMA

Tumore embrionale scarsamente differenziato e invasivo (metastasi attraverso liquor) grado IV

Rappresenta il 20% dei tumori dei bambini

Sede: verme cerebellare nel 75% dei casi

TUMORI PRIMITIVI

Per esempio tumori delle meningi

MENINGIOMA

Neoplasie intracraniche che derivano dalle cellule meningoendoteliali dell'aracnoide

Sono fra i tumori cerebrali più frequenti, prevalentemente sporadici e causano effetto massa (aumento pressione endocranica)

Alcuni sono invece a carattere ereditario → mutazioni del gene NF2

Moderata preponderanza femminile

Si distinguono 3 gradi con aggressività differente:

I.

Grado I: crescita lenta (forma più frequente), sintomi focali causati da compressione del parenchima sottostante
  1. Grado II (atipici): rischio più alto di recidiva locale
  2. Grado III (anaplastici): tumori maligni e aggressivi
METASTASI CEREBRALI Causa più frequente di tumori maligni del SNC, fattori prognostici negativi per il pz Incidenza 4 volte maggiore dei tumori primitivi Spesso derivanti da polmone, mammella e melanoma (tumore cutaneo aggressivo, c. della melanina) PATOLOGIA NON NEOPLASTICA PATOLOGIA VASCOLARE ICTUS (STROKE) Coma delle funzioni cerebrali di durata superiore alle 24 ore Causa: vasculopatia cerebrale L'incidenza aumenta con l'età; circa 75% dei pz colpiti ha età maggiore di 65 anni Circa 40% dei pz presenta invalidità di varia gravità Possono essere di natura:
  • ISCHEMICA (85%): trombosi di grandi o piccoli vasi per ipertensione o aterosclerosi (molto frequente), embolia cerebrale (di solito cardiaca)

vasculite cerebrale o ipoperfusione• EMORRAGICA: intraparenchimale o subaracnoidea, cioè rottura di aneurisma di un’arteriacerebrale

Fattori di rischio: ipertensione, fumo, obesità, cardiopatie (insufficienza cardiaca o fibrillazione atriale),attacchi ischemici transitori (legati a malattia dell’arteria carotidea)

INFARTO CEREBRALE

Sospensione dell’apporto circolatorio superiore a 3 minuti causa necrosi parenchimale, maggiore di 8minuti causa una danno massivo irreparabile

Cause: trombosi, embolia o occlusione arteriosa

Aspetti macroscopici:

  • Bianco (non emorragico, frequente nelle trombosi) o rosso (emorraggico, frequente nelle embolie)
  • Dopo 48h: SG color fango e SB perde l’aspetto granuloso
  • 48h-7g: necrosi ben sviluppata, disintegrazione molle dell’area ischemica
  • Dopo 1-2 settimane: formazione di cisti circondate da vallo gliale
  • Leptomeningi a contatto ispessite e opacate

A livello cellulare e tissutale:

  • 6-12h: neuroni rossio
  • Prime 24-48h: necrosi colliquativa, cioè disintegrazione del parenchima, vasi ematici evidenti, eastrociti ipertrofici.

    Prima settimana: edema, area ipodensa, macrofagi perivascolari, gliosi reattiva (proliferazione della glia).

    Seconda settimana: liquefazione tissutale, abbondanti macrofagi, gliosi, cavitazione.

    EMORRAGIA CEREBRALE

    Si suddivide in intra o extraparenchimale:

    Primitiva: causata da ipertensione o angiopatia amiloidea.

    Secondaria: causata da malformazioni vascolari, aneurismi, tumori, coagulopatie; si classificano in base alla zona di insorgenza.

    La causa è la rottura di vasi intraparenchimali.

    EMATOMA EPIDURALE

    Raccolta di sangue ad evoluzione rapidamente espansiva, fra dura e parete cranica, da emorragia arteriosa (raramente venosa).

    Causa: frattura ossea con rottura vaso, trauma cranico.

    Sede: temporale, rottura arterie durali.

    Clinica: trauma, rapido peggioramento, ipertensione endocranica, coma e morte per erniazione.

    Alcune emorragie, tuttavia, si risolvono.

    autonomamente

    EMATOMA SUBDURALE

    Raccolta saccata di sangue tra pachimeninge e leptomeninge

    Causa: rottura vaso venoso a causa di un trauma o accelerazioni/decelerazioni rapide

    Sede: superfici laterale degli emisferi cerebrali


    EMORRAGIA SUBARACNOIDEA

    Presenza di sangue nello spazio subaracnoideo

    Causa: rottura aneurismi*, malformazioni arterovenose o malformazioni congenite

    Sede: la localizzazione dipende dalla sede del vaso aneurismatico

    Clinica: cefalea in sede occipitale con perdita di coscienza

    *gli aneurismi sacciformi sono il tipo più frequente di aneurismi intracranici

    Quelli maggiori di 10mm hanno rischio di sanguinamento annuo del 50%

    Complicanze di questa emoragia sono deficit neurologici (emiplegia) o erniazioni


    PATOLOGIA INFETTIVA

    Suddivisione in Encefaliti: infezione all’encefalo

    Meningiti: infezione alle meningi

    Queste si coinvolgono a vicenda, più spesso encefalo – meningi

    Le vie di propagazione di una patologia infettiva sono:

    A. Impianto diretto (trauma)

    B.

    Estensione locale (seni paranasali o infezioni dentarie)

    C. Trasporto attraverso SNPD.

    Via ematogena

    MENINGITE

    Infezione delle leptomeningi e del liquor dello spazio subaracnoideo

    La classificazione avviene secondo Decorso clinico → acute o croniche

    Tipo di reazione flogistica (suppurativa o granulomatosa)

    Eziopatogenesi: da batteri o virus

    Meningite acuta purulenta

    L’agente eziologico è diverso a seconda dell’età:

    ▪ Età neonatale: Escherica Coli o Streptococco di gruppo B

    ▪ Età giovane/adulta: Meningococco

    ▪ Età avanzata: Streptococco pneumonie, Listeria monocytogenes

    Le meningi appaiono opache

    Il liquor appare opaco, torbido e purulento (viene analizzato sempre)

    Encefalo è pesante, edematoso e presenta segni di ernie

    I ventricoli sono dilatati, con essudato

    Meningite acuta asettica

    Prevalentemente virus

    All’esame macroscopico si individua opacità e congestione

    All’esame microscopico si vede infiltrato leucocitario

    nelle meningi e nel liquor

    Meningiti croniche

    È una rara complicanza delle meningiti

    • Propagazione da infezioni adiacenti (seni paranasali, mastoide, orecchio medio)
    • Propagazione germi per via ematica

    Complicanze sono erniazioni, ipertensione endocranica, che possono portare a rottura (lesioni satilliti, trombosi dei seni)

    ENCEFALITI VIRALI

    Infezione del parenchima cerebrale, spesso estesa a meningi e MS

    Cause: HSV-1, HSV-2, Herpes Zooster

    MALATTIE DEMIELINIZZANTI

    Danno alle guaine mieliniche, con conservazione assonale → deficit di trasmissione elettrica a causa della perdita della mielina

    Esempi: sclerosi multipla, mielinolisicentrale pontina, encefalomielite disseminata acuta

    SCLEROSI MULTIPLA (è una patologia infiammatoria)

    Disordine demielinizzante autoimmune, caratterizzato da episodi di deficit neurologici distinti e separati nel tempo, causate da lesione della SB

    Patogenesi: risposta immunitaria cellulo-mediata contro componenti della mielina

    Aspetti

    macroscopici e microscopici: Lesioni SB di colorito rosso-brunastro (bordo ben delimitato) → PLACCA, si trovano più frequentemente attorno ai ventricoli Lesioni di consistenza aumentata per presenza di sclerosi Accumulo di macrofagi schiumosi contenenti detriti PAS+ Presenza di linfociti e monociti Decorso clinico: sintomi neurologici variabili a seconda di sede ed estensione della lesione Interessamento nervi ottico, cranici e spinali → lesioni motorie e sensitive PATOLOGIE DEGENERATIVE Colpiscono la SG, progressiva perdita neuronale con associate alterazioni secondarie a SBL L'insorgenza è improvvisa e la patogenesi è legata all'accumulo di aggregati proteici che resistono a meccanismi di degradazione intracellulari Si classificano in ✓ Malattie della CC: Morbo di Alzheimer e demenza fronto-temporale ✓ Malattie dei gangli della base e del midollo allungato: Morbi di Parkinson e Huntington ✓ Malattie degenerative spino-cerebellari e deimotoneuroni

    MORBO DI ALZHEIMER

    Progressivo decadimento delle funzioni intellettuali superiori, con modificazioni a carico di comportamento e umore

    La sua frequenza aumenta con l'avanzare dell'età, frequentemente sporadico (5-10% familiarità)

    Il decorso della malattia è lento e progressivo (arco di 10 anni)

    Perdita di memoria, deficit di linguaggio e capacità matematiche, rallentamento capacità motoria

    Aspetti macro e microscopici:

    • Atrofia corticale, cioè perdita di materia
    • Placca senile: accumulo di αβ peptide al di fuori dei neuroni, insolubile
    • Ammassi neurofibrillari e angiopatia amiloide

    MALATTIA DI PARKINSON

    Principale malattia del PARKINSONISMO → Perdita di neuroni dopaminergici nella sostanza nera (neuroni deputati al controllo motorio)

    Diagnosi: tremore, rigidità, disfunzioni cognitive e risposta di sintomatologia a L-DOPA

    Morfologia:

    • Pallore della sostanza nera e perdita di neuroni
    • Corpi di Lewy nei

    neuroni residui: accumuli non degradabili

    SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA (SLA)

    Appartenente alla famiglia delle malattie degenerative dei motoneuroni

    Perdita progressiva di motoneuroni

    5-10% su base genetica (SOD1, TDP-43)

    Morfologia:

    • Degenerazione motoneuroni centrali con perdita di fibre mieliniche nel tratto corticospinale egliosi reattiva
    • Accumulo di Bunina bodies nei neuroni residui
    • Atrofia neurogena dei muscoli

    Clinica:

    • Più frequente nel sesso maschile
    • Esordio a partire dai 40 anni in genere
    • Debolezza muscolare
    • Polmoniti ricorrenti
    • Difficoltà nella deglutizione e fonazione
    • È una malattia progressiva, la morte avviene per complicanze respiratorie

    Il danno al neurone comporta di conseguenza un danno alle fibre

    6. SISTEMA NERVOSO PERIFERICO E MUSCOLATURA: PATOLOGIA NON NEOPLASTICA

    PATOLOGIE DEI NERVI PERIFERICI

    NEUROPATIE ASSONALI

    Danno all'assone (trauma o ischemia)

    Degenerazione Walleriana → degenerazione del segmento assonale distale al

    trauma e della relativa mielina (vicino al target innervato)

    Le Neuropatie colpiscono prevalentemente le estremità distali*

    la rottura dell'assone può essere riparata grazie all'intervento delle cellule di Schwann. Se la lesione è irreparabile → Neuroma traumatico: proliferazione non neoplastica di cellule di Scwann e di fibre nervose con formazione di un nodulo spesso doloroso

    NEUROPATIE DEMIELINIZZANTI

    Danno alle cellule di Schwann e alla guaina mielinica, con conseguente degenerazione

    Il danno è segmentale e discontinuo; rallentamento della conduzione nervosa

    NEURONOPATIE

    È un danno al

Dettagli
A.A. 2020-2021
26 pagine
SSD Scienze mediche MED/04 Patologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giulia.cascio00 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di fisiologia e patologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Guerini Rocco Elena.