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LA CRONOLOGIA

❖ Cronologia dell’Italia centrale Tirrenica

La cronologia a livello di ricerca archeologica, si costruisce e si lima a seconda dei compatti

territoriali, dei monumenti storici.

Vi sono delle date fisse dell’Italia preromana del primo millennio a.C., legate a specifici territori.

Fondazione di Roma: 753 a.C.

o Conquista di Veio: 396 a.C.

o Fine della monarchia

o Colonizzazione greca

o

❖ Come si costruiscono le cronologie?

Le cronologie possono essere su base storica, archeologica o scientifica.

Tutte queste parti vanno integrate in una proposta cronologica che non è fissa, non è neanche detto

che vi sia corrispondenza tra di esse.

BASE STORICA

L’elemento di fondamentale importanza per la penisola italiana nell’ottica della cronologia è la

colonizzazione greca in occidente.

775 a.C. – Fondazione di Pithecusa (Ischia) da parte degli eubei di Calcide e Eretria (prima

o colonizzazione)

740 a.C. circa – Fondazione di Cuma (Pozzuoli)

o

RICORDA

L’Eubea è situata in Grecia, ma non nella Grecia “Doc”, loro sono portatori di una cultura materiale

di stampo euboico, non greco (non attico quindi). Rosso:

Pithecusa e

Cuma

Viola:

L’Eubea

❖ Perché i greci arrivano?

Per le risorse metallifere dell’Etruria (Populonia, Golfo di Baratti – Toscana) ma non possono

invaderla perché le popolazioni preromane hanno un controllo molto solido delle coste, quindi i

greci si fermano ove possibile per insediarsi.

BASE ARCHEOLOGICA

Quindi, per ricollegarci a quanto detto prima, portano la loro cultura materiale partendo con nave

carica, scaricano e vivono lì per poi depositare nelle tombe la loro cultura materiale,

quindi con coppe a semicerchi penduli.

Anche in Grecia vi sono, datate nella seconda metà dell’ottavo secolo a.C.

Riguardo alla prima generazione i materiali saranno sicuramente importati (hanno viaggiato con), il

vaso sarà poi riprodotto localmente con argilla locale ma che richiama ciò che loro facevano in

Eubea stilisticamente.

Ricordiamo che una generazione sono 25 anni, ma quando scaviamo in una tomba a Pithecusa io

trovo la prima ondata coloniale con i loro vasi, poi la seconda con i prodotti locali.

❖ Come faccio a capire ciò che è originario da ciò che è importato poiché la tecnica è la stessa

e si punta all’imitazione?

Con le analisi archeometriche, dove ci riconduciamo alla materia prima.

Vi è anche un aspetto stilistico in quanto anche in Eubea non fanno sempre gli stessi vasi a

semicerchio pendulo quindi vi è un’evoluzione stilistica.

EVOLUZIONE STILISTICA AVVENUTA NELL’ARCO DI 100 ANNI

1. Coppe a semicerchio

pendulo.

2/3. Coppe con lavorazione a

chevrons.

4/5. Coppe con metopa ad

uccello.

Anche nella penisola arrivano queste decorazioni, questo testimonia una frequentazione

commerciale diretta di genti euboiche lungo un asse commerciale di circa 100 anni, dove l’ondata

mediterranea è passata lungo le coste tirreniche (scrittura e ceramica figulina con forni più

innovativi, tornio e pittura grazie a questo contatto).

Questo gioco di frequentazione commerciale funziona dalla prima metà del ferro al periodo

orientalizzante (si basa su concetti culturali, storico artistici ma non politici).

Col mondo orientale vengono portati non solo oggetti ma anche culture diverse (es. venne

introdotto il mito greco nei vasi), quindi questo contatto con la cultura mediterranea è fondamentale.

La cronologia dell’Italia centrale tirrenica funziona quindi per le aree che hanno avuto questo

contatto diretto, tranne che per due regioni: il Lazio e il Piceno.

Dettagli
A.A. 2024-2025
5 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/03 Storia romana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher michele.Intigo0 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Civiltà dell'italia preromana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Biella Maria Cristina.