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Numeri Complessi
L'insieme dei numeri complessi si indica con C ed è definito come:
C: {(x, y) | x, y ∈ ℝ}
Gli elementi dell'insieme sono coppie di numeri reali e sono delle grandezze scalari.
Definiamo due operazioni:
- Somma ((xa, ya) + (xb, yb)) = (xa + xb, ya + yb) - Sommo componente per componente
- Prodotto ((xa, ya) × (xb, yb)) = (xa × xb - ya × yb, xa × yb + ya × xb)
Esempi:(3, -4) + (5, 7) = (8, 3)(3, -1) (5, 7) = (15 + 7, 21 - 5) = (22, 16)
Il numero complesso z è caratterizzato da due coordinate. La x è detta Parte Reale e la y Parte Immaginaria.
I numeri reali sono un sottoinsieme dei numeri complessi, perché hanno la parte immaginaria uguale a zero. Difatti possono essere scritti come (x, 0) e stanno sull'asse delle X. La coppia (x, 0) è quindi un particolare numero complesso. 3 (2, 5) va inteso come (3, 0) (2, 5) = (6, 15).
Dato che un componente è 0, la regola del prodotto diventa: (x0, 0) (xb, yb) = (xa × xb, xa × yb) - che sarebbe come moltiplicare le componenti di un vettore per una costante.
Posso scrivere la coppia (x, y) come (x, 0) + (0, y) = x (1, 0) + y (0, 1) La coppia (1, 0) è un numero reale (1).
Ogni numero complesso può essere scritto come un numero complesso formato (x, 0) - moltiplicato per un numero reale (x) sommato ad un altro numero complesso (0, y) moltiplicato per un numero reale (y).
Chiamo la coppia (0, 1) = i; quando (x, y) diventa x + iy.
Ma cosa è i? → i = (0, 1), i2 = (0, 1) (0, 1) = (-1, 0) = -1 → i2 = -1.
La regola di somma nell'insieme vista prima vale anche per questo tipo di scrittura.
Esempi:(2 - 5i) + (3 + 2i) = (5 - 3i)(3 - i) (5 + 2i) = (15 + 7i, -7 - 2i) = 15 + 7i - 7 - 2i = 22 + 16i
Per il prodotto invece si moltiplica ogni fattori di una coppia per i due dell'altra coppia.
La somma ha un’interpretazione geometrica (regola del parallelogramma)
Generalmente per indicare un numero complesso si usa la notazione:
z = x + iy
Proprietà di somma e prodotto:
- ∃ 0 ∈ ℂ t.c. ∀ z ∈ ℂ 0 + z = z + 0 = z ELEMENTO NEUTRO
- ∀ z ∈ ℂ ∃ -z ∈ ℂ t.c. z + (-z) = 0 ELEMENTO OPPOSTO
- ∀ z1, z2, z3 ∈ ℂ (z1 + z2) + z3 = (z2 + z3) + z1 PROPRIETÀ ASSOCIATIVA
- ∀ z1, z2 ∈ ℂ z1 + z2 = z2 + z1 PROPRIETÀ COMMUTATIVA
Dato z = x + iy si definisce:
modulo di z |z| = √x2 + y2
Rappresenta la sua distanza dall’origine
coniugato di z ẑ = x - iy
Proprietà del prodotto:
- ∃ 1 ∈ ℂ t.c. ∀ z ∈ ℂ 1.z = z.1 = z ELEMENTO NEUTRO
- ∀ z ∈ ℂ \ {0} ∃ z-1 ∈ ℂ t.c. z.z-1 = z-1.z = 1 ELEMENTO INVERSO
- ∀ z1, z2, z3 ∈ ℂ (z1z2)z3 = z1(z2z3) PROPRIETÀ ASSOCIATIVA
- ∀ z1, z2 ∈ ℂ z1z2 = z2z1 PROPRIETÀ COMMUTATIVA
- ∀ z1, z2, z3 ∈ ℂ (z1 + z2)z3 = z1z3 + z2z3 PROPRIETÀ DISTRIBUTIVA
Un insieme in cui sono definite le operazioni di somma e prodotto in modo tale da valere le proprietà scritte è detto CAMPO
Esempi di campi: ℚ, ℝ, ℂ
In generale: divido la circonferenza in m parti uguali, e le soluzioni saranno su vertici del poligono regolare di m lati.
Per ora ho solo considerato il caso zm=1
Voglio risolvere un'equazione più generale della forma:
zm = a con a ∈ ℂ \ {0}
Considero w0 = √mVo eiθ0m w0(√mVo e-iθ0) eiω
= be eiθ = a
w0 = eiω è una delle soluzioni di zm = a
a = eiθ, z = w0 zm = w0 ei(θ)
z = w0 deve essere una delle radici che ho trovato prima z ei 2πk/m
con k = 0, 1, ..., m-1
z = w0 e(2πk/m) i = eiω
z = e(2πi)/m w0 e(iθ)
TUTTE LE SOLUZIONI DI zm = w0
zk = √mVe o eiθ
Esercizio:
z3 = 2i
l'angolo che corrisponde a zi è Θi = π/2
z = √32 ei(θi)/3 (m=3), con k = 0, 1, 2
- Per k = 0, z0 = √2 e-i 2π
- Per k = 1, z1 = √2 e(2πi)/k
- Per k = 2, z2 = √2 ei 5π/3
In generale: divido la circonferenza in m parti uguali a partire da z0,
le soluzioni saranno ai vertici del poligono di m lati.
Esercizio sul modulo:
|z1| = √xy2
|z - z0| = |1 x + iy - (x0 + iy0)|
= |x - x0 + i (y - y0)| = √(x - x0)2 + (y - y0)2
Voglio trovare le z per cui risulta:
1 ≥ i ≤ 2
(z0 = i) → z deve avere distanza da i minore o uguale a 2
Il luogo dei punti delle soluzioni è un cerchio.
VETTORI
Ci sono due tipi di vettori: i vettori APPLICATI e LIBERI
-
vettori applicati: (P, q) → coppia ordinata di punti nello spazio
Il vettore applicato è una freccia che collega i due punti
(P, P) = il vettore nullo
La retta su cui giacciono P e q è unica e si chiama direzione del vettore.
Due vettori non nulli hanno la stessa direzione se le rette sono parallele.
→ parallele, stessa direzione.
Se (P, q) non è nullo si definisce un verso, ovvero la semiretta con origine in P contenente q.
Si definisce modulo di un vettore e può definire anche il modulo di |P, q|, che è la distanza |P, q| tra P e q.
Se i punti P e q coincidono il modulo è 0.
L'insieme dei vettori applicati è complesso quindi generalizzazione è necessaria → non fissa la posizione dei punti; ma solo modulo, direzione e verso.
vettori liberi: un vettore libero è un insieme di vettori applicati.
O (vettore nullo), comprende tutti i vettori {P, q} nulli
Due vettori applicati non nulli definiscono lo stesso vettore libero
se hanno stessa direzione, stesso modulo e stesso verso.
Si indicano con V ([P, q])
Se ho un vettore libero V e un punto P esiste (unico) un RAPPRESENTANTE di V applicato in P.
OPERAZIONI
- somma di vettori liberi
V + W
Esiste un punto P, trovo il vettore applicato di V. Considero il rappresentante (P, q) di V applicato in P e il rappresentante (q, z) di W, allora (P, z) è il rappresentante di V + W applicato in P.
Se V1, V2, ..., V sono gli indici degli elementi scartati in {V1, V2, ..., Vn}
λ1Vi + λ2Vi+1 + ... + λmVn + 0VV+1 + 0VV+2 + ... + 0VVm-k = 0
è una combinazione lineare di V1, V2, ..., Vn che è nulla ma almeno uno dei coefficienti è ≠0
⇒ V1, V2, Vn sono linearmente dipendenti, contro la ipotesi ⇒
CONTRADDIZIONE
Dati due vettori liberi V1, V2, V3 e V4 voglio sapere se sono linearmente indipendenti.
V4 = λ1V1 + λ2V2 + λ3V3
Se fossero linearmente indipendenti V1, V2 e V3 fornirebbero una base di V4
λ1V1 + λ2V2 + λ3V3 - V4 = 0, è una combinazione lineare di V1, V2, V3 e V4 con risultato 0 e almeno un coefficiente ≠0 (*)
⇒ V1, V2, V3 e V4 sono sempre linearmente dipendenti.
Esercizio: dati tre vettori linearmente indipendenti V1, V2 e V3, per quali valori di h ∈ ℝ:
w1 = 2V4 - V2 + V3 è ancora una base di V3
w2 = V4 + 2V2 + 3V3
w3 = -3V4 + 3V2 + h V3
Considero 0 = λ1 w1 + λ2 w2 + λ3 w3 = λ1 (2V4 - V2 + V3) + λ2 (-V4 + 2V2 + 3V3) +
+ λ3 (-3V4 + 3V2 + h V3)
= (2λ1 - λ2 - 3λ3) V4 + (-λ1 + 2λ2 + 3λ3) V2 + (λ1 + 3λ2 + h λ3) V3 = 0
Questo vale solo se i coefficienti sono uguali a 0 dato che V1, V2 e V3 sono
linearmente indipendenti. Se 2λ1 - λ2 - 3λ3 = 0
-λ1 + 2λ2 + 3λ3 = 0
λ1 + 3λ2 + h λ3 = 0 ▶ Per h ≠ 6, w1, w2 e w3 sono linearmente
indipendenti.
Per h = 6, w1, w2 e w3 sono linearmente dipendenti.
ANGOLO TRA VETTORI
È definito solo quando i vettori sono non nulli.
Dati V1, V2 e V2, V3 ≠ 0, e un punto P consideriamo i
rappresentanti applicati P di V1 e V2 (P, O1) e (P, O2)
V1 ∨ V2 = g(PQc) Non consideriamo il verso (orario o
anti-orario) dell'angolo.
PRODOTTO SCALARE
Definiamo il prodotto scalare di due vettori V1 e V2 che ha come risultato uno scalare come:
|V1|·|V2|·cos θV42 = V1 · V2
V1 · V2 = 0 se o V1 = 0, o V2 = 0, con V1 ∧ V2