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GEOMETRIA
Periodo: dal 12-09-22 al 16-12-22CFU: 6
Schema del Corso
I vettori sono frecce. In fisica, sono una quantità che va specificata come direzione, verso e modulo. Anche una funzione può essere un vettore.
L'insieme dei vettori viene chiamato spazio vettoriale. Sono una struttura fondamentale che viene applicata in tantissime sezioni.
Le matrici sono delle tabelle organizzate per righe e colonne, ogni punto è individuato dalle coordinate sulla riga e sulla colonna. Le tabelle possono essere dei numeri o dati di altra natura.
In questa sezione si fa la teoria dei sistemi lineari. L'algebra lineare si chiama così perché si studiano equazioni di primo grado.
La tecnica risolutiva standard dei sistemi lineari è legata alle matrici e agli spazi vettoriali.
Dalla algebra lineare, si passa alla geometria analitica: significa approssimare entità geometriche con equazioni. Si lavorerà con R3 nello spazio e una retta nei piani.
Parleremo anche di applicazioni lineari: applicazioni che si addizionano tra spazi vettoriali. Gli spazi vettoriali sono spazi di stelle (insiememme frecce). Le applicazioni lineari sono funzioni da uno spazio vettoriale a un altro. Sono lineari perché devono preservare le caratteristiche di uno spazio vettoriale. Le applicazioni lineari si muovono tra spazi di vettori.
Diagonalizzazione: Ogni applicazione lineare sotto opportuna costruzione si può rappresentare con una matrice. In certi casi particolari si va a cercare quando la matrice è diagonale, cioè quando abbiamo una tabella con tutto 0 tranne gli elementi della diagonale.
Nelle applicazioni pratiche, questo coincide con il punto di risonanza di una struttura.
Cone su coniche e quadriche. Coniche: ellisse, circonferenza, parabola e iperbole, curve piane che si rappresentano con un'equazione di secondo grado. Nascono dall'intersezione di un cono con un piano.
Quadriche: analogo delle coniche nello spazio come sfera o ellissoide.
λ (numero generico appartenente ad R)
Rp: (λxp, λyp, λzp)
R = (3,2)
λ = -2
-2R = (-6, -4)
λ = 2
2R = (6,4)
Punti allineati
2R e -2R sono simmetrici rispetto all'origine
La moltiplicazione produce un nuovo punto che è simmetrico con R rispetto all'origine
Somma di 2 punti: trovare un quarto punto che definisce il vertice del parallelogramma
Vettore: differenza di 2 punti di cui conosciamo gli estremi
Vettore applicato AB: segmento orientato con primo estremo A (punto di applicazione) e secondo estremo B (punto finale)
È importante sapere chi è il primo estremo e chi il secondo
Coordinate: B-A dà le componenti del campo
La rappresentazione con la freccia indica tutte le caratteristiche che ci servono del vettore (direzione, verso, modulo, punti)
A = (2, 3)
B = (4, 7)
C - A = -2(B - A)
C - A = -2B + 2A
C = 3A - 2B
C = (6, 9) - (8, 14) = (-2, -5)
N.B. per trovare un punto medio (M) di un vettore ABbisogna fare M - A = B - M
Basi di uno spazio vettoriale
(1, 0) = i
(0, 1) = j
{i, j} → base canonica del piano
1) sono versori (vettori con lunghezza 1)
2) i e j sono ortogonali
Descrizione di un vettore rispetto alla base canonica
P = (2, 3)
OP = 2i + 3j
OP2 diagonale del rettangolo
2P =
P - \[xp\], \[yp\]
Q - \[xq\], \[yq\]
{i,j,k} versori ortogonali{i,j} sono una base ortogonale, ma solo i e j sono una base canonica
(b.c. nello spazio)
i = (1, 0, 0)
j = (0, 1, 0)
k = (0, 0, 1)
OP2 = \[xp\]2 + \[yp\]2 + 2P2
Vw=2+3 ||||||2=4+4=17 7=14+ 2+3+14
||||||2 17 17 17
Es. Dati =3−2+, =−2+3−2
ve non ortogonali
v non ortogonali a con modulo √2
VETTORI ORTOGONALI INFINITI (vettor ortogonal al piano che partono da 0 e che
formo cono secondo estremo un punto della retta 1 al piano)
cercando quelli con modulo √2 ne trovo 2 opposti
=++ ||||||=√2
0 ||||||⋅=0
⋅=3−2+
0 ⋅
⋅=−2+3−2
0
,,,
{c=3+2
{b=4c
{3−2=0
{4−−=0 =4
ABBIAMO ∞∞ SOLUZIONI CHE DIPENDONO TUTTE DALLA SCELTA DI
=−4+5= A ( +4 +5)
L coefficiente libero di variare sullo R
||||||2=2 [1+4+16+25]=-422
420= 2
4
1 = +/- =
2
24 4 =
=+/-[ 1 + 42 + 5 ]
(Si poteva tale anche con un prodotto vettoriale : si ottiene un vettore u al piano, si
prende un multiplo generico di ∧≡ ed impone che la norma sia √2)
Es. Dati , ∀ one ||||||=2, ||||||=3 ∧=^π/3^ Massim
calcolare ||3-2||
|||3-2||=|||3-2|||∪|||3-2||
|||√ [3/⁞3/]3−2 1−|||3/3+4+
=|||∪−6−6−4−4
= ∪
|||∪
|||4 −−4≡
L ∪
35 12||||||||
36=2∪-36=3 + 1 + 36
√36=36+35=36−6
Es. Scomporre - 2−3+ come SOMMA di un vettore
=+3−2 ed un vettore ortogonale a v
Es. Descrivere W1= 2i + 3j + 2k come somma di un vettore // a
a // v = i + 3j - k
U e V non //
W1 = dv + βu = di + 3dj - dk + βi + 2βj - βk = (d + β)i + (3d + 2β)j + (d - 2 - β)k
2i + 3j + 2k
W1
∆ + β - 2
3∆ + 2β = 1
∆ - β = 2
Non ha soluzioni
W1 non appartiene al piano.
nel piano questo non succede legato al fatto che lo spazio ha 3 dimensioni
Vettori complanari = vettori che stanno nello stesso piano.
V, W, u complanari se
v = dw1 + βu
W = 2i + 3j - 2k
W = -3v + 5u
dopo // prodotto misto
U - (V ∧ W) = prodotto scalare simmetrico
a b c
a' b' c'
a'' b'' c''
a(b'c'' - b''c') - b(a'c'' - a''c') + c(a'b'' - b'a'')
a // v w
3 vettori sparsi nello spazio (v, u, w)
area parallelogramma
proprieta’
1) v ∧ w/u = v ∧ w/UU
2) v ∧ w ∧ u = -u ∧ v ∧ w
permutazione ciclica
+ indica l’orientazione di u rispetto
altezza parallelepipedo U ∧ (V ∧ W)
indicesc V UV indicea
v-u
V ∧ w
W
Latini (non legati)
- indica l’orientazione rispetto a v e w
W = { (x,y) ∈ ℝ² | y ≤ x }
-2V ∉ W
NON è uno spazio vettoriale
W = { (x,y) | x2 - y2 = 0 } = { (x-y)(x+y) = { (x,y) ∈ ℝ² / x = y ∪ x = -y }
non è uno spazio vettoriale perché se si sommano 2 vettori su 2 rette diverse si va fuori dalle rette
(-1,1) + (1,1) = (0,2) ∉ W
L'unione di spazi vettoriali NON è uno spazio vettoriale
C°(I) funzione continua in un intervallo I
Ck(I) funzione derivabile fino alla derivata k-esima sull’intervallo I
spazi vettoriali
Rn [x] = { polinomi in x di grado ≤ n }
sottospazio vettoriale
Sottospazio vettoriale: sia V= spazio vettoriale e un sottoinsieme W⊆V ≠ ∅, si dice [W ssv V] se le operazioni di somma e moltiplicazione per uno scalare le proprietà vanno perché valgono in V sono interne a W
∀ u,v ∈ W ⇒ u+v ∈ W
∀ λ ∈ ℝ, v ∈ W ⇒ 2w ∈ W
sottoinsieme di un ambiente più grande
cose da verificare:
1) 0 ∈ W
2) ∀ u,v ∈ W ∃ w 2λ1v1 + 2λ2w2 ∈ W
∀ 2λ1, 2λ2 ∈ ℝ
W chiuso rispetto alle 2 operazioni