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OLANDA
Il secondo protagonista dei paesi bassi è Berlage, il quale lavora in Olanda, la quale acquisisce la sua
autonomia a fine ‘600 e rimane uno stato protestante a differenza del cattolico belgio.
Berlage
Berlage ha una formazione europea, studia al politecnico di Zurigo, compie il grand tour in Italia e in
germania e contribuisce a formulare un linguaggio nazionale della nazione olandese, con una ampia attività
urbanistica.
L’edifico della borsa di Amsterdam
È un edificio pre esistente neoclassico dell’architetto Zocher, per la contrattazione delle merci istituita ad
Amsterdam dal 1840, ma che negli anni ’80 diventa troppo ridotto e necessita un ampliamento. Per il
rinnovamento viene bandito un concorso, nel 1884, internazionale, al quale partecipano molti architetti
rilevanti, tra cui Berlage con un progetto porticato, una facciata vetrata e una torre. Fa riferimento al
porticato all’italiana, alle torri municipali, il rinascimento italiano e il tardo medioevo sono due riferimenti
importanti. La prima fase del concorso non decreta nessun vincitore, quindi viene indetto un secondo
concorso, il quale ha una risonanza la quale viene aggirata da Berlage. Egli diventa consulente del comune
di Amsterdam nel 1895, e direttamente gli viene affidato il lavoro.
La proposta di berlage richiama i broletti medievali: questo avviene perchè insieme all’età comunale, il
periodo d’oro dell’Olanda è stato proprio il periodo comunale nel XI-XII secolo. L’edifico fa riferimento non
all’eclettismo, ma alla cultura olandese che deve essere rigenerata e proposta con le caratteristiche della
modernità: una eredità culturale e storica che richiama il periodo d’oro olandese.
L’edifico, ampio, è lungo 185 x 36m.
I luoghi principali sono tre: la borsa merci, di 22m di altezza: le capriate sono paraboliche in ferro con un
lucernario superiore. Vi è la repressa del palazzo delle contrattazioni dei broletti medievali con il lucernario
che attribuisce modernità al lavoro. L’elemento più interessante è la planimetria: a livello planimetrico
troviamo un modulo di 12x6 e 12x5.
L’attività urbanistica di Berlage lo porta ad essere artefice dell’ampliamento di Amsterdam sud, con un
piano di espansione. L’ampliamento avviene attraverso il riempimento di terre emerse e l’acquisizione di
nuove aree, che ingoiano tipi di strutture con isolati a corte e assi hossmanniani, con Boulevard e direttrici
radiali. Si rinnova completamente la parte centrale, tra la stazione e il municipio, attraverso u boulevard di
grandi dimensioni, una serie di assi radiali e punti focali con le piazzi e gli spazi pubblici. Lavora sia per
ampliamento che rinnovamento. 24/03/2023
IL GRATTACIELO DALL’ORIGINE AL MODERNO
La tipologia del grattacielo è particolarmente complessa.
Per parlare dell’esordio del grattacielo si parte dai materiali che danno origine alla modernità: acciaio,
ferro, vetro. Questi materiali iniziano ad essere applicati in maniera innovativa nelle stazioni delle città,
nelle grandi esposizioni universali, come il Crystal Palace di Paxton; altri esempi che anticipano la venuta
del grattacielo sono la biblioteca di Santa Genevieve a Parigi, costruita da elementi in ghisa, ma anche le
infrastrutture come i ponti, che danno la possibilità all’ingegneria di applicare i materiali con tipologia
innovative.
Nel 1853 in una esposizione universale a New York si decide di replicare il Crystal Palace in una nuova
forma, cruciforme, e accanto a questa struttura viene costruito il primo grattacielo di New York. All’interno di
questa costruzione vi era un montacarichi, il primo ascensore a vapore progettato da Otis, che porta le
persone ad una mezza altezza e permette ai visitatori di avere una visione della città e dell’esposizione
dall’alto. Nel 1933 la stessa cosa avviene alla torre di Gio Ponti alla triennale di Milano.
Esiste una soglia minima o una dimensione che ci permette di identificare una struttura alta come
grattacielo? Come si distingue un grattacielo con le alte torri e strutture più antiche? E quale è stato il primo
grattacielo della storia?
Per ritrovare la tipologia del grattacielo all’interno della modernità si fa riferimento alla definizione della
parola: il termine italiano è la traduzione letterale di Skyscraper, affermatosi nella seconda metà del XIX
secolo per indicare un tipo edilizio ad accentuato sviluppo verticale: gli edifici a New York sembrava
andassero a toccare e bucare il cielo, immersi nelle nuvole.
Si tratta di una tipologia eminentemente americana, nasce infatti a Chicago, e rappresenta il caso estremo
della categoria delle case alte e degli edifici turricolari. In questo senso la torre di Babele, rappresentata
più volte nella mitologia, od il colosso di Rodi, mostrano che il grattacielo ha sempre rappresentato un
elemento di orientamento urbano, un forte simbolo; in questo senso anche i campanili della pianura padana
erano grandi simboli di orientamento. Il discorso si traspone nelle cattedrali gotiche: il gotico sarà uno stile
scelto in maniera preferenziale nella tipologia del grattacielo.
Equitable Life Assurance Building
Grattacielo di new York demolito di fine ‘800, prende gli aspetti del palazzo europeo e li estende in altezza.
Tribune Building
Grattacielo di Morris Hunt, anche questo riprende i caratteri del palazzo rinascimentale, ma con eclettismo
gli viene addossata una torre che ricorda la torre di San Marco.
In questi primi tentativi la forma del grattacielo per come lo si intende oggi non è ancora ben definita, ma
prende riferimento dalle esperienze del passato: il grattacielo americano compendia in se i significati
rintracciabili episodicamente nel passato amplificandoli con un effetto di eccezionalità e intersecandoli son
e istanze proprie della civiltà industriale.
Il grattacielo diviene simbolo del potere economico, monumento della speculazione edilizia, una sfida
tecnologica alla conquista del record in altezza, un elemento di rinnovamento degli spazi urbani e un
oggetto di pubblicità per la committenza. Il grattacielo inizialmente non si identifica con l’utilizzo
residenziale, ma sono uffici destinati al terziario, segno dell’imprenditoria.
A Chicago nasce, dopo il Great Fire del 1871, la tipologia del grattacielo: l’incendio porta a realizzare
edifici sempre più alti utilizzando strutture a telaio in acciaio intorno ai 14 piani r con altezze fino a 40m. Le
innovazioni tecniche e costruttive vengono anche in questo caso sommate ad istanza europee, che fanno
riferimento al palazzo.
Sullivan, nel progettare edifici alti, afferma che il grattacielo debba avere degli elementi di carattere: deve
avere tre zone ben definite:
- Un basamento ampiamente vetrato, alto che deve comprendere un piano di mezzanino
- Un fusto nel quale si ripetono in maniera uguale, senza un piano nobile come nel palazzo rinascimentale
- Un coronamento di chiusura e nel vengono concentrati gli elementi impiantistici
Questa divisione tripartita è estremamente classica.
La Chicago degli anni ’90 sperimenta molto dal punto di vista tecnologico: il Masonic Temple arriva a 92m,
la forma esterna ancora ricorda il palazzo, ma l’altezza aumenta. Piano piano a Chicago vengono introdotti
diversi elementi che contribuiscono a definire la tipologia del grattacielo.
Reilance Building
Le finestre del grattacielo sono grandi, trasparenti, si inizia a notare la quasi totale mancanza di
decorazione e un accenno alla curtain wall: l’immagine del palazzo è quasi completamente abbandonata.
A new York il grattacielo diventa emblema della città: la penisola di Manhattan viene disseminata da un
nucleo serrato di grattacieli che disegna la griglia urbana.
Chicago Tribune
A Chicago viene indetto un concorso nel 1922 per la sede del
principale quotidiano della città: il concorso viene aperto agli architetti
americani e agli architetti europei. Il grattacielo vincitore è una torre
gotica, il quale riprende la sua forma del mondo gotico. Le proposte
europei untano invece sull’espressionismo, come il grattacielo di Taut,
o sul razionalismo, come la proposta di Gropius, il quale pensa a un
edificio alto con la torre che si interessa all’edificio basso. Anche la
proposta di Loos è interessante, con un grattacielo che riprende la
colonna dorica in granito nero, con un grande basamento e un grande
coronamento.
Negli anni ’20 a New York, sempre nell’ambito di un eclettismo prettamente americano, sono
improntati nelle parti decorative all’art déco, l’esempio più ispirato a essa è il Chrysler
building di Van Alen, alto 315m, che si conclude con una cuspide, con particolari effetti di
luce data dal rivestimento metallico. La moda goticizzante viene gradualmente abbandonata e
si affermano attributi formali sempre più vicini agli stilemi del razionalismo europeo.
Si introduce così l’international style, che nella sua diffusione negli stati uniti, sarà considerato
come un dei tanti stili applicabili al grattacielo.
Empire State Building
È un cantiere in continua sfida: ogni elemento è prefabbricato e le giornate di cantiere
sono serrate, viene ottimizzata al massimo la costruzione del grattacielo attraverso un
sincronismo della produzione e nella mitologia di montaggio.
Rockefeller Building
È un complesso di 14 edifici nel centro di New York. La caratteristica fondamentale della struttura è la
curtain wall, la facciata continua, la quale non è strutturale.
Parallelamente il grattacielo inizia ad entrare nello scenario collettivo: in un primo viaggio americano Le
Corbusier non apprezza la tipologia del grattacielo, poi nel tempo riesce ad assorbirne il fascino: la città
ideale per Le Corbusier diviene una città di grattacieli al centro circondati dal verde, con le macchine che
arrivano al di sotto dei pilotis.
La polemica di Le Corbusier è contro al gotico: pensa ad un grattacielo razionalista.
Attraverso le cartoline anche a Milano arriva l’idea e l’immagine del grattacielo. Sant’Elia, unico architetto
futurista, viene influenzato proprio da questa tipologia, per pensare alla città del futuro.
International style
Negli anni ’50 si punta all’essenziale mediante un rapporto semplice tra l’elementare verticismo prismatico
della grande mole dell’edificio e la sistemazione spaziale a terra, che dovrebbe costituire l’elemento di
mediazione a scala umana. Un esempio è il Seagram Building.
Da qui verso gli anni ’60 e ‘70 si va verso un minimalismo, il quale si diffonde anche attraverso lo
sdoppiamento, come le torri gemelle.
Le facciate continue
Il termine sta ad indicare un sistema di rivestimento che racchiude l’ossatura muraria. A differenz