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QUATTROCENTO A MILANO E DONATO BRAMANTE
Milano dopo la salita al potere di Francesco Sforza viene stabilita un'alleanza politica ed economica (e culturale) con Cosimo Medici. Milano era stata dominata dal ducato Visconti, famiglia che aveva cessato di avere una linea ereditaria maschile (con Filippo Maria). Bianca Maria Visconti non era una figlia legittima e quindi viene legittimata alla morte del padre e data in moglie a Francesco Sforza. Dopo la morte di Filippo Maria Visconti, Milano insorge e proclama la repubblica ambrosiana per tre anni che però non funziona perché arriva Francesco Sforza e riconquista tutto il ducato autoproclamandosi duca (iniziali problemi politici per questa imposizione con la forza, seguirà quindi una politica per ingraziarsi la popolazione).
ANTONIO AVERLINO DETTO IL FILARETE, architetto sfortunato perché la maggior parte dei suoi edifici sono stati distrutti, scrive il trattato di architettura che lo rese immortale ai posteri.
Perché racconta della Milano dei tempi e delle sue opere di formazione scultore. Averlino era un cognome non fiorentino (da verla, un uccellino). Filarete era un soprannome umanistico, "amante delle virtù". Trascorre molto tempo a Roma, quindi ha conoscenza diretta delle rovine romane (potendo studiare l'antico da vicino) e dell'architettura fiorentina. Arriva a Milano visitando l'ospedale maggiore tramite Cosimo Medici. Infatti Francesco Sforza chiede ai Medici un architetto competente e loro mandano Filarete. Inizialmente non visto bene dagli altri maestri perché aveva conoscenze costruttive e teoriche diverse da quelle del territorio lombardo e quindi viene diffidato (dalla fabbrica del duomo viene addirittura cacciato con la motivazione che la fabbrica non aveva bisogno di lui). L'ospedale maggiore è invece una sua creazione - OSPEDALE MAGGIORE. Struttura con una pianta rettangolare molto ampia poi.
Suddivisa lateralmente in diversi quadrati che sono i cortili. Abbiamo la crociera maschile, la crociera femminile ed al centro un grande cortile con una chiesa per uomini e donne.
Per crociera cosa intendiamo: c'erano le corsie dove stavano i malati che formavano due corpi di fabbrica a forma di croce al centro ed intorno si ricavano quattro cortili porticati con loggia, ciascuno con una funzione differente (legnaia, ghiacciaia, farmacia e bagni).
Tutto intorno la struttura è circondata da un portico. Tutto l'edificio è sopraelevato su un sistema di stanze interamente voltate che fungevano da magazzini. Era uno degli ospedali più avanzati del tempo. Ad esempio erano presenti i destri, ovvero dei corridoi che contenevano i servizi igienici per i malati.
La disposizione dei letti era già stata programmata nei primi disegni del filarete.
Dopo la guerra l'ospedale viene restaurato e riconvertito come università.
Nonostante questo edificio sia un...
esempio dell'unione tra la cultura lombarda e dello stile di filarete, la sua composizione principale può essere ricondotta all'ospedale degli innocenti (alcuni elementi come gli archi su colonne, i tondi nell'imposta degli archi e le finestre sovrastanti possono ricordare il portico dell'ospedale degli innocenti di brunelleschi). Avevamo però osservato che nella tradizione lombarda non c'è nessun problema ad utilizzare finestre a sesto acuto (dobbiamo dimenticarci che sono gotiche, non sono in opposizione al rinascimento) però le fasce decorative e le ghiere richiamano l'antiquato.
IL TRATTATO DI ARCHITETTURA
Scritto da filarete. Scritto in volgare (novità). Prima erano scritti in latino. Significa fare un passo verso un popolo più ampio. Scritto in 25 libri in forma dialogica. Il libro è quindi un dialogo continuo con la sforzinda (milano) dove decide col committente i dettagli di un progetto. Dedicato agli
Sforza ma quando arriva a Firenze fa una seconda edizione dedicata ai medici. Da questo trattato emerge una figura di architetto cortigiano, ovvero secondo lui l'architetto vive in corte e da continuamente consigli, vivendo intanto nell'alta società. Ricco di disegni. Nelle pagine del trattato troviamo gli edifici suddivisi per tipologie che si possono trovare.
CAPPELLA PORTINARI
PREMESSA: architetto sconosciuto. I Portinari sono una famiglia fiorentina, gli amministratori della filiale milanese della banca dei medici. Sforza infatti non fa solo un'alleanza politica con i medici ma dona anche loro un territorio dove costruire un palazzo che fosse la sede della banca, facendogli così aprire una banca (nel quattrocento i banchieri diventano ricchissimi perché lavoravano diversamente. Non potendo fare prestito perché voleva dire fare usura e quindi peccare ed essere illegale, i banchieri guadagnano sulle lettere di cambio. Queste erano una specie di cambiavalute.
Ogni città aveva una valuta diversa e quindi cambiando città bisogna cambiare valuta. Ci si recava quindi in banca e dando dei soldi si riceveva una lettera di cambio con la quale andando in un'altra città si poteva ottenere il denaro ma nella valuta corretta. I banchieri lucravano sulla percentuale di cambio. Diventano nel tempo potenti e cominciano a prestare denaro soltanto ai duchi e non era usura perché loro facevano quello che volevano. I banchieri poi ottengono il compito di riscuotere le tasse ottenendo quindi una percentuale). Pigiello Portinari amministrava la filiale e quindi viveva a Milano. Alla sua morte viene sepolto all'interno di una cappella che si trovava nella chiesa domenicana di Sant'Eustorgio. La cappella non era solo per la sua sepoltura ma anche per conservare la reliquia della testa di San Pietro Martire. In questa operazione sta emulando Cosimo Medici (sacrestia vecchia dove c'era la sepoltura di Cosimo Medici e lareliquia di san lorenzo).In pianta vediamo un quadrato più grande voltato a creste e vele con un quadrato più piccolo (una specie di scarsella) ed una piccola cupola. La sacrestia è accanto. (modello:sacrestia vecchia di san lorenzo). All'interno troviamo una serie di paraste che sorreggono la trabeazione con grandi arconi che formano dei pennacchi che sorreggono un piccolo tamburo ed una cupola. Le paraste marcano gli spigoli del vano quadrato. Differenza da sacrestia vecchia: i colori. Le decorazioni sono in terracotta, secondo la moda milanese. Si tratta quindi di un adattamento del modello della sagrestia vecchia ad uno stile lombardo. Ad esempio la lesena piegata a metà dove la ghiera dell'arco cade in falso rispetto alla lesena.
GIOVANNI ANTONIO AMADEO
Formula la proposta lombarda del rinascimento.
Di formazione scultore, ingegnere ed impresario.
Costruisce mezza milano del Quattrocento.
Abilità commerciale ed imprenditoriale
molto spiccata.
Figura molto potente e con molti contatti.
Nasce a pavia ma lavora prima a bergamo e poi a milano e pavia. Diventa anche ingegneredella fabbrica del duomo.
Muore nel 1422 dopo 4 anni di malattia di Alzheimer (presumibilmente), ciechi, vecchio escorbutico (probabilmente dovuto alla sua malattia).
IL SISTEMA DI AMADEO
Le sue architetture sono interamente ricoperte di marmi e sculture. In particolare dielementi decorativi ispirati all'antico ma non su grande scala (come partito alla romana ogerarchia degli ordini) ma prende tutti i modelli per i suoi rilievi da monete, medaglie cherappresentavano edifici, placchette che lui aveva collezionato. In poche parole si ispiraall'antico ma non dall'antico vero. I singoli elementi sono quindi all'antica ma lacomposizione generale no. Questo viene chiamato "il sistema di amedeo"
CAPPELLA COLLEONI, BERGAMO
cappella voluta per la sepoltura del grande condottiero veneziano Bartolomeo Colleoni.
Lacappella ha una struttura abbastanza simile alla sagrestia vecchia (indice che questomodello inizia a circolare) ma è diversissima l’attitudine dell’ingegnere di porsi all’antico.Interamente ricoperta all’esterno da marmi e sculture. Notiamo la decorazione con dellesottospecie di cubi che prende il nome di opus scutulatum, utilizzato nei pavimentinell’antica roma. Amadeo invece lo mette in facciata. Altra particolarità è che mettequattro modelli diversi di colonne ma una affianco all’altra- FACCIATA DELLA CERTOSA DI PAVIAUtilizzo di rilievi che provengono da monete antiche. Si possono chiaramente distingueredei tondi con soggetti riproposti in grande scala ma provenienti da monete e medaglieDONATO BRAMANTEDella vita di Bramante non sappiamo praticamente niente prima del 1477 quando compare a Bergamo.
A Bergamo è ancora pittore e realizza un ciclo di una serie di filosofi sopra il palazzo della piazza centrale di Bergamo. Una volta che è stato scoperto questo ciclo diventa famosissimo per le novità che esso introduceva: la prospettiva ed i numerosi elementi decorativi.
1481: prima opera certa di Bramante che non consideriamo di architettura ma che è una stampa.
L'abilità di Bramante sta nel percepire tutti i singoli elementi del Quattrocento delle varie parti dell'Italia e riproporli in qualcosa di unico.
Capendo da dove vengono i suoi modelli riusciamo a capire i suoi.viaggi.- STAMPA PREVEDARI(prevedari dal nome dell’incisore). (data la lastra di metallo, in questo caso in ottone e.molto grande, il disegno viene dato all’incisore che incide la lastra, la inchiostra e la pressasu un foglio con un tornio). È stato anche trovato il contratto per la creazione di questaincisione.
Il soggetto della rappresentazione non è certo ma l’edificio è facilmente riconoscibile edanalizzabile per riconoscere l’architettura proposta da bramante.
Dalle informazioni che otteniamo grazie ai dettagli della stampa abbiamo un edificio apianta centrale con al centro una soluzione voltata (simil cupola). In sezione hanno trovatoqualche somiglianza con la pianta a quincumx (pianta bizantina-tardoantica),quindi diispirazione ad antico. Vedremo che il quincumx lo propone anche per san pietro.
La pianta ha un ordine maggiore con paraste su alti piedistalli che reggono unatrabeazione con sopra le volte. Però