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T
alla differenza di Energia Libera di Gibbs Standard tra prodotti e reagenti:
G
allora è possibile calcolare anche la variazione di Energia Libera molare alla temperatura e alla
ΔG T
T,p
pressione utilizzando l’isoterma di Van’t Hoff (data dalla somma tra l’Energia Libera standard e le attività):
p
A temperatura e pressioni costanti, l'equilibrio corrisponde alla situazione di
chimico minima energia.
All'equilibrio si ha = 0 perché l’Energia Libera dei prodotti è uguale a quella dei reagenti, quindi il valore
ΔG T,p
di del sistema rimane constante nell'intervallo di tempo.
G - < 0, quindi l'Energia Libera dei prodotti è
Una trasformazione è spontanea solo se = G
ΔG G
prodotti reagenti
inferiore a quella dei reagenti. Al procedere della reazione, l'Energia Libera tende a diminuire, diventando
minima, finché tutti i reagenti si sono trasformati in prodotti. Perciò, una reazione procede spontaneamente
soltanto fino a quando non si annulla, cioè fino a quando non viene raggiunto l’equilibrio.
∆G T,p
Se invece > 0 allora la reazione non è spontanea in una direzione ma soltanto in quella opposta.
ΔG T,p
Data una generica reazione reversibile è possibile descriverne il comportamento di due casi distinti:
Nel primo grafico tempo-concentrazione, inizialmente
sono presenti soltanto i 2 reagenti A e B nelle loro
rispettive concentrazioni massime, con lo scorrere del
tempo man mano che la reazione si verifica le loro
concentrazioni diminuiscono mentre, al tempo stesso
aumentano quelle dei due prodotti L e M, superando le
concentrazioni dei reagenti A e B, per questo si dice che
l’equilibrio è più spostato verso i prodotti.
Per calcolare la variazione di Energia Libera molare ΔG T,p
alla temperatura e alla pressione si deve usare
T p
l’isoterma di Van’t Hoff, espressa in funzione delle concentrazioni delle varie specie coinvolte nella reazione.
In realtà però, sarebbe più corretto considerare le cosiddette (per i gas ideali si usa il termine
attività
fugacità). Infatti, quando le specie gassose coinvolte nella reazione si comportano da gas ideali, o le specie
chimiche disciolte in soluzione sono presenti in concentrazione così bassa da essere considerate ideali, le
fugacità e le attività si possono approssimare a rispettivamente alle pressioni e alle concentrazioni.
Perciò, considerando le attività parziali di ogni componente della reazione l’isoterma di Van’t Hoff diventa:
L’argomento del logaritmo nell’equazione è dato dal rapporto tra le delle varie
attività
specie chimiche, elevate ai rispettivi coefficienti stechiometrici; tale rapporto
rappresenta il cosiddetto Quoziente di reazione, che viene identificato con il simbolo
. Il Quoziente di reazione varia continuamente nel tempo, diventando costante solo
Q
a
quando la reazione raggiunge l’equilibrio. = 0, quindi:
Se la reazione si trova all’equilibrio, allora ΔG T,p
Se inoltre, < 0 (la reazione è spontanea verso dx), allora il logaritmo di è positivo:
ΔG° Q
T a
Se il logaritmo di è sempre positivo significa che è maggiore di 1; sapendo che il Quoziente di reazione
Qa Qa
è dato dal rapporto tra la concentrazione dei prodotti e quella dei reagenti, se risulta essere maggiore di 1
allora la concentrazione dei prodotti sarà sempre maggiore di quella dei reagenti.
Quando la concentrazione di
prodotti è molto inferiore a quella
dei reagenti (ovvero all’inizio della
reazione) allora anche il termine
che contiene il logaritmo è molto
minore di 0; sapendo che anche
< 0 allora la variazione di
ΔG°
T
Energia Libera molare sarà molto
minore di 0 (poiché è la somma di
2 numeri negativi). Questo implica
che l’equilibrio si sta spostando
verso i prodotti, i quali si
formeranno più velocemente.
Quando invece la concentrazione
di prodotti è maggiore di quella dei
reagenti (in seguito all’inizio della
reazione) allora il Quoziente di reazione è > 1 e di conseguenza, anche il termine con il logaritmo è > 0.
I prodotti continueranno a formarsi (sempre più lentamente) finché la reazione sarà spontanea, ovvero finché
< 0, perciò si avrà che il termine con il logaritmo sarà minore di < 0 (negativo) finché non si
ΔG ΔG°
T,p T
raggiungerà l’equilibrio, dove i valori dei due termini saranno uguali in modo da avere = 0.
ΔG T,p
Nel secondo grafico tempo-concentrazione, inizialmente
sono presenti soltanto i 2 reagenti A e B nelle loro
rispettive concentrazioni massime, con lo scorrere del
tempo man mano che la reazione si verifica le loro
concentrazioni diminuiscono mentre, al tempo stesso
aumentano quelle dei due prodotti L e M, senza però mai
superare le concentrazioni dei reagenti A e B, per questo
si dice che l’equilibrio è più spostato verso i reagenti.
Per calcolare la variazione di Energia Libera molare ΔG T,p
alla temperatura e alla pressione si deve usare
T p
l’isoterma di Van’t Hoff, data dalla somma tra l’Energia Libera molare standard e il rapporto tra le attività dei
prodotti e le attività dei reagenti.
L’argomento del logaritmo nell’equazione è dato dal rapporto tra le delle varie
attività
specie chimiche, elevate ai rispettivi coefficienti stechiometrici; tale rapporto
rappresenta il cosiddetto Quoziente di reazione.
Se la reazione si trova all’equilibrio, allora = 0, quindi:
ΔG T,p
Se inoltre, > 0 (la reazione è spontanea verso sx), allora il logaritmo di è positivo:
ΔG° Q
T a
Se il logaritmo di è sempre negativo significa che è minore di 1; sapendo che il Quoziente di reazione
Qa Qa
è dato dal rapporto tra la concentrazione dei prodotti e quella dei reagenti, se risulta essere minore di 1 allora
la concentrazione dei prodotti sarà sempre minore di quella dei reagenti. In questo caso, a differenza di
quello precedente, siccome la
concentrazione dei reagenti è
sempre inferiore rispetto a quella
dei prodotti, allora in ogni
situazione si ha che il Quoziente di
reazione Qa è sempre minore di 1.
Di conseguenza il termine che
contiene il logaritmo di Qa è
sempre minore di 0 (negativo).
Questo significa che la velocità di
produzione dei prodotti è inferiore
rispetto al primo caso (poiché ΔG°
T
> 0), poiché l’equilibrio è più
spostata verso i reagenti.
I prodotti continuano a formarsi
(sempre più lentamente) finché la reazione sarà spontanea, ovvero finché < 0, perciò si avrà che il
ΔG T,p
termine con il logaritmo sarà minore di < 0 (negativo) finché non si raggiungerà l’equilibrio, dove i valori
ΔG°
T
dei due termini saranno uguali in modo da avere = 0.
ΔG T,p
Dunque, all’equilibrio si ha che = 0; andando a porre l’equazione di pari a 0 ed esplicitando :
ΔG ΔG ΔG°
T,p T,p T
La variazione di Energia Libera molare
Standard è una costante, in quanto è
ΔG°
T
data da una combinazione di costanti: infatti
sia R che la temperatura T (fissata) sono delle
costanti.
Perciò l’unico termine non costante dell’equazione è il Quoziente di reazione poiché come si può notare
Qa,
negli esempi precedenti le concentrazioni finali non sono sempre le stesse, e nemmeno il loro rapporto.
Ma all’equilibrio, il Quoziente di reazione assume un valore tipico caratteristico, cioè costante, che prende il
nome di COSTANTE DI EQUILIBRIO Ka.
è in funzione della Temperatura e risulterà essere costante soltanto se la Temperatura è costante.
Ka T T
Ne consegue quindi che la posizione dell’equilibrio varia in base al valore assunto da Ka:
Per > 1 si ha < 0 e
Ka ΔG°
T
l’equilibrio è spostato verso
destra (più vicino ai prodotti).
> 0 e
Per < 1 si ha
Ka ΔG°
T
l’equilibrio è spostato verso
sinistra (più vicino ai reagenti).
L’equilibrio è una situazione dinamica, infatti il sistema continua ad essere in movimento sempre alla stessa
velocità in entrambe le direzioni. All’equilibrio la quantità e la concentrazione di prodotti e reagenti non
cambia nel tempo.
Il fatto che = vuol dire che le concentrazioni di prodotti e di reagenti possono assumere
Ka cost.
ATTENZIONE!
qualunque valore, purchè complessivamente il loro rapporto sia costante; in quanto la
Costante di Equilibrio è data dal rapporto fra le concentrazioni dei prodotti (numeratore)
e dei reagenti (denominatore), ciascuna elevata al proprio coefficiente stechiometrico.
Dunque, prendendo in considerazione la generica reazione reversibile vista in precedenza:
l’espressione dell’isoterma di Van’t Hoff, per tale reazione, è pari a:
= 0
sapendo che all’equilibrio ΔG T,p
e considerando che il rapporto tra le attività dei componenti della reazione è uguale a Ka:
allora sostituendo questi termini nell’isoterma si ottiene: + RT ln Ka
0 = ΔG° T
e quindi in definitiva si può scrivere:
Andando a sostituire nell’isoterma di reazione il termine con quello appena trovato si ha:
ΔG°
T
Quando invece il sistema NON È IN EQUILIBRIO, il rapporto tra le attività dei prodotti e quelle
dei reagenti si indica con Quoziente di reazione, che ha la stessa forma di ma non lo
Qa, Ka
stesso valore; dato che in tal caso le attività parziali che compaiono nel logaritmo NON sono
quelle di equilibrio, ma quelle misurate nell’istante considerato.
Di conseguenza, dopo aver fatto tutte le sostituzioni e per le proprietà dei logaritmi, l’equazione diventa:
Dunque, per una generica reazione reversibile per calcolare la variazione di Energia Libera molare, è possibile
fare riferimento a questa formula che è in funzione del rapporto tra e
Qa Ka.
All’equilibrio sarà uguale a perciò l’argomento del logaritmo sarà pari a 1 e sapendo che il log di 1 è
Qa Ka,
pari a 0 allora anche la variazione di Energia Libera è nulla.
• Se a questo punto vengono il