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TRASFORMAZIONE
A causa del Covid e della rispettiva pandemia, le aziende hanno subito un importante processo di
innovazione change management cambiamento continuo dell’ambiente lavorativo che con
→ →
il Covid ha accelerato ancora di più.
Questo cambiamento non ha impattato solo le imprese, ma l’intero mondo del lavoro, compresi i
clienti.
Questo cambiamento ha fatto ripensare le imprese ai loro valori interni, tramite un processo
introspettivo, molte imprese ad esempio hanno cambiato modelli di business per abbracciare
tematiche come la digitalizzazione e la salvaguardia dell’ambiente.
Tuttavia, dato il tessuto imprenditoriale italiano composto da PMI, molte delle quali sono in mano
a famiglie intere, si sono opposte a questo processo di digitalizzazione (che ha subito una forte
impennata durante la pandemia), dato che i proprietari non erano nativi digitali aperti al
cambiamento.
È stata infatti proprio la pandemia, tramite lo smart working, ad esempio, ad aprire anche al
tessuto imprenditoriale italiano, verso la digitalizzazione ed al cambiamento.
Un secondo elemento “introdotto” dal Covid è sicuramente la resilienza, dato che molte imprese
si sono trovate in situazioni di piena crisi, ma nonostante tutto, chi più chi meno, quasi tutte le
imprese hanno saputo rialzarsi da questa situazione, portando ad un’attenta revisione degli
investimenti effettuati, abbracciando il cambiamento.
La crisi ha portato alla luce la necessità di rivedere i modelli di business, adattandoli alle mutate
regole del gioco e alle diverse abitudini dei consumatori.
I nuovi paradigmi che si stanno delineando descrivono un mondo e un modello di vita in cui
aspetti quali la digitalizzazione, la trasformazione tecnologica, la sostenibilità, la formazione,
cultura aziendale e l’inclusione stanno diventando sempre più persavisi.
L’innovazione è importante, ma non dà certezze, è rischiosa, ma può portare a molti vantaggi.
Ma nel concreto? Vediamo qualche esempio:
Anche Facebook ha cambiato il proprio modello di business post pandemia, ha infatti introdotto
i profili a pagamento, adattandosi e abbracciando il cambiamento.
Sempre negli USA, se un’azienda non si impegna e non dedica dei fondi all’inclusione, è
automaticamente tagliata fuori dal mercato.
Anche a livello europeo si notano azioni che abbracciano l’innovazione, come ad esempio
l’introduzione del bilancio della sostenibilità.
Le priorità su cui le imprese puntano per definire le proprie strategie sono:
• Strategia definire il percorso di trasformazione e l’ambizione aziendale.
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• Crescita porre l’attenzione al cliente, all’innovazione dei prodotti e alla crescita dei
→
ricavi del mercato.
• Operation trasformare e modernizzare i processi operativi.
→
• Tecnologia accelerare la trasformazione digitale in tutti gli ambiti funzionali.
→
• Lavoro trasformare il lavoro, la forza lavoro e il luogo di lavoro.
→
• Capitale ottimizzare il capitale circolante, la struttura del capitale e la finanza
→
aziendale.
• Impatto sociale e ambientale gestire le risorse ambientali e sociali.
→
Nello specifico, le sette priorità per una PMI resiliente sono:
1. Resilient strategy articolare una chiara visione strategica per la nuova normalità, in
→
grado di anticipare le nuove strutture di mercato e i modelli di business e di garantire
elevati livelli di flessibilità rispetto alle contingenze.
2. Resilient capital ottimizzare il capitale circolante, la struttura del capitale e della
→
finanza aziendale a supporto della visione strategica e del raggiungimento degli obiettivi
aziendali anche attraverso operazioni di finanza straordinaria.
3. Resilient growth interpretare il cambiamento dei mercati e i nuovi bisogni dei
→
consumatori, adeguando la customer experience al nuovo contesto e sfruttando al meglio
le opportunità di crescita.
4. Resilient operations trasformare e modernizzare tutti i processi.
→
5. Resilient technology accelerare la trasformazione digitale in tutti gli ambiti funzionali
→
implementando un’infrastuttura tecnologica sicura e promuovere le competenze digitali
quali elemento fondamentale per un’organizzazione insigh-driven.
6. Resilient work allineare il lavoro, la forza lavoro, il luogo di lavoro, sfruttando le
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opportune soluzioni digitali e promuovendo una cultura inclusiva e diversificata.
7. Resilient society sviluppare strategie che siano attente all’impatto sociale ed
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ambientale, tenendo conto delle aspettative degli stakholder, gestendo anche in modo
proattivo i rischi non solo per l’organizzazione, ma anche per l’intera società.
I principi cardine del processo innovativo:
• Prontezza il successo di un’organizzazione è imprescindibile dalla sua capacità di
→
articolare risposte strategiche tempestive alle situazioni che capitano sia negli scenari
noti, che in quelli non noti, nel lungo e nel breve termine.
• Adattabilità i leader aziendali riconoscono l’importanza di avere una struttura
→
aziendale che sia il più versatile e flessibile possibile, in grado di far fronte alle
contingenze senza generare impatti eccessivamente negativi sul business.
• Collaborazione collaborazione non solo accelerare il processo decisionale, ma
→la
mitiga anche i rischi e stimola l’innovazione a diversi livelli.
• Fiducia questo è un elemento imprescindibile per il successo delle PMI: i leader
→
devono continuare a focalizzare i propri sforzi sul miglioramento continuo della
comunicazione e della trasparenza con gli stakeholder chiave interni ed esterni.
• Responsabilità i leader devono prendere atto che nel nuovo contesto post-pandemico
→
la propria responsabilità va oltre il generare profitti e deve abbracciare una nuova
concezione di valori, che deve integrare la sfera sociale ed ambientale.
I rischi per la crescita aziendale:
I rischi principali che ostacolano la crescita di un’azienda sono diversi e sono, in parte, dovuti
anche agli effetti della pandemia, che non si esauriranno in 12 mesi, ma in anni, con un
conseguente cambiamento permanente sulla profilazione dei rischi aziendali.
I rischi in questione sono:
• Impatto del covid sulla domanda di beni e servizi
• Impatto operativo del covid sulla catena di fornitura, risorse umane
→
• Potenziali attacchi cyber e sicurezza informatica
• Aumento della concorrenza sul mercato
• Costo delle materie prime e altri costi di input come l’energia
Ma quali sono le principali strategie di crescita delle aziende?
• Sviluppo di nuovi prodotti o servizi
• Aumento della produttività
• Trasformazione digitale per circa sette aziende su dieci la trasformazione digitale ha
→
registrato un’accelerazione significativa durante la crisi.
• Miglioramento della struttura dei costi
• Ingresso in mercati esteri nuovi
• Alleanze strategiche e progetti di collaborazione
• Rafforzamento del management
• Fusioni o acquisizioni
• Crescita nei mercati esistenti
• Iniziative di change management
• Fare leva su una forza lavoro diversificata e inclusiva
Quali sono gli ambiti prioritari di intervento tecnologici?
→investimenti
• Sicurezza informatica
• Cloud computing
• Data analytics
• Customer relationship management
• Intelligenza artificiale
• Automazione dei processi di business
• Internet of things
• Blockchain
• Robotica
• Stampa 3D
• Veicoli autonomi
• Droni
Piani per la forza lavoro
La ricerca mostra che le aziende con sensibilità sul tema della diversità al di sopra della media
producono una maggiore quota di fatturato dall’innovazione e questo aspetto si traduce in una
migliore performance reddituale.
Per quanto riguarda la sostenibilità, si può notare che dall’intervista ben l’87% delle aziende
affermano che manterranno l’attenzione sulla sostenibilità.
TESTIMONIANZA STELLANTIS – DOTTORESSA PIERA GALLO
Fiat = obiettivo principale sono i volumi
Abarth = meno orientato ai volumi, ma modello di business focalizzato sui margini
Strumenti per descrivere e definire il posizionamento del brand, utilizzati internamente, ma
anche soprattutto destinati anche alle agenzie che devono conoscere il brand per sviluppare le
strategie di comunicazione (agenzie che possono essere nuove e quindi non familiari con il
brand).
Per un gruppo che detiene 14 brand riveste ancora più importanza l’attività di comunicazione e
differenziazione nell’acquisire uno specifico posizionamento, per evitare situazioni di auto
cannibalizzazione tra brand dello stesso gruppo.
BRAND PYRAMID, strumento
utilizzato per allineare tutti i
mercati, tutte le agenzie che
lavorano sul brand, e tutti i valori e
gli attributi associati al brand.
Assicurare che il linguaggio e le
attività di comunicazione facciano
affidamento su questo strumento.
Posizionamento di Fiat: Inclusive Italian Mobility inclusività e italianità
→
• Il valore principale per Fiat è Joy
• Social relevance = sia a livello di responsabilità sociale, sia per essere al passo con le
necessità emergenti (quali l’approccio al Green). Importante svolgere poi azioni concrete
che sostengono questo tipo di valore. Fiat 500 elettrica, collaborazione con RED…
• New dolce vita = linguaggio italiano, legato all’heritage
Abarth
• Il valore principale per Abarth è invece Fun
• Su Abarth si lavora molto sull’heritage
DEFINIRE IL BRAND CON 5 PAROLE CHIAVE. Le parole che vengono affiancate al brand
derivano da ricerche, social, community… e ovviamente da quello che l’azienda vuole che rimanga
impresso nella mente del consumatore.
1. Joy
2. Italian
3. Smart
4. Pop
5. Approachable (prezzo accessibile alla massa dei consumatori)
DEFINIRE LE 10P (strumento sviluppato internamente), viene fatto per ogni brand del gruppo.
Purpose Positioning Promise Proof Personality Playlist People Pictures Playground ?
Questo posizionamento si traduce in alcuni degli spot che sono stati realizzati, in cui emergono:
• Tono scherzoso
• Italianità
• Green, Leonardo Di Caprio
La customer journey dell’acquisto dell’auto: l’esperienza diventa prevalentemente digitale.
Quindi si stanno implementando una serie di azioni concrete al fine di sostenere questa cus