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Composti chimici contenenti Cloro, Fluoro e Carbonio

- CFC (Clorofluorocarburi)

- Halon

- Bromuro di metile (fumigante per eliminare parassiti, prodotto anche in natura)

- Metil-cloroformio (solvente industriale)

- Tetracloruro di carbonio (solvente industriale)

I CFC sono composti chimici contenenti esclusivamente Cloro, Fluoro e Carbonio. Sono caratterizzati da elevata stabilità chimica e termica, che aumenta con il contenuto di fluoro. Sono infiammabili e poco tossici, rendendoli utili in vari impieghi industriali come gas negli impianti di refrigerazione (dove sono indicati come Freon), agenti sgrassanti o agenti rigonfianti nella produzione dei polimeri espansi.

Tuttavia, i CFC hanno anche degli effetti negativi. Sono troppo leggeri per essere dissolti dalle piogge e hanno un'emivita molto lunga, che va dai 50 ai 300 anni. Questo fa sì che tendano a migrare verso l'alto, raggiungendo la stratosfera dove si trova gran parte dell'ozono. Questo comporta una riduzione dello strato di ozono.

Ogni sigla che indica un CFC è seguita da una serie di numeri che indica rispettivamente il numero di...

atomi di C, He F presenti. I più usati sono:

  • CFC-11 (cioè CFCl3)
  • CFC-12 (cioè CF2Cl2) (questi noncontengono H)
  • CFC-113 (cioè C2F3Cl3)

I CFC possono o meno contenere H, quelli che non contengono H sono detti Forti, poiché per essi non esiste alcun pozzo nellatroposfera, cioè non vi sono processi naturali di rimuoverli, ed avendo emivita molto lunga dopo alcuni anni finisco nella stratosfera dove vi permangono per decenni. Per la loro fotolisi questi composti richiedono radiazioni di λ<220nm (raggi UV-C) perciò prima che si possano decomporre dovranno raggiungere la stratosfera (dove si trova 90% del O3) in quanto i raggi UV-C penetrano poco nelle zono inferiori. La reazione di decomposizione libera Cl∙ che riesce come visto a distruggere l’ozono CF2Cl2 + UV-C → CF2CL∙ + Cl∙ attualmente in sostituzione ai CFC si usano gli HCFC (idrogenoclorofluorocarburi) detti anche CFC blandi, in quanto esistono processi naturali nella

troposfera che sono in grado di degradarli. La degradazione avviene ad opera del radicale ossidrile attraverso una serie di reazioni che inizia con la sottrazione di H agli HCFC da parte del OH∙

OH∙ + HCFC → H2O + radicale libero a base di C → CO2 e infine HCl

*nota: un altro sostituente è HFC (idrofluorocarburi)

Hallon (bromofluorocarburi)

Sono composti chimici contenenti esclusivamente Bromo, Fluoro e Carbonio. Questi composti hanno trovato ampli applicazione come agenti estinguenti del fuoco. Anche per questi non esistono processi naturali che li distruggano nella troposfera, quindi si dovrà aspettare che salgano anche essi nella stratosfera prima che vengano decomposti dai raggi UV-C, la loro decomposizione libera Cl∙ e Br∙ che degradano l’ozono.

Capitolo 5

Inquinamento dell’aria a livello del suolo

L’atmosfera è ossidante per via della grande concentrazione di O2 quindi tutte le sostanze gassose che vengono liberate in aria (es: quelle

derivanti da processi biologici e attività vulcaniche quali CO, SO2, CH4) finiscono per essere ossidate e secondari tendono poi a depositarsi sulla terra. I processi di ossidazione non iniziano maicon O2 ma sempre con il radicale OH∙ è quindi questo a controllare la concentrazione delle sostanze nella troposfera. In assenza di OH∙ queste sostanze non verrebbero allontanate dalla troposfera.

Lo smog il termine Smog deriva da smoke (nebbia)+ fumo (fog) ed è stato introdotto per indicare un miscuglio di nebbia e fumo. Questo può essere:

  • smog riducente (anche detto smog solforoso), caratterizzato dalla presenza di sostanze riducenti come SO2 ed è comune nei climi umidi e freddi. Quindi è tipicamente invernale
  • smog ossidante (anche detto SMOG FOTOCHIMICO), caratterizzato dalla presenza di ossidanti fotochimici come l'O3 ed è comune nei climi caldi e asciutti. Quindi è tipicamente estivo.

Lo smog fotochimico può essere definito come un

Aumento della concentrazione di O3 a livello del suolo dove risulta molto tossico per piante e animali, prodotto a causa di reazioni fotochimiche a carico di inquinanti presenti nelle aree urbane inquinate. Questo tipo di smog è facilmente individuabile per via del suo colore giallo-marrone e del suo sgradevole odore dovuto ad alcuni componenti gassosi.

I composti principali che innescano lo smog fotochimico sono:

  • Ossidi di azoto (NOx): Prodotti da qualsiasi combustione con fiamma di combustibili fossili in presenza di aria, in quanto grazie alle alte T raggiunte N2 ed O2 presenti in aria si combinano a formare 2NO∙ (N2 + O2 → 2NO∙). L’NO2 è prodotto invece dalla lenta ossidazione di NO∙.
  • Idrocarburi incombusti
  • COV (composti organici volatili: sono gli idrocarburi che esposti all’aria passano facilmente allo stato gassoso, i più reattivi sono quelli contenenti C=C cioè gli alcheni o C=O cioè le aldeidi, perché reagiscono velocemente
con OH∙)-luce solare (che aumenta la concentrazione di radicali liberi chepartecipano alle reazioni fotochimiche) L'ozono si forma per reazione tra l'ossigeno molecolare O2 e l'ossigeno atomico radicale (O∙) che deriva dalla fotolisi dell'NO2 causata dai raggi UV NO2 + raggi UV → NO∙ + O∙ O2 + O∙ + M → O3 + M (*nota: La quantità di ozono prodotta per unità di tempo è quindi proporzionale alla quantità di raggi UV e alla quantità di NO2) L'ozono, a sua volta, viene distrutto in presenza di monossido di azoto e genera ossigeno molecolare, provocando nuovamente la formazione di biossido di azoto e ripristinando la situazione di partenza: NO∙ + O3 → NO2 + O2 (**)(*nota: reazione favorita da una maggiore concentrazione di NO∙) È dunque importante che vi sia uno sbilanciamento dei rapporti tra NO2 e NO∙ a favore del primo perché l'atmosfera si possa arricchire di ozono. Il passaggio

Fondamentale perché l'atmosfera si possa arricchire di ozono e di altre specie foto-ossidanti, è la formazione di NO2 attraverso vie che non implicano la rimozione di ozono (come **). La principale via alternativa per la formazione di NO2 è l'ossidazione di NO ad opera di idrossile/perossido, formati dalla degradazione di idrocarburi volatili RH e dalla loro successiva reazione con ossigeno atmosferico.

RH + OH∙ → R∙+ H2O
R∙ + O2 → ROO∙

Il radicale ossidrile formato dagli idrocarburi reagisce con NO∙ e forma NO2

ROO∙ + NO → RO∙ + NO2

Poi si avrà che NO2 + raggi UV → NO∙ + O∙
O2 + O∙ + M → O3 + M

L'NO∙ rimanente è di nuovo disponibile per essere riossidato a NO2 da ROO∙ e quindi ripartecipare nuovamente al ciclo di produzione di ozono. In alternativa, NO2 può reagire con radicali OH e formare acido nitrico (NO2 + OH∙ → HNO3) o con radicali perossiacetile formando i PAN (perossiacetilnitrati).

prodotti terminali cheesauriscono la catena di reazioni. In tal caso, l’NO2 viene rimossodal ciclo fotochimico.quindi nel complesso si avrà che:COV + NO + O2 + luce solare → O3 + HNO3 + sostanze organiche

*nota: quindi COV ed NO sono gli inquinanti primari e O3 e HNO3sono gli inquinanti secondari.

I radicali OH∙ utilizzati per produrre in modo alternativo NO2derivano da:

  • fotolisi di acido nitroso (HNO2 + raggi UV → NO∙ + OH∙)
  • fotolisi della formaldeide
  • fotolisi ozono (O3 + raggi UV → O2 + O∙)

effetti smog fotochimico-

  • Effetti sulla salute umana (irritazione agli occhi ⇨ O3, aldeidi,acilnitrati)
  • Effetti sui materiali (cracking della gomma ⇨ O3)
  • Effetti sull’atmosfera (riduzione della visibilità ⇨ aldeidi)
  • Effetti sulle piante (blocco della fotosintesi ⇨ acilnitrati e O3)

Capitolo 6

EFFETTO SERRA

L’effetto serra consiste in un riscaldamento del pianeta per effettodei gas serra quali CO2, Vapor d’acqua, Metano, N2O, CFC.

serra consentono alle radiazioni solari (Vis, UV, IR) di attraversare l'atmosfera, e di raggiungere la superficie della terra (quella UV è in realtà gran parte filtrata nella stratosfera e quindi riscalda essa e non la superficie terrestre), dove in parte saranno assorbite (50%) e in parte riflesse (30%). La terra riemetterà la radiazione assorbita sotto forma di radiazione infrarossa (detta IR termico perché la sua energia si manifesta come calore) verso lo spazio, il passaggio di queste radiazioni è però ostacolato dai gas serra che ne assorbono la gran parte e la riemettono in direzioni casuali consentendone il riassorbimento da parte della terra e dell'atmosfera sovrastante, favorendo la regolazione ed il mantenimento della temperatura terrestre intorno ai 15°C. Se non ci fosse effetto serra la temperatura media del nostro pianeta sarebbe -18°C e quindi il pianeta sarebbe ricoperto da una lastra di ghiaccio. (*nota: il restante 20% e quella)Per formattare il testo utilizzando tag HTML, puoi seguire le seguenti istruzioni: 1. Utilizza il tag

per indicare un nuovo paragrafo: ```html

assorbita in atmosfera UV da O3 e O2 e IR da CO2 e vapore acqueo)Perché la temperatura del nostro pianeta resti costante si dovrà quindi avere che la quantità di energia assorbita e pari alla quantitàdi energia riemessa.

``` 2. Utilizza il tag per evidenziare il testo in grassetto: ```html

...Negli ultimi decenni l’effetto serra si è intensificato poiché le attivitàumane stanno causando un aumento dei gas serra con un conseguente aumento della T del nostro pianeta, che sta a sua volta causando mutamenti climatici globali.

``` 3. Utilizza il tag per evidenziare il testo in corsivo: ```html

...Alcuni scienziati ritengono che questo aumento di T sia mitigato da un aumento dell’albedo cioè del potere riflettente della superficie terrestre, dovuto ad un aumento della nuvolosità (per effetto di polveri atmosferiche che fungono da centri di condensazione), ad un aumento della cementificazione e ad una diminuzione delle foreste.

``` 4. Utilizza il tag
per inserire una nuova riga: ```html

...Per quanto riguarda invece il calore prodotto dagli impianti industriali alcuni ritengono possa essere compensato sempre dall’albedo, altri...

``` Ricorda di inserire il codice HTML completo, inclusi i tag di apertura , e .io umane come l'industria e il trasporto. Assorbe la radiazione infrarossa nell'intervallo da 5.5 a 18 μm. - Metano (responsabile di 1/5 dell'effetto serra, assorbe a 7.5 e 8.5 μm) Il metano è un altro gas serra importante, prodotto principalmente dalle attività agricole e dall'estrazione di combustibili fossili. Assorbe la radiazione infrarossa a 7.5 e 8.5 μm. - Ossido di azoto (responsabile di circa il 6% dell'effetto serra, assorbe a 5.5 e 7.5 μm) L'ossido di azoto è prodotto principalmente dalle attività industriali e dal traffico veicolare. Assorbe la radiazione infrarossa a 5.5 e 7.5 μm. - Vapore acqueo (responsabile di circa il 60% dell'effetto serra, assorbe in diverse bande di frequenza) Il vapore acqueo è il gas serra più abbondante nell'atmosfera e la sua concentrazione dipende principalmente dalla temperatura. Assorbe la radiazione infrarossa in diverse bande di frequenza. Questi gas serra contribuiscono all'effetto serra naturale, che è fondamentale per mantenere la temperatura media del pianeta a livelli adatti alla vita. Tuttavia, l'aumento delle emissioni di questi gas a causa delle attività umane sta causando un aumento dell'effetto serra e un conseguente riscaldamento globale. È quindi importante adottare misure per ridurre le emissioni di gas serra e mitigare i cambiamenti climatici.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
82 pagine
SSD Scienze chimiche CHIM/07 Fondamenti chimici delle tecnologie

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher carolaugolini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Chimica ambientale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Cavaliere Chiara.