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Insiemi
famiglia di elementi
Natuali N: {1, 2, 3, 4, ..., n, ...}
Reali Z: {0, ±1, ±2, ±3, ...}
Razionali Q: {m⁄n, m ∈ Z, n ∈ N }
x ∈ A
y ∈ A
X ∈ A ∀ x ∈ X ∧ x ∈ B
A ∪ B: {X: X ∈ A ∨ X ∈ B} → unione
A ∩ B: {X: X ∈ A ∧ X ∈ B} → intersezione
Dati due insiemi A e B si dice che A e contenuto in B, o che A e sottoinsieme di B, se ogni elemento di A appartiene anche a B
Teorema del conteggio delle parti
Un universo B con n elementi ha 2ⁿ sottoinsiemi → #P(B) = 2ⁿ=B
I sottoinsiemi di B possono o non possono contenere e. Quelli che non contengono e, corrispondono ai sottoinsiemi di A, se invece lo contengonosi aggiunge e elementi ad ogni sottoinsieme di B. Allora i sottoinsiemi di B sono il doppio di A
#P(A)
- 0: 1=2⁰
- 1: 2=2¹
- 2: 4=2²
- 3: 8=2³
Unione
A ∪ B
Intersezione
A ∩ B
Differenza
A ∖ B
AB = {X: X ∈ A ∧ X ∉ B}
Complementarieta
B ∖ A
2 Assioni
[Numeri Naturali]
- si deve sempre partire da 1
- dato un numero esiste sempre un successivo
- tutto e successivo ad alcun numero
- numeri diversi hanno successori diversi
Se un numero A e contenuto in N, e verifica le seguenti proprieta:
- a) 1 ∈ A
- b) Se ∀ x ∈ A alloa anche il successivo di n appartiene ad A
Allora A coincide con N
Principio di Induzione
1 + 2 + 3 + ... + n = 1 ⋅ (n + 1)⁄2
- Verifica per 1 c.u.
1 ⋅ 1 ⋅ (1 + 1)⁄2
- Suppongo vera per 1c.a.
1 + 2 + 3 + ... + k = k(k+1)⁄2
- Dimostro che vale per k + 1h
- P: (k + 1): 1 + 2 + 3 + ... + k + (k + 1)⁄2
(k+1)(k+1 + 1)⁄2 = k(k + 1)⁄2 + (k + 1)
(k+1)(k+1 + 1)⁄2 = (k(k + 1) + k + 1)⁄2
Ho ottenuto l'uguaglianza
P(k+1) vale ∀ k ∈ N
Numeri Reali R
R è un campo ordinato, archimedeo, continuo/completo
Per ogni coppia di classi contigue A, B ∈ R esiste un unico elemento separatore C ∈ R tale che a ≤ c ≤ b ∀a ∈ A ∀b ∈ B
N.B. Nel caso l'elemento separatore facesse parte di Q, l'assioma non sarebbe valido perchè C ∈ R.
Sostituivoli di R
INTERVALLI
- [a,b] = {x ∈ R| a ≤ x ≤ b} → chiuso e limitato
- ]a,b] = {x ∈ R| a < x ≤ b} → aperto e limitato
- L'insieme del minorante
- L'insieme del maggiorante
Proprietà Archimedea
- Dim.: (dimostrazione per assurdo)
Teorema di Esistenza Estremo Superiore
Sia A ∈ R, A ≠ ∅ e A è superiormente limitato, allora ∃ Sup A ∈ R.
- 1) A superiormente limitato → ∃ maggiorante di A
Teorema di successioni compatte intercalati
- Se l'intervallo di successori, allora Ii ∈ [a,b] e Ii⊆Ii₊₁
(B) Limiti
Limite finito per x0 che tende ad un valore finito
- Sia f: D → R una funzione e x0 un punto di accumulazione per D (dominio di f), si dice che l⚡R
- x → x0, se ∀ε>0 ∃δεR+:
x ∈ Dƒ{x0} ¹[ƒ(x)-ℓ]ӛ0 ∃δε:∀|x|>M ¹f(x)&nius;
Limite infinito per x che tende ad un valore finito
- a) Se ∀ε>0 ∃δε:∀|x|Nӛ
- b) Se ∀ε0:∀|ƒ(x)|>m
- c) Se ∀ε>0:
Limite destro e limite sinistro
- definire accadernere esposto
Operazioni con limiti e forme indeterminate
- Operazioni di prodotto
- Somma e differenza
- Quoziente
- Quoziente
- Quoziente e differenza
- Composizione per legge di piν
Limiti notevoli
- x0→0
- limx→0_0 → ää
- limx→0 log xx= 1→
Funzioni Convessse
Data una funzione f: [a,b] → R si definisce epigrafico di f l'insieme F dei punti del piano che stanno al di sopra del grafico.
Si dice convessa quando, considerati due suoi qualsiasi, i punti, tutto il segmento che li congiunge è < diretto all'insieme.
se f < convessa allora f > concava
Punto di Flesso
Se f una funzione definita in [a,b] sia x0 < [a,b] ed esista f'(x0).
si dice il punto di flesso per f se nel suo intorno destro esista un intorno sinistro [f'(x0) = 0].
De L'Hopital
Se g è una funzione derivabile in ]a,b[\{x0} e tale da limx→x0 f(x)/g(x) = l, con l finito o infinito.
- Eseguita la derivata di f(x) con g(x) ed esiste il tratto in cui: limx→x0 f'(x)=g'(x), allora esiste anche il tratto in cui.
- E l'uguaglianza: limx→x0 f(x)/g(x) = limx→x0 f'(x)/g'(x)
Risultati dei limiti notevoli
- limx→∞ x/ex = 0