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TIPOLOGIE DI CELLULE

- 3 tipologie di cellule:

1) Pneumociti di primo livello

2) Pneumociti di secondo livello

3) Macrofagi alveolari = sono cellule che non fanno parte dell'epitelio e che vengono

dal sangue (nel sangue girano infatti molte molte cellule: leucociti, monociti, queste

33

tipologie di cellule derivano dal midollo osseo e col tempo acquisiscono

determinazioni funzionali diverse)

I macrofagi sono cellule che si muovono attraverso il sangue, quando arrivano nel

polmone escono dai vasi e vanno nell'interstizio, passano tra uno pneumocita di

primo tipo all'altro sono in grado di entrano nell'alveolo, quando intercettano agenti

estranei che sono riusciti a sfuggire alla clearance mucociliare (a causa delle loro

piccole dimensioni, che possono essere inferiori ai 10 micron, si parla ad esempio di

PN5: particelle da micron 5) essi vengono ingeriti e distrutti dal macrofago, essendo

esso un elemento cellulare capace di fagocitare elementi corpuscolati, ricco di armi

chimiche e di enzimi digestivi al suo interno capaci di distruggere materiale organico.

- In presenza di una particella inorganica (es. catrame, composti di silicio, amianto)

esse non possono essere digerite dal macrofago, esso cerca però di ingerirle, si

sposta quindi nell'interstizio e muore, arriva quindi un altro macrofago, il quale tenta

nuovamente di distruggere il materiale inorganico e muore, alla fine si verifica

nell'interstizio polmonare un’infiammazione che può portare a diversi problemi:

1) Danneggiamento della componente elastica del polmone

2) Aumento della componente di collagene e fibrosa (compromissione della funzione

degli alveoli)

3) Se ciò viene protratto nel tempo possono avvenire malattie

- Con l’età il connettivo interstiziale si presenta sempre meno elastico e più scuro,

questo pigmento è dovuto all'accumulo nel corso della vita di materiali date le molte

respirazioni

IL CONNETTIVO:

Il tessuto interstiziale è molto sottile presente tra le cellule è molto sottile e quasi invisibile, è

ricco di fibre elastiche, che donano al polmone la sua elasticità e permettono il

funzionamento della meccanica polmonare

LE PLEURE:

- Le pleure sono delle membrane sierose che si trovano attorno al polmone (hanno

struttura e funzione simile al pericardio), sono fatte da un doppio strato contenente

liquido pleurico, presentano un foglietto viscerale (che tocca tutta la superficie e le

scissure del polmone) e parietale, che aderisce a diaframma, alla parete costale e al

mediastino, che grazie al liquido pleurico si muovono uno verso l'altro senza attrito (il

polmone è quindi indipendente dal movimento del diaframma e della gabbia toracica)

Come aumenta di volume il polmone, come si dilata?

- L’aria non viene pompata dall’esterno o dal polmone, il quale non ha muscoli e non

ha un punto d’appoggio per poterlo fare, esso può dilatarsi per la sua morfologia

- La pressione dell'aria si scarica da tutte di direzioni e ciò fa sì che tale pressione sia

presente anche all’interno del corpo, non vi sono infatti “filtri” e ciò permette una

comunicazione diretta verso i polmoni = ciò significa che all’interno del polmone c’è

aria alla stessa pressione di quella presente all’esterno (la risultante tra le due

pressioni che spingono in direzioni opposte è quindi nulla)

- Anche se forza sviluppata dai muscoli respiratori (es. diaframma, muscoli intercostali

esterni) provocano l'aumento del volume della loggia polmonare e dell'ampiezza

della gabbia toracica, aumentando lo spazio a disposizione per l'ampliamento dei

polmoni, essa non è in grado di trasferirsi alla superficie polmonare: come fa quindi a

muoversi il polmone? 34

- Tra l’aria alveolare e quella dell'ambiente c'è il liquido pleurico, posto nella cavità

pleurica, esso ha pressione leggermente minore rispetto l’aria presente nei polmoni e

nell’aria esterna, quando il diaframma e le coste si alzano, “tirano” con sé la porzione

di pleura a cui stanno vicini = si tratta quindi di una pressione negativa per cui la

pleura viscerale non si stacca perchè ha pressione minore della pressione presente

fuori e dentro il corpo e ciò permette l’aumento del volume del polmone, il quale è un

processo passivo

- La negatività della pressione intrapleurica è dovuta alla differenza di pressione

rispetto a quella dell'aria alveolare e quella dell'aria all’esterno del corpo

Come si riduce l’ampiezza polmonare?

- Nella respirazione tranquilla è sufficiente l'elasticità polmonare, essendo il tessuto

connettivo polmonare elastico, esso è in grado di stirarsi e di acquisire di nuovo la

forma originaria, non c’è quindi il bisogno dell’intervento dei muscoli = nella

respirazione normale ad ogni atto respiratorio si inspira e si espira circa mezzo litro

d'aria.

- Nel momento in cui soffriamo o siamo soggetti ad uno sforzo (es. corsa = atti

respiratori più profondi) intervengono anche i muscoli respiratori accessori, che

portano alla inspirazione attiva:

a) I muscoli intercostali

b) I muscoli addominali = spingono il diaframma e i visceri da sotto

c) Diaframma = si abbassa permettendo l’aumento della gabbia toracica

d) Muscoli scaleni = intervengono nelle inspirazioni molto profonde

Enfisema = dilatazione patologica degli alveoli polmonari e distruzione della loro

➔ parete che porta l’aria in essi contenuta ad occupare lo spazio pleurico, è una

condizione spesso causata da una malformazione polmonare congenita e che

provoca il collasso del polmone dato il cambiamento di pressione all’interno delle

pleure

APPARATO DIGERENTE:

- L’apparato digerente è formato da un canale lungo molti metri, a cui sono associate

diverse ghiandole (che per la loro grandezza non si trovano all’interno del tessuto ma

all'esterno) es. ghiandole salivari (nella cavità orale), fegato e pancreas

(nell'addome) = il canale vero e proprio inizia nell'esofago

- La parete del canale alimentare è fatto a strati (detti tonache) e sono 4 (non 3 come

nei vasi: avventizia, media e intima), e sono divisi in:

a) Tonaca avventizia (strato esterno)

b) Tonaca muscolare

c) Tonaca sottomucosa (strato aggiuntivo)

d) Strato più interno

LA TONACA AVVENTIZIA:

- La tonaca avventizia è fatta da tessuto connettivo e il suo scopo è quello di

collegare il canale con ciò che sta attorno

- Nell'esofago è "ruvida", questo connettivo collega l'esofago a ciò che lo circonda, al

contrario del resto del tubo digerente: a partire dall’altezza del diaframma sulla

superficie esterna del tubo si stratifica la membrana sierosa peritoneale (simile alle

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caratteristiche delle pleure e del pericardio), la quale si presenta liscia e ricopre la

maggioranza del tratto addominale

TONACA MUSCOLARE

- Tessuto muscolare piuttosto spesso fatto da due componenti:

1) All'esterno c'è uno strato in cui le cellule muscolari sono allungate e sono

responsabili dell’accorciamento del tubo

2) All’interno le cellule muscolari hanno decorso circolare e portano alla contrazione

del tratto del tubo, provocando il restringimento del lume

- Non vi è un organo “propulsore” del movimento, l’accorciamento, la contrazione e la

combinata azione di questi due strati danno vita a un movimento complesso detto

peristalsi (essa nasce quindi dall’azione di due strati di muscolatura che agiscono in

direzione perpendicolare l'uno all'altro)

- Il tubo ha quindi ampie possibilità di movimento e ciò permette la progressione, la

regressione e la compressione del contenuto.

- Variazioni nei distretti:

a) ESOFAGO:

Il primo terzo dell’esofago, ossia il primo tratto del canale dopo la faringe, vi è

muscolatura scheletrica striata volontaria (così come è presente anche nella

cavità orale es. pavimento bocca, lingua, muscoli masticatori e nella faringe, organo

impiegato nella deglutizione), questo tipo di muscolatura permette infatti il movimento

della deglutizione, il quale si prolunga anche nel primo tratto dell’esofago, si tratta di

un movimento veloce

Nei restanti ⅔ dell’esofago si trova muscolatura liscia, la quale si contrae più

lentamente

b) STOMACO: è la sede di deposito degli alimenti, è un “sacco” che si dilata in base a

quantità e qualità dei cibi ingeriti (ospita anche 2-2,5 L), i quali permangono per tempi

variabili. Qui viene prodotto succo gastrico e inizia la produzione delle proteine, la

parete dello stomaco ha a che fare con pezzi di cibo ancora semisolidi e perciò ha il

ruolo di mescolare gli alimenti con il succo gastrico, si serve quindi di una

parete spessa (la più spessa del canale digerente) formata da 3 strati di tessuto

muscolare:

● Uno strato longitudinale

● Uno strato circolare

● Uno strato obliquo

Ci sono quindi tre strati con direzione diversa che danno allo stomaco particolari

capacità motorie per impastare il cibo con il secreto della mucosa, per poi portarlo al

duodeno

Il duodeno (lungo circa 40 cm), il digiuno (circa 3,5 m) e poi l'ileo (3,5 m), per un totale di

circa 8 metri = qui la parete muscolare è regolare e è di tipologia liscia

L’ultimo tratto è l’intestino crasso (costituito da colon, ceco e retto), zona in cui la tonaca

muscolare subisce una variazione:

c) IL COLON:

Qui lo strato circolare c'è per tutta la lunghezza, ma lo strato longitudinale è ridotto

a 3 nastri, disposti a distanza regolare tra loro lungo tutto il colon, essi sono dette

“tenie del colon” (dal nome del parassita che si trova spesso in questo tratto, si

tratta di un verme che può essere lungo anche quanto tutto il colon) 36

LA TONACA SOTTOMUCOSA:

Essendo la tonaca mucosa costituita, in parte, da uno strato di muscolo liscio sottile, utile ai

movimenti peristaltici (muscularis mucosae = mucosa del muscolo), abbastanza vicino alla

tonaca muscolare, ed essendo quest’ultimo molto più potente dell’altro, la tonaca mucosa

potrebbe correre il rischio di lacerarsi, tra questi due strati è quindi presente una

sottomucosa costituita da connettivo lasso che permette lo spostamento delle due

muscolature, compensando i loro eventuali disaccordi

Questa tonaca “aggiuntiva” consente anche alla mucosa di mantenere la sua mobilità

autonoma

LA SOTTOMUCOSA NEL DUODENO:

- La sottomucosa è simile lungo tutto il tratto digerente, ad eccezione del duodeno, in

cui sono presenti elem

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
64 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Auroraaa404 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Zancanaro Carlo.