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DEL SIMPATICO:
- Il sistema nervoso autonomo simpatico è in grado di alterare la pressione arteriosa,
modificando il diametro delle arteriole tramite il rilascio tonico (continuo) di
noradrenalina
a) Se la frequenza di rilascio di noradrenalina aumenta viene innescata la
vasocostrizione dell’arteriola (la pressione al suo interno aumenta)
b) Se il rilascio di noradrenalina diminuisce, il vaso si dilata (la pressione quindi
diminuisce)
IL CONTROLLO DELLA RESISTENZA PERIFERICA DELLE ARTERIOLE DEL
SIMPATICO:
- Solo il sistema simpatico innerva la muscolatura liscia delle arteriole e delle vene e in
base al distretto corporeo, vi sono vari tipi di recettori:
a) Recettori α adrenergici (noradrenalina/simpatico) = vasocostrizione
b) Recettori β2 adrenergici (adrenalina/surrene) presenti sulle arteriole di
cuore, fegato e muscolo liscio = vasodilatazione
- Nella risposta attacco-fuga, la maggior parte degli organi interni (innervata dal
simpatico) va incontro a vasocostrizione, ma il flusso sanguigno di cuore, fegato e
muscolo aumenta 58
I RIFLESSI BAROCETTIVI DEI SENI CAROTIDEI E AORTICI:
- I barocettori sono recettori in grado di avvertire le mutazioni di pressione (es. un
aumento improvviso della pressione), essi si trovano soprattutto a livello del seno
aortico e quello carotideo, agiscono poi sull’effettore: il bulbo
- Il bulbo rappresenta il centro di regolazione della funzione cardiovascolare: è infatti in
grado di determinare risposte a livello cardiaco (es. causano diminuzione della gittata
cardiaca e innescando la vasodilatazione)
- Se, al contrario, si assiste ad una diminuzione della pressione, i barocettori sono in
grado di rilevarla, agiscono ancora a livello bulbare, innescando però risposte
opposte (ossia l’aumento della gittata e la vasocostrizione)
IL CONTROLLO DEL SNC SUL CUORE:
- Il centro bulbare del controllo cardiovascolare regola la
pressione arteriosa (esso è infatti dotato sia di neuroni
simpatici che parasimpatici, i quali agiscono sui vasi
attivando sia la contrazione che la dilatazione)
- I barocettori sono costituiti da terminazioni nervose libere
specializzate che contengono meccanocettori (recettori di
stiramento) localizzati sulle pareti delle carotidi e dell’aorta
I RIFLESSI CHEMOCETTORI:
- I chemocettori sono speciali recettori capaci di percepire le
variazioni di pH, di O2 e di CO2 nel sangue
- Nel momento in cui vi è una concentrazione di CO2 aumentata nel sangue, vengono
attivati diversi meccanismi per ossigenare il sangue: quando i chemocettori vengono
attivati, portano le informazioni a determinati centri nel bulbo, che attiverà una serie
di meccanismi volti ad aumentare la concentrazione di ossigeno nel sangue, come:
a) L'aumento della frequenza respiratoria
b) Aumento della gittata cardiaca
c) Aumento della pressione ematica
d) Vasocostrizione
REGOLAZIONE ORMONALE DELLA PRESSIONE E DEL VOLUME EMATICO:
- I recettori (es.in seguito ad un aumento della pressione del sangue) possono causare
il rilascio di molecole di natura chimica (es. peptidi-diuretici) capaci di ridurre il
volume dei liquidi e ristabilire la pressione ematica ottimale
- Questi ormoni agiscono soprattutto a livello di reni e dei vasi, possono causare:
a) Un aumento della perdita urinaria di sodio in caso di aumento della
pressione ematica
b) Vasodilatazione in caso di aumento della pressione ematica
c) L’aumento eritropoietina a livello renale (in modo tale da aumentare il
volume sanguigno in caso di diminuzione della pressione ematica)
d) Stimolazione o inibizione della sete
RISPOSTE CARDIOVASCOLARI ALL'EMORRAGIA:
La perdita di pressione e di volume del sangue provoca diverse risposte:
1) Aumento della gittata cardiaca
2) Vasocostrizione (in modo tale da ristabilire il livello pressorio) 59
3) Risposta a livello endocrino = maggiore produzione di eritropoietina, in modo tale da
aumentare il numero di globuli rossi, epo, ADH e ristabilire il normale flusso
sanguigno
FISIOLOGIA DELL’APPARATO RESPIRATORIO:
- Il metabolismo aerobico delle cellule dipende dal continuo apporto di ossigeno
- Il sistema respiratorio fornisce una grande superficie di scambio, sottile e protetta
dalla disidratazione: l’epitelio respiratorio interno
- Funzioni dell’apparato respiratorio:
a) Scambio di gas
b) Regolazione del pH corporeo (esso è infatti determinato anche dalle
concentrazioni di CO2 e altri gas)
c) Protezione da patogeni/sostanze (a livello dell’apparato respiratorio sono
presenti strutture come le cellule cigliate e il muco che impediscono ai
patogeni e alle particelle di raggiungere gli alveoli polmonari)
d) Vocalizzazione
- Esso è costituito da alveoli polmonari, strutture circolari cave costituite da un solo
strato di cellule, che permette la comunicazione con il flusso sanguigno dei capillari
RESPIRAZIONE INTERNA ED ESTERNA:
Il fenomeno della respirazione può essere interpretato secondo due modalità:
a) Respirazione interna = avviene a livello cellulare (le cellule sfruttano infatti i
gas in entrata per il loro metabolismo)
b) Respirazione esterna = corrisponde alla ventilazione polmonare (ossia al
momento in cui si verifica un’immissione di gas nei polmoni)
LE VIE AEREE:
- L’apparato respiratorio può essere suddiviso in:
1) Vie aeree superiori: comprendono naso, cavità nasale, seni paranasali e
faringe
2) Vie aeree inferiori: comprendono laringe, trachea, bronchi, polmoni e
bronchioli (da cui si originano gli alveoli polmonari)
- Nella parte superiore delle vie aeree l’aria inspirata viene:
a) Riscaldata dal calore corporeo
b) Umidificata dall’acqua che evapora dall’epitelio mucoso delle vie aeree
c) Filtrata (trachea e bronchi = presenza di epitelio ciliato secernente muco:
esso funge da filtrante per patogeni e particelle nocive)
GLI ALVEOLI POLMONARI:
- Gli alveoli sono la sede degli scambi gassosi = ogni alveolo è costituito da un sottile
epitelio di scambio
- Vi sono due tipologie di cellule:
1) Cellule alveolari (pneumociti) di tipo I = sono cellule sottilissime, i gas
diffondono liberamente attraverso di esse
2) Cellule alveolari (pneumociti) di tipo II = sono più spesse, secernono il
surfattante (miscela di proteine e fosfolipidi) 60
Il surfattante riduce la tensione superficiale e rende uguale la pressione tra
alveoli di dimensioni diverse, facilitando l’espansione degli alveoli piccoli e
l’espansione dei polmoni durante la ventilazione
- Negli alveoli non è presente tessuto muscolare e i capillari rivestono circa l’ 80-90%
della superficie alveolare
CO2 E O2:
- O2 e CO2 diffondono liberamente attraverso i capillari alveolari
- Fattori che favoriscono lo scambio attraverso la membrana respiratoria:
1) Epiteli sottili (alveoli/endotelio)
2) Assenza di liquido interstiziale (se c’è tra liquido tra l’epitelio alveolare e
l’endotelio viene impedita la diffusione dei gas)
3) O2 e CO2 solubili in H2O e lipidi
- Le patologie polmonari colpiscono distretti differenti del sistema di scambio:
● Enfisema = alveoli hanno struttura alterata e vi è una ridotta superficie di
scambio (causato ad esempio dal fumo di sigaretta e altri irritanti = induzione
apoptosi alveolare)
● Fibrosi polmonare = alveoli (ispessimento dell’epitelio alveolare)
● Edema = spazio interstiziale tra alveoli e capillari (liquido interstiziale tra
alveoli e capillari)
● Asma = costrizione dei bronchioli
● Cirrosi polmonare = vi è un danno al tessuto polmonare per eccesso di
deposito i collagene (riduzione degli scambi)
LA VENTILAZIONE POLMONARE:
1) INSPIRAZIONE:
- I muscoli respiratori principali (intercostali esterni e diaframma)
- Contrazione del diaframma, una membrana muscolare della gabbia toracica
che spinge polmoni verso l’alto
- Aumenta il volume della cavità toracica
- Pressione all’interno dei polmoni diminuisce
- L’aria entra nei polmoni
2) ESPIRAZIONE:
- I muscoli respiratori principali sono rilassati
- Il diaframma si rilascia
- Diminuisce il volume della cavità toracica
- La pressione all’interno dei polmoni aumenta
- L’aria esce dai polmoni 61
VOLUMI E PRESSIONI DURANTE LA RESPIRAZIONE:
- La respirazione è un processo attivo, che utilizza la contrazione muscolare (i polmoni
non sono in grado di espandersi da soli)
- Durante la ventilazione, il flusso d’aria è causato da gradienti di pressione:
a) Inspirazione: il volume polmonare aumenta, la pressione alveolare diminuisce
e l’aria entra
b) Espirazione: il volume polmonare diminuisce, la pressione alveolare aumenta
e l’aria esce
LA PRESSIONE NELLA CAVITÀ PLEURICA:
- Nella cavità pleurica la pressione è inferiore rispetto a quella atmosferica e questo
aiuta i polmoni a rimanere estesi e pieni d’aria
- La pressione intrapleurica è causata dalla presenza di questa membrana, che
rappresenta uno spazio tra gabbia toracica e polmoni
- La pressione all’interno delle pleure è minore rispetto alla pressione atmosferica (-3
mmHg = NB: è negativa) e ciò
permette ai polmoni di rimanere
estesi e pieni di aria
- Se le pelure si rompono la
pressione atmosferica schiaccia
il polmone (collasso polmonare),
se ciò si verifica, il polmone
continua a svolgere piccoli
scambi di gas ma a lungo
andare l’organismo va incontro a
morte per asfissia
(☆) VOLUMI POLMONARI E CAPACITÀ RESPIRATORIE (SPIROMETRIA):
1) Volume corrente = quantità d’aria che entra ed
esce dai polmoni in un normale ciclo respiratorio a
riposo (in presenza di patologie respiratorie questo
parametro può essere alterato es. ne fumatore può
essere deficitario)
2) Volume di riserva espiratoria (VRE) = quantità
d’aria che si può espellere volontariamente dopo aver
completato un ciclo di respirazione tranquilla
3) Volume residuo = quantità d’aria che rimane
nei polmoni dopo un’espirazione massimale
4) Volume minimo = quantità d’aria che
resterebbe nei polmoni se questi collassassero
5) Volume di riserva inspiratoria (VRI) = quantità
d’aria che si può inspirare oltre il volume corrente
6) Capacità inspiratoria = quantità d’aria che può
essere immessa nei polmoni a partire dal termine di un
ciclo di respirazione tranquilla
7) Capacità funzionale residua (CFR) = quantità d’aria che rimane nei polmoni al
termine di un ciclo di respirazione tranquilla 62
8) Capacità vitale massima = quantità d’aria che può essere introdotta ed espulsa dai
polmoni durante un singolo ciclo respirator