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IL FORO OVALE È IN REALTÀ UNA VALVOLA, CHE POI SI CHIUDE. 6
Anatomia
Apparato digerente
Digestione: scomporre il cibo nei suoi elementi costitutivi fondamentali. Comincia in
bocca ed è concentrata soprattutto nell’intestino tenue.
I prodotti di scarto del metabolismo vengono eliminati con l’urina. Le feci sono ciò
che non digeriamo, che non assorbiamo.
Arco glossopalatino o arcata palatoglossa.
Palatoschisi: se le due ossa palatine non si uniscono. Quando si deglutisce il cibo
finisce nella cavità nasale, che in questo caso non è separata.
Nel palato duro la mucosa è dura e attaccata all’osso. Il palato molle è mobile e ha
uno scheletro di muscoli sotto la mucosa che lo fanno spostare in orizzontale
durante la deglutizione (separa la rinofaringe dalla orofaringe).
I muscoli intrinseci della lingua ne modificano la forma. I muscoli estrinseci fanno
alzare/abbassare, muovere in fuori/dentro la lingua.
La lingua produce la lipasi linguale, che attacca i lipidi.
Le papille della lingua hanno forme e funzioni diverse (tattili, gustative).
La mucosa sotto la lingua è molto sottile e viene usata anche per assorbire i
farmaci. Ci sono buchini che sono gli sbocchi per certe ghiandole.
Il frenulo linguale è una piega di mucosa che impedisce alla lingua di andare troppo
indietro. Se troppo corto un bambino non riesce a deglutire.
L’infiammazione della parotide causa gli orecchioni.
La saliva contiene acqua, muco, antibatterici (lisozima), immunoglobuline di tipo A
(secretine).Enzimi come la lipasi linguale, la ptialina. Funzione protettiva e difensiva.
Le secrezioni salivari servono a mantenere più basso il livello di batteri.
Dentizione primaria o denti decidui o “denti da latte”, poi dentizione secondaria
(definitiva).
Gli alveoli dentali dell’arcata superiore appartengono alla mascella, dell’arcata
inferiore appartengono alla mandibola.
La dentina è sia nella radice, nel colletto e nella corona. Matrice organica di
cartilagine, durissima, ma non osso.
Il cemento è molto simile al tessuto osseo.
Fiammetta C. 1
Essendo fatto di Ca, i denti sono sensibili agli acidi.
La sensibilità al freddo dei denti è a livello del colletto. Ci sono dentifrici che
chiudono i tubuli dentinali (è una cosa positiva).
La corrosione della parete della faringe può corrodere vasi grossi e importanti e
causare emorragia, e possibilmente morte.
Nella laringofaringe e orofaringe la mucosa è simile a quella orale. L’epitelio
stratificato è utile contro le abrasioni.
nei plessi nervosi dell’intestino ci sono neuroni sensitivi e motori [metasimpatico]. Il
movimento dell’intestino parte a livello locale. Il metasimpatico è in qualche modo
autonomo (controllo locale), anche se c’è comunque un controllo dell’ortosimpatico
e del parasimpatico (controllo superiore).
I movimenti peristaltici vanno dalla bocca all’ano. Un antiperistaltico è tipo il
vomito.
L’esofago è la continuazione in basso della laringofaringe. Comincia dietro e sotto la
laringe, poi scende il mediastino, passa il diaframma, poi ci sono 1-2 cm di esofago
nella cavità addominale. Davanti all’esofago c’è la trachea, nel collo e in parte nel
mediastino, poi c’è il cuore e in cavità addominale un po’ di fegato. Dietro l’esofago
c’è la colonna vertebrale, ma mentre scende verso la cavità addominale dietro ci si
va a mettere l’aorta.
La mucosa dell’esofago ha un epitelio pluristratificato piatto. Resiste molto bene
agli attriti (stimoli meccanici). I succhi gastrici possono corroderla: sanguinamento
delle varici e produzione di liquido peritoneale che fa pressione e fa andare verso
l’alto i visceri - ascite.
L’ernia iatale tende a dare ulcere esofagee.
Nell’esofago ci sono restringimenti ma non veri e propri sfinteri, quindi il lume
dell’esofago non è chiuso (i succhi gastrici possono risalire).
Con i movimenti della lingua impastiamo il cibo (bolo) e lo spingiamo indietro verso
l’orofaringe; il palato molle diventa orizzontale. Quando il bolo tocca l’ugola e le
fauci partono i meccanismi involontari (riflessi) che regolano la deglutizione
(MIDOLLO ALLUNGATO). I muscoli della faringe si costringono, la laringe si solleva
e l’epiglottide si abbassa.
I movimenti peristaltici dell’esofago, dettati dalla muscolatura, funzionano anche
contro la forza di gravità (a testa in giù).
Durante lo sviluppo addominale nella cavità addominopelvica c’è rivestimento di
sierosa. Quando il tubo digerente entra in questa cavità viene rivestito dal peritoneo.
Fiammetta C. 2
Il mesentere collega l’organo con la parete addominale. Il legamento che connette
due organi all’interno della cavità addominale. Dentro i mesenteri e i legamenti
viaggiano i vasi e i nervi che raggiungono questi organi.
Se l’organo è completamente rivestito dal peritoneo = intraperitoneale. Un organo
attaccato alla parete addominale con il peritoneo solo davanti non entra nella cavità
= retroperitoneale.
Lo stomaco è una dilatazione del tubo digerente. È intraperitoneale.
Piccolo omento o legamento epatogastrico. Ha due tratti, uno con lo stomaco e uno
piccolo con il duodeno.
Il grande omento o legamento gastrocolico si attacca all’intesino crasso (colon
trasverso).
C’è uno spazio (virtuale) dietro lo stomaco chiamato borsa omentale. Lo stomaco in
origine aveva il piccolo omento rivolto verso la parte anteriore del nostro corpo, la
pancia, poi si è girato nella posizione che conosciamo. Ci si arriva da un foro
(epiploico di Winslow) a fianco del piccolo omento.
Davanti allo stomaco c’è il fegato, un poco di diaframma e la parete muscolare
addominale. Dietro il pancreas, un po’ di ghiandola surrenale/rene, un po’ di milza.
In basso appoggia sul mesocolon trasverso (legamento) e il colon trasverso.
La mucosa gastrica ha creste villose ricoperte di epitelio monostratificato cilindrico
che produce muco, con funzione protettiva (≠ esofago). Alla base delle creste ci
sono ghiandole gastriche, sempre nella mucosa, che producono i componenti del
succo gastrico. A livello dello stomaco c’è una scarsa abilità di assorbimento (al
massimo alcool, caffeina). Il succo acido potrebbe provocare ulcere.
L’acido cloridrico comincia già di per se’ una piccola digestione. Distrugge batteri.
Per produrre l’acido si usa una anidrasi carbonica. Il cloro è preso dal cloruro di
sodio sciolto nel sangue. Il sangue diventa più basico perché si tirano via H+. Se un
soggetto vomita molto (perde HCl) rischia di avere il sangue troppo alcalino, basico.
Nello stomaco c’è uno strato aggiuntivo di tonaca mucosa per rimescolare molto il
cibo e formare il chimo, che è acido.
Il piloro è uno sfintere. È dato da un ispessimento.
Nel vivente, per la contrazione muscolare, l’intestino tenue è meno di 6 metri. È
circondato/delimitato dall’intestino crasso. Gran parte dell’intestino tenue è
intraperitoneale perché ha un suo meso, il mesentere propriamente detto.
Fiammetta C. 3
Duodeno = due dozzine di cm (25 cm). È il tratto che riceve chimo, succo
pancreatico e bile. Il primo tratto si chiama bulbo duodenale ed è l’unico tratto
intraperitoneale. Finisce con la flessura duodeno-digiunale (quando la “C” piega).
Tenue mesenteriale digiuno e ileo. Il piloro (bulbo duodenale) è l’unico tratto
➜
intraperitoneale.
Il legamento epato-duodenale contiene 3 strutture:
arteria epatica propria
vena porta
dotto coledoco
Mucosa + sottomucosa = pieghe per una maggiore superficie.
I dotti si aprono in 2 papille, la duodenale e maggiore (dotto pancreatico maggiore +
coledoco) e la minore, che riceve il succo pancreatico.
La bile emulsiona i grassi. Il succo pancreatico contiene dei tamponi, come il
bicarbonato, per contrastare l’acidità del chimo. Le ghiandole duodenali di Brumen
secernono muco protettivo per la mucosa duodenale contro l’acidità.
Nella C duodenale è accolta la testa del pancreas. Nella flessura duodeno-digiunale
il tubo entra nella cavità addominale e l’intestino diventa intra-peritoneale (➜
digiuno e ileo mesenteriale). Il mesentere tiene legato l’intestino alla parete
addominale posteriore. Diametro medio di circa 3 cm. Il tenue mesenteriale termina
col ceco valvola ileo-ciecale.
➜
Il digiuno è simile al duodeno, mentre l’ileo ha poche pieghe ma presenta aggregati
di tessuto linfoide placche di Peyer nella mucosa-sottomucosa. Le pieghe della
➜
sottomucosa non si distendono mai.
I villi presentano i dotti o vasi chiliferi (linfopoietici). L’epitelio è monostratificato e
cilindrico le cellule devono avere organuli per produrre enzimi. Alla base dei villi si
➜
trovano ghiandole/cripte intestinali, in cui ci sono cellule staminali e cellule
endocrine (es. producono secretina).
Gli enterociti sono addetti all’assorbimento delle sostanze, alla produzione di enzimi
digestivi, la loro membrana plasmatica in superficie forma dei microvilli. Le cellule
calciformi mucipare invece producono muco con funzione protettiva.
Il contenuto dell’intestino tenue è ancora molto liquido. Il colon discendente e
ascendente sono retroperitoneali, mentre il colon trasverso e sigmoideo sono
intraperitoneali. La flessura epatica è dx, la flessura splenica è sx. La flora batterica
presente nell’intestino crasso produce vitamine.
Fiammetta C. 4
Mesocolon divide la cavità addominale nella loggia sovramesocolica e
➜
sottomesocolica.
Il retto è retroperitoneale e poi sottoperitoneale. Il cieco è formato dall’appendice
(organo linfoide), presenta estroflessioni (gibbosità) e ha 3 strisce, le teniae colii la
➜
muscolatura longitudinale è solo qui. Il retto non è propriamente retto ma si adatta
alla curvatura del sacro e del coccige per poi curvare nettamente all’indietro. La
parte superiore è l’ampolla, una parte slargata che raccoglie le feci in arrivo con la
peristalsi: da qui parte lo stimolo alla defecazione quando giungono, poiché è una
zona molto innervata. Le colonne rettali permettono una buona chiusura del lume
del canale anale. Lo sfintere anale interno ha muscolatura liscia (involontaria),
mentre quello esterno ha la muscolatura del diaframma pelvico (volontaria). Quando
la mucosa trapassa la cute si ha un cambio di epitelio, che diventa pluristratificato e
cheratinizzato. La mucosa del retto è molto sott