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CURVA EPIDEMICA

PREVENZIONE SECONDARIA → la malattia già c’è

Obiettivo: diagnosticare la malattia il più precocemente possibile, prima che si manifesti a livello

clinico. Strumento della prevenzione secondaria è lo screening (poco sotteso e poco invasivo-

esame che consente di individuare in fase iniziale una certa malattia in persone asintomatiche) di

popolazione o individuale. Risultati attesi sono : riduzione della mortalità che sarà più o meno

consistente a seconda dell’efficacia dell’intervento stesso; riduzione della prevalenza di quelle

malattie che una volta scoperte giungono rapidamente a guarigione (se il periodo di latenza è

maggiore ci sarà una prognosi migliore per i risultati stessi). ????

E’ fondamentale che la storia naturale della malattia sia ben conosciuta per poterne prevedere

l’evoluzione; il periodo di latenza in fase asintomatica sia sufficientemente lungo per avere la

possibilità di scoprire il caso; disponibilità di un test (clinico, strumentale o di laboratorio) in grado

di differenziare le persone apparentemente sane, ma già malate, da quelle effettivamente sane;

disponibilità di terapie efficaci, in grado di guarire la malattia o, almeno, di ritardarne l’evoluzione

letale.

QUANDO FARE LO SCREENING?

Caratteristiche di uno screening:

●​ Efficacia: riduzione della mobilità e della mortalità dovuta al trattamento nelle fasi precoci

●​ Accettabilità: veloce, facile, sicuro (poco invasivo e senza effetti collaterali)

●​ Costi diretti e indiretti bassi: associati all’impiego di risorse e personale, associati all’esito

del test (psicologici, fisici).

Per essere programmato e realizzato, lo screening deve riguardare patologie di grande rilevanza

epidemiologica, basarsi su prove di efficacia e attenersi a linee guida di qualità. In particolare, i

programmi di screening si sono dimostrati efficaci nel cambiare la storia naturale dei tumori della

mammella, della cervice uterina e del colon retto. In alcuni casi, lo screening riesce a evitare

l’insorgenza del tumore, in altri può salvare la vita. Quando questo non è possibile, la diagnosi

precoce consente comunque di effettuare interventi poco invasivi e non distruttivi. L’attivazione di

programmi di screening per questi tre tumori è, quindi, sostenuta (gratuita) a livello nazionale e

internazionale. (Lo screening per il tumore ai polmoni è a pagamento e si sta valutando se

metterlo gratuito e se intercetta persone che possono guarire prima che quest’ultimo si manifesti).

Tumore della mammella

Il test impiegato per lo screening del tumore della mammella è la mammografia, ovvero una

radiografia delle mammelle. L'esame si esegue appoggiando le mammelle una per volta su un

piano, dove vengono leggermente compresse e radiografate in senso orizzontale e in senso

verticale. L’esame di solito non è doloroso e non è associato ad alcun rischio per la salute, dato

che le dosi di radiazioni emesse sono molto basse. In Italia, i

programmi di screening mammografico, attivati o in via di attuazione in gran parte delle Regioni,

prevedono l’esecuzione di una mammografia ogni due anni nelle donne tra i 50 e i 69 anni. 6

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
8 pagine
SSD Scienze mediche MED/42 Igiene generale e applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher weds di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Igiene generale e applicata e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Politecnica delle Marche - Ancona o del prof D'errico Marcello Mario.