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ANESTETICI GENERALI
Farmaci che producono nel paziente perdita della sensibilità e
della coscienza e che provocano un rilassamento muscolare
tale da consentire l'esecuzione di interventi chirurgici.
Si distinguono in:
- ANESTETICI VOLATILI (Anestetici Polmonari):
assunti per inalazione.
- PREANESTETICI (Anestetici Parapolmonari):
assunti per via endovenosa, predispongono il paziente alla
successiva assunzione dell'anestetico generale per inalazione.
Margine anestetico: margine terapeutico fra lo stadio di
anestesia chirurgica desiderato e la fase letale (IV) dovuta ad
attenuazione delle funzioni vegetative.
Possibilità di controllo dell'anestesia: influenza sulla
profondità e sulla durata dell'anestesia.
ANESTESIA GENERALE (NARCOSI)
Tessuti
Gas inspirati Sangue
Alveoli (encefalo)
ed espirati
La concentrazione di anestetico nel cervello è controllata da :
1 - Ventilazione polmonare
2 - Velocità dei flussi ematici polmonare e cerebrale
3 - Solubilità del farmaco nel sangue e nei tessuti
La solubilità dell'anestetico nel sangue determina il tempo di
induzione dell'anestesia e di risveglio.
Anestetici praticamente insolubili, quali il ciclopropano, danno
induzione e risveglio estremamente rapidi, a differenza
dell' etere etilico che dà induzione e risveglio lenti e spiacevoli
(Fase 2 prolungata!).
Velocità della remissione dell'anestesia
da protossido di azoto, da ciclopropano e da etere.
ASCISSE: Tempo trascorso dopo l'interruzione della
somministrazione dell'anestetico.
ORDINATE: Concentrazione relativa nel sangue riferita allo
stato di equilibrio esistente nello stadio di
anestesia chirurgica.
Il paziente si risveglia quando la concentrazione arriva a valori
compresi tra il 60 e l'80% (secondo G. Kuschinsky e H.
Lullmann).
TEORIE DELL'ANESTESIA
Per spiegare la perdita di coscienza sono state avanzate molte
teorie, purtuttavia il meccanismo rimane ancora da precisare.
Sono state evidenziate correlazioni fra alcune proprietà
chimico-fisiche e le caratteristiche dell'anestetico.
- Teoria della liposolubilità
- Teorie biochimiche
- Teorie della perturbazione di membrana
TEORIA DELLA LIPOSOLUBILITA'
Avanzata da Meyer e Overton ( 1900) sostiene l'esistenza di una
~
relazione fra liposolubilità e potenza anestetica. Secondo questa
teoria i composti dotati di maggior liposolubilità dovrebbero
essere dei potenti anestetici.
Questo è vero per i composti che hanno proprietà anestetiche
(correlazione tra potenza anestetica e coefficiente di partizione
olio/gas), ma molte sostanze lipofile non hanno proprietà
anestetiche.
La correlazione sembra indicare che il sito (o i siti) d'azione
dell'anestetico sia di natura idrofobica.
TEORIE BIOCHIMICHE
Partendo dalla constatazione che durante l'anestesia il
diminuisce, è stata avanzata l'ipotes
consumo di O 2
che gli anestetici agissero sui sistemi enzimatici
ossidativi, o inibendo la sintesi o l'utilizzo dell'ATP.
non suffragate da nessun risultato
Ipotesi
sperimentale.
Altre ipotesi attribuiscono l'anestesia all'inibizione dei
processi catabolici del GABA.
TEORIE DELLA PERTURBAZIONE
DI MEMBRANA
Secondo queste teorie il bersaglio dell'anestetico è la
membrana della cellula nervosa. L'anestetico
causerebbe espansione e disorganizzazione del doppio
strato fosfolipidico con alterazione della normale
conduttanza ionica.
Esistono altre evidenze che indicano come sede
di membrana.
d'azione degli anestetici le proteine
Pertanto gli anestetici potrebbero attivare le sinapsi inibitorie
e/o inibire le vie eccitatorie.
volatili sono in grado di modulare una
- In effetti gli anestetici
serie di canali ROC quali: recettori nicotinici, della glicina,
GABA , glutammato.
A
A supporto di questa ipotesi è la stereoselettività mostrata
dagli stereoisomeri dell'Isoflurano: l'isomero S-(+)-Isoflurano
è 60% più potente dell'enantiomero R-(-)-Isoflurano.
Cl
F HCO C CF
2 3
H
Isoflurano
non-volatili esercitano la loro azione
- Molti anestetici
attraverso un'attivazione del complesso recettoriale del
GABA . In questa classe vengono inclusi le Benzodiazepine, i
A
Barbiturici, l'Etomidato ed i neurosteroidi quali l'Alfaxalone.
La Chetamina esercita la sua azione attraverso un'inibizione
del complesso recettoriale NMDA del glutammato.
R(+)-Etomidato è attivo, mentre S-(-)-Etomidato è inattivo.
COCH OCOCH
2 3
CH
3
O
CH
3 N CH
CH N 3
C H OOC
2 5 HO H
Etomidato Alfaxalone
ANESTETICI GENERALI
DA INALAZIONE
Il farmaco ideale dovrebbe avere i seguenti requisiti:
1 - Non infiammabile
2 - Basso costo
3 - Maneggevole
4 - Buona attività miorilassante
5 - Breve periodo d'induzione
6 - Privo di effetti sul miocardio e sul respiro a dosi
anestetiche
7 - Chimicamente e metabolicamente stabile
8 - Sufficientemente potente da consentire un
adeguato rifornimento di O
2
9 - Ampio margine di sicurezza
primi anestetici sono stati:
I
N O Protossido di azoto
2 Etere etilico
C H O C H
2 5 2 5
CHCl Cloroformio
3
Idrocarburi non alogenati
L'attività anestetica è funzione della lunghezza della
catena. Il Ciclopropano è l'unico impiegato
clinicamente ma, causa la facile esplosività, viene
sostituito con anestetici più sicuri.
Eteri
L'introduzione di una insaturazione ne aumenta la
potenza ed abbrevia l'induzione ed il risveglio. Però
ne riduce la stabilità chimica e ne accresce la
tossicità.
Per queste ragioni solo l'etere etilico conserva una
posizione preminente in anestesiologia.
Composti alogenati
Il Cloroformio è stato il primo composto alogenato
ad essere utilizzato (1847). Purtroppo molti
composti alogenati presentano epatotossicità
causano aritmie (questo è particolarmente vero per i
composti clorurati e bromurati).
Gli anestetici più recenti di questo gruppo sono gli
eteri e gli idrocarburi florurati.
Cl F F
CHF O C CF CHO CF CH
2 3 2
F Cl
H
Isoflurano Enflurano
F H F Cl
F C C Br CH O C CH
3 Cl
F Cl F
Alotano Metossiflurano
Azione anestetica E' uno dei più
potenti anestetici
superiore a CHCl
3 per inalazione
e C H -O-C H
2 5 2 5
Sintesi del Metossiflurano F Cl
Cl
F
F OH
CH
KOH 3
C C CH O C CH
CH CCl 3
3 -
OH
F F Cl Cl
F
Protossido di azoto (1844)
N O
2
Fra gli anestetici impiegati è quello meno tossico. Buona
manovrabilità, non provoca anestesia profonda (rilassamento
muscolare). Viene impiegato in miscela con alotano e a
muscolo-rilassanti. Durante il II stadio si hanno allucinazioni
e tendenza a ridere (gas esilarante).