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Palato Molle

Ha forma quadrilatera, è una formazione muscolo-membranosa, diretta continuazione del palato duro.

istmo delle fauci.

Circoscrive un'apertura detta Nel palato molle si apprezza:

  • Una faccia antero-inferiore: in continuità con il palato duro
  • Una faccia postero-superiore: rivolta verso la cavità faringea
  • Due margini laterali
  • Un margine antero-superiore
  • Un margine postero-inferiore: è libero e in prossimità del suo punto medio presenta un prolungamento di forma conica, rivolto in basso, verso la lingua, chiamato ugola.

Il margine libero del palato molle si prolunga e di sdoppia simmetricamente in due archi palatini - uno anteriore, palatoglosso, e uno posteriore, palatofaringeo. Questi due archi definiscono su ambo i lati uno spazio detto seno tonsillare dove è accolta la tonsilla palatina.

Il palato molle a livello strutturale è composto da:

Tonaca mucosa: epitelio pavimentoso

composto non cheratinizzato, dove sono disseminati calici1. gustativi e poggia su una lamina propria riccamente vascolarizzata, infiltrata da elementi linfoidi e contenente ghiandole.

Tonaca sottomucosa: contenente le ghiandole palatine2.

Lo strato muscolare: provvede ai momenti attivi del palato attraverso:

  • Muscolo tensore del velo palatino: con la sua contrazione tende il palato molle e dilata la tuba uditiva determinandone l'apertura durante la deglutizione.
  • Muscolo elevatore del velo del palato: con la contrazione eleva il palato molle e restringe la tuba uditiva.
  • Muscolo dell'ugola: con la contrazione accorcia l'ugola sollevandola.
  • Muscolo palatoglosso: contraendosi avvicina gli archi glossopalatini, abbassa il palato molle e alza la base della lingua, fungendo da muscolo costrittore dell'istmo delle fauci nella deglutizione.
  • Muscolo palatofaringeo: contraendosi avvicina gli archi palatofaringei, abbassa il palato molle, dilata la tuba uditiva.

Porta in alto e in avanti la faringe, determina quindi una costrizione dell'arinofaringe durante la deglutizione, insieme al muscolo glossofaringeo.

SOLCO SOTTOLINGUALE

Visibile quando la lingua è sollevata, la regione sublinguale ha forma quasi triangolare con apice rivolto verso il frenulo ventralmente. Rivestito di mucosa orale, il solco sottolinguale presenta sulla linea mediana il frenulo della lingua -> breve plica di mucosa di forma semilunare, orientata sagittalmente e ai lati di questo due rilievi caruncole sottolinguali, detti sul cui apice sboccano il dotto sottomandibolare e il dotto principale della ghiandola sottolinguale. Più lateralmente e dorsalmente alla caruncola si osserva il rilievo formato dal margine superiore della ghiandola sublinguale che solleva la mucosa, dove sboccano i dotti escretori minori della ghiandola sottolinguale. Tolta la mucosa, si mette allo scoperto la ghiandola sottolinguale. In questa loggia si trova la ghiandola sottolinguale, i vasi sottolinguali.

Il condotto di Wharton è il nervo linguale del trigemino. La lingua è un voluminoso organo muscolo-mucoso impari e mediano, contenuto nella cavità orale propriamente detta. È destinata alla prensione degli alimenti, a coadiuvare la masticazione, alla deglutizione e all'articolazione dei suoni. È impiantata sulla base dell'osso ioide e sulla mandibolare. Si distinguono: - Porzione postero-inferiore: corrisponde a 1/3 della lunghezza totale. - Base: porzione appiattita e libera, corrisponde ai 2/3 della parte libera. Questa parte libera è soggetta a svariati mutamenti di forma, determinati dal sistema muscolare. Sono da considerare anche: - Faccia superiore: presenta un solco mediano, percorsa sagittalmente, mentre posteriormente è confinata da un solco terminale a forma di V aperta anteriormente. In coincidenza dell'apice si trova una piccola depressione chiamata foro cieco. - Faccia inferiore: è rossa e liscia.

sottile e trasparente. Presenta un solco mediano. Infine sostituito• frenulo della lingua;da una piega della mucosa -> il ai lati del frenulo la mucosa è molto sottile percui lascia trasparire la vena sottolinguale. È possibile apprezzare da ciascun lato una sottile crestapiega fimbriata.trasversale che prende il nome di

STRUTTURA DELLA LINGUA

Rivestito da tonaca mucosa, lo spessore della lingua è quasi interamente costituito da muscoli e da unomuscolischeletro fibroso dove gli stessi muscoli trovano inserzione. I della lingua possono essereclassificati in:

Muscoli estrinseci: hanno la loro origine al di fuori della lingua, penetrano e terminano.

  • Muscolo genioglosso: quando si contraggono tutte le fibre la lingua si porta avanti e si appiattisce• dietro la mandibola; se si contraggono i fasci anteriori si retrae la punta della lingua; se sicontraggono i fasci posteriori la lingua è portata fuori della bocca.
  • Muscolo ioglosso e condroglosso: tira

la lingua indietro e in basso.

  • Muscolo palatoglosso: è un costrittore degli archi glossopalatini.
  • Muscolo stiloglosso: tira indietro e in alto la lingua, specialmente la sua radice.
  • Muscolo glossofaringeo: concorre a formare il muscolo costrittore superiore della faringe.
  • Muscoli intrinseci: sono totalmente compresi dentro l'organo linguale
    • Muscolo longitudinale superiore: costituito da brevi arcate che si susseguono e s'incrociano.
    • Muscolo longitudinale inferiore: muscolo pari, trasversalmente appiattito e posto lateralmente
    • Muscolo trasverso della lingua: muscolo ben sviluppato, esteso per tutta la lunghezza della lingua.
    • Muscolo verticale della lingua: collega la mucosa del dorso con quella della faccia inferiore.

Lo scheletro fibroso della lingua è rappresentato da una sottile lamina fibrosa falciforme detta settolinguale, la cui punta raggiunge l'apice della lingua; e da una membrana ioglossa che da

Attacco al settolinguale. La lingua accoglie numerose ghiandole linguale ed è la principale sede di calici gustativi che formano le papille gustative.

PAPILLE GUSTATIVE

La superficie del dorso presenta numerosi piccoli rilievi di varia forma che costituiscono le papille linguali -> risultano formate da sporgenze della tonaca propria rivestiste di epitelio.

Le papille filiformi: hanno forma cilindrica o conica; occupano tutto il dorso, i margini e l'apice della lingua. Sono continuamente sottoposte a sollecitazioni meccaniche specialmente durante l'assunzione del cibo e la masticazione. Per questo motivo sono due le principali funzioni: meccanica -> conferisce al dorso l'aspetto vellutato; tattile -> sono riccamente innervate tanto da venire considerate meccanocettori.

Di queste papille è tipica la desquamazione durante gli stati febbrili o patologici a carico dell'apparato digerente che fanno assumere al dorso della lingua un aspetto biancastro.

In queste papille sono assenti i calici gustativi.

Le papille fungiformi: l'epitelio squamoso stratificato delle papille fungiformi non è cheratinizzato e ci sono 2-3 calici gustativi per papilla.

Le papille circumvallate: sono le più grosse di tutte e sono in totale 9/11. Si dispongono linearmente immediatamente al davanti del solco terminale. Si presentano come infossate nella mucosa, la quale forma intorno a ciascuna di esse una specie di vallo. Nel fondo di questo vallo si aprono i dotti escretori delle ghiandole di Von Ebner.

Le papille foliate: sono due, dx e sx. sono rivestite da epitelio pavimentoso composto non cheratinizzato e contengono numerosi calici gustativi.

CALICI GUSTATIVI

Sono delle piccole formazioni infossate nell'epitelio pavimentoso che riveste i solchi delle papille circumvallate e foliate. Il loro apice arriva in vicinanza della superficie dell'epitelio, dove quest'ultimo forma una sopra di canalicoli chiamato canale

gustativo. Le cellule gustative: sono caratterizzate alla loro estremità apicale dalla presenza di lunghi microvilli, detti peli gustativi, che fanno sporgenza nel canale gustativo. Le cellule di sostegno: sono distinte in cellule a pilastro che occupano la periferia del calice gustativo, e a bastoncello che occupano la parte assiale. A supportare le cellule di sostegno, completano la costituzione dei calici gustativi le cellule basali che appaiono particolarmente appiattite.

TONSILLA LINGUALE: La mucosa della radice della lingua differisce da quella della superficie dorsale del corpo per l'assenza di papille e per la presenza, sulla sua superficie, di numerosi rilievi, i follicoli linguali che presentano un piccolo foro alla sommità. Ogni follicolo linguale risulta formato da noduli linfatici provvisti di centro germinativo, i quali sono disposti attorno a una invaginazione dell'epitelio di rivestimento della tonaca mucosa detta fossetta tonsillare.

GHIANDOLE

LINGUALI

La lingua possiede un gran numero di piccole ghiandole tubulo-acinose ramificate, che secernono muco, siero o secrezione mista.

GHIANDOLE SALIVARI

Sono ghiandole esocrine annesse alla cavità orale. Producono la saliva che partecipa alla funzione digestiva.

Ghiandole salivari minori: sono numerose o di piccole dimensioni e sono situate nelle pareti della cavità orale e sono rappresentate dalle ghiandole labiali, geniene, palatine e linguali.

Ghiandole salivari maggiori: sono più voluminose, sono situate al di fuori della cavità orale e versano in essa il loro secreto mediante uno o più condotti escretori; sono rappresentati da:

Ghiandola parotide: è contenuta in una loggia speciale detta loggia parotidea. All'interno della parotide decorrono l'arteria carotide esterna, la vena facciale posteriore, il nervo facciale, il nervo auricolo-temporale e i vasi linfatici. Il suo dotto è chiamato dotto parotideo.

sottomandibolare: la ghiandola contenuto nell'omonima loggia sottomandibolare è costituita da un corpo e da un prolungamento anteriore. Il suo condotto escretore è chiamato condotto Warthon, che passa attraverso il medesimo interstizio, raggiunge il pavimento della bocca e si apre nella caruncola sottolinguale, piccolo rilievo posto alla base del frenulo della lingua.

Ghiandola sottolinguale: occupa il pavimento della bocca. È un organo pari di forma irregolarmente fisata ed è accolto nella loggia sottolinguale. È provvista di 15-30 condottini escretori che si aprono in serie longitudinali nel solco sottolinguale. Nel 50% dei casi esiste un sotto escretore più cospicuo, detto dotto di Bartolino.

FARINGE

Costituisce il secondo segmento dell'apparato digerente e fa seguito alla cavità orale propriamente detta,

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Publisher
A.A. 2021-2022
66 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher teresacrupi97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Gesi Marco.