RIASSUMENDO: Pagina 81 di 135
NEUROTRASMETTITORI
- Gangli: sia per il simpatico che per il parasimpatico il neurotrasmettitore è l'acetilcolina, i gangli sono quindi colinergici.
- Organo bersaglio:
- Per il simpatico c'è il rilascio dellanoradrenalina (norepirefrina)
- Per il parasimpatico sarà invece l'acetilcolina.
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STRUTTURAZIONE DEI DUE SISTEMI:
- SIMPATICO
- PARASIMPATICO
Il corpo cellulare dei neuroni pre-gangliari simpatici si trova nelle corna laterali dei segmenti toracici del midollo spinale (tra C8 e L2). Gli assoni (corti) dei neuroni sono poi collegati ai gangli para-vertebrali simpatici che si trovano principalmente nel torace con aggiunte in alto a livello del collo e in basso al livello dell'addome.
I neuroni pre-gangliari dei parasimpatici sono localizzati agli estremi opposti del midollo spinale: nel tronco del sistema nervoso (scatola cranica) oppure nel midollo sacrale. Questi neuroni hanno un lungo assone che arriva ai gangli.
para-simpatici che si trovano o in prossimità o all'interno del viscere da innervare. L'INNERVAZIONE DELLA TRACHEA E DELL'ALBERO BRONCHIALE Il sistema simpatico e parasimpatico nel polmone regolano non solo lavasocostrizione e vasodilatazione dei vasi, ma anche la broncocostrizione e broncodilatazione e la produzione di muco. A livello dell'ilo polmonare si formano due plessi misti. Il parasimpatico per il polmone è il nervo vago, il cui corpo cellulare si trova nel tronco della scatola cranica. Nel plesso il vago incontra fibre post-gangliari simpatiche che derivano dal ganglio stellato o dai gangli toracici 2-5. Pagina 83 di 135 Queste fibre si appoggiano al livello della trachea, della carena e dei bronchi principali, creando il plesso anteriore e un plesso posteriore. PLESSO POLMONARE ANTERIORE E' unico e più piccolo rispetto al posteriore ed è formato dalle fibre parasimpatiche del vago e dalle fibre simpatiche ganglio stellato (Unione
del ganglio simpatico cervicale inferiore + ganglio simpatico di T1 = ganglio stellato) che poi andranno a formare anche il plesso cardiaco superficiale. PLESSO POLMONARE POSTERIORE è diviso in un pleso di destra e uno di sinistra, è più esteso rispetto all'anteriore ed è formato da fibre del nervo vago e dalle fibre simpatiche dei gangli toracici 2-5/6.
LE DUE VIE DEL SNA: Il SNA ha due funzioni: determina azioni motorie/secretive e trasporta la sensibilità della mucosa e della muscolatura.
- VIA EFFERENTE: dal centro alla periferia, di tipo viscero-motorio
- VIA AFFERENTE: dalla periferia al centro, di tipo sensitivo. È la via attraverso la quale il SNA riceve informazioni sullo stato dei sistemi controllati. (Grado di stiramento della pleura viscerale) Nell'esempio è presente il sistema sensitivo legato al bronco, attorno alla cavità sono presenti dei recettori che informano del grado di stiramento delle fibre muscolari.
L'elemento informativo dello stiramento viene recepito da un ganglio sensitivo il quale manda i propri dendriti attraverso le vie autonome. Dal ganglio il segnale poi passa al midollo spinale e al SNC.
RIASSUMENDO: la prima via efferente, costituita da neuroni pregangliari e postgangliari va dal midollo spinale al bronco, la via sensitiva (afferente) ha la direzione opposta e non utilizza il nervo spinale ma il plesso autonomo.
Il sistema nervoso autonomo quindi ha anche un ruolo sensitivo.
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RICAPITOLANDO: A livello del polmone fisicamente agisce il sistema nervoso autonomo simpatico e parasimpatico, con influenza principale sulla muscolatura liscia che sta attorno ai bronchi, soprattutto rilevante dai bronchioli, ovvero subito dopo la parte che comprende le strutture cartilaginee. Queste riducono la loro dimensione a causa della pressione negativa che si crea a livello dell'albero bronchiale.
- il simpatico provoca una bronco-dilatazione e una diminuzione della produzione di
muco- Il parasimpatico provoca una bronco-costrizione e un aumento della produzione di muco.
La bronco-costrizione e la bronco-dilatazione sono due eventi che si verificano in momenti precisi nell'individuo, ad esempio quando si corre i muscoli avranno necessità di maggior ossigeno e quindi entrerà molto più gas all'interno del sistema alveolare; stando fermi sarà necessario molto meno ossigeno. Questo processo funziona come una sorta di regolazione.
Dal punto di vista muscolare abbiamo due categorie: muscolatura liscia che avvolge l'albero bronchiale (agisce il sistema nervoso autonomo simpatico e il parasimpatico), muscolatura striata che viene controllata dal sistema nervoso somatico (motoneuroni) es. i muscoli intercostali, inspiratori, espiratori accessori e inspiratori accessori, il diaframma.
CONTROLLO DELLA MECCANICA RESPIRATORIA
L'inspirazione avviene con consumo di energia, l'espirazione avviene senza consumo di energia grazie al
ritorno elastico, ottenuto per mezzo del surfattante prodotto dagli pneumociti di tipo II. La funzione più rilevante del sistema respiratorio è quella di rifornire i tessuti di ossigeno ed eliminare l'anidride carbonica. L'ossigeno attraverso un sistema di condutture arriva riscaldato, purificato a livello dell'alveolo. A questo punto verrà rimandato nell'ambiente il gas di scarico del nostro metabolismo: la CO2. La quantità di CO2 e di O2 disciolta ha una relazione diretta con il pH del sangue. Come è possibile che non si debba pensare alla respirazione, se corriamo o dormiamo? Avviene tutto in automatico grazie a degli specifici chemocettori, che si trovano in vari punti chiave del nostro organismo. Il loro compito è quello di misurare costantemente la pressione parziale dell'anidride carbonica, dell'ossigeno e il pH. I chemocettori possono essere centrali o periferici. I chemocettori centrali (medulla e ponte)cerebrale) vanno a misurare la pressione parziale dell'anidride carbonica, mentre i chemocettori periferici (carotide e arco aortico) vanno a misurare la pressione parziale dell'ossigeno e il valore di pH. Per quanto riguarda la misurazione del pH lo ritroviamo in periferia, ma se volessimo essere più precisi dovremmo inserirlo nella parete centrale. I chemocettori periferici si trovano:
- nell'arco aortico (glomus aorticum) poiché passa il sangue che deve andare in tutto l'organismo e utilizzano come via sensitiva il nervo vago;
- Nella biforcazione della carotide passa il sangue che deve andare al cervello (glomus caroticum) e utilizza come via sensitiva il nervo gsossofaringeo.
Entrambi mandano le informazioni al nucleo solitario, un chemocettore centrale.
RECETTORI POLMONARI: la pleura viscerale ma anche la parietale ha dei recettori che comunicano ai centri un'informazione che non è chimica, ma sono dei recettori di tensione.
Che captano lo stiramento della pleura durante la respirazione. (Meccanica)
ALTRI RECETTORI: stessi recettori dello stiramento che vanno anche a informare i centri del respiro, sono collocati nei muscoli perché se corriamo anche i muscoli avranno uno stiramento diverso rispetto alla condizione in cui ci troviamo quando stiamo seduti.
Sensori ——> INPUT ——> CONTROLLI CENTRALI
2. CONTROLLI CENTRALI: sono 4 e li troviamo nel:
- Tronco encefalico: ponte e midollo allungato
- Corteccia cerebrale
- Altre parti del cervello: nel cervello troviamo le parti collegate all'emotività
Dai controlli centrali ——> OUTPUT ——> EFFETTORI
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3. I controlli centrali influenzano gli effettori:
- Muscoli respiratori: diaframma, inspiratori, espiratori e accessori
- Midollo allungato
- Ponte
- Mesencefalo
Attorno al disegno troviamo diversi tipi di recettori: chemorecettori periferici, chemorecettori centrali, recettori degli stimoli emozionali.
recettori dei muscoli. La struttura blu va ad agire su tutti i 4 centri e loro vanno ad agire sui muscoli inspiratori o accessori e sugli altri muscoli associati.
CHEMOCETTORI CENTRALI: si trovano nel bulbo del SNC. Un aumento del pH porta ad acidosi, una diminuzione ad alcalosi: entrami gli eventi possono portare all'ipossia.
- Nucleo solitario = inspirazione
- Nucleo ambiguo = espirazione
- Centro pneumotassico = inibizione dell'inspirazione
- Centro apneustico = stimolazione dell'inspirazione
Il centro apneustico e pneumotassico vanno a influenzare l'inspirazione e quindi il nucleo solitario, attraverso meccanismi di inibizione e stimolazione.
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LA GHIANDOLA MAMMARIA
La ghiandola mammaria ha un'anatomia piuttosto semplice ma ha una grande rilevanza dal punto di vista medico per quello che riguarda la frequente presenza del cancro alla mammella. Una percentuale non piccola di donne va incontro a questo tipo di patologia.
potenzialmente mortale. Grazie alla prevenzione però è possibile intervenire tempestivamente riducendo la mortalità. Di tutte le tipologie di cancro che possono colpire la donna, il 26% è rappresentato dal cancro alla mammella e 1 donna su 8 svilupperà nella propria vita tale patologia. È una ghiandola sudoripara modificata che produce il latte. È divisa in lobuli, con diversi dotti che escono in un punto preciso della superficie, l'AREOLA, che è una delle parti più pigmentate del corpo. La ghiandola mammaria si trova al di sopra della paretetoracica, ai lati dello sterno, fra la 2° e la 6° costa. È posta al di sopra del Muscolo Grande Pettorale e una sua parte si prolunga nella Cavità ascellare. In questa immagine si può vedere che è immersa completamente all'interno di un tessuto fibro-adiposo. Pagina 91 di 135 Al di sotto del grande pettorale è presente il piccolo pettorale e al disotto ancora abbiamo la gabbia toracica. La ghiandola mammaria ha un proprio rivestimento: le fibre muscolari esternamente sono avvolte dall'epinicio, una guaina connettivale. Dalla struttura connettivale di rivestimento (fasci) del grande pettorale partono dei "filamenti" che vanno ad attaccarsi a livello di un connettivo sottocutaneo e danno forma alla mammella vera e propria. La forma e la dimensione di questi setti possono variare da persona a persona.Scarica il documento per vederlo tutto.
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