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Vettori: linearmente dipendenti

I vettori u, v, w si dicono linearmente dipendenti se esistono tre scalari a,b,c non tutti nulli t.c.au+bv+cw=0I vettori u, v, w si dicono linearmente indipendenti se non sono linearmente dipendenti.

Vettori ortogonali

Due vettori u e v si dicono ortogonali se l’angolo da essi formato è un angolo retto. Il vettore nullo è per def. ortogonale a qualsiasi vettore.

Prodotto vettoriale

Il prodotto vettoriale di due vettori u e v è il vettore u × v così definito:

  • Se u e v non sono paralleli, il modulo di u × v è uguale all’area del parallelogramma avente per lati u e v: ‖u × v‖=‖u‖‖v‖sinα di dove α è l’angolo formato tra i due vettori.
  • La direzione di u × v è perpendicolare al piano generato dai vettori u e v, e tale che che sia un a di u,v,u × v risulti nel verso in cui u,v risultano in ordine come le dita della mano destra.
  • Se u e v sono paralleli il prodotto vettoriale è il vettore nullo.

Prodotto misto

Il prodotto misto di tre vettori: u,v,w è lo scalareu·(v × w)=: det [a,b,c;d,e,f;g,h,l] - allora|u (v × w)| =| a b c || d e f || g h l |

Combinazione lineare

Si dice che un vettore v è combinazione lineare dei vettori v1,...,vd se esistono degli scalari t1,...,td∈ℝ t.c.v = t1v1 + ... tdvd.

Matrici

Una matrice A m×n a elementi in K é una tabella rettangolare di numeri disposti in m righe e n colonne.aij è il numero che si trova sulla i-esima riga e sulla j-esima colonna di A.

Prodotto riga per colonna

Dati un vettore riga a e un vettore colonna x con lo stesso numero di componenti, il loro prodotto è lo scalare così definito:y = [a1, ..., an] x1 ... = a1x1 + ... anxnxn

Prodotto matrice per vettore

Il prodotto Ax di una matrice A m×n per un vettore colonna x=[1...,xm]T con m componenti è il vettore colonnaAx=[a11 ... a1n][x1]

Nucleo di una matrice

Data una matrice A m×n, l’insieme delle soluzioni dei sistema omogeneo Ax = 0 si dice nucleo della matrice.Si denota col simbolo ker(A).

Matrice a scala

Si dice a scala se l’origine >0 t.c.:

  1. le righe non nulle, sono in ordine (nulle in fondo)
  2. se ii(r) è indice di colonna della riga ij(ri) allora ij(i) < ir(j)

 

Rango

Sia A una matrice m×n. Il rango di A è il numero di righe non nulle di una AM (cioè Ai) A e la matrice a scala ottenuta da A tramite KGA.

 

Nucleo

Sia L : V → W un’applicazione lineare, il nucleo Ker(L) è l’ins. delle combinazioni lineari, ovvero tutti x∈V t.c. L(x)=0.

Ker(L) = { x ∈ V : L(x) = 0 } dim Ker(L) = n - r

 

Immagine

Sia L : V → W un’applicazione lineare, l’immagine Im(L) è l’insieme L(V) di tutte le immagini dei vettori di V.

 

Matrice invertibile

Sia A in una matrice quadrata di ordine n. Si dice che A è invertibile se e solo se esiste una matrice B t.c. BA = I e BA = I

 

Determinante e proprietà

Sia A una matrice m×n, A è una sottomatrice ottenuta cancellando x righe e y colonne da A. Ricorda

  • Invariante per scorrimento Scambiando due righe det(A) = - det(A)
  • Moltiplicando riga i tramite α, allora i-1, deti(A) = α det.(A)
  • det(A) = 0 ↔ tr(A) = 0
  • Note: esistono αi, βi, γi ∃ che prodot i (α = 0)

 

Nucleo

Un nucleo di ordine Hij è detto i.jdi

 

Spazio vettoriale

Uno spazio vettoriale di un insieme in cui sono definite per ogni coppia (Ɐ,vⱯ',)+

  • Stra mezzi P + P = P   ⱯP ⊂ Ɐ  P 'P ⊆ ⊖ P o

 

Sottospazio vettoriale

  • Sia U uno spazio vettoriale. Un sottospazio U ⊆ V si dice chiuso rispetto alla somma se per inf. 0 proprietà.
  • Se Ɐ Ɐ ∑ⱼⱯ 0.
  • La minima sezione di V è chiuso rispetto alla somma e non basta il vettore nullo.

 

Spazio: Riga e spazio colonna

Sia A : Una matrice m×n

  • Lo spazio riga Row(A) è il sottospazio generato dalle righe
  • Lo spazio colonna Col(A) è il sottospazio generato dalle colonne ovvero il maggiore dimensioni le righe

dim Column(A) = dim Row(A) = r(A)

 

Rango di un'applicazione lineare

Sia L : V → W un’applicazione lineare, il rango R(L) è la dimensione dell’immagine Im(L).

 

Autovettori

Sia L : V → V un’applicazione lineare Un vettore v ≠ 0 si dice un autovettore di L

Uno scalare λ e il corrispondente determinato da v e Λ (u) è detto Autovalore di L.

 

Autospazio

Vi∈E Ɐi

I possiamo Vi = ker((L-λI) ) = { v ∈ L | v ≠ λv }

la soluzione appartenente all’autospazio VⱯ Autosp(z) = { v ∈ V |-λv =0}, λ

Con l’α, inia VⱯ ⊂

 

Matrice diagonale

Una matrice A : L × L si dice diagonale se è quadrato e C diag a1, DJ = 0.

Sost: a1 ai

: 1 2 0   Diag[a0 ½ 2]

 

Matrice diagonalizzabile

Una matrice quadrata A di ordine n si dice diagonalizzabile se e solo se esiste una matrice ortogonale U e

detra A diag

: Ɐ ⊖ Ɐ| λ

 

Autovalore regolare

Un autovalore λ di A si dice regolare gg1, g2

 

Autovettore semplificato

 

Matrici simili

Sia A : L×L si dice equivalente se e solo sia se:

La similitudine tra due matrici B e C

Prop: Sia [A|b] la matrice completa del sistema lineare Ax = b. Supponiamo che [U|c] sia una matrice ottenuta da [A|b] mediante operazioni elementari sulle righe.

Allora il sistema lineare Ax = b è equivalente al sistema Ux = c.

Dim: Osserviamo che se v soddisfa due equazioni lineari a1v = b1 e a2v = b2 allora soddisfa anche la somma della prima con un multiplo della seconda:

(a1 + a2) v = a1v + a2v = b1 + tb2.

Ne segue che se v è una soluzione di Ax = b allora è anche soluzione di Ux = c.

Siccome le operazioni elementari sono reversibili mediante operazioni elementari, e [U|c] è ottenuta da [A|b] mediante operazioni elementari, possiamo scambiare i ruoli delle matrici.

Quindi se v è una soluzione di Ux = c allora è anche soluzione di Ax = b. Quindi i due sistemi hanno le stesse soluzioni.

Teor: Sia Ax = b un sistema lineare arbitrario di m equazioni in m incognite. Vale una delle seguenti tre possibilità:

  1. Se r([A|b]) = r(a) + 1 il sistema è sovradeterminato cioè non ha soluzioni;
  2. se r([A|b]) = r(a) = m il sistema è determinato e ha unica soluzione;
  3. se r([A|b]) < r(a) < m il sistema è sottodeterminato e ha infinite soluzioni: determinate da m-r(a) parametri.

Dim: 1) Col metodo di eliminazione di Gauss otteniamo un sistema equivalente al sistema dato, con matrice completa [U|c].

Supponiamo r(u|c) = m e ck ≠ 0 per un indice k≤ r(u).

In questo caso il sistema non ha soluzioni: la k-esima riga di U è nulla perché k≤ r(u), quindi la k-esima riga della matrice completa corrisponde all'equazione:

0x1 + 0x2 + ... + 0xr + 0 che non ammette soluzioni.

Questo si verifica (⇒) [U|c] ha un ulteriore pivot pr+1 sull'ultima colonna, quindi (⇒) r([A|b]) = r(a) +

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Publisher
A.A. 2020-2021
18 pagine
SSD Scienze matematiche e informatiche MAT/05 Analisi matematica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lucaero di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Analisi e geometria 2 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Schlesinger Enrico Ettore Marcello.