TRADUZIONE:
1–4
Phoebe silvarumque potens Diana,
lucidum caeli decus, o colendi
semper et culti, date quae precamur
tempore sacro,
Traduzione:
Febo e Diana, signora dei boschi, splendore lucente del cielo, o [dei] sempre da venerare e venerati,
concedete ciò che chiediamo nel tempo sacro,
Verbi: potens (participio presente)
colendi, culti (gerundivo e participio perfetto passivo di “colo”)
date (imperativo di “do”)
precamur (1ª pers. plur. pres. indic. deponente di “precor”)
monuere (v. 5, legato a precamur nel senso)
5–8
quo Sibyllini monuere versus
virgines lectas puerosque castos
dis, quibus septem placuere colles,
dicere carmen.
Traduzione:
come i versi sibillini hanno ammonito [che] vergini scelte e fanciulli casti dicano un canto agli dei,
ai quali sono piaciuti i sette colli.
Verbi: monuere (3ª pers. plur. perf. indic. att. di “moneo”)
placuere (= placuerunt, 3ª pers. plur. perf. indic. di “placeo”)
dicere (infinito presente attivo di “dico”)
9–12
Alme Sol, curru nitido diem qui
promis et celas aliusque et idem
nasceris, possis nihil urbe Roma
visere maius!
Traduzione:
Sole benefico, che con carro splendente procuri e nascondi il giorno, e [sei] altro e lo stesso, tu che
nasci, possa tu vedere nulla più grande della città di Roma!
Verbi: promis (2ª pers. sing. pres. indic. att. di “promo”)
celas (2ª pers. sing. pres. indic. att. di “celo”)
nasceris (2ª pers. sing. pres. indic. deponente di “nascor”)
possis (2ª pers. sing. pres. congiuntivo di “possum”)
visere (infinito presente attivo di “viso”)
13–16
Rite maturos aperire partus
lenis, Ilithyia, tuere matres,
sive tu Lucina probas vocari
seu Genitalis:
Traduzione:
Tu che dolce [sei solita] far aprire maturi i parti, Ilizia, proteggi le madri, sia che tu approvi essere
chiamata Lucina, sia Genitalis.
Verbi: aperire (infinito presente di “aperio”)
tuere (imperativo deponente di “tueor”)
probas (2ª pers. sing. pres. indic. di “probo”)
17–20
diva, producas subolem patrumque
prosperes decreta super iugandis
feminis prolisque novae feraci
lege marita,
Traduzione:
dea, fa’ che tu generi discendenza e renda propizi i decreti dei padri riguardo al matrimonio e alla
legge coniugale per una nuova prole fertile,
Verbi: producas (2ª pers. sing. pres. congiuntivo di “produco”)
prosperes (2ª pers. sing. pres. congiuntivo di “prospero”)
21–24
certus undenos deciens per annos
orbis ut cantus referatque ludos
ter die claro totiensque grata
nocte frequentes.
Traduzione:
[fa’ che] sicuro ogni dieci volte undici anni (110 anni) il ciclo ripeta il canto e i giochi, tre volte nel
giorno chiaro e altrettante volte nella notte propizia e affollata.
Verbi: referat (3ª pers. sing. pres. congiuntivo di “refero”)
frequentes (participio attivo, ma qui con valore aggettivale)
25–28
Vosque veraces cecinisse, Parcae,
quod semel dictum est stabilisque rerum
terminus servet, bona iam peractis
iungite fata.
Traduzione:
E voi, Parche, che avete profetato veracemente, [fa’ che] ciò che una volta è stato detto rimanga
fermo come confine delle cose, congiungete un buon destino a quelli già compiuti.
Verbi: cecinisse (infinito perfetto attivo di “cano”)
dictum est (3ª pers. sing. perf. passivo di “dico”)
servet (3ª pers. sing. pres. congiuntivo di “servo”)
iungite (imperativo 2ª pers. plur. di “iungo”)
29–32
Fertilis frugum pecorisque Tellus
spicea donet Cererem corona;
nutriant fetus et aquae salubres
et Iovis aurae.
Traduzione:
La Terra fertile di frutti e bestiame offra a Cerere una corona di spighe; nutrano i frutti acque
salutari e le aure di Giove.
Verbi: donet (3ª pers. sing. pres. congiuntivo di “dono”)
nutriant (3ª pers. plur. pres. congiuntivo di “nutrio”)
33–36
Condito mitis placidusque telo
supplices audi pueros, Apollo;
siderum regina bicornis, audi,
Luna, puellas.
Traduzione:
Con l’arma riposta, mite e placido, ascolta i fanciulli supplici, o Apollo; regina dei pianeti dalla
doppia falce, o Luna, ascolta le fanciulle.
Verbi: condito (participio perfetto passivo o ablativo di “condo”)
audi (imperativo 2ª pers. sing. di “audio”) – due volte
Versi 37–40
Roma si vestrum est opus Iliaeque
litus Etruscum tenuere turmae,
iussa pars mutare Lares et urbem
sospite cursu,
Traduzione:
Se Roma è opera vostra, e le schiere [troiane] hanno occupato la riva etrusca partendo da Ilio, [e]
una parte, per ordine, ha cambiato la patria e la città con un viaggio salvo,
Verbi: est (3ª pers. sing. pres. indic. di “esse”)
tenuere (= tenuerunt, 3ª pers. plur. perf. indic. di “teneo”)
mutare (infinito presente attivo di “muto”)
Versi 41–44
cui per ardentem sine fraude Troiam
castus Aeneas patriae superstes
liberum munivit iter, daturus
plura relictis:
Traduzione:
per il quale il casto Enea, superstite della patria, preparò un passaggio libero attraverso la Troia in
fiamme e senza tradimento, per dare più cose a quelli lasciati indietro.
Verbi: munivit (3ª pers. sing. perf. indic. di “munio”)
daturus (futuro attivo, participio di “do”, con valore finale)
Versi 45–48
di, probos mores docili iuventae,
di, senectuti placidae quietem,
Romulae genti date remque prolemque
et decus omne.
Traduzione:
O dei, insegnate alla gioventù docile i buoni costumi, o dei, date alla vecchiaia una quiete serena,
alla stirpe di Romolo ricchezza, figli e ogni gloria.
Verbi: docete (imperativo 2ª pers. plur. di “doceo”)
date (imperativo 2ª pers. plur. di “do”)
Versi 49–52
Quaeque vos bobus veneratur albis
clarus Anchisae Venerisque sanguis,
impetret, bellante prior, iacentem
lenis in hostem.
Traduzione:
E [quel discendente] illustre del sangue di Anchise e di Venere, che vi venera con buoi bianchi,
ottenga che, primo nel combattere, si mostri clemente col nemico caduto.
Verbi: veneratur (3ª pers. sing. pres. indic. deponente di “veneror”)
impetret (3ª pers. sing. pres. congiuntivo di “impetro”)
bellante (participio presente di “bellare”, "mentre combatte")
iacentem (participio presente di “iaceo”, "che giace")
lenis (aggettivo: "mite", ma usato con valore verbale nell’ottica dell’ottativo)
Versi 53–56
Iam mari terraque manus potentes
Medus Albanasque timet secures,
iam Scythae responsa petunt, superbi
nuper, et Indi.
Traduzione:
Ora il Medo teme le autorità potenti sul mare e sulla terra e le scuri albane; ora gli Sciti, da poco
superbi, e gli Indi chiedono responsi.
Verbi: timet (3ª pers. sing. pres. indic. di “timeo”)
petunt (3ª pers. plur. pres. indic. di “peto”)
Versi 57–60
Iam Fides et Pax et Honor Pudorque
priscus et neglecta redire Virtus
audet, apparetque beata pleno
Copia cornu.