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GDA:
—> Le GDA (Guideline Daily Amounts) sono le Quantità Giornaliere Indicative
o Valori giornalieri di riferimento di energia e nutrienti adeguati ad una alimentazione
equilibrata (energia, grassi totali, grassi saturi, carboidrati totali, zuccheri totali,
proteine, bre alimentari, sodio).
Nelle confezioni si evidenzia molto bene la % delle quantità giornaliere indicative
presenti per porzione dei nutrienti. Sono quantità giornaliere indicative sulla base di
una dieta da 2000 kcal.
I valori di GDA per l’energia derivano dai fabbisogni medi stimati di popolazione per
l’energia e tengono conto dei livelli attuali di attività e di stile di vita di un cittadino
medio, che tende ad essere abbastanza sedentario.
Questi valori sono forniti su base volontaria dalle industrie alimentari, ricavano i loro
valori giornalieri di riferimento (GDA) dalle linee guida europee che si basano sui più
recenti dati scienti ci pubblicati sui fabbisogni dietetici e sulle raccomandazioni
alimentari.
RDA
—> (Recommended Daily Allowance, cioè
Dose Giornaliera Raccomandata), che indica
la quantità di vitamine e minerali, che una persona
adulta, in buono stato di salute, dovrebbe
assumere tutti i giorni per soddisfare il proprio
fabbisogno minimo giornaliero, è stata sostituita
VNR
nel nuovo Reg. dal (Valori Nutritivi di
Riferimento), NRV
(Nutrient Reference Values). Per i consumatori,
non cambia nulla perché i valori di riferimento
del VNR sono identici a quelli dell’RDA.
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fi fi fi fi fi 16 marzo 2024
ANALISI DEGLI SFARINATI
Sfarinati: DPR 187/01
DETERMIAZIONE DEL TENORE DI CENERI —> QUADERNO
DETERMINAZIONE DEI PROTIDI (METODO KJELDAHL) —> QUADERNO
Le proteine vedono quanti cate sulla base del contenuto di azoto proteico nel campione
(no campioni con azoto ammoniacale o urea). Le sostanze azotate, quindi il campione,
vengono ossidate con acido solforico concentrato in presenza di catalizzatori. Nella
reazione di ossidazione si forma solfato di ammonio (mineralizzazione) da quale, dopo il
trattamento con soda, si libera ammoniaca che viene distillata e ossidata.
La mineralizzazione avviene con acido solforico concentrato al
96% e si trasforma l’azoto proteico in azoto inorganico
La soda è al 32% (NaOH) e porta alla formazione di idrossido
di ammonio (NH OH) che contiene ammoniaca —>
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distillazione, si forma ammoniaca ma ho la necessità di
bloccarla; procedo con altra reazione
L’idrossido di ammonio contiene ammoniaca che viene
bloccata con acido borico saturo formando il bicarbonato
acido di ammonio (pH basico—>verde)
Titolare con acido cloridrico a titolo noto, 0.05M.
A cosa serve NaOH? Serve a formare ammoniaca, prodotto volatile trascurata dal vapore
acqueo che poi ricondensa. Inoltre l’azoto organico deve liberare ammoniaca dal sale per
distillare quindi neutralizzo prima e poi aggiungo eccesso di NaOH. Quindi uso NaOH per
neutralizzare e per lo spostamento.
Procedimento dell’esperimento
• Macinare il campione in modo che abbia una nezza inferiore a 1mm.
• circa esattamente 0.5 g di campione
Pesare (bilancia analitica, 4 dec) e introdurli nel
pallone Kjeldahl aggiungendo dei catalizzatori (selenio…), 15 ml di acido solforico
(Mineralizzazione, durata circa 2 ore)..quindi dopo ra reddamento e prima della
distillazione aggiungere se si vuole fenolftaleina per evidenziare successivamente
l’ambiente basico.
La mineralizzazione si intende terminata quando la sostanza all’interno del proiettore,
dapprima marrone scuro, schiarisce diventando trasparente e leggermente colorata (in
base al catalizzatore usato).
Dopo ra reddamento e prima della distillazione aggiungere se si vuole la fenolftaleina per
evidenziare successivamente l’ambiente basico.
FOCUS: PALLONE KJELDAHL —> esiste alle temperature estreme ed è un distillatore in
corrente di vapore. L’ammoniaca è più volatile ma cosi come si presenta non è
trasportabile: bade forte che libera NH3 dal suo sale (NaOH ha compito di spostamento)
• Introdurre il pallone nell’apparecchio di distillazione (alloggiamento di SX) e aggiungere
acqua, NaOH (32%) in eccesso. (Distillazione)
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ff fi fi ff
• Porre in una beuta (alloggiamento di DX), 10 ml di acido borico, 30 ml di acqua e 2-3
gocce di indicatore di Tashiro (indicatore misto: rosso metile e blu di metilene è viola
lavanda no a pH 4.5 e verde smeraldo a pH superiori).
FOCUS: ACIDO BORICO: ha un colore rosa ma viene aggiunto un indicatore costituito da
miscela di altri indicatori che variano con il pH.
• Scaldare all’ebollizione il pallone, grazie al generatore di vapore sovrastante,
distilla
l’ammoniaca e la si raccoglie nella beuta, in quanto i vapori condensano grazie al
refrigerante, dove c’è già l’acido borico, che la blocca, l’indicatore e l’acqua distillata. La
colorazione è ora verde smeraldo: perchè?
• Titolare con acido cloridrico 0.05 M no al viola (Titolazione) —> colorazione da verdina (è
la beuta che contiene ammoniaca ed è quella che inizialmente aveva solo acido borico).
Durante diventa di colorazione grigiastra e in ne assume la colorazione rosa pallida —>
cambio di pH no a pH=6.
Calcoli % azoto tale quale signi ca che non è sulla sostanza secca, cioè che non tiene conto
dell’umidità. Quindi l’azoto così come è, compresa l’acqua consentendo valori più
accurati.
Facendo i ml di acido per la molarità dell’acido e per la massa molare di azoto trovo le
millimoli —> voglio le moli quindi divido per 1000 —> moli azoto = moli acido
Inoltre dividendo per i grammi di campione pesati (4cifre) e poi moltiplico per 100 perche li
voglio in 100g
Esempio calcoli
% azoto = 14 x 0.05 x 14 x 100 / 0.5 x 1000 = 1.96%
% azoto sul secco = (1.96/100-10) x 100 = 2.18%
Se invece voglio esprime in proteine
% proteine sul tale e quale =1.96 x 5.7 = 11.18%
% sul secco = 2.18 x 5.7 = 12.43%
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fi fi fi fi fi
I LIPIDI
Classi cazione - reazioni - alterazioni - metodi di analisi - antiossidanti e loro meccanismo
di azione - costituenti dell’insaponi cabile (steroli, vitamine, pigmenti)
CARATTERISTICHE E DIFFUSIONE DEI LIPIDI
lipos
La parola lipide deriva dal greco (grasso) e sono sostanze non solubili in acqua ma in
solventi organici (per la loro struttura chimica).
Sono composti organici ternari cioè contengono solitamente C,H,O.
I lipidi contengono più carbonio e meno ossigeno (bruciano più lentamente ma con un
maggiore sviluppo di energia) —> è per questo che rappresentano, negli organismi viventi,
ottime sostanze di riserva.
Li troviamo come costituenti di essenziali di alcuni alimenti, come grassi invisibili in carne e
pesce e aggiunti durante la lavorazione (invisibili).
FUNZIONI DEI LIPIDI
- 9 kcal
Funzione energetica: 1g di lipide fornisce
- Funzione plastica-strutturale: costruzione delle membrane cellulari e del tessuto nervoso
- Funzione bioregolatrice: trasporto di ormoni e vitamine liposolubili
- Funziona di termoregolazione: nella zona sottocutanea di mammiferi assicurano una
certa protezione termica e meccanica (animali a climi freddi)
- Forniscono AGE e danno appetibilità ai cibi
FABBISOGNO DEI LIPIDI
- Secondo i LARN il fabbisogno quotidiano dei lipidi in un uomo adulto e in buona salute
20-25%
deve essere tale da garantire il delle calorie totali necessarie (fabbisogno
energetico).
- 0.7-1g
Secondo le RDA la quantità minima giornaliera di lipidi deve corrispondere a per
Kg di peso corporeo. 1/3 2/3
Essi devono essere di origine animale per e per di origine vegetale. Il colesterolo
deve essere massimo 300mg: un suo eccesso causa obesità, aumento del colesterolo e dei
trigliceridi, arteriosclerosi e malattie cardiovascolari. Una sua carenza, invece, causa
secchezza della pelle, perdita di capelli, riduzione della crescita, diarrea e maggiore
suscettibilità delle infezioni.
ASPETTI CHIMICI DEI LIPIDI
- lipidi saponi cabili: 99.9% dagli oli vegetali, contengono acidi grassi e sono nominati cosi
perché dalla reazione con soda (base forte) formano saponi.
trigliceridi (lipidi dei nostri alimenti)
• Acidi grassi
• Cere
• Fosfolipidi
•
- lipidi insaponi cabili (non reagiscono con una base): 0.1-0.2% dagli oli vegetali e non
contengono acidi grassi ma hanno funzioni importanti per il nostro organismo
steroidi
• Terpeni: semplici (aromi) o complessi (vit A, squalene, carotenoidi)
•
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fi fi fi fi
ACIDI GRASSI
STRUTTURA
Gli acidi grassi sono catene di atomi di C e H in cui gli
atomi di carbonio sono legati tra loro da legami semplici o
doppi.
Generalmente le catene sono >10 C, ma nel latte e
derivati ci sono anche acidi grassi a corta catena —>
aroma tipico.
Generalmente sono a numero pari di atomi di C.
Sono sia in forma cis che trans ma quelli trans sono poco
di usi in natura: viene introdotto facilmente come modi cazione secondaria conseguente
ad alcuni trattamenti chimico sici (catalizzatore).
PUNTO DI FUSIONE
- Aumenta con l’allungarsi della catena
- Diminuisce all’aumentare dei doppi legami
- Aumenta nei trans isomeri.
GLI ACIDI GRASSI NEGLI ALIMENTI
- classi cazione chimica: i doppi legami sono numerati a partire dall’acido grasso (COOH)
e il simbolo Δ indica su quale carbonio si trova il doppio legame.
- Classi cazione biologica nutrizionale: la numerazione parte dal gruppo metilico terminale,
dominato ω- o n- . stearico
- Acido è un acido saturo C18.
oleico
- Acido è un C18 monoinsaturo
con un doppio legame dopo 9
linoleico omega 6
- Acido è detto anche
ed è un C18 poliinsaturno con doppio
legame isolato dopo 9 e 12
linolenico omega 3
- Acido è ed è un
C18 polinsaturo con doppi legami tra 9,
12 e 15.
GLI ACIDI GRASSI ESSENZIALI
Perché essenziali? L’organismo può sintetizzare gli acidi grassi a partire dall’acetil CoA, ma
non ha la capacità di deidrogenare gli ultimi 6 atomi di C (dalla parte del metile) —>
l’organismo non può introdurre un doppio legame dopo il sesto atomo di carbonio dalla ne
della catena. Di conseguenza, gli acidi grassi con un doppio legame a sei o tre atomi di
carbonio dalla ne della catena non possono essere sintetizzati nel corpo e devono essere
introdotti con la dieta. Gli acidi grassi con un doppio legame a 6 o 3 atomi di C dal fondo
della catena non possono essere biosintetizzati e devono essere introdott