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Vettori
Ad ogni punto P è possibile associare un vettore, ovvero un segmento orientato avente per estremi l'origine e il punto stesso.
Il vettore può essere identificato con:
V = (x2, y2) oppure V = OP
|V| = lunghezza del segmento OP = √x2+y2
Modulo
Somma di due vettori V(x1, y1) e W(x2, y2)
V + W = (x1+x2, y1+y2)
Disuguaglianza triangolare
Il modulo del vettore somma è minore o uguale dei moduli dei 2 vettori sommati:
|V + W| ≤ |V| + |W|
Moltiplicazione per uno scalare
Dato il vettore V(x,y) e il numero reale λ
λV = (λx, λy)
- Il modulo viene moltiplicato per |λ|
- La direzione resta la stessa
- Il verso resta uguale se λ > 0 e si inverte se λ < 0
PRODOTTO SCALARE:
DATI DUE VETTORI V = (x1, y1) E W = (x2, y2), IL LORO PRODOTTO SCALARE SI INDICA CON <V, W>
V * W = x1 * x2 + y1 * y2 = |V| |W| (cos α * cos α) + |V| sin α * |W| sin α = = |V| |W| (cos α1 * cos α2 + sin α1 * sin α2) = = |V| |W| [1 * cos(α2 - α1)] = = |V| |W| cos α
QUINDI SE:
- V * W > 0 ⇔ α è minore di 90°
- V * W < 0 ⇔ α è maggiore di 90°
- V * W = 0 ⇔ α è retto (vettori perpendicolari)
ANGOLO COMPRESO FRA 2 VETTORI
DA V * W = |V| |W| cos α SI RICAVA cos α = V * W / |V| |W| E DUNQUE α = arccos (V * W / |V| |W|)
Proprietà
- (A+B)T = AT + BT
- (A · B)T = BT · AT
Se A = AT (ciò può accadere solo se m=n, matrice quadrata) la matrice si dice simmetrica e si presenta come una tabella a numeri simmetrica rispetto alla diagonale principale, ovvero quella che attraversa la matrice dall'angolo in alto a sinistra a quello in basso a destra.
V1≠0, V2≠0 e V3≠0 sono 3 vettori di ℝ3 allora
L'(V1, V2, V3) contiene tutti i vettori del tipo λV1, λ2V2, λ33, Si tratta quindi:
- se i 3 vettori non sono complanari
- di un piano passante per l'origine, se almeno 2 non sono paralleli e sono tutti e 3 complanari
- di una retta passante per l'origine se sono tutti e 3 paralleli
Si dice che i vettori V1, V2, ... Vn sono un sistema di generatori di V se ogni vettore di V si può ottenere come combinazione lineare di V1, V2, ..., ovvero se V=L(V1, V2, ..., Vn)
Si dice che i vettori V1, V2, ... Vn sono una base in V se
- sono linearmente indipendenti
- sono un sistema di generatori
Si può dimostrare che, se dim V=n e V1, V2, ... Vn sono linearmente indipendenti, allora sono una base
Determinante di una matrice
Ad ogni matrice A∈ℝm×n a coefficienti reali è possibile associare un numero reale detto determinante di A, indicato con det A o |A|
- Se A∈M1×1, i det A=a11
- es A=(2) allora det A=2
- Se A∈M2×2, ovvero A= (a11 a12 a21 a22) allora i det A=a11a22−a12a21
Teorema degli ordini
Affinché una matrice MxM abbia rango K è necessario e sufficiente che valgano le seguenti 2 proprietà:
- Esista un minore di ordine K non nullo
- Siano nulli tutti i minori di ordine K+1 ottenuti da precedenti, creando la corrispondente sottomatrice con una qualunque altra riga o colonna
Algoritmo di Gauss
In una matrice a scala il primo elemento non nullo di una riga è detto pivot della riga.
1. Il numero di pivot eguaglia il numero delle righe non nulle.
2. Il rango di una matrice a gradini e è uguale al numero dei suoi pivot.
- Scambiare 2 righe fra loro
- Moltiplicare una riga per uno scalare non nullo
- Sottrarre ad una riga un multiplo di un altra
Endomorfismo
φ: V → V
E → E
Ej → Ej
φE = PEφE
QΕ = PΕφE
A = MΕΕ(φ)
B = ME1E1(φ)
P-1AP = B
Nucleo e immagine
f: R³ → R³
f(x, y, z) = (x, y+z, x+y+z)
Im f⊆W
Ker f = f(x, y, z) = (0, 0, 0)
f(1, 2, 3) = (1, 2t+3, 1+t+2t+3)
= (1, 5, 6)
Calcolo nucleo e immagine
MΕΕ(f) = (1 0 0) (0 1 1)
dim Ker f = dim Rp = dim Im
dim Ker f = 3 - 2 = 1
Se dim Ker f = 0 Unico vettore che appartiene al nucleo è
(0, 0, 0)
Immagine
dim Im f = 2 (M) = 2
Base Im f = { (1 0), (0 1) }
Scegli dei colonne della matrice di partenza lineamemte indipendenti