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COMUNITA’ ISOLANE

Il 267/2000 stabilisce che ciascuna isola o arcipelago di isole ove esista la presena di più comuni, ad eccezione della

Sicilia e della Sardegna, può aggregarsi in Comunità Isolane, finalizzata a valorizzare i territori marini, affinchè siano

titolari di funzioni proprie. ALTRE FORME ASSOCIATIVE TRA ENTI LOCALI

Altre forma associative tra enti locali, al di fuori delle Unioni dei Comuni sono:

-Le Convenzioni;

-I Consorsi;

-L’Esercizio Associato di funzioni e servizi;

-Gli Accordi di Programma.

Ad ogni amministrazione comunale è consentita l’adesione ad un'unica forma associativa, fatte le disposizioni di legge

in materia di servizio idrico e servizio di gestione dei rifiuti.

Le Convenzioni

Sono accordi organizzativi cui accedono gli enti locali al fine di Coordinare L’esercizio di funzioni, servizi e attività, senza

che sia necessario organizzare una nuova struttura organizzata dotata di personalità giurdrica. Formalmente si

inquadrano tra i contratti quindi: devono essere stipulate per atto scritto; soggette ai principi del codice civile in materia

di obbligazioni e contratti; sottoposte alla giurisdrizione del giudice amministrativo.

I Consorsi

Gli enti locali possono avvalersi dei Consorzi, quali strumenti di cooperazione, per lo svolgimento in forma associata di

una o più attività, ogni qualvolta valutino l’opportunità di dar vita ad un soggetto distinto, dotato di personalità giuridrica

e di agilità operativa, per estendere o rendere uniforme un servizio o una funzione.

Esercizio Associato

In relazione ai Comuni di minori dimensioni è affidato alle Regioni il compito di individuare livelli ottimali di esercizio

delle loro funzioni. I Comuni poi autonomamente individuano i soggetto con i quali concordare forme e metodologie

con cui dare vita ad un esercizio associato. Le Regioni predispongono un programma di individuazione degli ambiti per

la gestione associata sovracomunale di funzioni e servizi, aggiornando il programma ogni tre anni.

Accordi di Programma

Sono uno strumento di coordinamento tra le amministrazioni interessate a realizzare opere che coinvolgono più

elementi e livelli di governo. Ai sensi del T.U. spetta ai Sincaci o ai Presidenti della Provincia o Regione promuovere la

conclusione dell’accordo, convocando un’assemblea tra tutte le amministrazioni interessate.

L’accordo di programma stabilisce i tempi, i costi e le modalità di realizzazione dell’operao dell’intervento, obbliga le

parti ad ottemperare agli impegni assunti con l’accordo medesimo.

I Requisiti per l’inserimento di un soggetto nell’accordo sono: l’interesse del soggetto coinvolto e la sua natura pubblica.

PARTECIPAZIONE DEL CITTADINO ALLA VITA DELL’ENTE

Il Testo Unico sugli Enti Locali 267/2000 (TUEL) tutela il diritto dei cittadini a parte attivamente alla gestione dell’ente

locale, includendo istituti di partecipazione popolare. Include anche a promuovere le forme di partecipazione alla vita

pubblica dei cittadini dell’UE e stranieri regolarmente soggiornanti. Le forme di parteipazione previste dal Testo Unico

sono:

-Libere Forme Associative e organismi di Partecipazione: secondo il TUEL i Comuni valorizzano le forme associative e

gli organismi di partecipazione popolare, queste possono avere varie forme: comitati, gruppi di volontariato ecc. Il

sostegno che l’amministrazione dà a tali gruppi può essere sia finanziario che organizzativo (spazi e strumenti)

-Consultazione Popolare, Istanze, Petizioni e Proposte: nello statuto devono essere previste le forme di consultazione

della polazione e le procedure per l’ammissione di Istanze, Petizioni o Proposte, comprese le garanzie per il loro

tempestivo esame.

Le Consultazioni della Popolazione rappresenta un metodo con il quale l’amministrazione entra in contatto con la

popolazione, le consultazioni, così come i referendum, devono avere per oggetto materie di competenza locale e non

possono avere luogo in coincidenza con operazioni elettorali, provinciali o locali.

L’Istanza E’l’atto attraverso il quale si chiede alla P.A. l’avvio di un procedimento amministrativoper l’applicazione di

una provvedimento già esistente ma non attuato.

La Petizione E’ un atto politico che offre al proponente la possibilità di sottoporre all’amministrazione locale una

necessitào una situazione di interesse generale.

La Proposta E’ uno strumento collaborativo nei confronti dell’amministrazione locale, per proporre appunto schemi,

progetti o proposte di delibere

-Referendum Locali Dove vi è interesse da parte di un adeguato numero di cittadini di può procedere a veri e propri

Referendum che possono essere abrogativi (effetto immediato), consultivi (pressioni di fatto) o propositivi.

L’AZIONE POPOLARE

E’ il potere che ciascun elettore in difesa di un pubblico interesse. Il T.U. la inquadra come un’azione sostitutiva per far

valere in giudizio le azioni ed i ricorsi che spetterebbero agli enti suddetti in caso di inerzia ad agire. In caso di

soccombenza le spese sono a carico di chi ha proposto l’azione o il ricorso, salvo che l’Ente abbia adertito a questi ultimi

costituendosi in giudizio. Il TUEL ammette la proposizione in qualunque sede, non solo nella giurisdrizione

amministrativa ma anche civile e penale.

IL DIFENSORE CIVICO

Il TUEL ha previsto l’istituzione presso Comuni e Provincie del Difensore Civico, che adempie alla funzione di garante del

buon andamento dell’amministrazione comunale e provinciale, segnalando di propria iniziativa abusi, disfunzioni,

carenze ecc. La sua elezione e mandato sono disciplinati dallo statuto. Comunque tale figura è stata soppressa dalla

191/2009 (Finanziaria 2010) per le amminstrazioni comunali in ottica di taglio della spesa pubblica. Le funzioni del

difensore civico possono essere attribuite al difensore civico della Provincia nel cui territorio rientra il relativo Comune.

AUTONOMIA STATUARIA e REGOLAMENTARE DEGLI ENTI LOCALI

L’Art. 114 della Costituzione riconosce Comuni, Provincie e Città Metropolitane come enti autonomi dotati

di propri statuti, la forma di autonomia quindi riconosciuta è quella statuaria, ovvero il potere di dotarsi di

un proprio statuto come strumento giuridrico che ne informi l’autonomia e ne stabilisca le linee di sviluppo.

Contenuto dello Statuto

Si distingue tra due famiglie, una di contenuto obbligatorio ne quale rientrano le norme fondamentali per

l’organizzazione dell’ente:

- Attribuzione degli organi; Forme di partecipazione delle minoranze; Criteri di organizzazione;

Modi di esercizio della rappresentanza legale; Forme di collaborazione tra Comuni e Provoincie;

Segni distintivi locali come lo stema, e il gonfalone.

Poi ci sono elementi il quale contenuto è facoltativo come:

- Di disciplina del funzionamento delle istituzioni; Previsioni di consultazioni referendiarie;

L’istituzione del difesore civico.

Procedimento di Formazione dello statuto

Secono il TUEL la delibera di approvazione dello statuto deve raggiungere il voto favorevole di 2/3 dei

consiglieri membri del Consiglio Comunale, in caso contraro si deve eseguire una seconda votazione dove lo

Statuto si intende approvato se per due volte ottiene il voto favorevole della maggioranza assoluta 50% + 1.

Per gli statuti delle Città Metropolitane o per gli statuti delle Provincie si approvano con il voto favorevole

dell’assemblea metropolitana o dell’assemblea dei Sindaci (voto favorevole di almeno 1/3 dei Comuni

compresi nella provincia).

Tali direttive valgono anche per le modifiche successive allo statuto.

Lo statuto viene quindi:

- Pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione;

- Affisso all’albo Pretorio dell’ente per una durata di 30 giorni;

- Inviato al Ministero dell’interno che lo inserisce dnella Raccolta Ufficiale degli Statuti;

- Entra in vigore decorsi 30 giorni dall’affssione.

Podestà Regolamentare degli Enti Locali

Il Comune, nel rispetto dei principi fissati dalla legge e dallo Statuto, può adottare anche regolamenti nelle

materie di propria competenza, come ad esempio il funzionamento degli organi istituzionali (come il

regolamento consiliare con il quale si disciplina il funzionamento del Consiglio Comunale); per il

funzionamento degli uffici (Come i regolamenti interni dei vari uffici del Comune); E per l’esercizio delle

funzioni (come i Regolamenti Edilizi, di igiene, di commercio ecc.).

Inoltre possono adottare regolamenti in caso di urgente necessità per superare situazioni di grave incuria e

degrado del territorio, dell’ambiente e del patrimonio culturale o di pregiudizio del decoro o della vivibilità

urbana, con particolare esigenza al riposo dei residenti, come gli interventi per modificare gli orari di vendita

di alcolici. L’inosservanza dei regolamenti viene punita con una sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a

500 euro..

Ogni regolamento di Comune o Provincia deve essere deliberato dal Consiglio Comunale e pubblicato dopo

la delibera nell’Albo Pretorio. ORGANI DEL COMUNE

Gli organi del Comune sono: Il Consiglio Comunale, la Giunta e il Sindaco.

Il Consiglio Comunale

È l’organo di indirizzo politico-amministrativo, si tratta di un organio collegiale ovvero composo da membri

scelti dal corpo elettorale (dai cittadini), il Consiglio ha competenza sui seguenti atti fondamentali:

- Statuti dell’Ente; Regolamenti; Programmi; Previsioni finaniziarie; Programma triennale lavori

pubblci; Bilanci; Convenzioni Comuni e Provincie; Organizzazione servizi pubblic; Istituzione

Tributi; Acquisti immobliari ecc.

Il numero dei componenti del consiglio va in base alla popolazione residente nel Comune, quantificata in

base ai risultati dell’ultimo censimento ufficiale:

- Nei comuni fino a 3000 abitanti, il consiglio è composto dal Sindaco + 10 Consiglieri;

- Sopra i 3000 fino a 10000 abitanti, il Sindaco + 12 Consiglieri;

- Da 10000 a 30000 abitani, il Sindaco + dai 16 ai 20 Consiglieri, ecc.

Il Consiglio resta in carica per 5 anni, ed il mandato inizia a decorrere dalla data dell’elezione. Dal momento

che si publica il decredo di indizione dei comizi elettorali e fino all’elezione del nuovo Consiglio si ha ancora

la progratio del Consiglio uscente, però si deve limitare solo a quegli atti Urgenti e Improrogabili.

I membri del Consiglio Comunale sono detti Consiglieri, ogni membro del Consiglio ha diritto:

- A prendere iniziativa su ogni iniziativa proposta in Consiglio;

- Presentare interogazioni, mozioni o istanze alle quali il Sindaco rispondono entro 30 giorni e

comunque secondo lo statuto;

- Chiedere la convocazione del Consiglio;

- Chiedere informazioni o documenti dagli uffici comunali.

La carica di consigliere può invece decadere per:

- Decesso, Decadenza (ineleg

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A.A. 2024-2025
69 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/10 Diritto amministrativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher maxlau di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto amministrativo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Rossi Emanuela.