
Abbiamo perciò voluto riassumere le cose principali da ricordare prima, durante e dopo la prova.
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Non basta iscriversi per poter partecipare
Innanzitutto, la procedura di iscrizione non si conclude con la presentazione della domanda - entro, come detto, il 22 luglio alle ore 15:00 - ma dovrà poi essere "perfezionata" attraverso il pagamento della tassa di partecipazione al test d'ingresso presso la sede universitaria in cui si svolgerà materialmente la prova. Che, come vedremo a breve, non è detto sia quella in cui ci si vuole iscrivere. Il termine ultimo per perfezionare l'iscrizione è consultabile sui bandi delle singole università.
La (possibile) differenza tra sede di svolgimento del test e università preferita
Come detto, l'università in cui si sosterrà il test d'ingresso non è detto sia quella che si vuole frequentare. Dallo scoppio della pandemia in poi, infatti, si è deciso di evitare che gli studenti facciano troppi spostamenti. Così, dal 2020, la prova d'accesso viene svolta in una sede territorialmente vicina precedentemente indicata (quasi sempre nella stessa provincia di residenza), indicata dal CINECA. Anche in considerazione di ciò, è stato anche deciso di rendere uguale per tutte le strutture l'ammontare della tassa di iscrizione: in passato poteva variare anche di parecchi euro da università a università, ora è praticamente fissa a 100 euro.Diversa dalla sede di svolgimento dei quiz potrebbe essere quella dell'università in cui, se si dovesse superare la prova d'accesso, si vuole studiare. In questo caso si tratta delle tradizionali preferenze, indicate nella domanda di iscrizione. Che faranno fede, in ordine di apparizione, al momento della correzione della prova e della costruzione delle graduatorie. Ogni ateneo, infatti, ha un numero variabile di posti a disposizione - basato sul cosiddetto "fabbisogno" di medici e sulla possibilità delle singole strutture di accogliere studenti - e quindi orientarsi su una determinata università può far salire e scendere le possibilità di farcela. Fermo restando che, complessivamente, saranno 14.740 i posti (a oggi ancora provvisori) per Medicina e Chirurgia (compresi quelli messi a disposizione dagli atenei privati, che però hanno già svolto e prove), in netto aumento rispetto allo scorso anno (oltre 700 posti in più).
Test Medicina 2022: più spazio alle materie caratterizzanti
Entrando nel vivo della prova, il 6 settembre le aspiranti matricole si troveranno davanti un questionario abbastanza diverso rispetto al passato. Primo tassello di una riforma che, dal prossimo anno, dovrebbe modificare radicalmente le modalità d'accesso ai corsi a numero chiuso. Restando sul 2022/2023, sarà dato maggior rilievo alle discipline che caratterizzeranno poi il percorso di studi, mentre saranno meno presenti le domande di logica e cultura generale. Secondo la nuova ripartizione, solo il 15% del test prevede quesiti di ragionamento logico, ragionamento numerico e humanities (in totale saranno 9 domande). La restante percentuale, invece, si concentrerà su biologia (23 domande), chimica (15), fisica e matematica (13).
Come funziona il punteggio dei quiz
La prova rimane comunque composta da 60 domande, a cui si dovrà rispondere in un tempo massimo di 100 minuti. Con il seguente punteggio: +1,5 punti per ogni risposta corretta, -0,4 punti per ogni errore, 0 punti se si decide di non rispondere. Per essere considerati idonei ed essere inseriti in graduatoria basterà totalizzare 20 punti, ma per avere qualche chance di successo si dovrà fare molto meglio (nel 2021, ad esempio, il cosiddetto "punteggio minimo" fu di 36,9 punti).
Le date da ricordare
Dopodiché, per conoscere il proprio destino, non resterà che attendere i risultati. Che si articoleranno secondo un calendario già definito. Già il 14 settembre verranno pubblicati i punteggi anonimi. Una decina di giorni dopo, venerdì 23 settembre, i partecipanti ai quiz potranno visionare - sul portale Universitaly - il proprio elaborato e il punteggio del test.Ma solo il 29 settembre, con la pubblicazione della graduatoria nazionale nominativa, si potrà capire se l'obiettivo è stato centrato oppure no. Nel primo caso si risulta “assegnati” e ci si potrà immediatamente iscrivere all'università (entro 4 giorni dalla pubblicazione). Oppure, se la sede in cui si è entrati non è l'opzione "numero uno", si entra nello status di “prenotati” e si può anche scegliere di attendere gli scorrimenti di graduatorie per vedere se si liberano posti. Il primo scorrimento è previsto per il 7 ottobre. Scorrimenti di graduatorie che, invece, saranno l'appiglio a cui dovranno aggrapparsi quelli che in un primo momento sono rimasti tagliati fuori.