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Lorenzo Monti, chi è il più bravo del test di Medicina 2021
Fonte foto: Malpensa 24

Si chiama Lorenzo, ha diciannove anni ed è di Olgiate Olona lo studente arrivato primo nella graduatoria nazionale del test di Medicina. Su oltre 50mila candidati, Lorenzo Monti, ex studente del liceo scientifico Tosi di Busto Arsizio, ha totalizzato ben 82,4 punti su 90.

Ma chi avrebbe mai detto che il test nazionale a numero chiuso era il suo piano B? Lo studente era già riuscito a passare il test al San Raffaele e inizierà le lezioni all’università privata il prossimo 18 ottobre.

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Il più bravo al test di Medicina 2021 si è preparato per un anno

Questo risultato è il frutto del mio grande impegno, ma lascerò il mio posto al secondo in graduatoria perché mi sono iscritto al San Raffaele, che era la mia prima scelta e quindi inizierò il prossimo ottobre”. Si è raccontato così ai giornalisti di Malpensa 24, Lorenzo Monti, lo studente che ha ottenuto il punteggio più alto al test di Medicina dello scorso 3 settembre. Da sempre appassionato di cardio e neurochirurgia, il diciannovenne è riuscito ad arrivare primo su oltre 55mila candidati da tutta Italia. Ora soddisfatto del risultato raggiunto ricorda la sua preparazione e le sue preoccupazioni per la prova che ogni anno terrorizza migliaia di studenti: “Era da oltre un anno che studiavo e facevo simulazioni, quindi mi sentivo pronto e, benché nel test io abbia trovato qualche quesito ostico, sono riuscito a non bloccarmi e continuare con la prova”.

Primo in graduatoria nazionale ma studierà in un'università privata

Quando lo scorso venerdì 24 ottobre sono usciti i punteggi dei singoli candidati su Universitaly Lorenzo si aspettava di aver fatto bene “ma non così tanto”. Tentare il test nazionale a numero chiuso, del resto, era il suo piano B: Lorenzo aveva già sostenuto – e passato – il test del San Raffaele e il prossimo 18 ottobre inizierà a frequentare le lezioni dell’università privata. Quali sono le sensazioni del neo studente di Medicina prima di iniziare? È consapevole che gli si prospetta un lungo viaggio sicuramente molto intenso e non ha ancora le idee chiare sulla specializzazione che sceglierà: “Forse è prematuro parlare della specializzazione che sceglierò. Proprio come per la mia decisione di diventare medico non posso dire che sia sempre stato un sogno nel cassetto: è una scelta che bisogna maturare con il tempo e la consapevolezza. Però so che mi piacerebbe concentrarmi sulla cardiochirurgia e la neurochirurgia” ha raccontato.