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Sintesi
tesina di maturità che descrive il silenzio


Sintesi Tesina sul silenzio

Nella tesina sul silenzio viene analizzato attraverso un percorso multidisciplinare il tema del silenzio.
Il silenzio può essere esaminato in fisica per esempio attraverso lo studio del suono, delle onde sonore, dell'impossibilità di silenzio assoluto. Molto importanti sono le caratteristiche del suono, le grandezze fisiche del suono, i fenomeni connessi alla propagazione delle onde sonore. In ambito letterario latino il silenzio viene spiegato attraverso Seneca che, traendo spunto dalla Lettera a Lucilio LVI, libro IV afferma: “Il silenzio non turba, anzi favorisce gli studi;invece le passioni turbano gli studi e anzitutto la quiete dell’animo”.
In italiano il tema del silenzio viene affrontato attraverso l'opera "I Quaderni di Serafino Gubbio operatore", scritta da Luigi Pirandello. Nel romanzo sono presenti delle riflessioni sull'inutilità della vita nell'era della macchina, in cuii l'esistenza viene presentata al lettore come se fosse una corsa, senza riflettere su nulla. In Pedagogia il silenzio può essere affrontato come tema attraverso l'esercizio del silenzio di Maria Montessori.
Molto note sono le opere di Samuel Beckett che analizza il silenzio sulla scena teatrale; tra di esse si ricorda per esempio “Theatre of the Absurd”, in cui viene affrontato il tema dell'incomunicabilità e del disagio dell'uomo nel 1900. Nel corso della seconda guerra mondiale venne scritto un racconto, firmato Vercors che racconta la storia di un ufficiale tedesco di nome Werner von Ebrennac che si stabilisce nella casa di un anziano signore francese e della sua giovane nipote. Ciò che fa da sfondo al romanzo è la Seconda guerra mondiale e un aspetto rilevante al suo interno sono i monologhi di Werner che sostiene come l'unico desiderio della Germania sia ottenere il "silenzio" della Francia. In sostanza la tesina presenta la tematica del silenzio, prendendo spunto da varie tematiche.

Collegamenti
.
Tesina sul silenzio

Fisica: Il suono, le onde sonore e l’impossibilità di silenzio assoluto.
Latino: Il silenzio in Seneca.
Italiano: "I Quaderni di Serafino Gubbio operatore” di Luigi Pirandello.
Pedagogia: L’esercizio del silenzio: Maria Montessori.
Inglese: Samuel Beckett e il “Theatre of the Absurd".
Storia: “Il silenzio del mare”, Vercors.



Altre tesine sul silenzio

Dimensioni del silenzio- Tesina per liceo classico sul silenzio.
Silenzio: condizione necessaria nella storia dell'uomo
- Tesina per liceo scientifico sul tema del silenzio.
Musica di sottofondo - Tesina sulla musica da sottofondo.
Silenzio - Tesina multidisciplinare sul silenzio.
Estratto del documento

SOMMARIO

PREFAZIONE

I. FISICA :Il suono,le onde sonore e l’impossibilità di silenzio assoluto

 Caratteristiche generali del suono

 Grandezze fisiche del suono

 Caratteristiche del suono

 Fenomeni connessi alla propagazione delle onde sonore

II. LATINO: , libro IV

 Seneca con riferimento alla Lettera a Lucilio LVI (“Il silenzio non turba, anzi

favorisce gli studi ;invece le passioni turbano gli studi e anzitutto la quiete dell’animo”)

III. ITALIANO:

 “I Quaderni di Serafino Gubbio operatore” di Luigi Pirandello.

IV. FILOSOFIA- PEDAGOGIA:

 L’esercizio del silenzio: Maria Montessori.

V . INGLESE:

 Il silenzio sulla scena teatrale… Samuel Beckett. “Theatre of the Absurd”:

l’incomunicabilità e il disagio dell’uomo del Novecento

VI. STORIA:

 “Il silenzio del mare” - Vercors-

Resistenza francese

VII. BIBLIOGRAFIA 2

PREFAZIONE

“E’ AL BUIO ED IN SILENZIO CHE S’ODONO LE

VOCI DA FUORI”

“La nostra vita scorre in mezzo al chiasso,tra i fiumi di parole spesso inutili che

servono solo a

coprire le nostre incertezze e il disagio interiore quando siamo a contatto con

gli altri.

Ho sperimentato l’effetto del silenzio su di me, sulle mie sensazioni, sul mio

animo nelle lunghe notti

estive, quando nella folla degli incontri pomeridiani lungo la spiaggia, e quando

l’aria di

protagonismo degli ospiti e del pubblico si era dissolta lungo la riva verde e

spumosa del mare e le

voci, i discorsi, gli applausi si erano spenti. L’ ho trovato, il silenzio, nel mio

giardino, sotto il cielo

stellato, dove in compagnia della luna , che si specchiava nei miei occhi, ho

rievocato episodi vicini

e lontani. Ho rivisti i volti di tante persone , ho risentito le loro voci , ho

riflettuto sulla vita, sugli

errori commessi per debolezza e sugli errori commessi pur sapendo di

sbagliare, sulle paure , sui

sentimenti , sui dubbi che hanno frenato l’azione. Ho segnato su piccoli fogli,

che poi si sono

mescolati, tutto ciò che mi è venuto in mente : rimpianti, paure, riflessioni

sulla vita di tutti i

giorni, su questa nostra età tanto progredita tecnologicamente e tanto

umanamente regredita.

Queste lunghe notti mi hanno permesso di rivalutare il silenzio: esso solo ci

consente

di ritagliare spazi di buonsenso per non essere travolti dal ritmo incalzante

3

dell’arroganza dilagante, per intrecciare un dialogo sereno con noi stessi e con

gli altri.

Bisogna riscoprire, o per meglio dire scoprire, la gioia e il piacere di cercare

nelle parole e

nel timbro del suono quell’armonia che dà senso , ascoltare l’intervallo , non la

nota ma il suo

silenzio e scoprire, così, che è proprio in quel silenzio,in quell’intervallo, che la

vita assume un

senso.” Romano Battaglia “Silenzio”

Queste sono le parole con cui Romano Battaglia, scrittore e giornalista, presenta ai suoi lettori uno dei suoi

ultimi libri intitolato, appunto, “Silenzio”; leggendole mi sono sentita colpita ed affascinata, mi sono

ritrovata a riflettere, a cercare altri scritti sull’argomento e con mia grande sorpresa ho scoperto che molti

poeti, scrittori e artisti hanno focalizzato la loro attenzione su questo soggetto. Così, anche io, nel mio

piccolo, ho deciso di dedicare qualcosa al Silenzio, ripromettendomi di indagarlo in tutte le sue forme, ben

cosciente che questa è un’ impresa ardua , dal momento che il silenzio possiede una miriade di sfaccettature

diverse e che, a volte, è impossibile spiegare il suo significato con le parole: bisogna solo ascoltarlo e

viverlo.

Ogni suono,infatti,come ogni colore, ha bisogno di un vuoto, di un intervallo,di

uno stacco per

essere percepito e così è anche la vita.

Quindi riscoprire il silenzio significa, innanzitutto, ricostruire un rapporto

diverso con il tempo

delle proprie esperienze, con la propria vita.

Il silenzio si esprime in letteratura, nell’’arte, nella musica, nel cinema

e nel teatro, passando per la psicanalisi, una scienza così potente da far

emergere

quello che noi non conosciamo di noi stessi, ciò che di noi stessi è come

sepolto nel silenzio.

Il silenzio è quella dimensione che fa affiorare e realizza la comunicazione vera.

4

Il silenzio

di Garcia Lorca

Odi, figlio mio, il silenzio.

E' un silenzio ondulato,

un silenzio,

dove scivolano valli ed echi

e che inchina le fronti

al suolo.

Credo che prima di intraprendere un viaggio

per capire cosa sia per noi il silenzio e come si

manifesti, sia necessario capire cosa sia, se

esiste davvero e analizzare brevemente il suo

opposto

IL SUONO

Caratteristiche generali

Il suono è un’onda meccanica (ha bisogno di un mezzo per propagarsi) longitudinale (la direzione di

vibrazione avviene parallelamente alla direzione di propagazione); per la sua esistenza sono dunque

necessari una sorgente (corpo vibrante) e un mezzo elastico di propagazione (aria,acqua,ecc..).

Il suono è ,quindi, un modo di trasmissione di energia meccanica (non materia) che, irradiandosi dalla

sorgente attraverso il mezzo di propagazione , arriva ai corpi riceventi.

5

Caratteristiche di un’onda:

Periodo ( T )

E’ l’intervallo di tempo necessario per compiere un’oscillazione completa. Si misura in secondi (s).

λ

T = v v

Frequenza ( )

E’ il numero di oscillazioni che avvengono nell’unità di tempo, si misura in hertz ( Hz ).

Il nostro orecchio è in grado di udire onde con frequenza compresa tra i 20Hz e i 20000 Hz.

Ciò significa che , pur esistendo onde sonore che si propagano a frequenze più basse (infrasuoni) o più alte

(ultrasuoni), noi non possiamo percepirle a differenza di molti animali in grado di captare onde ultrasoniche

o infrasoniche.

Lunghezza d’onda (λ )

E’ la distanza percorsa dall’onda in un periodo,ovvero la distanza tra due creste consecutive. Perciò,

se "v" è la velocità di propagazione , = v · T. Si misura in metri ( m ).

Ampiezza (A)

L’ ampiezza dell’onda rappresenta lo spostamento massimo di una particella d’aria dalla sua posizione

d’equilibrio. All’aumentare di questo spostamento aumenta la forza con cui le molecole colpiscono la

membrana timpanica e, quindi ,l’intensità del suono che percepiamo.

Velocità di propagazione (v) v

λ

E’ la velocità con cui si propaga l’energia trasportata dall’onda. Si misura in m/s. v = ·

6

Caratteristiche del suono:

Altezza

L’altezza e’ la caratteristica che determina l’elevazione di un suono dovuta alla frequenza delle vibrazioni

longitudinali che lo producono e ci consente di distinguere i suoni acuti da quelli gravi.

Al crescere della frequenza corrisponde l’ aumento dell’ altezza.

Intensità

L’ intensità e’legata all’ampiezza dell’onda, infatti un suono è tanto più forte quanto maggiore è lì ampiezza

delle oscillazioni della sorgente che lo genera.

Equivale all’energia trasportata dall’onda nell’unità di tempo. Poiché l’intensità di un’onda sferica è

inversamente proporzionale al quadrato della distanza un suono è sempre più debole mano a mano che ci si

allontana dalla sorgente.

Timbro

Il timbro rappresenta la qualita’ del suono e dipende essenzialmente dalla forma d’onda dello stesso.

Permette di distinguere suoni emessi da sorgenti diverse, anche se essi hanno la stessa frequenza e la stessa

intensita’. Infatti un suono è solitamente costituito dalla somma di tante onde elementari ma è possibile ad

esempio che due strumenti musicali differenti possano eseguire la medesima

nota con la stessa frequenza e intensità: ciò che rende i due suoni diversi è

appunto il timbro.

Fenomeni connessi con la propagazione delle onde

sonore

Riflessione

Fenomeno che si verifica quando un’onda (anche quella sonora) incontra un ostacolo che interrompe la

direzione della sua propagazione e cambia in questo modo direzione. Il raggio che parte dalla sorgente

luminosa viene detto raggio incidente. Quello che esce dalla superficie riflettente si chiama raggio riflesso.

L'angolo che forma il raggio riflesso con la normale alla superficie è l' angolo di riflessione.

Leggi della riflessione

-1) L’angolo di incidenza(i) e l’angolo di riflessione (r)sono uguali

- 2) L’angolo di incidenza(i) e l’angolo di riflessione (r ) e quello normale sono complanari

Un esempio di riflessione delle onde sonore e’ il fenomeno dell’ECO che si verifica quando un osservatore

emette un suono trovandosi di fronte ad un ostacolo in grado di riflettere le onde incidenti, per cui percepisce

lo stesso suono due volte (l’onda diretta e quella riflessa).

Affinché si verifichi l’eco è necessario che il suono originale e quello riflesso arrivino all’ascoltatore con un

intervallo di almeno 1/10 di secondo, altrimenti si parla di rimbombo.

Poichè la velocità del suono nell’aria e’ circa 340 m/s , in 1/10 di secondo il tratto percorso e’ 34 metri , per

cui il fenomeno ha luogo solo quando la parete riflettente e’ posta ad una distanza minima di 17 m

dall’osservatore, tenuto conto che il suono deve percorrere il cammino in andata e ritorno , prima di arrivare

di nuovo all’orecchio. 7

Rifrazione

Il fenomeno consiste in un cambiamento di direzione di propagazione dell’onda quando questa attraversa la

superficie di separazione di mezzi di densità diversa . Il raggio rifratto si allontana o si avvicina alla normale

a seconda della densità del primo mezzo.

Leggi della rifrazione:

1) sen i/sen r = K

2) L’angolo di incidenza ( i ) e l’angolo di rifrazione ( r )sono complanari .

Diffrazione

Fenomeno che si verifica quando un’onda incontra un ostacolo o una fenditura la cui ampiezza è simile o

minore alla lunghezza d’onda. L’onda che attraversa la fenditura modifica il proprio fronte d’onda e l’onda

generata sembra avere sorgente della stessa fenditura.

Risonanza

Il fenomeno si verifica quando un sistema ,dotato di una propria frequenza di oscillazione, si mette a vibrare

se raggiunto da un’onda che ha una frequenza simile o uguale. Es il diapason (emette un’unica frequenza).

Interferenza ( o fenomeno sovrapposizione):

Il fenomeno consiste nell’effetto prodotto dalla sovrapposizione di due o piu’ onde che si propagano

simultaneamente nello stesso mezzo , per cui subisce uno spostamento pari alla somma vettoriale degli

spostamenti prodotti da ciascuna onda.

Si ha interferenza costruttiva quando gli spostamenti hanno lo stesso verso e si ottiene un’onda di ampiezza

maggiore di quelle dovute separatamente a ciascuna onda , viceversa si ha interferenza distruttiva quando gli

spostamenti hanno verso opposto e si ottiene un’onda di ampiezza minore di quelle delle onde componenti.

Da un punto di vista fisico il silenzio assoluto non esiste, poiché,

infatti, tutti i corpi emettono onde radio. Perché questo non

accada bisognerebbe poter raggiungere lo zero assoluto e questo,

come è noto, è impossibile. 8

L’orecchio umano, tuttavia, è in grado di percepire solo vibrazioni

che spaziano in un campo limitato di frequenza, che va da 20Hz a

circa 20000Hz. Ecco che, quindi, noi avvertiamo il silenzio ogni

volta che le onde sonore hanno una frequenza che non rientra nella

fascia della nostra capacità uditiva. Il silenzio sembra quindi

esistere realmente, ma è, in realtà, solo una nostra impressione…il

suono persiste sempre e ovunque intorno a noi.

*SENECA: LETTERA LVI A

LUCILIO*

IL SILENZIO NON TURBA,

ANZI FAVORISCE GLI

STUDI:

INVECE LE PASSIONI TURBANO GLI STUDI E LA QUIETE

DELL’ANIMO

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A nulla giova che tutta la contrada sia silenziosa se

le passioni fremono in noi.”

“Che io possa morire se, quando uno se ne sta appartato a studiare, il silenzio è necessario come si pensa.

Ecco, intorno a me risuonano da ogni parte schiamazzi di tutti i tipi: abito proprio sopra uno stabilimento

balneare. Immagina ora ogni genere di baccano odioso agli orecchi: quando i più forti si allenano e fanno

sollevamento pesi, quando faticano o fingono di faticare, odo gemiti, e, tutte le volte che trattengono il fiato

ed espirano, sibili e ansiti; quando capita qualcuno pigro che si contenta di un normale massaggio, sento lo

scroscio delle mani che percuotono le spalle e che danno un suono diverso se battono piatte o ricurve. Se poi

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