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Concetti Chiave

  • La sitografia è un elenco di risorse web utilizzate in un lavoro scritto, simile alla bibliografia ma specifica per fonti online.
  • Per evitare il plagio, è essenziale citare correttamente le fonti online e cartacee seguendo linee guida di base.
  • La sitografia include URL precisi, nome e cognome dell'autore, titolo dell'articolo, e date di pubblicazione e consultazione.
  • È importante verificare l'autenticità delle fonti online, poiché la loro autorevolezza può essere dubbia.
  • La consultazione digitale è rapida ed efficiente, ma non dovrebbe sostituire completamente le fonti cartacee affidabili.

Questo appunto di Italiano si propone di illustrare le caratteristiche e le funzioni della sitografia, ovvero come si riportano le risorse web usate ad esempio per la stesura di un saggio o una tesi in modo da non cadere nel plagio. Sitografia: definizione e linee guida articolo

Indice

  1. Cos’è la sitografia
  2. Come si scrive una sitografia
  3. Pro e contro della consultazione digitale

Cos’è la sitografia

Con sitografia si intende il repertorio dei siti internet riportato a fondo di un capitolo, di un saggio, un libro, una ricerca, una tesi di laurea e così via.

Essa si presenta sotto forma di elenco di link o URL che riportano alla fonte consultata. E’ un neologismo della lingua italiana che prende le mosse dal termine bibliografia, ovvero la lista che riporta i libri consultati durante la redazione di uno scritto. La bibliografia fa esclusivamente riferimento a fonti cartacee mentre la sitografia fa riferimento a fonti tratte dal web. E’ difficile individuare con esattezza le prime attestazioni di sitografia soprattutto per il fatto che la datazione delle fonti online non è sempre attendibile. Presumibilmente si può pensare che abbia preso piede dal 2000 in poi, stante il ruolo sempre più centrale che ha avuto e ha tuttora internet, con la sua mole di informazioni e fonti disponibili, anche per quanto riguarda il mondo accademico.

Per approfondimenti su come si scrive un saggio breve vedi anche qua

Come si scrive una sitografia

Per non incappare nel plagio, che potrebbe invalidare del tutto il nostro lavoro, è essenziale riportare le fonti consultate in bibliografia e sitografia e per scrivere una sitografia corretta bisogna necessariamente seguire delle linee guida. Non esistono norme ufficiali e univoche per la redazione della sitografia ma solo delle indicazioni di base.
Durante la stesura di una ricerca o di una tesi sicuramente attingeremo da materiale, che sia cartaceo o online, redatto da altri autori e per questo è importante citare la fonte dalla quale prendiamo le notizie. Siamo liberi di consultare qualsiasi materiale utile per il nostro lavoro: libri, manuali, enciclopedie, articoli, videointerviste ecc. Una volta selezionato il materiale utile, e dopo averne verificato la pertinenza con l’argomento del nostro elaborato e la sua attendibilità, dobbiamo citare le fonti in bibliografia e sitografia. Vediamo nella pratica come è strutturata la sitografia: essa si trova sempre alla fine dell’opera. Talvolta, in alcuni manuali specifici o manuali scritti da più autori possiamo trovare una bibliografia e sitografia alla fine di ogni capitolo. Va sempre riportato l’URL, l’indirizzo preciso del sito consultato, senza modifiche. L’inserimento di elementi esterni al link comporta l’impossibilità di aprire lo stesso e di conseguenza di raggiungere la pagina web di riferimento. Se si tratta di articoli va segnalato il cognome e nome dell’autore o autore generico (ad esempio Treccani, Accademia della Crusca se citiamo pagine web, database ed enciclopedie online). Segue poi il titolo dell’articolo, l’URL dell’articolo, la data di pubblicazione o aggiornamento della pagina web e la data di consultazione relativamente a quando noi abbiamo consultato per l’ultima volta la pagina. Si devono riportare le fonti in ordine alfabetico in base al cognome dell’autore da cui abbiamo tratto le informazioni, e in caso di più articoli dello stesso autore seguire l’ordine alfabetico dei titoli degli articoli stessi. Diversamente per quanto riguarda la bibliografia dovremo riportare oltre al nome e cognome dell’autore e al titolo dell’opera in corsivo, il luogo di pubblicazione, la casa editrice e l’anno di pubblicazione dell’edizione consultata. Tendenzialmente la sitografia compare in fondo allo scritto ultimato dopo la bibliografia ma non ci sono regole fisse a riguardo. Potremmo trovarci davanti ad opere che presentano solo la bibliografia, solo la sitografia o entrambe. Un tipo di scritto che presenta moltissime fonti bibliografiche e sitografiche è la tesi compilativa, la tipologia di tesi universitaria che prevede l’analisi approfondita di una grande quantità di documenti nella letteratura attinente all’ambito trattato. Diversamente invece dalla tesi di ricerca che prevede un’attitudine più sperimentale trattando gli argomenti in maniera originale e innovativa. E’ bene ricordare che qualsiasi citazione testuale da altri autori deve essere riconoscibile utilizzando i seguenti metodi: riportando il testo citato tra virgolette, applicando un leggero rientro rispetto ai margini del testo principale o ancora diminuendone la grandezza di un punto rispetto al resto del testo. Nell’ultimo caso il testo non vanno aggiunte le virgolette.

Per approfondimenti sulla punteggiatura vedi anche qua

Sitografia: definizione e linee guida articolo

Pro e contro della consultazione digitale

E’ sempre consigliabile la massima prudenza quando si utilizzano fonti online perché non sempre è possibile verificarne l’autorevolezza dal momento che tutti possono postare e condividere nel web. E’ quindi importante cercare di verificare la veridicità e l’autenticità della fonte. D’altro canto uno dei grandi pro a favore della consultazione di documenti digitali è la velocità con la quale possiamo accedere ad una infinità di fonti risparmiando il tempo che richiederebbe recarsi in biblioteche, archivi o la lettura di centinaia di pagine al posto di scrivere le parole chiave che ci interessano nel motore di ricerca. E’ consigliabile inoltre non basare tutto lo studio della nostra ricerca o tesi solo su fonti online: saranno sicuramente apprezzate fonti bibliografiche la cui affidabilità è certificata.

Domande da interrogazione

  1. Cos'è la sitografia e qual è la sua funzione principale?
  2. La sitografia è un elenco di siti internet riportato alla fine di un capitolo, saggio, libro, ricerca o tesi di laurea, che serve a citare le fonti web consultate per evitare il plagio.

  3. Quali sono le linee guida essenziali per scrivere una sitografia corretta?
  4. Per scrivere una sitografia corretta, è importante riportare l'URL esatto, il nome e cognome dell'autore, il titolo dell'articolo, la data di pubblicazione e di consultazione, seguendo un ordine alfabetico.

  5. Quali sono i pro e i contro della consultazione digitale rispetto alle fonti tradizionali?
  6. I pro della consultazione digitale includono la velocità e l'accesso a una vasta quantità di fonti, mentre i contro riguardano la difficoltà di verificare l'autorevolezza delle fonti online.

  7. In che modo la sitografia differisce dalla bibliografia?
  8. La sitografia si riferisce a fonti tratte dal web, mentre la bibliografia riguarda fonti cartacee. La sitografia include URL e dettagli online, mentre la bibliografia richiede informazioni come luogo di pubblicazione e casa editrice.

  9. Quali precauzioni bisogna prendere quando si utilizzano fonti online per una ricerca?
  10. È importante verificare la veridicità e l'autenticità delle fonti online, evitando di basare l'intera ricerca solo su queste, e integrando fonti bibliografiche affidabili.

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