Concetti Chiave
- Il fenomeno migratorio ha radici storiche e moderne, guidato principalmente dall'aumento della popolazione e dalla disparità economica globale.
- Il tasso di migrazione è cresciuto dal 2,3% al 2,9% dal 1960, raddoppiando in valore assoluto parallelamente alla crescita della popolazione mondiale.
- Le rimesse degli immigrati hanno un impatto significativo, raggiungendo circa 320 miliardi di dollari all'anno, beneficiando i paesi d'origine ma causando un'uscita di capitali dai paesi ospiti.
- Gli immigrati affrontano pregiudizi sociologici, spesso visti come sospetti o capri espiatori, influenzando negativamente la percezione pubblica.
- L'immigrazione offre benefici come l'equilibrio demografico nei paesi ospiti e un incremento del PIL nei paesi d'origine, grazie al lavoro e alle rimesse.
Indice
Immigrazione e sue conseguenze
La storia umana è una storia di migrazioni, infatti si sono registrate degli spostamenti di gruppi umani sin dalla preistoria.
Le cause della migrazione moderna sono diverse, ma possono essere riassunte in due punti fondamentali: aumento della popolazione e della disparità economica mondiale.
Si stima che il 3% della popolazione mondiale viva in un luogo diverso da quello di nascita.
Dagli anni sessanta fino ad oggi il tasso di migrazione è cresciuto dal 2,3% al 2,9%, all'apparenza potrebbe sembrare insignificante, ma se si fa caso al fatto che la popolazione mondiale in questo lasso di tempo è praticamente raddoppiata si può capire che questo fenomeno, almeno in valore assoluto si anch'esso raddoppiato.
La maggior parte degli immigrati appartengono al ceto medio istruito della popolazione ed, a seconda del paese di provenienza, hanno un progetto migratorio differente: i Senegalesi hanno in programma di restare per pochi anni, giusto il tempo di guadagnare il necessario per costruirsi la casa nel Paese di origine, i Sudamericani hanno come obbiettivo quello di restare nel Paese ospite per tutta la loro vita, mentre i cinesi hanno come obbiettivo di restare nel luogo di emigrazione fino alla pensione.

Le dinamiche del fenomeno migratorio
Il flusso migratorio nei Paesi sviluppati è mediamente alto e la maggior parte di questi sta adottando delle politiche di contenimento, effettuate soprattutto allo scopo di calmare l'opinione pubblica, ma che si rivelano, spesso e volentieri, obbiettivamente poco efficaci.
Un particolare degno di nota per quanto riguarda il fenomeno migratorio è sicuramente quello delle rimesse.
Queste non sono altro che denaro inviato dagli extracomunitari al loro paese di origine, solitamente per le famiglie, che negli ultimi decenni hanno raggiunto la ragguardevole cifra di 320 miliardi di dollari per anno.
Le rimesse hanno risvolti preponderantemente negativi per i Paesi ospiti (uscita di liquidi) mentre le zone di origine ne beneficiano molto e fanno si che la ricchezza mondiale venga riequilibrata.
A causa del notevole salasso i Paesi ospiti stanno adottando delle limitazioni all'invio di denaro.
Sociologicamente parlando l'immigrato, almeno secondo il sociologo Geor Simmol, è il sospetto della società: in primis la gente del paese ospite si chiede come stia loro giudicando e si pone sulla difensiva.
Inoltre vedere un povero fa scattare nella gente un senso di dispiacere che si tramuta in rabbia o in malinconia.
Infine bisogna considerare che l'immigrato è il capro espiatorio della società e che, secondo il teorema di Thomas (ciò che è definito come reale è reale nelle sue conseguenze), a furia di essere bombardato da questi pregiudizi finisce per avverarli.
Per concludere bisogna considerare gli aspetti positivi intrinseci che l'immigrazione porta sia al Paese ospite che a quello di origine.
Per il primo i vantaggi sono una ricalibrazione interna dell'età media e l'assunzione degli extracomunitari in lavori umili.
D'altra parte, per il Paese di Origine c'è soprattutto un aumento esponenziale del Pil che in alcuni casi raddoppia addirittura.
per approfondimenti vedi anche:
Saggio breve sull'immigrazione
Immigrazione in Italia oggi
Immigrazione e emigrazione
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali cause della migrazione moderna?
- Come si è evoluto il tasso di migrazione dal 1960 ad oggi?
- Quali sono le differenze nei progetti migratori tra Senegalesi, Sudamericani e Cinesi?
- Qual è l'impatto delle rimesse sui Paesi ospiti e di origine?
- Quali sono gli aspetti positivi dell'immigrazione per i Paesi ospiti e di origine?
Le principali cause della migrazione moderna sono l'aumento della popolazione e la disparità economica mondiale.
Il tasso di migrazione è cresciuto dal 2,3% al 2,9%, e in valore assoluto è raddoppiato a causa del raddoppio della popolazione mondiale.
I Senegalesi pianificano di restare pochi anni per guadagnare e costruire una casa nel loro paese, i Sudamericani mirano a restare per tutta la vita, mentre i Cinesi intendono restare fino alla pensione.
Le rimesse causano un'uscita di liquidi dai Paesi ospiti, mentre i Paesi di origine ne beneficiano, contribuendo a riequilibrare la ricchezza mondiale.
Per i Paesi ospiti, l'immigrazione porta a una ricalibrazione dell'età media e all'assunzione in lavori umili; per i Paesi di origine, c'è un aumento esponenziale del Pil.