Concetti Chiave
- Il fenomeno dell'immigrazione è un aspetto costante della storia umana, spesso associato a pregiudizi e razzismo legati alla diversità culturale e fisica.
- Gli immigrati affrontano pregiudizi dovuti alla mancanza di cultura; la conoscenza può promuovere la convivenza pacifica e il rispetto delle diverse tradizioni.
- La burocrazia complessa e il lavoro nero sono problemi significativi nell'accoglienza degli immigrati, che spesso assumono lavori evitati dai locali.
- Nonostante i pregiudizi, gli immigrati offrono benefici economici e culturali, apportando manodopera e nuove idee che stimolano la crescita economica e sociale.
- La presenza di immigrati arricchisce la cultura locale, mostrando modi diversi di vivere e contribuendo al progresso e alla speranza di cambiamento sociale.
Indice
- Saggio breve sull'immigrazione
- Come vengono visti gli immigrati
- Altre considerazioni
- I vantaggi dell'emigrazione
Saggio breve sull'immigrazione
Il fenomeno dell’immigrazione è sempre esistito, e sempre esisterà, in quanto chi per un problema, chi per un altro ha sempre trovato, nella soluzione di abbandonare la propria patria, la scelta migliore. L'uomo primitivo sentiva il bisogno di spostarsi da un posto ad un altro per cacciare e procurarsi del cibo, ma molte persone sono dell’opinione che l’immigrazione sia la causa dell’esistenza del razzismo, in quanto la permanenza di uomini di “razza diversa“, se così si può definire, ha sempre suscitato diffidenza, paura e anche odio in alcuni casi.
Secondo il documento 4, in cui lo scrittore Tahar Ben Jelloun immagina di spiegare a sua figlia di 10 anni cosa sia il razzismo e come nasce, si spiega che il razzismo consiste nel manifestare diffidenza e poi disprezzo verso le persone che hanno caratteristiche fisiche e culturali diverse dalle nostre.

Come vengono visti gli immigrati
Gli immigrati sono spesso visti come persone differenti da noi, ad esempio perché hanno un colore della pelle differente, ma chi è di questa opinione è solo una persona ignorante e senza cultura, in quanto il colore della pelle è dato dal fatto che vivono in zone in cui il sole batte così forte, al punto che la pelle per proteggersi dai raggi, diventa più scura. Quindi spesso i pregiudizi nascono dalla scarsa cultura. Infatti con la cultura si impara a vivere insieme, si impara che non siamo soli nel mondo e che esistono altri popoli e altre tradizioni che sono altrettanto valide come lo sono le nostre. Inoltre le persone che decidono di lasciare il proprio paese per un altro, hanno sempre un motivo più che valido come dice il documento 2. Il loro desiderio è quello di restare nella loro patria, ma quando la patria diventa un luogo pieno di violenza e di povertà, l’uomo è costretto a fare una scelta, che lo porta a lasciare il proprio Paese con la speranza di trovare qualcosa di meglio. Appena lo straniero arriva nel nuovo Paese, è pieno di speranza ma anche di paura, una paura simile a quella che prova l’ospitante, ma allo stesso tempo diversa. Lo straniero ha paura dell’ignoto perché non sa cosa può accadergli, l’ospitante invece ha sempre paura dell’ignoto, ma non per lo stesso motivo, ha paura di ciò che non conosce e in questo caso dell’uomo venuto da un altro Paese.
Altre considerazioni
Il razzista inoltre è più portato a diffidare di un operaio africano e non di un miliardario americano, perché il secondo è venuto nella Nazione per spendere soldi, mentre il primo può essere venuto solo a prenderli. L’Italia, che da anni ormai è la Nazione che accoglie più stranieri, viene spesso criticata per l’accoglienza riservata a queste persone, perché come fa notare l’OCSE nel documento 5, essa ha una burocrazia molto lunga che lascia decine di migliaia di immigrati regolari e contrattualizzati ancora in attesa di un permesso di soggiorno. Inoltre quest'organizzazione ha molte perplessità anche sui fondi dispersi o non utilizzati o anche sul fatto che questi immigrati poi vengano sfruttati e vengono assunti per lavorare a nero. Gli immigrati arrivando nei nuovi Paesi, pur di lavorare, ricoprono dei posti di lavoro che gli abitanti del posto evitano di ricoprire, essi così vengono anche considerati dei capri espiatori di eventi come i saccheggi nelle case o problemi di lavoro, o persino della crisi, in quanto il Paese ospitante spende decine di euro al giorno per farli vivere, lasciando poi i cittadini senza denaro, ma la cosa più sconvolgente è che molte persone razziste sono le stesse che hanno origini straniere e che quindi si sono dimenticate che effettivamente anche loro non sono membri effettivi della Nazione.
I vantaggi dell'emigrazione
Esiste anche, però, una parte considerevole della popolazione mondiale che vede negli emigranti persone che non recano solo problemi, ma che anzi sono di aiuto alla nostra civiltà. Innanzitutto portano manodopera per numerosi settori in cui c’è carenza, come ad esempio nei campi dei pomodori, portano anche contributo di creatività e sviluppo economico, perché l’economia cresce anche trasformandosi, innervata da nuove idee. Grazie al loro tipico spirito di laboriosità e di sacrificio danno un apporto positivo alla stabilità sociale, perché insegnano agli abitanti del luogo in cui si sono stabiliti, ad avere tenacia se si vuole perseguire un obiettivo. Infatti, gli emigranti per avere successo devono sforzarsi molto più degli altri, perché devono abbattere anche i pregiudizi, e facendo ciò danno anche un buon esempio. Gli stranieri inoltre arricchiscono anche la nostra cultura, aggiungendo le loro tradizioni alle nostre e mostrandoci un modo diverso di vivere la vita e di concepirla. Ci sono e ci saranno sempre persone testarde che vedranno negli immigranti solo fonte di problemi e che li identificheranno non per quello che effettivamente valgono, ma per quello che sembrano, ovvero come delle persone diverse e inferiori, ma questo non deve scoraggiare, la nostra civiltà è in continuo progresso e ci sarà sempre la speranza del cambiamento. La speranza è come una strada nei campi: non c’è mai stata una strada, ma quando molte persone vi camminano, la strada prende forma.
Domande da interrogazione
- Qual è la causa principale dell'immigrazione secondo il testo?
- Come vengono percepiti gli immigrati e quali sono le cause di questi pregiudizi?
- Quali sono le critiche rivolte all'Italia riguardo l'accoglienza degli immigrati?
- Quali sono i vantaggi dell'emigrazione secondo il testo?
- Come il testo descrive la speranza di cambiamento nella percezione degli immigrati?
L'immigrazione è causata da vari motivi, tra cui la violenza e la povertà nel paese d'origine, che costringono le persone a cercare una vita migliore altrove.
Gli immigrati sono spesso visti con diffidenza a causa di differenze fisiche e culturali, ma questi pregiudizi derivano principalmente dalla mancanza di cultura e conoscenza.
L'Italia è criticata per la sua lunga burocrazia che ritarda il rilascio dei permessi di soggiorno e per lo sfruttamento degli immigrati, che spesso lavorano in nero.
Gli emigranti portano manodopera, creatività, sviluppo economico e arricchiscono la cultura locale, contribuendo alla stabilità sociale e insegnando tenacia e sacrificio.
Il testo sostiene che, nonostante i pregiudizi, la civiltà è in progresso e c'è sempre speranza di cambiamento, paragonando la speranza a una strada che si forma quando molte persone vi camminano.