Fabrizio Del Dongo
Genius
4 min. di lettura
Vota 4 / 5

Concetti Chiave

  • Il divertimento è una forma di distrazione necessaria per allontanarsi dalla monotonia e dal turbamento, derivante da situazioni personali come stress lavorativo o difficoltà familiari.
  • Pascal sostiene che cerchiamo di evitare la nostra condizione umana di noia e inquietudine attraverso la distrazione, ritenuta essenziale per la serenità.
  • La ricerca costante di distrazioni evidenzia la nostra incapacità di trovare felicità senza di esse, trasformando il divertimento in un modo per ignorare la nostra condizione esistenziale.
  • La società moderna è centrata sul divertimento, con il rischio di perdere la propria identità nella continua ricerca di svago a tutti i costi.
  • Oltre al divertimento fisico, cerchiamo anche distrazioni mentali per evitare di riflettere su noi stessi, preferendo l'attività e la compagnia all'ozio e alla solitudine.

Indice

  1. Perché cerchiamo il divertimento?
  2. La visione universale di Pascal
  3. La ricerca della distrazione
  4. La società del divertimento
  5. Divertimento e distrazione mentale
  6. Divertimento e “divertissement” esistenziale

Perché cerchiamo il divertimento?

Cerchiamo il divertimento per distrarci, per allontanare la monotonia o per alleviare un eventuale turbamento. La parola deriva dal latino devertere, che significa spostare l'attenzione, dirigere lo sguardo altrove, distrarsi, appunto.
Ma qual è l'oggetto dal quale cerchiamo di fuggire? Potrebbe trattarsi dello stress del lavoro, degli impegni di studio o delle difficoltà in famiglia. Sono tutte risposte plausibili, legate a situazioni personali e contingenti.

La visione universale di Pascal

La riflessione del filosofo francese Pascal offre una prospettiva più universale. Secondo Pascal, infatti, cerchiamo di sfuggire alla nostra stessa condizione umana, caratterizzata da noia e inquietudine. Pascal scrive: "Gli uomini, non avendo potuto guarire la morte, la miseria, l'ignoranza, hanno creduto meglio, per essere felici, di non pensarci". In base a questa idea, per essere sereni abbiamo bisogno di una distrazione costante, qualcosa che catturi la nostra attenzione e ci allontani dai problemi.

La ricerca della distrazione

La nostra continua ricerca di distrazioni sembra avere una motivazione semplice: sfuggire alla noia e ingannare il tempo. La noia mette l'uomo di fronte alla sua miseria, rivelando la sua incapacità di trovare la felicità da solo, senza distrazioni. Di conseguenza, per evitare di affrontare la nostra insufficienza e di ammettere che spesso il binomio divertimento/noia nasconde una condizione di infelicità, ci dedichiamo al divertimento. In questo senso, il divertimento diventa un modo per chiudere gli occhi di fronte alla nostra condizione esistenziale.

La società del divertimento

La nostra società è costruita intorno al concetto di divertimento: dai centri commerciali alle auto accessoriate, dalle discoteche ai pub, fino ai cellulari di ultima generazione. In sé, questi strumenti non sarebbero un problema, se servissero solo per divertirsi. Il problema nasce quando, con la smania di divertirsi a tutti i costi, rischiamo di perdere noi stessi.

Divertimento e distrazione mentale

La distrazione non è cercata solo con il corpo, ma anche con la mente, che tenta continuamente di sfuggire alla propria condizione rifugiandosi nei ricordi passati o nei progetti futuri. Pensiamo a quello che faremo alla fine di una giornata lavorativa o nel fine settimana, oppure ricordiamo con piacere un bel viaggio. L'importante è non pensare, o meglio, pensare a distrarsi. A volte, anche l'impegno lavorativo, o altre attività che non sono tecnicamente divertimento, finiscono per somigliare ad esso. Quante volte si sente dire: "Faccio un lavoro che mi diverte"? Questo accade perché preferiamo l'attività all'ozio, la compagnia alla solitudine, in quanto entrambe queste situazioni ci obbligherebbero a riflettere su noi stessi, cosa che tendiamo a evitare.

Divertimento e “divertissement” esistenziale

In conclusione, si potrebbe affermare che la vita non è altro che un allontanarsi, un volgere lo sguardo altrove, nel senso esistenziale e originario del termine devertere, che ci riporta al concetto di "divertissement" di Pascal. Il divertimento fa quindi parte della vita, ed è necessario, ma assume una connotazione negativa quando ci impedisce di riflettere su di noi e ci limita.

Domande da interrogazione

  1. Perché cerchiamo il divertimento secondo il testo?
  2. Cerchiamo il divertimento per distrarci dalla monotonia e alleviare turbamenti, spostando l'attenzione da stress lavorativi, impegni di studio o difficoltà familiari.

  3. Qual è la visione di Pascal riguardo al divertimento?
  4. Pascal sostiene che cerchiamo di sfuggire alla nostra condizione umana di noia e inquietudine, usando il divertimento come distrazione costante per non pensare alla morte, miseria e ignoranza.

  5. Come la società moderna è influenzata dal concetto di divertimento?
  6. La società è costruita intorno al divertimento, con centri commerciali, discoteche e tecnologia, ma il problema sorge quando la ricerca del divertimento ci fa perdere noi stessi.

  7. In che modo la distrazione mentale si manifesta nella nostra vita quotidiana?
  8. La distrazione mentale si manifesta nel rifugiarsi nei ricordi o nei progetti futuri, evitando di riflettere su noi stessi, preferendo attività e compagnia all'ozio e alla solitudine.

  9. Qual è il significato del "divertissement" esistenziale secondo il testo?
  10. Il "divertissement" esistenziale è l'allontanarsi dalla riflessione su noi stessi, necessario ma negativo quando ci impedisce di riflettere e ci limita.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community