Concetti Chiave
- Le barriere architettoniche sono ostacoli fisici che impediscono il movimento sereno e corretto delle persone con mobilità ridotta.
- Gli ostacoli possono includere elementi degli edifici e l'arredo urbano che limitano l'uso comodo di spazi e attrezzature.
- La normativa italiana protegge non solo i portatori di handicap, ma anche bambini, donne incinte e anziani dalle barriere architettoniche.
- Le leggi italiane richiedono la rimozione delle barriere in edifici pubblici e privati, adeguandosi alle normative europee.
- La L. 13/1989 e i suoi decreti attuativi stabiliscono norme per la progettazione e il finanziamento per l'eliminazione delle barriere.
In questo appunto viene chiaramente spiegato che cosa siano le barriere architettoniche che solitamente rappresentano un ostacolo di tipo fisico che non permette alle persone che hanno ridotte capacità di movimento di muoversi in maniera serena e corretta. Anche gli elementi facenti parte di un edificio talvolta possono essere un ostacolo e dunque una barriera architettonica per le persone che già di per sé hanno delle difficoltà motorie. Talvolta le barriere architettoniche sono dei veri e propri ostacoli che non vengono sempre segnalati in maniera corretta, in quanto mancano quelli che sono proprio gli accorgimenti e i segnali utili per far sì che le persone si accorgano degli stessi.
Esiste anche una vera e propria normativa molto importante che serve nel dettaglio per tutelare sia le persone portatrici di handicap sia le cosiddette categorie più sensibili, le quali comprendono i bambini, le donne incinta, gli anziani, ecc…

Indice
Barriere architettoniche
Viene spiegato nel dettaglio che cosa si intende per barriera architettonica e ne vengono date le definizioni principali. Per barriera architettonica si intende esattamente:
- ogni ostacolo fisico che crea difficoltà di movimento a chi abbia ridotte capacità di movimento;
- ogni ostacolo che limita la comoda utilizzazione di parti, attrezzature e componenti degli edifici e dell’arredo urbano;
mancanza di accorgimenti e segnalazioni che consentono a chiunque di orientarsi e riconoscere i luoghi e le fonti di pericolo; - l’attuale normativa italiana sul superamento delle barriere architettoniche non tutela solo i portatori di handicap ma anche le cosiddette “persone particolari” (bambini, donne in gravidanza, ecc…).
Normativa italiana sul superamento delle barriere architettoniche
Come detto esiste una vera e propria normativa italiana che tutela queste persone mediante dei decreti che spesso servono a eliminare le barriere architettoniche, al rispetto della progettazione medesima degli edifici sia pubblici sia privati che devono avere come obbligo principale quello di rispettare la rimozione delle barriere architettoniche che sono fonti di pericolo per le suddette categorie di persone. Sempre nella normativa sono previste delle leggi che prevedono sia interventi di nuova ristrutturazione sia interventi di nuova edificazione. La normativa italiana in materia inoltre deve adeguarsi alla normativa europea, che deve essere anch’essa rispettata in maniera precisa.
L. 118/1971 – decreto attuativo n. 384/1978
La L. 118/1971 prevede l’eliminazione delle barriere architettoniche:
- negli edifici pubblici;
- negli edifici privati ad uso pubblico (es: centro congressi);
- negli spazi esterni degli edifici.
L. 13/1989 – decreto attuativo n. 236/1989
La L. 13/1989 detta le norme da rispettare per la progettazione di edifici, estende agli edifici privati l’obbligo di rimuovere le barriere architettoniche e consentiva, a coloro che avessero la necessità, di chiedere un finanziamento.
C.M. 1669/89
Il C.M. 1669/89 precisa che nell’obbligo, rientrano gli edifici residenziali di edilizia privata e pubblica (interventi di ristrutturazione, nuova edificazione).
L. 104/1992 – decreto attuativo 503/96
La L. 104/1992 stende agli edifici pubblici, le prescrizioni della legge 13/1989 (unica legge di riferimento)
La normativa italiana in materia di eliminazione delle barriere architettoniche è del tutto adeguata alle direttive europee; quindi, sia la costruzione che la ristrutturazione di edifici privati e pubblici deve avvenire tenendo conto di queste normative.
Domande da interrogazione
- Che cosa si intende per barriere architettoniche?
- Qual è l'obiettivo della normativa italiana sulle barriere architettoniche?
- Quali sono le principali leggi italiane relative alle barriere architettoniche?
- Come si applica la L. 13/1989 in materia di barriere architettoniche?
- In che modo la normativa italiana si allinea a quella europea?
Le barriere architettoniche sono ostacoli fisici che creano difficoltà di movimento a chi ha ridotte capacità motorie e limitano l'uso comodo di parti e attrezzature degli edifici.
La normativa italiana mira a tutelare le persone con disabilità e le categorie sensibili, eliminando le barriere architettoniche negli edifici pubblici e privati.
Le principali leggi sono la L. 118/1971, la L. 13/1989, il C.M. 1669/89 e la L. 104/1992, che regolano l'eliminazione delle barriere negli edifici pubblici e privati.
La L. 13/1989 stabilisce norme per la progettazione di edifici e impone la rimozione delle barriere architettoniche anche negli edifici privati, consentendo finanziamenti per chi ne ha bisogno.
La normativa italiana è adeguata alle direttive europee, richiedendo che la costruzione e ristrutturazione di edifici rispettino le norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche.