Concetti Chiave
- La vecchiaia è caratterizzata da cambiamenti fisici, psicologici e sociali, tra cui il rallentamento delle funzioni e modificazioni fisiologiche.
- I cambiamenti fisici includono riduzione delle capacità sensoriali e motorie, perdita di elasticità della pelle e diminuzione delle funzioni cognitive.
- Cambiamenti psicologici coinvolgono la memoria e l'elaborazione del pensiero, con un passaggio all'uso di intelligenza cristallizzata.
- Socialmente, l'anziano affronta il pensionamento e l'uscita di casa dei figli, che possono essere vissuti in modi diversi.
- La demenza senile è una malattia comune nella vecchiaia, caratterizzata da perdita delle funzioni cognitive e alterazioni comportamentali.
Indice
Definizione e criteri della vecchiaia
La vecchiaia è un periodo della vita non facile da definire in quanto ogni individuo la vive in modo diverso. Ma ci sono dei criteri oggettivi su cui basarsi: può coincidere con il momento in cui si verificano eventi biologici come rallentamento delle funzioni, modificazioni fisiologiche o l’insorgenza di alcune malattie, oppure può coincidere con delle condizioni sociali come il pensionamento o l’uscita di casa dei figli. Basandosi invece sull’età anagrafica, la vecchiaia si può dividere in terza età che va dai 60 agli 80 anni, e quarta età che va dagli 80 anni fino alla morte. La vecchiaia comporta alcuni cambiamenti inevitabili che possono essere fisici, psicologici o sociali.
Cambiamenti fisici nella vecchiaia
I cambiamenti fisici possono avvenire a livello sensoriale con la diminuzione di vista e udito, a livello motorio si riduce la massa muscolare, le articolazioni perdono mobilità e la cartilagine si deteriora. A livello di funzioni vitali alcuni organi possono funzionare meno come il cuore, i polmoni, i reni e il fegato, inoltre si può presentare un aumento della pressione, mentre a livello estetico si perdono i capelli e l’elasticità della pelle, infine a livello cerebrale e nervoso diminuisce la quantità di neuroni e quindi di conseguenza diminuiscono anche le funzioni cognitive.
Cambiamenti psicologici e sociali
I cambiamenti psicologici che avvengono a livello cognitivo intaccano la memoria a breve termine che si riduce mentre quella a lungo termine rimane intatta, l’elaborazione del pensiero che avviene in modo diverso, infatti l’anziano tende ad utilizzare l’intelligenza cristallizzata e non quella fluida, infine la capacità di concentrazione e l’attenzione che diminuiscono.
I cambiamenti sociali invece avvengono nell’ambito del lavoro con il pensionamento che può essere vissuto sia negativamente quando l’anziano si sente inutile e senza più uno scopo, sia in modo positivo cioè quando la persona si dedica ad attività che ha trascurato a causa del lavoro. Nell’ambito delle relazioni familiari avviene l’uscita di casa dei figli e anche in questo caso può essere vissuta sia negativamente che positivamente.
Malattie comuni nella vecchiaia
Durante la vecchiaia possono insorgere diverse malattie. La più comune è la demenza senile, ossia una malattia i cui sintomi principalmente sono la perdita delle funzioni cognitive e le alterazioni del comportamento. Può essere causata da malattie degenerative tipiche della vecchiaia come Alzheimer e Parkinson o da malattie vascolari come l’ictus. I sintomi cognitivi riguardano la memoria, il linguaggio (afasia), il pensiero (agnosia), e la motricità (aprassia), mentre a livello comportamentale i sintomi sono il cambiamento del carattere, aggressività, vagabondaggio, deliri e allucinazioni. Le conseguenze psicologiche di questa malattia sono principalmente ansia e depressione.
Istituzionalizzazione e adattamento
Alcune situazioni molto gravi richiedono l’istituzionalizzazione come unica scelta possibile, ma ciò può comportare diversi problemi. Le persone anziane sono abitudinarie e legate alla propria routine quotidiana, e per questo motivo, una volta inserite in una struttura, potrebbero subire dei traumi a causa di cambiamenti dell’ambiente che possono portare a un senso di smarrimento non riconoscendo elementi familiari ed affettivi, cambiamenti di relazioni quindi essere circondati da persone sconosciute che porta anche ad una mancanza di privacy, inoltre gli anziani sono limitati nell’autonomia perché hanno delle regole da seguire come, ad esempio, l’orario dei pasti. Ciò che si può fare per limitare le conseguenze di questo cambiamento drastico potrebbe essere, ad esempio, rendere l’ambiente meno impersonale possibile e renderlo accogliente, portando magari oggetti personali da casa come fotografie o addirittura mobili. È possibile proporre attività che interessano e coinvolgano l’individuo in modo da permettergli di fare conoscenza con gli altri utenti e sentirsi meno solo, e infine non bisogna sostituirsi all’anziano nello svolgimento delle mansioni quotidiane se non è necessario, in modo da mantenere una certa autonomia.
Domande da interrogazione
- Quali sono i criteri oggettivi per definire la vecchiaia?
- Quali cambiamenti fisici sono comuni durante la vecchiaia?
- Come si manifestano i cambiamenti psicologici negli anziani?
- Quali sono le conseguenze sociali del pensionamento per gli anziani?
- Quali strategie possono aiutare a limitare i traumi dell'istituzionalizzazione degli anziani?
La vecchiaia può essere definita da eventi biologici come rallentamento delle funzioni e insorgenza di malattie, o da condizioni sociali come il pensionamento. Può anche essere suddivisa in terza età (60-80 anni) e quarta età (oltre 80 anni).
I cambiamenti fisici includono la diminuzione di vista e udito, riduzione della massa muscolare, perdita di mobilità delle articolazioni, deterioramento della cartilagine, e diminuzione delle funzioni vitali di organi come cuore e polmoni.
I cambiamenti psicologici includono la riduzione della memoria a breve termine, l'uso dell'intelligenza cristallizzata, e una diminuzione della capacità di concentrazione e attenzione.
Il pensionamento può essere vissuto negativamente, portando a un senso di inutilità, o positivamente, permettendo di dedicarsi ad attività trascurate in precedenza.
Per limitare i traumi, si può rendere l'ambiente meno impersonale, portare oggetti personali, proporre attività coinvolgenti, e mantenere l'autonomia dell'anziano nelle mansioni quotidiane.