Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Il Neolitico è caratterizzato dalla transizione verso l'agricoltura e l'allevamento, con l'uso della pietra levigata per utensili e armi, e dalla ceramica grazie alla sedentarietà.
  • Si sviluppa principalmente nel Medio Oriente, nella Mezzaluna fertile, e da lì si diffonde in Europa tra il 6000 e il 2000 a.C., portando innovazioni tecniche e sociali.
  • Due principali correnti culturali, mediterranea e danubiana, si distinguono per stili di vita, pratiche funerarie e strutture abitative, influenzando l'intero continente europeo.
  • La ceramica neolitica, con decorazioni uniche, diventa un simbolo di identità culturale e coesione sociale, differenziando popolazioni e periodi.
  • Le pratiche funerarie nel Neolitico riflettono diverse tradizioni e strutturano una società sempre più stratificata, prefigurando l'organizzazione sociale delle epoche successive.

Il periodo più recente, che conosciamo meglio grazie alle numerose tracce lasciate dagli insediamenti di quell’epoca, e che segue l’Era Mesolitica, è detto Neolitico, ossia “nuova età della pietra”. Il neolitico indica uno stadio di civiltà durante il quale l’economia di sussistenza è basata essenzialmente sull’agricoltura e sull’allevamento e in cui non si impiegano ancora i metalli nella fabbricazione di utensili e di armi. Questa nomenclatura è dovuta al fatto che la pietra è stata il primo materiale utilizzato dall’uomo per fabbricare utensili e armi ed è ad essa che si può fare più facilmente riferimento.

Indice

  1. Caratteristiche del Neolitico
  2. Diffusione del Neolitico
  3. Innovazioni tecniche
  4. Vita quotidiana nel Neolitico
  5. Differenze culturali
  6. Stili di vita nel Sud-Est
  7. Stili di vita lungo il Danubio
  8. Influenze culturali e sociali
  9. Ceramica nel Neolitico
  10. Pratiche funerarie
  11. Transizione alla storia

Caratteristiche del Neolitico

Il Neolitico segna un passo decisivo, caratterizzato dall’agricoltura, dall’utilizzazione della ceramica (resa possibile dalla sedentarietà) e della pietra levigata.

Diffusione del Neolitico

Il primo nucleo di questa era fu il Medio Oriente, cioè essenzialmente il territorio della Mezzaluna fertile e più ci si allontana da questa regione, soprattutto verso ovest, e più il Neolitico è recente. L’uomo che migrava, portava dietro la metallurgia, le piante e i legumi. È chiaro che il Medio Oriente per la sua posizione geografica facilitava la diffusione di nuove scoperte, a volte anche indipendentemente dal fatto che le popolazioni migrassero. Pertanto il passaggio fra due modi di vita, cacciatori/raccoglitori e agricoltori, si verificò senza dubbio per assimilazione poiché i primi riconobbero i vantaggi dei secondi, anche se sono senz’altro sorti dei conflitti fra gruppi. Da segnalare anche il fatto che in Medio Oriente, la sedentarizzazione e la fondazione dei primi villaggi, cronologicamente hanno preceduto l’allevamento e l’agricoltura mentre in Europa essi sono state simultanee.

Innovazioni tecniche

Parallelamente a questa nuova organizzazione socio-economica, il Neolitico è caratterizzato da un certo numero di innovazioni tecniche come la ceramica, la levigatura delle pietre e la tessitura. In Europa il Neolitico si diffonde fra il 6000 e il 2000 a.C. e furono necessari 3000 anni perché esso interessasse tutto il continente. Questo fu anche il periodo in cui comparse il concetto di proprietà privata. Il Neolitico si divide in tre sottoperiodi: Neolitico antico, Neolitico Medio, Neolitico recente. Come viveva l’uomo preistorico durante il Neolitico?

Vita quotidiana nel Neolitico

Le prime deforestazioni furono effettuate con l'uso di asce, picconi e scure, oppure con la tecnica del fuoco: gli alberi abbattuti venivano bruciati sul posto e si praticava la coltivazione sui residui della bruciatura

Gli uomini del Neolitico costruivano ripari duraturi, raggruppati in villaggi talvolta fortificati, e il cui territorio era scelto in base alle risorse disponibili che avrebbero consentito loro di vivere tutto l'anno. Legno, argilla e pietra (quando mancava il legno) erano i materiali più comunemente usati. Inoltre il fango era un ottimo isolante contro il freddo, l'umidità e il caldo.

Differenze culturali

La civiltà delle due correnti migratorie (verso il sud-est e verso il Danubio) si differenziò per caratteristiche economiche, per la forma delle abitazioni, per i riti funebri, per gli stili di vita adeguati a ciascun ambiente, ma anche per specifici modelli culturali, uno mediterraneo, l'altro danubiano.

Stili di vita nel Sud-Est

Nel Sud-Est fu fondamentale uno stile mediterraneo ereditato dal Vicino Oriente, con l'allevamento preferenziale di capre e pecore, casette di legno e mattoni grezzi o di fango, sepolture all'interno dell'habitat, ceramiche dipinte, ceramiche con decorazioni a stampa, diffuse dalla Grecia occidentale fino al Portogallo.

Stili di vita lungo il Danubio

Nell'Europa temperata, invece, lungo il Danubio e i suoi affluenti, dove esisteva una vasta e fitta foresta, disboscata con l'ascia o con il fuoco, si allevavano invece bovini, meglio adattati al clima, si costruivano grandi case in legno e argilla, da 10 a 50 metri di lunghezza, con tetti di paglia; lo stesso modello si aveva in tutta l'Europa centrale fino al Bacino di Parigi, e i defunti venivano seppelliti in appositi spazi che costituiscono le prime necropoli.

Influenze culturali e sociali

La separazione tra questi due blocchi culturali non fu sempre molto netta; infatti, alcune regioni, come il Bacino di Parigi, furono soggette a una doppia influenza.

L'Europa stava quindi diventando multiculturale e stavano emergendo altre divisioni. Infatti, si comincia a notare la comparsa di irregolarità sociali. Alcune tombe contenevano evidenti segni di prestigio: oggetti preziosi, ornamenti. Ancora una volta, questo si manifestò in diversi modi:

• in Occidente erano presenti grandi tumuli funerari in cui sono state rinvenute asce cerimoniali lunghe più di 30 centimetri, levigate, ricavate da una roccia importata dalle Alpi, la giadeite. Più tardi, nella stessa zona arrivarono i megaliti che servirono per predisporre le camere funerarie;

• nell'Europa orientale, nelle sepolture, i segni di prestigio erano invece oggetti di metallo (asce, armi di rame), scettri e ornamenti d'oro.

Fu così che, intorno al 4500, fu costituita una piramide sociale, forse per gestire al meglio i conflitti, ma anche gli interessi collettivi

Ceramica nel Neolitico

Ana riflessione a parte deve essere fatta per la ceramica. All'inizio del Neolitico, i contenitori erano fatti di legno, di zucca o di argilla essiccata al sole. La ceramica cotta sul fuoco appare in molti luoghi, circa 8.000 anni prima della nostra era (in Giappone, addirittura intorno al 10.000 a.C.)).

Essa era presente in tutte le fasi del Neolitico, per soddisfare esigenze di conservazione o cottura. L'impatto di questa nuova tecnologia sulle popolazioni fu fortissimo perché oltre al suo aspetto utilitaristico, la ceramica era anche un fattore di identità culturale e forse di coesione sociale. Successivamente, le decorazioni a stampa consentirono di differenziare le popolazioni tra loro. Così gli articoli con corde, che precedono l'età del bronzo in Europa, sono decorati mediante incisione fatte con una corda.

La ceramica lineare (con decorazioni a linee incise che formano motivi angolari), che è la più antica ceramica neolitica dell'Europa centro-orientale (VI millennio), presenta galloni, nastri ad archi circolari, spirali bordate di incisioni e impronte.

In Europa una conchiglia chiamata Cardium edule ha dato il nome alla civiltà con la ceramica stampata detta anche ceramica cardiale (VI°-V° millennio). La decorazione è a zigzag, il fondo è arrotondato e la ceramica è facilmente prensile, grazie a bottoni e manici.

Viene anche utilizzata per contenere offerte funerarie, o come urna funeraria (civiltà dei campi di urne). Inoltre, molte statuette in terracotta di divinità punteggiano il Neolitico in quasi tutte le regioni.

Pratiche funerarie

Utili per conoscere a fondo la civiltà neolitica sono anche le pratiche funerarie.

Nel Neolitico le pratiche funerarie erano sistematizzate e divergenti a seconda che i defunti appartenessero all'una o all'altra delle due grandi correnti di civiltà, i Cardial e i Ribboned.

I Cardial seppellivano i loro morti in fosse sotto l'habitat, che diventeranno fosse di cisti, prima di evolversi verso il megalitismo, con ovviamente variazioni sia nello spazio che nel tempo. Invece, i Ribboned crearono vasti campi funerari lontano dalle abitazioni. La più grande di queste necropoli conteneva più di 200 tombe. Ciascuna sepoltura consisteva in una fossa circondata da quattro pali di legno e conteneva un corpo in posizione flessa sul lato sinistro e la testa generalmente girata verso est e ricoperta di ocra rossa. In generale, i corpi non venivano più toccati dopo la sepoltura.

Transizione alla storia

All’età neolitica fece seguito l’età del rame, del bronzo e del ferro, dopodiché la preistoria lasciò posto alla storia.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali caratteristiche del Neolitico?
  2. Il Neolitico è caratterizzato dall'agricoltura, dall'allevamento, dall'uso della ceramica e della pietra levigata. È un periodo in cui l'economia di sussistenza si basa su queste attività, senza l'uso dei metalli per utensili e armi.

  3. Come si differenziavano le civiltà neolitiche in Europa?
  4. Le civiltà neolitiche in Europa si differenziavano per caratteristiche economiche, forme delle abitazioni, riti funebri e modelli culturali, con influenze mediterranee nel sud-est e danubiane nell'Europa temperata.

  5. Quali innovazioni tecniche caratterizzano il Neolitico?
  6. Il Neolitico è caratterizzato da innovazioni tecniche come la ceramica, la levigatura delle pietre e la tessitura, che hanno avuto un impatto significativo sulle popolazioni.

  7. Come venivano gestite le pratiche funerarie nel Neolitico?
  8. Le pratiche funerarie nel Neolitico variavano tra le civiltà Cardial e Ribboned, con sepolture sotto l'habitat per i Cardial e vasti campi funerari per i Ribboned, con differenze nei rituali e nelle strutture delle tombe.

  9. Qual è stato l'impatto della ceramica nel Neolitico?
  10. La ceramica ha avuto un forte impatto nel Neolitico, non solo per il suo uso pratico, ma anche come fattore di identità culturale e coesione sociale, con decorazioni che differenziavano le popolazioni.

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