Concetti Chiave
- L'impero coloniale portoghese del XVI e XVII secolo si espanse in Africa, Asia e America, guidato dalla ricerca di spezie e dal controllo commerciale.
- Durante l'unione con la Spagna, le colonie portoghesi furono integrate nella politica mondiale spagnola e diventarono basi per missioni cattoliche con i Gesuiti.
- La potenza coloniale portoghese declinò in Asia a causa dell'influenza olandese, che sostituì i Portoghesi come mediatori tra Oriente e Occidente.
- In Africa, il Portogallo controllava il Mozambico e la Guinea, ricche di risorse come schiavi e avorio, ma minacciate da concorrenza inglese e olandese.
- Il Brasile emerse come importante possedimento portoghese con la coltivazione di zucchero, tabacco e caffè, e la scoperta di giacimenti di oro e diamanti.
Indice
L'espansione coloniale portoghese
Il più antico impero coloniale è quello portoghese, collegato alla ricerca delle vie di accesso ai paesi produttori di spezie e per il controllo commerciale di tali prodotti; alla fine del XVI secolo esso si estendeva in Africa, in Asia e, più tardi, in America.
L'unione con la Spagna
Con l’unione alla Spagna, durata dal 1580 al 12640, le colonie portoghesi entrarono a far parte della politica mondiale spagnola e della Controriforma.
Infatti gli scali marittimi e le colonie portoghesi delle coste dell’India, dei mari della Malesia e della Cina diventarono le basi di una grande avanzata missionaria cattolica che con i Gesuiti si spinse fino al Giappone. I missionari gesuiti erano: S. Francesco Saverio, Matteo Ricci, che si recò alla corte dell’imperatore cinese, Alessandro Valignani che si spinse fino in Giappone.Declino e concorrenza olandese
Quando l’Olanda inflisse duri colpi alla potenza spagnola, l’espansione coloniale. Missionaria e marinara portoghese ne subì le conseguenze. Infatti quando il Portogallo recuperò la propria indipendenza dalla Spagna, il suo impero coloniale in Asia era in rovina e in questa parte del mondo furono gli Olandesi a sostituire sempre più i Portoghesi nella loro funzione di mediatori fra Oriente e Occidente.
In Africa, il Portogallo possedeva il Mozambico e la Guinea, fonti inesauribili di schiavi, di metto prezioso e di avorio, ma sempre insidiate dalla concorrenza inglese e olandese. Fra l’altro furono gli olandesi ad istigare il Giappone affinché massacrasse i missionario e gli indigeni convertiti al Cristianesimo
Il Brasile e le sue risorse
Mentre l’antico predominio nel commercio portoghese delle spezie stava morendo, si faceva avanti un altro importante possedimento: il Brasile. In questa regione dell’ America del sud, verso la metà del XVI secolo erano stati deportati dei maranos, cioè degli ebrei convertiti per forza al Cristianesimo e sospettati dall’ Inquisizione; essi vi avevano introdotto la cultura della canna da zucchero che in quel tempo era coltivata solo in alcuni paesi del Mediterraneo e in Sicilia. Più tardi si aggiunge la coltivazione del tabacco, del cotone, del cacao e del caffè. Alla fine del Seicento, la scoperta di giacimenti di oro e di diamanti permisero al Brasile di occupare nell’economia mondiale lo stesso posto che stava occupando il Perù con le miniere di argento.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali aree di espansione dell'impero coloniale portoghese tra il XVI e il XVII secolo?
- Quali furono le conseguenze dell'unione tra Portogallo e Spagna per le colonie portoghesi?
- Come influì la competizione con l'Olanda sull'impero coloniale portoghese?
L'impero coloniale portoghese si estese in Africa, Asia e successivamente in America, con un focus particolare sul controllo commerciale delle spezie.
Durante l'unione con la Spagna, le colonie portoghesi furono integrate nella politica mondiale spagnola e nella Controriforma, diventando basi per l'avanzata missionaria cattolica.
La competizione con l'Olanda portò al declino dell'impero coloniale portoghese in Asia, con gli Olandesi che sostituirono i Portoghesi come mediatori tra Oriente e Occidente.