Concetti Chiave
- Tra Quattrocento e Cinquecento, in Europa si affermano gli stati nazionali, con Francia, Inghilterra e Spagna tra i primi a formarsi.
- In Italia, gli stati regionali sono governati da un'oligarchia aristocratica e borghese, creando signorie ereditarie.
- La pace di Lodi del 1454 stabilisce un equilibrio tra i principali stati italiani, evitando conflitti per circa quarant'anni.
- Il Nord Italia vede miglioramenti economici e opere di bonifica, mentre il Sud inizia a mostrare segni di declino economico.
- Nonostante la fioritura culturale del Rinascimento, l'Italia non abbraccia il capitalismo come il resto d'Europa, rimanendo economicamente stagnante.
Indice
L'affermazione degli stati nazionali
In Europa nel periodo tra Quattrocento e Cinquecento si affermano gli stati nazionali, ciò si verificò perché sia la Chiesa che l’impero, all’inizio del Trecento si erano resi conto di non essere i grado di costituire un impero universale. Nel Quattrocento la Francia e L’Inghilterra furono i primi a costituire Stati Nazionali a cui si aggiunse nel 1469 la spagna, includendo anche i Regni di Aragona e di Castiglia e nel 1492 anche il Regno di Granata, liberato dalla dominazione musulmana.
Il monopolio politico in Italia
In Italia gli stati regionali sono governati dall’aristocrazia feudale e dalla borghesia cittadina attraverso il sistema delle signorie. Avendo questi due ceti il monopolio governativo si crea progressivamente un’oligarchia che detiene il potere affidandolo ad un signore il quale lo tramanderà ai figli, facendo diventare lo stato una proprietà privata ed ereditabile. Il monopolio politico in Italia è irraggiungibile poichè i cinque stati principali, Milano,Venezia, Firenze, Papato e Regno di Napoli si trovano in una fase di stallo nella quale non riescono né a imporsi ne a sottomettersi. Questa situazione si conclude con la pace di Lodi stipulata nel 1454 che per circa quaranta anni mantiene e tutela la pace fra i vari stati italiani.
La ripresa economica e culturale
Mentre l’Europa si riprende lentamente dalle pandemie e dai conflitti , ovvero la Guerra dei cent’anni, che l’avevano stravolta durante il trecento in Italia la situazioni migliora progressivamente, soprattutto negli stati di Milano, Venezia e in Toscana, al sud invece la situazione peggiora, infatti proprio in questo periodo inizia al delinearsi il divario tra regioni del nord e del sud Italia. Nella Pianura Padana vengono effettuate opere di bonifica dei territori paludosi, in modo da riuscire a coltivare maggiori territori. Nel corso del Quattrocento i mercanti italiani iniziarono a prediligere il commercio di beni di lusso , quali la seta e le spezie. Con i proventi essi acquistavano appezzamenti agricoli per costruirvici palazzi e adibirli all’alloggio degli artisti. In questo periodo , con il sorgere del mecenatismo si ha la fioritura della cultura rinascimentale. In questo clima di “rinascita post medievale” però l’assenza di investimenti nel settore primario finisce per determinare il ristagno economico dell’Italia, mentre il resto dell’Europa intraprende sistemi economici di tipo capitalistico.
Le sfide economiche dell'Italia
Nel 1492 Cristoforo Colombo scopre L’America , ciò da Impulso ai commerci e alla tecnologia; tanto che si verifica una “rivoluzione dei prezzi “ che porta Anversa al centro dei commerci europei e oceanici. L’Italia però non ottiene gli stessi risultati delle altre potenze europee a causa di tre fattori:
- La minaccia tura ad est e sul mediterraneo,
- La concorrenza spagnole e portoghese,
- Ed infine la lontananza dall’oceano Atlantico che sfavorisce l’Italia rispetto ai paesi bagnati dalle coste oceaniche.
Domande da interrogazione
- Perché nel Quattrocento e Cinquecento si affermano gli stati nazionali in Europa?
- Qual è la situazione politica in Italia durante il Quattrocento?
- Come si sviluppa l'economia italiana nel Quattrocento?
- Quali sono i fattori che limitano l'Italia rispetto ad altre potenze europee dopo la scoperta dell'America?
Gli stati nazionali si affermano perché la Chiesa e l'impero non erano in grado di costituire un impero universale, portando alla formazione di stati come Francia, Inghilterra e Spagna.
In Italia, gli stati regionali sono governati da un'oligarchia aristocratica e borghese, con un sistema di signorie che rende lo stato una proprietà privata ed ereditabile.
L'economia italiana si concentra sul commercio di beni di lusso come seta e spezie, con investimenti nel mecenatismo culturale, ma manca di investimenti nel settore primario, portando a un ristagno economico.
L'Italia è limitata dalla minaccia turca, dalla concorrenza spagnola e portoghese, e dalla lontananza dall'oceano Atlantico, che sfavorisce il suo sviluppo commerciale rispetto ad altre potenze europee.